Questo post, anch'esso un residuato del passato, è quasi una continuazione del precedente.
Leggetelo con calma perchè io vado via per un po' di giorni per una specie di corso d'istruzione di Astronomia Pratica...quindi tarderò a rispondere perché non ho il PC con me.
Mi raccomando, vegliate sul mio blog .
A presto...CARLO!
IL MEDICO DI FAMIGLIA
Come sono cambiati i tempi!
Una volta, quando si andava dal dottore, si conversava amabilmente come con un amico; gli si raccontavano i nostri guai fisici e famigliari, si parlava di poltica e di lavoro, di donne e di cinema, e contemporaneamente, lui, il medico di famiglia, cin palpava un po' in qua e un po' in là, ci obbligava a dire qualche 33, e poi, con una pacca sulle spalle ci rimandava a casa, accompagnati da qualche medicina, probabilmente inefficace, ma tanto rassicurati da quel colloquio, che ci sentivamo già quasi guariti.
Oggi, gli usi e i costumi, e forse un po' di diffidenza, hanno trasformato e impoverito questo storico rapporto.
Sarà anche la fretta, ma quando andiamo dal medico già sappiamo cosa dirgli e cosa chiedergli: "Dottore, ho male qua da un po' di tempo...credo sai il fegato. Ho già provato qualcosa che ho a casa, ma è indubbiamente meglio fare qualche iniezione di Epargriseovit. E già che c'è mi aggiunga un po' di citroepatina. E senta, più in là sarà bene fare qualche analisi, non crede?"
Il dottore annuisce, annuisce sempre, anche perché a conti fatti, sembra che noi delle nostre malattie ne sappiamo molto più di lui.
Il Medico di Famiglia è ormai solo un impiegato d'ufficio che rilascia i certificati che noi vogliamo, come all'anagrafe.
Siamo diventati così competenti che diamo addirittura consigli ai nostri amici e ci scambiamo le medicine come una volta si scambiavano le figurine: "Senti, se mi dai una boccetta di Valium ti dò 20 pasticche di Tavor:"
Certo gli scambi a volte sono un po' complicati: una fiala ricostituente di vitamina B12 quante aspirine può valere? Un mio amico dice che al suopaese gli danno due aspirine per ogni capsola di antibiotico. C'è chi giura di aver visto scambiare un tubetto di pomata per le emorroidi, di produzione tedesca, con 10 confezione di Lasonil, made in Italy (i pezzi d'oltralpe si sa vanno sempre forte sul mercato italiano).
Oh, sì, sono veramente cambiati i tempi! Noi siamo più coscienti perché scegliamo da soli le medicine da prendere, e i medici sono più tranquilli perché non corrono il rischio di ammazzarci con una diagnosi e una cura sbagliate. Tanto lo facciamo così bene da noi!
E' sadomasochismo? No, no, è solo altruismo. Non vogliamo che i dottori si sentano colpevoli delle nostre disgrazie. Del resto, tra non molto i medici di famiglia saranno aboliti e noi, superati i 21 anni, potremo anche fare da soli le nostre ricette per tutta la famiglia.
Sarebbe un traguardo meraviglioso. Niente più perdite di tempo, niente più spreco di denaro pubblico, niente episodi squallidi di tangenti di questa o quella ditta per far scegliere il proprio presidio sanitario. Insomma una rivoluzione culturale nell'assistenza medica. Ognuno sarà contemporaneamente medico e paziente, abilitato a qualsiasi autocertificazione: " Il sottoscritto non può venire al lavoro perché affetto da sindrome influenzale con lieve rialzo della temperatura corporea. Necessita di 7 giorni di cura e riposo, salvo complicazioni."
Arriveremo anche a stilare simili certificati di malattia? Non c'è dubbio, e con vantaggio anche del datore di lavoro. Sarà come quando gli insegnanti ci chiedano di darci da soli un voto sul compito in classe. Tutti (salvo eccezioni) tendevamo a scrivere un voto inferiore a quello che in realtà pensavamo di meritare, per non sembrare troppo scorretti. Così i lavoratori: nessuno oserà fare diagnosi irreali, per tema di apparire esagerati e per dimostrare di essere buoni medici di se stessi, riuscendo a guarire più in fretta degli altri.
Scompariranno così tutti i medici di famiglia, figure arcaiche ormai appartenenti al passato e di comprovata inutilità.
E chissà che con la loro fine non cessino una volta per tutte anche le malattie?
Vorrà dire che se non passerò io, quando ti capiterà di venire in Umbria ti farò cucinare per me a casa mia:-))))))...Ciao farfalla, vedo che stai prendendo il volo, ti faccio tanti auguri....spero che il tuo sogno che presumo si stia realizzando ti renda felice sempre...Buona serata...CARLO!