Creato da ilvecchiodelmare il 29/11/2007

La riva del mare

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Post N° 135

Post n°135 pubblicato il 31 Agosto 2008 da ilvecchiodelmare
 
Tag: Cultura

Sembra che, sotto il tallone della ministra Gelmini (la "minestrina" Gelmini, secondo una sedicente maestrina semianalfabeta o soltanto in malafede che così storpiando i nomi degli avversari politici ritiene di dare il suo notevole apporto culturale alla discussione politica) la scuola italiana si avvii tristemente verso il baratro..
Di certo nessuno ha mai pensato che la scuola, già devastata dall'ideologia delirante del 68 e del sei (o 18) politico, potesse dare il meglio di sè solo trasformandosi in uno stipendificio per falliti in cerca del posticino fisso (salvo poche eccezioni), né che sostituendo i voti con giudizi inconcludenti gli alunni somari diventassero ex-lege dei piccoli geni..in parole povere: la scuola così com'è non produce alcun risultato se il livello della preparazione degli alunni italiani è precipitato in una manciata di anni a livelli da quarto mondo..in parole povere non è la quantità dei docenti che produce risultati apprezzabili bensì la qualità degli stessi. Oltre che il ricordare ad alunni e soprattutto a genitori menefreghisti che a scuola si va per imparare e non a giocare (nel migliore dei casi).E questo lo han capito tutti da un pezzo..tranne certa sinistra cui fa comodo far finta di non capire.
Ergo qualche passettino indietro riguardo a serietà ed impegno non può che giovare a tutti. Anche alle disastrate casse dello Stato prosciugate solo per assumere tanti insegnanti inutili ed incapaci, giusto per la gioia dei sindacati e della sinistra che hanno trovato nella scuola pubblica un eccezionale serbatoio elettorale.
Solo un cretino non cambia mai idea..si diceva..già ma chissà come mai è solo la sinistra che ha orrore dei cambiamenti d'idea (e relativi passi indietro)?
Già, la sinistra "depositaria della cultura", minacciata dalla destra cafona..
Già, la "cultura"..per caso la cultura di cui fa sfoggio un tipico giornaletto di sinistra chiamato "Liberazione"? Già, liberazione: ma liberazione dell'inutile peso di un cervello sostituito da qualche chilogrammo di slogans..

Liberazione colta in fallo

Non è che abbiamo la fissa di occuparci di Liberazione («giornale comunista»), è che loro lanciano dibattiti che altrimenti a noi sfuggirebbero, e quindi siamo costretti ad andargli dietro, a riprendere i loro grandi temi e rifletterci su. Ieri per esempio nella sezione Cultura c’era una doppia paginata che ci ha mandati un po’ in crisi. Il titolone era «Caro fallo ti scrivo... fascino e tabù del pene eretto», e l’illustrazione era proprio quel coso lì, sull’attenti, bello grande e scontornato.
Abbiamo scoperto che non è vero quel che pensano conservatori e reazionari, e cioè che quelli di Rifondazione sono un po’ ottusi e non cambiano le loro vecchie idee neanche se cambia il mondo. Le cambiano, le idee, altroché se le cambiano. Ammettono di aver sempre pensato che l’organo sessuale maschile - quand’è in erezione, s’intende - era di destra, e invece può essere non solo di sinistra, ma perfino rivoluzionario. Si legge infatti nel sommario: «È forse ora di cominciare a riscattare dalla proibizione che lo imprigiona l’erotismo del pene e guardarlo non solo come lo strumento della fallocrazia, ma anche come un organo di piacere, sovversivo anche per il maschio etero».
L’articolo, a firma di Gian Maria Annovi, spiega molto bene la faccenda. Cita un romanzo di Marinetti, Mafarka il futurista, dove il coso maschile ha un ruolo di rilievo, ed è un libro «che anticipa l’ideologia del fascismo», con la sua «retorica della virilità». Ma è ora di piantarla di lasciare il pene eretto alle destre, «occorre forse - citiamo testualmente - fare un passo indietro e, senza mai abbandonare il piano della critica e della denuncia, considerare il pene non solo come uno strumento di potere fallocratico e di violenza ma anche come un organo di desiderio e di piacere». Ma pensa: chi ci sarebbe mai arrivato da solo, senza il provvidenziale revisionismo di Liberazione?
Per fortuna oggi la narrativa viene a sostegno della svolta, riscattandosi dalle miserie di un Marinetti qualsiasi. Come esempio viene citata una recente raccolta di racconti che s’intitola, guarda un po’ che fantasia, Pene d’amore: «Il protagonista indiscusso di questi racconti», scrive Liberazione, «è un cardiopene. Un cazzo con attaccato un cuore, un essere autonomo».
Naturalmente il ragionamento è alto, dotto, scandito da espressioni tipo «falloforie letterarie», «destrutturazione creativa del fallologocentrismo», «epifanie falliche», «distinzione freudiana-lacaniana tra pene e fallo», «il fallo come significante della mancanza», «destituzione del simbolico egemonico della differenza sessuale».
Il tutto per darci questo suggerimento finale: «È infatti la qualità sovversiva del piacere, l’espressione libera del proprio desiderio, ciò che non può tollerare il potere». Quindi, dicono in sostanza quelli di Liberazione, per fare opposizione non basta usare la testa, bisogna usare anche il pene. Ammesso che tra i due organi non ci sia già una totale identificazione.
(Il Giornale)

Istruitevi, o destri ignoranti e cafoni!
Questa è la cultura che salverà le italiche sorti e riempirà le tasche degli eletti..

Commenti al Post:
nientesono
nientesono il 31/08/08 alle 12:24 via WEB
Ho già detto che sei tornato dalla navigazione molto rilassato ma che fossi così divertente l'ho appreso dalla lettura di questo post che ancora mi fa ridere,ma dove le scovi queste novità sul pene?Possibile che per erudirti devi ricorrere alla edificante lettura di certi giornarucoli che non avendo altri argomenti per riempire le pagine impartiscono lezioni di erotismo? E scommetto che hai anche pagato per istruirti su temi così importanti.
 
 
ilvecchiodelmare
ilvecchiodelmare il 31/08/08 alle 12:30 via WEB
Pagare per leggere Liberazione? Ma dico, stai scherzando?? L'articolo del giornaletto comunista è riportato sui quotidiani seri..e poi qui non si tratta di erotismo bensì di preclara manifestazione di imbecillità..giusto per confermare il livello della "cultura" di sinistra..:)
 
carowalter
carowalter il 01/09/08 alle 10:31 via WEB
noi ragazze lo sapevamo che i nostri compagni soffrivano per i mega-poster del CHE, che avevano capito che per noi LUI non era solo politica, ma democraticamente sopportavamo la loro frustrazione, le donne sono sempre state un passo avanti, almeno a sinistra :)))
 
 
ilvecchiodelmare
ilvecchiodelmare il 01/09/08 alle 21:37 via WEB
Beh, se lo dici tu non posso che crederti sulla parola..:))
 
72rosalux72
72rosalux72 il 01/09/08 alle 21:55 via WEB
penso che gli insegnanti nella scuola primaria siano troppi, sono per due maestre/i, una prevalente nell'ambito linguistico e antropologico, e l'altra che fa matematica e scienze. il maestro unico non mi sembra una grande idea, specie se si vuole anche alzare il nuemro degli studenti per classe. e qui non mi pare una buona ragione quella del risparmio, perchè una classe di venticinque con un maestro unico non produce come una classe di venti o diciotto e due maestri. vero è che io avevo una sola maestra, ma eravamo diciotto e facevamo quattro ore al giorno e non cinque com'è adesso. inutile dire, poi, che i tempi erano diversi e che a mezzogiorno e mezzo c'erano i nonni ad aspettare i bimbi all'uscita e dalla terza elementare tornavo a casa da sola, cinquanta metri di strada. ma mettiamola così: visto che si chiacchiera di risparmiare su inutili insegnanti, sono d'accordo se si mandano a casa anche i maestri di religione, pagati dallo stato, entrati in ruolo scavalcando le graduatorie perchè scelti dalla cei dopo una legge ad hoc. e non mi dire che gli insegnanti di religione cattolica sono utili, altrimenti ti spedisco il lavoro che ha fatto ettore in terza elementare... roba da mettersi le mani sui capelli.
 
 
72rosalux72
72rosalux72 il 01/09/08 alle 21:56 via WEB
ps: "epifanie falliche" è stupendo!
 
   
ilvecchiodelmare
ilvecchiodelmare il 01/09/08 alle 22:11 via WEB
ps: concordo sul fatto che "epifanie falliche" sia stupendo..giusto come battuta di spirito: peccato che da molti sia percepito come vera cultura..:))
 
 
ilvecchiodelmare
ilvecchiodelmare il 01/09/08 alle 22:09 via WEB
Non abbiamo idee in merito poi tanto distanti..anche se vorrei farti osservare che alle elementari avevo un solo maestro che gestiva altri venticinque bambini..e ti assicuro che la preparazione al termine della quinta, quarantacinque anni fa, era molto, ma molto superiore a quella odierna..forse con meno infarinature appiccicate alla buona ma con concetti di base ben digeriti. A cominciare dall'uso corretto della lingua italiana.. Sono dolente di doverti rispondere che per me gli insegnanti di religione sono utili (anche se non tutti brillano per capacità e scienza infusa)..peraltro se mi vuoi mandare il lavoro di Ettore lo leggerò con molto piacere..:))
 
   
72rosalux72
72rosalux72 il 01/09/08 alle 23:26 via WEB
gli insegnanti di religione cattolica sono il frutto di un accordo politico e da un punto di vista didattico non servono a niente, anzi, fanno solo danni, visto che presentano le cose SOLO in un modo. comunque, ammettiamo pure che una qualche utilità ce l'abbiano. facciamo fare, dunque, agli insegnanti di ruolo, che hanno fatto la gavetta in graduatoria e che son dieci anni che aspettano, le ore di religione cattolica. non credo si possa, da liberale come ti dichiari, accettare il principio che UN certo insegnante venga scelto da un'autorità che non è lo stato italiano, ma che poi lo deve pagare. gradirei risposta su questo, grazie.
 
     
ilvecchiodelmare
ilvecchiodelmare il 02/09/08 alle 22:24 via WEB
E come vorresti che fosse presentata la religione cattolica? Secondo tante prospettive diverse? E perchè allora non insegnare la matematica secondo il principio che 2+2 non fa solo 4 ma talvolta anche 3 o 5? (almeno per tanti sedicenti docenti). Da liberale ti rispondo che i docenti di religione sono cittadini italiani anche se nominati da un'autorità "estera" in base ad accordi fra lo stato italiano ed il vaticano.Come liberale posso non ritenermi del tutto soddisfatto, da uomo pragmatico dico che preferisco una piccola deroga ai miei principi pur di avere insegnanti di religione che, oltre a conoscere la propria materia, la svolgono seriamente (fatte salve le diverse opinioni sulla materia stessa). Magari avessimo insegnanti altrettanto seri e motivati provenienti dalle sante graduatorie!
 
noraa66
noraa66 il 01/09/08 alle 22:42 via WEB
ciao carissimo, un saluto veloce! smack
 
 
ilvecchiodelmare
ilvecchiodelmare il 01/09/08 alle 22:49 via WEB
Un bacio a te carissima..:)
 
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