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Si tratta di una campagna del sito di scommesse Paddy Power con ArciLesbica, ArciGay e la Fondazione Cannavò: è rivolta a calciatori, cestisti e pallavolisti di tutti i campionati e consiste nell'indossare durante l'attività sportiva lacci arcobaleno come gesto simbolico pro-gay.

Proprio a seguito di questa campagna il giocatore del Cagliari, Dessena, senza pensarci due volte, domenica ha aderito indossando alle scarpette i lacci arcobaleno durante la partita di calcio Inter-Cagliari.
Apriti cielo: la pagina Facebook del calciatore è stata riempita di insulti. Dal classico "frocio" al più originale "Pensa a giocare e fatti i c...tuoi".

Dessena, che tra l'altro è stato l'unico giocatore del Cagliari a scegliere di indossare quei lacci, parla di piccolo gesto coerente con i valori inculcatigli dalla famiglia. Inoltre parlando di gay nel calcio è lo stesso giocatore a dire sicuro che all'interno dell'ambiente c'è molta più solidarietà che fuori.

A mio avviso quando qualcuno dice che non ci sono calciatori gay è la dimostrazione del livello di ignoranza che ci circonda. Se fosse vera la solidarità nell'ambiente del pallone allora il fatto accaduto a Dessena dimostra che chi dovrebbe essere educato sono le tifoserie. Le stesse che usano svastiche, inneggiano a fantastiche eruzioni del Vesuvio, accoltellano la gente. Le stesse persone che due post fa quando vi parlavo di mio nipote, si sono permessi di scrivere:

"che schifo un gay con un minore".

Minorati loro, e dobbiamo sprecare tempo per educare questa gente?

Amoon