FOSCOPerché tu mi dici "Poeta"...Io non sono un poeta, io amo la vita semplice delle cose... |
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« ABBIAMO PERSO | SE NON FOSSE e PER IL MIO CUORE » |
Questa volta ho voluto esagerare, ben due poesie di Neruda, ma sono brevi quindi non vi annoieranno spero .
Una parla del vuoto esistenziale prima di un amore, l'altra di un amore invece vissuto felicemente, due aspetti di una stessa medaglia, ma molto diversi l'uno dall'altro.
Sono sempre poesie considerate minori, come quella postata in precedenza, e forse a qualcuno non piaceranno, ma si sente comunque la mano dell'autore che anche nelle sue opere meno importanti imprime il suo geniale tocco d'artista.
PRIMA D'AMARTI
Prima d'amarti, amore, nulla era mio:
vacillai per le strade e per le cose:
nulla contava né aveva nome:
il mondo era dell'aria che attendeva.
Io conobbi cinerei saloni,
gallerie abitate della luna,
hangars crudeli che s'accomiatavano,
domande che insistevan sull'arena.
Tutto era vuoto, morto e muto,
caduto, abbandonato e decaduto,
tutto era inalienabilmente estraneo,
tutto era degli altri e di nessuno,
finché la tua bellezza e povertà
empirono l'autunno di regali.
(Pablo Neruda)
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DUE AMANTI FELICI
Due amanti felici fanno un solo pane,
una sola goccia di luna nell'erba,
lascian camminando due ombre che s'uniscono,
lasciano un solo sole vuoto in un letto.
Di tutte le verità scelsero il giorno:
non s'uccisero con fili, ma con un aroma
e non spezzarono la pace né le parole.
E' la felicità una torre trasparente.
L'aria, il vino vanno coi due amanti,
gli regala la notte i suoi petali felici,
hanno diritto a tutti i garofani.
Due amanti felici non hanno fine né morte,
nascono e muoiono più volte vivendo,
hanno l'eternità della natura.
(Pablo Neruda)
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