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VASCO ROSSI E QUEL MALE OSCURO CHIAMATO DEPRESSIONE

Post n°1119 pubblicato il 07 Agosto 2011 da kayfakayfa

Quando sento parlare di depressione - come sta accadendo in questi giorni a proposito di Vasco Rossi  che si scaglia contro la stampa accusandola di aver male interpretato il senso di una frase scritta in un suo post su FB - Nel 2001 ho avuto una profonda depressione che ho SUPERATO grazie a un calcolato insieme di farmaci  studiato da un gruppo di medici seri e professionisti di grande competenza.   Questo significa che oggi sto bene, NON sono depresso e lo dimostra il fatto che dal 2001 ad oggi ho fatto una quantità enorme  di concerti, fantastici tour con stadi strapieni in perfetta forma psicofisica – sostenendo che il cantante sia tuttora affetto dal male oscuro, non posso non pensare a mio padre spentosi il 3 maggio di quest’anno, dopo un lungo e penoso calvario per complicazioni sopraggiunte all’alzaimer.

Papà era un salutista, amante dello sport. Nonché grande appassionato d’arte, in  particolare di pittura che praticava a livello amatoriale con risultati più che lusinghieri a detta di persone competenti; assiduo frequentatore di musei, mostre e visite guidate. Costretto ad abbandonare, poco dopo essersi iscritto, l’istituto d’arte per andare a lavorare allo scopo d’aiutare la famiglia, per quarant’anni ha lavorato come commesso presso Minale Giocattoli, non trascurando nemmeno per un attimo le sue passioni. Per cui il sopraggiungere della pensione avrebbe rappresentato il momento topico in cui finalmente avrebbe avuto il tempo di potersi dedicare anima e corpo ai suoi hobby. E invece dopo pochi mesi che aveva smesso di lavorare iniziò a manifestare evidenti sintomi depressivi: non aveva più voglia di uscire di casa, lui che odiava stare in casa se non doveva dipingere, scolpire, leggere o guaradre una partita alla tv. Ma soprattutto il suo sguardo, iniettato di sangue, alternava espressioni tra lo smarrito e lo spaventato. Qualunque neurologo lo visitasse, dopo averlo ascoltato delle sue passioni, escludeva che la depressione di cui era preda fosse da attribuirsi all’essere andato in pensione, come accade a tanti che, trovandosi all’improvviso senza più dover lavorare e non avendo interessi alternativi cui dedicarsi, si sentono inutili fino ad ammalarsi, spesso con epiloghi tragici. A detta dei medici per papà la pensione avrebbe dovuto rappresentare l'inizio di una seconda vita in quanto aveva finalmente il tempo per potersi dedicare a ciò che più gli piaceva.

L’ultimo neurologo che lo visitò, dopo aver ascoltato il racconto della sua vita e i sintomi depressivi che manifestava, decise di fargli fare non so bene quale analisi particolare. Dopo aver letto i risultati dell’esame, sentenziò mi dispiace, vostro padre è affetto dall’alzaimer!

Come accade a chiunque abbia vissuto e viva questa immane tragedia, confrontandomi con altri che hanno avuto e hanno parenti affetti dall’alzaimer, tutti concordano che uno dei primi sintomi che precedono l’esplosione della malattia è la depressione o qualcosa che le assomiglia molto!

Per definizione la depressione è una malattia neurobiologica e il suo legame con l’alzaimer è molto stretto essendo quest’ultima una patologia di carattere degenerativo del sistema nervoso centrale. Ovviamente ciò non significa che chiunque manifesti sintomi depressivi sia un potenziale ammalato di alzaimer. È però fuori discussione che, trattandosi di una malattia neurobiologica, la depressione sia non solo l’ultimo stadio di un male dell’anima, le cui cause albergano nell’inconscio dell’individuo e pertanto occorrerebbe sottoporsi a opportune sedute psicoanalitiche per sondare l’animo del paziente, ma anche una patologia di matrice fisiologica che mina il sistema neurologico dell’individuo e pertanto va curata sia con sedute di analisi per determinarne le cause inconsce, sia con i farmaci, come è appunto il caso di Vasco Rossi, per ripristinare l’equilibrio cellulare il cui squilibrio si riflette sullo stato d’animo del paziente sotto forma di depressione.

Trattandosi di una malattia che tradisce una profonda insoddisfazione dell’individuo verso l’esistenza che conduce, sarebbe logico che ad ammalarsi di depressione fossero tutti coloro insoddisfatti della propria vita. Invece, proprio perché cadono in depressione anche quanti sulla carta hanno una vita invidiabile, com’è appunto il caso di Vasco e di tanti altri artisti e persone di successo, quanto mai appropriato è il termine MALE OSCURO con cui viene anche chiamata la depressione.

Commenti al Post:
dueoreper1Nick
dueoreper1Nick il 07/08/11 alle 19:20 via WEB
uhm... Non è tutto oro quel che luccica: avere fama,successo,soldi...ecc. èuò comunque nascondere un'insoddisfazione di fondo. Poi,dipende molto dalla persona se è forte di carattere o meno. Conosco personalmente (molto personalmente...ehehhh) persone con seri problemi e prolungati nel tempo ma capaci di non lasciarsi andare...mai. Mentre ne conosco altre che, davanti a "piccole cose" si abbattono irrimediabilmente... Il problema della depressione è gravissimo e può coinvolgere chiunque, a prescindere dal'età,dai beni materiali o affettivi che hanno,dalle preoccupazioni che hanno... Io avevo notato l'aspetto fisico di Vasco, da tempo e lo trovavo molto troppo! invecchiato tutto in una volta...ed infatti... grande! Vasco...forza!!!!! :)
 
 
dueoreper1Nick
dueoreper1Nick il 07/08/11 alle 19:21 via WEB
èuò = puo'
 
 
kayfakayfa
kayfakayfa il 07/08/11 alle 19:34 via WEB
Forza Vasco e forza a tutto coloro che lottano contro il male oscuro!
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 08/08/11 alle 00:42 via WEB
E', come sempre, un post molto interessante. Non sapevo affatto che tra le prime manifestazioni dell'alzheimer ci fosse la depressione. Che strana combinazione, probabilmente uno squilibrio, come dici tu. O, più romanticamente, si potrebbe pensare che l'inconscio sappia quello che lo aspetta e si dolga di dover dare l'addio alla sua vita cosciente
 
 
kayfakayfa
kayfakayfa il 08/08/11 alle 05:41 via WEB
Cara Cecilia davvero molto romantica la tua supposizione! Ciao
 
maddalena.paliotti
maddalena.paliotti il 08/08/11 alle 01:37 via WEB
Credo che la scienza non abbia ancora capito le origini del "male oscuro"... la mente umana è un mistero...
 
 
kayfakayfa
kayfakayfa il 08/08/11 alle 05:42 via WEB
Ad essere un mistero, più che la mente umana, è l'uomo! Ciao Maddalena
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 08/08/11 alle 11:13 via WEB
Trovo terribilmente triste e ingiusto che un uomo come tuo padre, con le sue tante passioni da coltivare, sia stato condannato dall'alzheimer. Questo legame tra depressione e malattie neurobiologiche sarebbe da approfondire con serie ricerche, perché continuiamo a non conoscere i malesseri sottili dell'anima. Non è per niente illogico che si ammalino di depressione gli artisti realizzati come Vasco Rossi, penso che questo malessere colpisca con più frequenza le persone che hanno una sensibilità maggiore, che sono più fragili psicologicamente perché non hanno dovuto lottare.
 
 
kayfakayfa
kayfakayfa il 08/08/11 alle 11:23 via WEB
Spesso anch'io mi sono domandato, e me lo chiedo tuttora, se causa dell'alzaimer non possa essere una profonda sensibilità dell'essere!
 
perdiamocidiv
perdiamocidiv il 09/08/11 alle 00:59 via WEB
Lucio della Seta analista psicologo della scuola di Jung, scrive in un suo libro che prima di rivolgersi ad uno psicoterapeuta è opportuno sottoporsi a visita medica per escludere problemi neurologici ed endocrinologici. ci sono delle malattie che possono dare gli stessi sintomi della depressione e dell'ansia e portare così ad una diagnosi errata , ad esempio il malfunzionamento della tiroide oppure l'ipogliecemia...ecc...e poi dare al paziente informazioni affinchè sappia come siamo realmemte fatti,di quali meccanismi psichici e biologici siamo dotati e come alcuni di questi ai fini del nostro benessere individuale, funzionino male , in tutti noi...
 
perdiamocidiv
perdiamocidiv il 09/08/11 alle 01:04 via WEB
Riguardo all'alzaimer ci sono intanto allo studio nuove cure... mi ha colpito vedere anni fa una giovane signora (mamma di amiche di vecchia data delle mie figlie) colpita da questo male...quello che mi aveva colpito di lei già alcuni anni prima è che era una persona che aveva molti impegni, insomma un lavoro , tre figli il marito ecc...ecc..e alcuni problemi in famiglia...ed è come se la pentola fosse scoppiata sotto il coperchio...forse ha sempre tenuto troppo dentro di se alcune cose...ma questo è solo una sensazione esteriore...noi siamo fatti di chimica...
 
 
kayfakayfa
kayfakayfa il 09/08/11 alle 05:13 via WEB
Cara Tina, anche papà era un tipo che assorbiva anziché esplodere per cui più volte anch'io mi sono chiesto se la scaturiggine del suo male non fosse dovuta a un'implosione interiore dei nervi! Ma anche la mia è solo una sensazione esteriore
 
perdiamocidiv
perdiamocidiv il 10/08/11 alle 01:36 via WEB
Lungi da me l'essere curiosa Vincenzo, ad ogni modo ci sono dei rimedi per tentare di "fermare" il progredire della malattia che siano efficaci? ci sono molti studi al riguardo, le staminali e altro ancora...io sono molto più fiduciosa su queste ed altre problematiche che su altre scoperte (non mi addentro in spiegazioni che vanno fuori tema ma ci siamo capiti credo)
 
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