2 ciacole in cucina

Post N° 52

Ho appena finito di rileggere uno dei miei romanzi prediletti "Il fu Mattia Pascal".
Storia di un uomo che nasce Mattia Pascal, rinasce Adriano Meis e resuscita "fu" Mattia Pascal, il tutto per sfuggire ad una vita grama ed infelice.Egli coglie l'occasione di uno scambio di cadavere (quello di uno sconosciuto viene riconosciuto dalla moglie e da tutti come quello del povero bibliotecario Pascal) e, grazie anche ad una fortunosa vincita, scappa da una moglie che lo odia cordialmente e da una suocera che lo odia e basta.

Dapprima egli si crede felice grazie all'immensa libertà (è sconosciuto al mondo e pure ricco), poi conosce l'amore puro e vero - Adriana - ma si sente forestiero della vita e quindi intrappolato nelle sua nuova identità (non poù fare nulla in fin dei conti neppure esiste!) e decide di uccidere il suo alter ego Adriano Meis per tornare a vita vera.

E così si trova dopo 2 anni ad essere il fu Mattia Pascal ed a vivere, ora, una vita sinceramente (nel senso che lo ammette a se stesso prima di tutto) noiosa e senza aspettative.

Ma è così impossibile essere felici?

E' così difficile riconoscere la propria fortuna nelle piccole cose?

A me basta il sorriso di un bambino per essere felice, la carezza di mia mamma, svegliarmi sempre accanto all'uomo che amo, una risata con mio fratello, una coccola da mio papà...

Mangiare un gelato mi rischiara la giornata...

Sentire la mia amica lontana tramite msg mi spalanca il cuore...

Sentire la mia cagnetta che abbaia mi fa ridere (dovreste sentirla è troppo divertente! sembra che abbia la tosse!!!)...

Sono abituata a trovare il lato positivo in tutte le cose, mi sono capitate cose brutte e tristi di cui non voglio nemmeno parlare, ma non per questo mi abbatto perchè la vita che ho è questa e VOGLIO VIVERLA AL MEGLIO.

Ed al diavolo Mattia Pascal...