Immagini dal mondo

Cari lettori, dopo aver dedicato un post a cosa non si può dire ad una donna (taglio di capelli, ma anche scarpe a quanto pare), eccoci qui per la par condicio a parlare di uomini in generale con uno sguardo al mondo gay.

Mi sono scervellato per capire se ci fossero cose che producono permalosità in un uomo e non è stato facile. Certo detto così sembra che gli uomini non se la prendano, cosa che non è sicuramente possibile invece per l'uomo gay (doppi sensi non voluti).

In realtà all'uomo etero tutto puoi dire tranne ridicolizzare il suo "volatile": parlarne poi in termini minimalisti equivale ad un affronto di lesa maestà. Questa cosa vale anche per il maschio gay che spesso, quando si ritrova in gruppo, tende a classificare gli altri in funzione delle dimensioni del "volatile". Questo atteggiamento mette quindi in evidenza una peculiarità (forse) del maschio gay: la troiaggine, unica spiegazione per quella speciale classifica.

Ma attenzione la troiaggine non è certamente un insulto: per l'uomo, gay o etero, spesso è un vanto da esibire come trofeo in presenza di amici.

Una delle cose che invece non si possono dire ad un ragazzo gay senza produrre nervosismo e sclero, è rivolgersi a lui in termini femminili. Tranne il raro caso delle "donne mancate", l'uomo gay tiene molto alla sua virilità e non accetta che questa venga sminuita anche solo in termini linguistici di genere.
Tuttavia quello che è precluso al mondo intero è invece permesso agli altri appartenenti al mondo gay. Infatti parlare al femminile tra gay è spesso un modo per divertirsi e produrre generale ilarità.

Insomma sono strani questi uomini....tranne me

Buongiorno