FOSCO

S T I P S I . . .

Continuo con questo revival di vecchi scritti per la mia radio, visto che nel periodo estivo ho poche idee e confuse...
Spero che, nonostante datati, possano risultare comunque gradevoli. 

                                 UN PO' DI STIPSI

Alcuni anni fà i giornali riportarono la notizia dell'arresto di certi poveri cristi che solevano prodigarsi in delle sofisticazioni un po' speciali, anzi delle CONTROSOFISTICAZIONI, visto che sembra avessero l'abitudine di sostituire le sostanze contenute nelle capsole delle medicine con del buono, innocuo, purissimo ZUCCHERO!
Ebbene, questi moderni farmacisti, questi alacri difensori della salute umana, andarono in galera, a testimonianza che i rivoluzionari fanno sempre una brutta fine .
Ma chi può mai affermare con certezza assoluta che i prodotti da loro venduti non facessero anche bene?
Oggi ci sentiamo in diritto di prendere, nonostante il salasso dei ticket, una valanga di pillole, capsole, flaconi...magari senza neanche farne uso, solo per il gusto di vedere una bella collezione di presidi sanitari ben risposti negli armadietti di casa.
Non ho nulla da obiettare contro i collezionisti di prodotti medicinali, solo che qualche sprovveduto queste benedette medicine le consuma anche, prima o dopo i pasti, alcuni "invece dei pasti".
Ma avete mai letto le controindicazoni e le avvertenze che ogni scatola di medicinali ha allegate nel "bugiardino" ripiegato con tanta cura al suo interno?
Se l'aveste letto non prendereste così tranquillamente tante pillole, a meno che non abbiate intenzione di accorciare la vostra esistenza.
Infatti le possibilità sono soltanto due: o il prodotto vi fa male, o se siete molto fortunati, non vi fa assolutamente nulla (il caso che vi guarisca non è contemplato...una medicina non è un televisore, la garanzia, soddisfatti o rimborsati, non si può proprio pretendere).
Tra l'altro un prodotto farmaceutico rare volte è causa di un solo disturbo, generalmente provoca una serie di fastidi, taluni anche gravi, che sono ampiamente descritti nelle famigerete "avvertenze e controindicazioni". Scopriremo allora che l'Aspirina ci potrebbe guarire forse dal mal di testa, ma provoca  mal di stomaco, abbassamento della pressione arteriosa, sudorazione, ulcera gastrica...che i tranquillanti e sedativi vari, oltre a darci un sgradevole sensazione di stanchezza, gola secca, assuefazione, creano grossi problemi al fegato, ai reni, al cuore, e sono controindicati in "chi soffre di particolari affezioni". QUALI? .
Gli antibiotici poi sono dei veri Killers dell'apparato digerente: se non stiamo attenti ci mandano tutti all'Ospedale, secondo le solite "istruzioni del fogliettino".
E i ricostituenti? Le vitamine B6, B12, PP, C, tanto care alle nostre mamme? Poco manca che vengano inserite in un elenco di micidiali veleni.
E la penicellina? Il farmaco del miracolo? Anch'essa, se ne siete allergici, vi può far secchi in pochi minuti. Anche perché in questo caso, come in altri analoghi, le "particolari avvertenze" del solito fogliettino sono più sibilline di Nostradamus: "Questa specialità è assolutamente controindicata nei soggetti ipersensibili al farmaco stesso".
Ma come cazzo facciamo a sapere se siamo ipersensibili a questa o a quella medicina? Dovremmo forse provarle tutte in piccole dosi per scoprire quale è quella che ci manderà all'Ospedale... e forse al Cimitero?
E se anche in dose minima ci fa secchi? Con chi ce la prendiamo? Secondo la Scienza Medica, saremmo solo un caso statistico, uno dei tanti "soggetti allergici" che hanno finalmente preso coscienza di esserlo. Anche se ormai troppo tardi per poter esprimere la nostra contentezza .
Confesso che a questo punto non vedo che un rimedio:

NON AMMALARSI...anche se a star sempre bene talvolta è fin troppo noioso...In fondo una piccola influenza ogni tanto, o una frattura ad un braccio o a una gamba, possono rappresentare un interessante diversivo dal tran tran della vita quotidiana, liberandoci per qualche giorno dalle frustazioni dell'Ufficio.
E poi, nel dolce far niente delle lunghe giornate trascorse a letto, leggere le istruzioni, le avvertenze e le controindicazioni dei vari bugiardini che ci capitano tra le mani, è come scorrere un libro giallo o vedere un film di Dario Argento: la suspence è garantita.
Oltretutto ci si fa anche una certa cultura del Vocabolario. Prendiamo il farmaco più banale, un digestivo. Ebbene, l'avreste detto che era efficace per la stipsi, la dispepsia, il meteorismo, l'epatomegalia, la litiasi e tanti altri preoccupanti quanto misteriosi vocaboli? Poi magari scopriamo che la dispepsia è il vomito e la nausea, la stipsi una normale stitichezza e il meteorismo nient'alttro che una volgare flatulenza.
Ma certo fa tutto un altro effetto dire "STIPSI" invece di STITICHEZZA, anche la malattia assume un tono più serio e dignitoso, un aspetto addirittura più grave e complesso.
Insomma, un conto è dire ad un amico: "Sai, ho la stipsi...",  e quello che vi osserva con uno sguardo compassionevole e preoccupato...un conto è dirgli: "Sai, ho un po' di stitichezza...", farebbe solo ridere, nessuno vi prenderebbe sul serio con una malattia del genere. Invece la STIPSI, accidenti, è tutta un'altra cosa!
E allora perchè si è voluto condannare quei novelli Fleming della Medicina, quei bravi signori che hano voluto sostituire a questi pericolosi medicamenti del semplice, dolce e salutare zucchero?
Ma vogliamo scherzare? Queste persone vanno riabilitate, sono dei benefattori dell'umanità.
A loro non il Carcere, ma un Monumento Nazionale!