SentimentalmenteTutto ció che mi dá emozioni.... |
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Messaggi di Febbraio 2021
Post n°4877 pubblicato il 22 Febbraio 2021 da g1b9
Chi inventò il bacio, quello fondo,
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Post n°4875 pubblicato il 20 Febbraio 2021 da g1b9
Era tanto tempo che non uscivo per fare due passi nella mia città, un po' per il Covid, che costringe a spostamenti solo necessari mordi e fuggi, ma forse per pigrizia; il fatto di vivere fuori dalla città , di avere un giardino molto grande ,dove posso scegliere di fare passeggiate sempre diverse non aiuta certamente una persona come me, che ama la solitudine e la frequentazione di amici nei soliti luoghi e locali. Ritrovarmi in via Roma a Fossano stamattina è stato come ritrovarmi in ua citta che vedessi per la prima volta. Mi sono mossa sotto quei portici che mi hanno vista nascere, crescere, passeggiare, signorina, nelle ore canoniche con amici e amiche prima di rintanarci nel nostro solito bar, solito angolo, solito luogo di incontro ;ogni momento , ogni angolo è stato quel tuffo al cuore del ricordo improvviso di chi c'era allora in quel posto, come se la voglia di un tempo passato avesse avuto il potere magico di cancellare il presente e restituirmi i negozi di allora, le luci di allora, perfino il profumo del caffè di allora, che inondava i portici tanti anni fa. Quanti bar, pasticcerie, locali di ritrovo non esistono più! Altri tipi di negozi sono spariti, persino la musica pare non essere più in vendita nel centro della mia città,ed è cambiata anche la vita, le persone. Chi vive in città coi portici sa benissimo quanto questi fossero un tempo luoghi di aggregazione, i salotti all'aperto dei bar, le piccole esposizioni dei negozi, la gente ferma dovunque a parlare. Ci si conosceva tutti, e mi è parso strano quasi rimpiangere questo fatto, quando allora odiavo il normale pettegolezzo che nasceva in quel mondo in cui tutti o quasi si facevano gli affari altrui. Lentamente li ho percorsi tutti prima in un senso, poi al ritorno mi sono spostata sotto i portici del lato opposto. Ed è proprio qui che ho ritrovato di più la mia città, proprio " suta i porti di preive"( sotto i portici dei preti).Sempre più bui, con pochi negozi, un piccolo baretto, erano i portici delle vecchie case nobiliari, dove la gente passava veloce per timore di essere rimprovarata dai guardaporte, luogo abbastanza solitario quando non c'erano preti intenti a leggere il breviario con un occhio e con l'altro a scrutare le coppiette, che ,non solo la sera trovavano ,dietro quei pilastri, un luogo quasi buio dove nascondere le loro effusioni. Ed è stato proprio sotto quei portici che ho goduto della più bella passeggiata degli ultimi tempi, ho rivissuto tante emozioni , ho rivisto la mia vita di tanti anni, che allora guardavo dall'altro lato. Ero in un film, che scorreva nella mia testa, ed allo stesso tempo mi sentivo protagonista, sono stata felice, come non mi sentivo da tanto, anche se non ho potuto abbracciare le persone conosciute, che ho incontrato lungo la strada. Quanto era bella la mia città,quanto era allegra la mia città, la amo e la amerò per sempre, anche se non la riconosco più.
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Post n°4874 pubblicato il 19 Febbraio 2021 da g1b9
Non avevo mai trovato testi specifici che raccontassero la bruttezza, come al contrario viene raccontata la bellezza, in tutte le sue forme ed in tutti i campi, continuando la bellezza ad essere una senzazione, o emozione soggettiva Per definire questa specie di estasi che si prova di fronte ad una cosa , qualunque essa sia,usiamo dire " bello" ed una serie infinita di aggettivi, perchè sono davvero tanti quelli che usiamo per qualcosa che ci piace ed altrettanti i sinonimi per definire la bellezza. Di recente ho letto il saggio di Umberto Eco sulla bruttezza ed è stato un interessante scoprire come questa sia stata vista nel tempo degli umani ed interpretata. I primi uomini non la conoscevano per paragone, ma la subivano supinamente negli eventi della natura,la temevano in un certo senso come una divinità che alterava la normalità del quotidiano. I Greci distinguevano semplicemente il bello e buono dal brutto e cattivo riferito all'universalità delle cose, mentre furono i cristiani a vedere nel brutto il male, l'orrendo del peccato che si traduceva in tutti quei personaggi che si incominciano a vedere nei primi dipinti sacri, dove i diavoli e i peccatori hanno forme orrende. E via via nei secoli l'attenzione cambia, gli uomini cambiano, ed anche il brutto,l'anormale entra a far parte della vita quotidiana con sempre maggior attenzione, tanto che iniziano ad esserci trattati, storie e romanzi non solo su cose brutte immaginate, ma sulla bruttezza del quotidiano. Addirittura nasce il fascino del brutto, del terrificante tanto che fiorisce un pubblico sia di lettori, che spettatori di tutto quanto può anche far inorridire per ripugnanza, orrore, brutalità. E' stata una lettura interessante che mi ha coinvolta per circa due ore con grande interesse e mi fa tornare sulle sue pagine. Vorrei proporvi a proposito di bruttezza un brano di Karl Marx, una riflessione sul brutto e il potere.
Io sono brutto, ma posso comprarmi la più bella delle donne.Dunque non sono brutto, in quanto l'effetto della bruttezza,il suo potere scoraggiante è annullato dal denaro.Io sono come individuo storpio,ma il denaro mi dà ventiquattro gambe: non sono dunque storpio.Io sono un uomo malvagio, infame,senza coscienza, senza ingegno,ma il denaro è onorato, dunque lo è anche il suo possessore[...] Io sono stupido, ma il denaro è la vera intelligenza di ogni cosa: come potrbbe essere stupido il suo possessore? Inoltre questo può comprarsi le persone intelligenti ( cosa non vera perchè molta gente con denaro ha comprato solo gente stupida; basta gardare là dove si spera che qualcosa cambi)e chi ha potere sulle persone intelligenti non è egli più intelligente dell'uomo intelligente?
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Don't let someone become a priority in your life , when you are an optional in their life... Relationships work best when they are balanced.
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