LA VOCE DI KAYFA

ANTICORPI ELETTORALI

Archiviato con una batosta, clamorosa quanto inattesa, il primo turno delle amministrative, aspettando i ballottaggi del 29 maggio che sanciranno i sindaci di Milano e Napoli, il centrodestra sta cercando di recuperare terreno, soprattutto a Milano, con un radicale cambiamento di strategia preelettorale: offrire di sé un’immagine sobria, più accondiscendente verso l’avversario, criticandone gli aspetti propagandistici della campagna elettorale per dimostrare che, se fosse eletto, la sua investitura a sindaco sarebbe una iattura per la società. Tale ragionamento riguarda in particolar modo Milano dove il sindaco uscente Letizia Moratti, sostenuta da Berlusconi, parte con uno svantaggio di quasi sette punti rispetto a Pisapia del centrosinistra. Lo stesso Berlusconi, dopo aver portato avanti per il primo turno una campagna elettorale al vetriolo, non risparmiando battute, cattiverie e promesse al limite della legalità – sospensione di sei mesi per gli abbattimenti delle case abusive a Napoli -nei confronti degli avversari politici e dei pm, a suo dire “metastasi” da canellare dalla faccia della terra, pare abbia fatto retromarcia, imponendo ai responsabili del suo partito e alla Lega di assumere toni meno invasivi. Da ciò si comprende che anche il Presidente del Consiglio e il suo staff attribuiscono la “scoppola” a una campagna elettorale arrogante tanto da irritare profondamente gli elettori fino a smentire i sondaggi.

Il corpo umano è dotato di un sistema che lo difende dalle aggressioni esterne chiamato sistema immunitario “in grado di riconoscere ciò che è pericoloso per l’organismo e difenderlo da possibili danni”. Per difendere l’organismo, gli organi che compongono il sistema immunitario, ossia le cellule, si scambiano informazioni attraverso il sangue.

Ragionando per analogia, rapportando la società in cui viviamo a un immenso corpo umano; i cittadini alle varie cellule che lo compongono; i media, internet in particolare, al “sangue” che consente alle cellule, ovvero ai cittadini, di cominciare tra loro, risulta chiaro che la sconfitta del Premier è conseguenza degli anticorpi maturati nel corso degli anni in una parte crescente dell’elettorato nazionale che - scambiandosi informazioni, pareri, malumori su internet rispetto a una politica di governo fatta di proclami non seguiti dai fatti; che penalizza la scuola pubblica a danno delle private; non tiene conto della crescente disoccupazione giovanile; delle difficoltà delle famiglie di arrivare  a fine mese;  dell’esorbitante ostentazione di ricchezza da parte di chi dovrebbe tutelare i cittadini e di un suo modo di vita criticabile, dove gli atteggiamenti amorali sono praticati e esaltati da chi li dovrebbe invece condannare per il ruolo istituzionale che ricopre; dove i presunti delinquenti e i truffatori  assurgono a vittime mentre coloro che li perseguono legalmente per tutelare da essi la società vengono fatti passare per carnefici o terrosristi  – ha maturato nel tempo gli anticorpi da opporre a un sistema di potere che, sfruttando la propria forza mediatica, si sentiva  talmente sicuro di essere riuscito a rendere succube alla propria volontà la maggioranza dei cittadini tanto da non preoccuparsi di cosa accadesse nel loro animo. In silenzio gli anticorpi a questo subdolo sistema si sono rafforzati fino ad aggredire il “morbo”, mettendolo seriamente in difficoltà.

Cosa accadrà dopo il 29 maggio è impossibile prevederlo. È   presumibile che, seppure i ballottaggi ribaltassero l’esito del primo turno, affermando la vittoria del centrodestra soprattutto a Milano, la società italiana non sarà più la stessa; che quanto prima vi sarà un radicale cambiamento generazionale nella politica italiana perché è ormai evidente a tutti che quella di vecchio stampo fatica ad attecchire sull’opinione pubblica forte di un senso critico come mai prima.

Probabilmente in futuro un nuovo morbo si instaurerà nell’organismo sociale ledendolo dalle fondamenta servendosi a sua volta di internet, assuefacendolo alla propria volontà. Ma di certo quello attuale è ormai destinato a perire (politicamente parlando) !