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AMORE O COPPIA?

Post n°159 pubblicato il 26 Ottobre 2006 da kayfakayfa

L’amore è per i coraggiosi. Tutto il resto è coppia!
La frase è quella con cui si conclude l’intervista sul settimanale A (Anna) nr 46 del 26 ottobre alla scrittrice/giornalista Barbara Alberti che da ventidue anni vi cura la rubrica della posta del cuore. Pur trattandosi di una rivista per donne, quando mia moglie la compra, mi piace sfogliarla e leggerla, sia perché mi divertono le rubriche curate dallo scrittore Sandro Veronesi e da Marco Travaglio. Sia perché trovo interessanti le interviste pubblicate. Nella mia incasinatissima esistenza, occupandomi tra l’altro di giornalismo, a volte mi capita di dover intervistare qualcuno, e allorché devo sbobinare il nastro con la registrazione per trasporre le parole sulla carta, ogni volta mi accorgo di quanto difficile e faticoso sia ridurre all’essenza una conversazione di circa due ore, senza perdere il filo del discorso, in meno di due cartelle. 
L’intervista l’ho letta ieri mattina e da quel momento non faccio altro che rimuginare sulla frase perché ritengo che la Alberti abbia affermato una sacrosanta verità: 
 
L’AMORE è PER I CORAGGIOSI. TUTTO IL RESTO è COPPIA!
È inutile negarlo, amare significa soffrire! Quando c’innamoriamo di una persona per lei siamo pronti a sacrificare la nostra vita, noi stessi pur di starle vicini, di renderla felice. Ma soprattutto per lei siamo disposti a perdere la nostra dignità! A farci schiacciare come formiche dalla sua presenza, dalla sua volontà perché per noi lei rappresenta l’unica ragione di vita! E quasi sempre, se non sempre, puntualmente accade che chi tra i due ama di più alla fine è costretto a dover subire l’onta dell’abbandono senza ricevere dall’altro/a spiegazioni chiare, convincenti. Quasi sempre la risposta alla domanda, “perché?”, è “non ti amo più!” Quanti che si sono sentiti rispondere così hanno preso per buono il responso? Penso pochi, se non nessuno. Non  solo perché, amando, davano per scontato d’essere a loro volta amati, o perché pensare di non vedere più chi amano li fa stare male. Ma perché percepiscono nella voce di chi risponde, nel suo sguardo una nota di timore, di paura, di falsità. In quell’attimo intuiscono che il loro amore ha deciso di allontanarsi da loro non perché non li ami più ma perché ha terrore dell’amore in quanto amare significa sacrifici, rinunce. Anteporre finanche la realizzazione professionale  per trovare un po’ più di tempo da condividere con l’altro/a per cui tanti preferiscono rifuggire il sentimento che provano, auto-convincendosi di non amare più perché terrorizzati dai sacrifici che l'amore richiede. 
L’amore prescinde dalla coppia. Spesso i più grandi amori sono quelli che non si concretizzano in coppia, bensì che sono vissuti tra tormenti, in clandestinità perché quando ci si ama automaticamente si è già coppia. Pur conducendo vite separate, il pensiero di coloro che si amano è costantemente rivolto all’altro in ogni istante della giornata! Quel continuo cercarsi con la mente di per sé è sintomo di coppia, molto più di quanto non lo sia la coppia nel senso classico del termine. Quel costante pensare a chi si ama, a volte rasentando l’ossessione; chiedersi cosa sta facendo, se ci sta pensando, se ci desidera è un collante inestricabile, da cui si può rifuggire solo dichiarando “non ti amo più!” Se l’amore nei confronti dell’altro/a esiste, e la negazione è solo una scusa per giustificare le proprie paure e scappare via dalla Vita, sinceramente non so fino a che punto valga la pena mentirsi. Mostrarsi egoisti non solo verso l'altro ma principalmente verso se stessi, nei confronti di quella parte di sé che vorrebbe continuare ad emozionarsi stando accanto a quella persona da cui si è deciso di allontanarsi perché, pur amandola, non ci si vuole sacrificare per lei. 
Quando si forma una coppia nel senso classico del termine il più delle volte ciò avviene perché dopo anni di fidanzamento si giunge a un bivio cui dover fare una scelta legittima: o ci si sposa o ci si lascia! Vivere nell’indeterminatezza non va più bene. Sono sempre in aumento le coppie che dopo anni di felice fidanzamento, all’atto in cui si sposano, poco dopo si separano. In apparenza sembra una cosa incomprensibile, da folli, da manicomio. Eppure, se ci riflettete, il vantaggio che deriva dal fidanzamento sta nel fatto che non convivendo ventiquattro ore su ventiquattro con la stessa persona, se non ti va di vederla perché c’hai litigato o semplicemente perché hai voglia di stare da solo, puoi tranquillamente evitarla, magari dandoti ammalato o essendo semplicemente chiaro, e farti risentire quando hai ritrovato la serenità. È vero, ci sono anche coppie che convivono per anni e sono felici. In tal caso penso che la forza di questi legami stia nel fatto che essi non sono vincolati dal dovere del matrimonio ma dal semplice piacere che entrambi provano stando insieme. Quando si è consapevoli che la propria unione non è sancita dalla legge ma dai sentimenti non è da escludere che nell’interiorità delle persone scatti una molla per cui il solo fatto di sapere che si sta insieme per piacere e non per dovere le faccia sentire tacitamente più libere, sicure che quando le cose non andranno più bene, in qualunque momento potranno troncare ciò che da gioia si tramuta in noia, tormento, sofferenza, al punto di vivere insieme per tutta la vita perché non gravate dal peso mentale del vincolo istituzionale! Tante sono le coppie sposate che pur non sopportandosi, continuano a stare insieme perché ci sono i figli. O molto più semplicemente perché si preferisce salvaguardare le apparenze, comportandosi in maniera ipocrita non solo con gli altri ma soprattutto tra sé e con sé stessi! Altre coppie continuano a stare insieme soltanto perché non avendo i mezzi economici per sostenere le spese che una separazione comporta sono costrette a sopportarsi, subendo gli strascichi di dolore e sofferenza che derivano stando accanto a chi non si ama più perché purtroppo non si può fare altrimenti. Ma fondamentalmente tante coppie stanno insieme per abitudine! 
Abitudine. Che brutta parola! Al solo pronunciarla ci si sente la bocca impastata come se si fosse bevuta acqua stagnante.  Penso che non vi sia cosa più brutta che stare accanto a una persona per abitudine, non nutrendo più alcun tipo di sentimento, di passione, di attrazione verso di lei. Credo che vivere con una persona per abitudine non solo è sintomo di assuefazione alla vita che si conduce da anni, ma soprattutto è mancanza di fiducia e rispetto verso se stessi, nel senso che si preferisce continuare a vivere una vita piatta, che non ci appartiene più anzichè cercare di dare un cambiamento radicale  perché, avendo una certa età, ci si reputa incapaci di essere in grado di rifarsi una vita, di piacere o interessare ancora a una persona e si è terrorizzati dal pensiero di ritrovarsi da soli rientrando a casa la sera, condividendo il resto della propria vita con la solitudine. Quindi meglio vivere accanto a chi non ha più nulla da darci, se non fastidio o indifferenza con la propria presenza, che rischiare di ritrovarsi da soli! Stare con una persona per abitudine penso equivalga a rassegnarsi all'idea che la vita non ha più nessuna bella sorpresa in serbo per noi e pertanto meglio accettare di vivere mestamente, senza scosse quel che abbiamo nonstante la vita stessa all'improvviso ci offra ancora scariche di elettricità, spiragli di luce capaci di farci sentire vivi. Ecco, penso che stare insieme a una persona per abitudine è come se, trovandoci in una galleria senza illuminazione, si volesse continuare a camminare in direzione del buio malgrado sul versante opposto s'intraveda la luce!    
L’amore è per i coraggiosi, o per i pazzi come afferma la cantautrice Grazia De Michele nella sua bella canzone SOLO I PAZZI SANNO AMARE. La coppia è fatta invece per chi preferisce pascersi nella sicurezza dell’abitudine, della noia derivante dai lunghi silenzi che si accompagnano a tavola mentre si mangia, delle passeggiate stantie fatte insieme solo perché si è coppia, delle visite di rito ad amici e parenti perché ad imporlo è lo stato in cui si vive, delle discussioni senza senso impostate solo per parlare ma che alla fine non ti lasciano niente dentro se non un vuoto ancora più profondo di quello che avevi prima. Delle scopate sciapite, sempre più rapide e diluite nel sempre più nel tempo perché, pur non essendoci più passione, anche quello si deve fare una tantum essendo coppia. Rivoltandoti di fianco dopo che hai terminato, senza nemmeno augurare buonanotte all'altro, addormentandoti di colpo perché, alla fine, è come se non fosse successo nulla!    

Commenti al Post:
lallamai
lallamai il 26/10/06 alle 22:05 via WEB
Letto tutto... :) Notte..
 
 
kayfakayfa
kayfakayfa il 26/10/06 alle 22:14 via WEB
So che quando affronto determinati argomenti mi dilungo oltre i limiti della sopportazione, ma davanti a certe questioni non riesco a essere sintetico perché sento il bisogno di esprimere in maniera chiarificante il mio pensiero... Notte a te, Lalla! Grazie per la pazienza che hai avuto a leggermi tutto...
 
alba_chiara5
alba_chiara5 il 27/10/06 alle 09:45 via WEB
letto anche io tutto ....è vero che molti sono fidanzati per anni ...poi si sposano e dopo un qualche mese si lasciano, ahahah queto ultimo pezzo penso che sia vero per tante persone ....bacio buona giornata kisssss
 
 
kayfakayfa
kayfakayfa il 27/10/06 alle 13:58 via WEB
buona giornata a te! Kss you...
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 27/10/06 alle 09:54 via WEB
è ovviamente un paradosso, ma comunque io dissento. alla paroal "coppia" dò un significato positivo, positivissimo. quello del desiderio di costruire, del tenere sempre vivo il legame, dell'accettare anche che si trasformi, perché ognim crescita è positiva se la si cura. l'albero che dà frutti non è meno bello del germoglio. la polpa succosa di un frutto non è meno appetibile del fiore. è solo diverso. e questo non deve spaventare.
la signora Alberti (che non sopporto da circa trent'anni) spesso dimentica i valori quotidiani per amore di colpi giornalistici. ma in questo è cattiva maestra. le generazioni future vanno educate a non dimenticare il valore della crescita, il valore della costanza, della pazienza, della comprensione. questo è il coraggio vero. il coraggio spesso misconosciuto e negato per amore dei colpi di testa!
 
 
kayfakayfa
kayfakayfa il 27/10/06 alle 13:57 via WEB
Cara Ody, le ragioni che utilizzi per difendere a spada tratta la coppia vanno ampiamente condivise da chiunque abbia un minimo di buon senso. Tuttavia credo che l'Alberti, indipendentemente dal suscitare simpatia o meno con la sua personalità, faccia una distinzione tra sfera irrazionale, alias Amore/passione, e sfera razionale, alias coppia, dell'individuo... Hai ragione che spesso i colpi di testa vengono interpretati come vero coraggio che non la comprensione e altro che conducono a non fare fesserie di cui spesso poi ci si pente. Ma a volte i colpi di testa sono frutto di quello stesso legame di coppia che, per quanto uno si adoperi a rinnovarlo, ad accettarne tutti i cambiamenti che possano sopravvenire nel tempo, appartengono all'essere, alla sua sfera intima, al suo bisogno di sentirsi vivo! Certo con questo non voglio giustificare chi a scapito dell'integrità della coppia e della famiglia decide di concedersi di vivere la vita ad ogni coasto, mewttendo in gioco tutto e tutti. Ma non dimentichiamo che a volte una botta di vita è più salubre di una boccata d'aria, soprattutto quando si vive nella routine e nella noia, pur se ciò deriva da una scelta di vita razionale, tesa alla tolleranza e alla comprensione! Tutto sta a essere equilibrati anche nei colpi di testa, se si decide di farne ogni tanto qualcuno... Ciao
 
ioleiedilmare
ioleiedilmare il 27/10/06 alle 22:38 via WEB
chissà quale situazione sentimentale stà affrontando il giornalista.sono pensieri che faccio spesso quando la delusione è ancora calda
 
 
kayfakayfa
kayfakayfa il 28/10/06 alle 06:15 via WEB
Se il "giornalista" cui ti riferisci è il sottoscritto, ti assicuro che, per grazia di Dio, al momento non sto vivendo nessuna situazione sentimentale particolare! La mia è una semplice considerazione su una frase che riflette, a mio giudizio, una realtà che purtroppo caratterizza tante coppie; un pretesto per alimentare una sorta di dibattito virtuale, in modo che il blog, almeno per me, non si risolva solo in uno spazio cui affidare le mie confessione, sfogare le mie ansie e turbanmenti, partecipare le mie felicità. Ma soprattutto un mezzo per scambiare opinioni con gli altri; stimolare discussioni se pur attraverso il pc! Ciao
 
   
ladymiss00
ladymiss00 il 28/10/06 alle 10:49 via WEB
Sec me ha ragione odio_via_col_vento perké nella vita reale i "colpi di testa" si pagano cari, e non voglio con questo giustificare ki sta insieme per abitudine, ma dico ke l'amore descritto come pazzia e basta è vuoto e inconsistente e llla lunga non regge nella crescita e nei "colpi " ke la vita ti dà inevitabilmente.
Ke il mondo sia pieno di storie sottovalutate, di gente ke si lascia e poi piange, ma è troppo tardi, è risaputo, credo, dall'Alberti e da chiunque sappia guardarsi attorno. Sicuramente nell'arco di una vita condivisa a due da una scala da 1 a 10 non puoi vivere sempre al top; ma questo capita anke nella vita da single! Importante , sec. me se scegli qualcuno con cui condividerla, questa vita ke facile, diciamocelo, proprio non è!Lo squallore delle grandi scopate clandestine, francamente preferisco evitarmelo, correndo il riskio di passar periodi di scarsa attrazione verso una persona ke comunque stimo simile a me e ke non mi tradisce! Un compagno, insomma, nel senso più vero e pulito del termine. Le donne ke han riskiato, lasciandosi nella mia misera esperienza non mi sembrano più felici di me, anzi, non dimentikiamo il tema grosso quanto scomodo delle responsabilità, quando ci sono figli e del problema del carico della solitudine, ke finite le effimere , grandi, patetike emozioni pesano ancor di più sul singolo e sulla donna in particolare.
Ciononostante il discorso ke hai riportato dell'Alberti non è del tutto sbagliato, solo ke secondo me bisognerebbe trovare il coraggio e la costanza di viverle entro la coppia nella consapevolezza, anziké come fuga dalla realtà, come dei peti ke scappano :(
 
     
kayfakayfa
kayfakayfa il 28/10/06 alle 12:49 via WEB
Penso che hai centrato l'essenza della questione: tutto verte sulla scelta della persona con cui si decide di vivere, scelta ovviamente determinata dalla consocenza che si ha si di sé, soprattutto in base alle esperienze di vita! Proprio stamane mia moglie mi ha raccontato che ieri ha avuto un passaggio in auto da una coppia che abita vicino casa nostra. Parlando, le hanno detto che il figlio, sposato da un paio d'anni, è tornato a vivere con loro perché è in crisi con la moglie! Che dire... Ci sono persone come te e come Ody che danno un valore profondo alla coppia al punto da sopportare di vivere un rapporto che scolora nel tempo, consapevoli che nella vita non tutto può viaggiare sempre al top, purché accanto si ha una persona che meriti la massima stima e fiducia. Altre che invece al sapore squallido dell'abitudine preferiscono il taglio drastico, altre ancora che all'una o all'altra soluzione antepongono la terza via ossia costruirsi storie alternative in cui rifugiarsi per sentirsi vive, continuando a vivere la vita di coppia in maniera ipocrita per salvare le apparenze e gli interessi. Indipendentemente per qualunque di queste scelte una persona opti, condivisibile o meno, essa va comunque rispettata in quanto è facile ergersi a giudici verso gli alltri senza consocere quello che si cela all'interno di una coppia, che è poi il motivo che ha spinto uno dei due ad agire in maniera ai nostri occhi criticabile! Grazie per il tuo bel commento
 
     
ladymiss00
ladymiss00 il 28/10/06 alle 16:14 via WEB
Sono io ke ringrazio te e gli altri per la possibilità data per riflettere, volevo kiarire solo un punto ke per me è essenziale, lo "scolorire" come lo kiami tu, me lo sono chiesto diverse volte cosa sia, vero è ke certezze non ce ne sono comunque, ma la fiducia è un'altra cosa! Allora io non mi conosco e basta, mi conosco attraverso l'altro e valuto in itinere la mia situazione; in poke parole, ti posso garantire ke a volte succede di innaorarsi d'altri, ma ci si può accorgere, come me, ke lo scolorimento consisterebbe nel lasciarsi andare, come generalmnte si usa e ke io non mi permetterei mai di creiticare o di giudikare in nessun modo, ma conoscendomi, so ke mi svaluterei come persona perké per me "starci" ha un valore e un signifikato diverso spesso da quello ke ritiene l'altra persona, ke il mondo è pieno di squallore e chiunque navighi qui e viva fuori lo sa,e ke una storia, finké è valida ci fasentire, si protetti, ma va difesa, con le unghie e coi denti. Perké dopo ke per "superficialità l'abbim sprecata o sporcata, sarà doppiamente triste piangerci su; abbim sprecato noi stessi seguendo un idelae falso , l'oro ke luccica, l'illusorio, toccando il fondo del nostro stesso squallore :(
 
   
ioleiedilmare
ioleiedilmare il 28/10/06 alle 17:53 via WEB
"solo i pazzi sanno dare,quel che ho perso con te la voglia di sognare... caro amico ho rletto il pezzo e tutti i commenti,ho cercato di capire la necessità di anteporre un termine ad un sentimento..amore,coppia? si parla di stati che fino ad ora qualche scienziato si è preso il piglio di spiegare a livello neurologico,ma quando penso all'intreccio di due vite che fino a quel momento hanno viaggiato su rotte diverse,riesco solo a vedere un'infinita possibilità di reazioni anche alla lunga distanza.io mi sono definito un pazzo(dopo naturalmente) quando ho vissuto nell'amore insieme a rinuncie a grandi passioni e privazioni di ogni sorta.quello era amore? si ma avrei voluto anche un pò di coppia! Ciao
 
     
ladymiss00
ladymiss00 il 29/10/06 alle 09:10 via WEB
Ritrno qui, poiké evidentemente sembra essere un argomento ke mi tocca molto; la rinuncia e il sacrificio sono alla base di una vita vissuta in due, certo è ke se ne diventa l'essenza, forse si riskia il soffocamnto e meglio lasciarsi, almeno per un periodo, per sgombrare il campo da dubbi. All'emozione non vi è niuno ke vi possa rinunciare, ma i sentimenti, come le relazioni col tempo cambiano e bisogna vedere come riusciamo ad assecondare o a tollerare questi cambiamenti in due. Io dico ke ci sono tante cose, oltre l'egoismo di un volersi vorace, ma dico ke anke quello sia u diritto da continuare a cercare nelle modalità ke ognuno saprà trovare meglio a modo suo; senza sprecare , possibilmente il già conosciuto, ke troppo spesso si tende a svalutare ,
 
rubina_71
rubina_71 il 03/11/06 alle 19:37 via WEB
Dopo aver letto il tuo post, mi sono chiesta: di cosa parliamo, quando parliamo d’amore, che cos’è l’amore? Credo che non ci sia parola più equivoca di "amore" in quanto è la negazione della logica. In genere nasce dall'idealizzazione della persona amata di cui ci innamoriamo per un incantesimo della fantasia. “Capita quando capita e non conosce limiti, così come un temporale in Africa”. Più o meno una canzone fa così, realmente i temporali africani sono improvvisi, ma un'altra particolarità che li contraddistingue è la loro breve durata. Ora mi chiedo, la fase ricca di emozioni dell’innamoramento, in cui la suggestione amorosa manda a mille i nostri sensi, quanto dura? In genere dicono che non vada oltre i tre anni, (ma spesso vedo che non va oltre i tre mesi) a quel punto cosa facciamo? Lasciamo tutto ed andiamo alla ricerca di nuove emozioni, oppure ci impegniamo a costruire un equilibrata e solida relazione. Io non so dirti che valenza ha l’amore passione contro l’amore equilibrio, ma io ho scelto il secondo, non dico che sia facile, ma nella vita nulla è semplice, ogni traguardo dobbiamo guadagnarlo, e appena mi accorgo che la vita scorre un po’ tutta uguale, che siamo fagocitati dagli impegni, dalle situazioni esterne alla coppia, chiedo esplicitamente a mio marito di fermarci per un po’ ed ad amarci un po’ di più , perché il tempo, che gioca a favore della realtà, produce il disincanto e tramuta l'amore in un affetto privo di passione. Ma questo sta a noi a non farlo accadere………oppure se dovesse accadere dobbiamo capire dove sta la realtà oggettiva più importante…perchè spesso è importante mantenere fede ad una promessa data Con simpatia Rubina
 
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