Immagini dal mondo

Ieri giornata di risultati delle analisi di padre. Qualcosa è migliorato, qualcosa è peggiorato. Nel complesso sembra che ci sia, seppur debole, un segnale incoraggiante.

Telefono a casa e madre mi leggeva le analisi per telefono: "No mamma, aspetta che torni a casa che per telefono non capisco nulla". Sono partite poi delle diagnosi personali da parte di madre sulla base dei risultati e in sottofondo padre che borbottava perchè tutti mettono bocca sulle "cose sue". Insomma non ho potuto fare altro che rimproverare madre, di dire che agita le persone perchè lei è ansiosa e per questo contagiosa.

Poi però riflettendoci mi sono accorto che non è l'unica ad essere ansiosa. Lei negava di esserlo ma quel suo negare in parte mi ha aperto gli occhi. Probabilmente lo sono anche io, a livello più o meno inconscio, e ogni volta che si presenta un problema e cerco di affrontarlo, perchè io affronto, entro in ansia. Ma non un'ansia classica, oserei dire una cosa molto simile ad un'ansia inconscia che poi inveitabilmente si ripercuote sugli altri ma anche su di me. Questa cosa si accentua tanto più quanto frequento i miei, cioè nel week end quando sto un po' di più con loro.

Il risultato? Lunedì inizio la settimana con le batterie a terra, stanco fiacco e....col mal di stomaco.

Chissà se esiste una cura per gestire questa fase che, seppur lunga, spero finisca presto. Un amico mi ha detto di andare a uomini, ma in sto periodo non mi interessano.

Sono strano, o forse no....chissà

Amoon

Quel giorno di pioggia era un giorno come oggi: il 4 maggio 1949 il Torino, il Grande Torino, tornava da un'amichevole disputata in Portogallo, ma le condizioni avverse del tempo fecero schiantare l'aereo sulla basilica di Superga.

Da allora quella Basilica, quel posto, la lapide che ricorda i morti, fra giornalisti, calciatori e membri dello staff societario, è una tappa fissa per chi tifa Toro e per chi capisce di calcio. Perchè quella squadra non era solo una squadra di calcio, capace di vincere magari come accade oggi con aiuti arbitrali o collusa con la malavita, era una vera e propria speranza per l'Italia che usciva dalla seconda guerra mondiale. Quella squadra era motivo di orgoglio, di rinascita, del "ce la puoi fare a stare sul tetto del mondo anche se hai pochi mezzi".

Da sempre i tifosi del Torino vengono dipinti come nostalgici: c'è chi ricorda le vittorie passate, c'è chi ricorda gli anni bui del fallimento o chi invece ricorda la finale di coppa Uefa ad Amsterdam (ultima piccola perla nella storia granata). Ecco io sono contrario o meglio sono stufo: da tifoso non voglio vivere solo di ricordi, voglio tornare a vincere, voglio uscire dallo stadio fiero di averci provato. Non si può vivere di soli ricordi, ma da quelli si deve partire per dare nuova linfa a squadra e tifosi, altrimenti la parte migliore del calcio muore e diventa tutto solo business.

Oggi però è diverso: non è un semplice amarcord il 4 maggio. Si tratta di celebrare le nostre radici, quelle di una squadra simbolo fuori e dentro al campo che deve essere da esempio e sprone  per l'attuale società.

Tra qualche giorno, a fine maggio, riaprirà lo Stadio Filadelfia, quello dove giocava il Grande Torino. Se penso a qualche anno fa quando una ruspa lo demoliva lasciando solo calcinacci e ruderi non avrei mai detto che si sarebbe arrivati a dare nuova luce a quello stadio. Eppure la vita è imprevedibile, quindi nessuno mi deve impedire di sognare, o meglio di sperare che si torni ad essere di nuovo protagonisti in campo.

Forza Vecchio Cuore Granata

Amoon

Ci sono tantissimi pensieri che scorrono nella testa delle persone. Certo, non credo di essere speciale: chi non ha problemi?

Tra quelli di mio padre, le lamentele di madre, la vendita della casa, la ricerca di una nuova e il cambio di lavoro non so cosa mi inquieta di più. Cerco distrazioni, è vero, ed è l'unica soluzione che ho trovato, ma devo dire che ci sono giorni che queste preoccupazioni si trasformano in peso sullo stomaco.

Ieri sera mi sono messo davanti alla TV a guardare l'ultima puntata della fiction "Di padre in figlia": inizio subito col dire che gli attori sono stati eccellenti, la storia splendida e non scontata, la colonna sonora davvero azzeccata. Insomma un prodotto che merita aver pagato il canone. Ieri sera dunque TV, vestaglia, divano e tisana da sorseggiare. La storia era così bella e commovente che, complice il fatto che ero solo in casa, mi sono lasciato trasportare dalle emozioni e quindi da un pianto a dirotto.

Che piacevole sensazione quella di sfogarsi per un attimo, forse usando strumentalmente un film e quindi una storia non vera. Stanotte ho riposato e chissà che quel pianto liberatorio non mi sia servito per rigenerarmi e per affrontare i prossimi ostacoli.

Amoon

Sabato scorso una coppia di una certa età con figlia quindicenne si sono presentati a casa mia per vederla. La vendita della casa procede a rilento: ogni tanto grazie ad internet qualcuno si fa vivo, guarda e poi sparisce.

La signora dopo aver visionato la casa ha fatto sapere che le era piaciuta: "Bella, ma non è totalmente ristrutturata e quindi il prezzo è alto" - così diceva al ragazzo dell'agenzia.

Certo, penso io, se era totalmente ristrutturata avrei alzato il prezzo no? Del resto la casa ha un impianto elettrico nuovo, pavimenti nuovi, infissi interni nuovi, tetto nuovo e coibentato, termovalvole già pagate. Vero che gli infissi esterni sono da rifare, ma la signora faceva notare che un pavimento del balcone era ancora quello originale e che fuori al balcone, zona tetto, si stava scrostando (già le intemperie...e io che faccio, tinteggio tutti gli anni?).

Non so se è una tattica per abbassare il prezzo, vedremo se si rifarà viva. Intanto memore delle scelte altrui ho deciso anche io di andare a visionare appartamenti a Torino.

"Stanotte non riuscivo a dormire, poi ho pensato che saremmo andati in giro per case e mi sono tranquillizzata". Così diceva madre ieri e che vuoi fare allora, vuoi non portarla?

Per ora ho solo visto gli appartamenti visionati su internet dall'esterno: "Questo no, questo ha la facciata opprimente, questo è in una zona triste, ..." sono stati i commenti di madre al punto che volevo abbandonarla in mezzo alle vie di Torino. Madre non si rende conto che certe scelte sono anche legate al budget risicato.

Comunque le case vanno viste in loco per poterle valutare, e a partire da stasera inizierò a fare delle telefonate.
Mi spiace un sacco vendere casa mia, ma a questo punto spero che la cosa si avveri in fretta.

Amoon