Il sigillo dei cavalieri templari è formato da un cerchio di bronzo, in cui sono ritratti due cavalieri, entrambi muniti di scudo: uno tiene le briglie dell’animale, l’altro, seduto alle spalle del primo, dà l’impressione di stringere due lance, la sua e quella del compagno. Più di uno storico, nell’interpretare il suggello, sostiene che esso simboleggia la povertà, uno dei voti cui i templari erano tenuti a rispettare,unitamente a quelli di castità e di devozione alla fede cristiana. Si ritiene che i cavalieri fossero tanto poveri da doversi spartire un solo cavallo in due. Sinceramente tale tesi ci lascia alquanto perplessi considerando che nei suoi due secoli di storia ufficiale, l’Ordine divenne così forte economicamente al punto da risultare per i nobili una fonte sicura cui rivolgersi per richiedere prestiti per far fronte ai bisogni economici.
Riguardo all’accusa di stregoneria rivolta ai Templari, su cui fu strutturato l’intero processo che determinò lo scioglimento ufficiale dell’Ordine, da parte del re di Francia Filippo il bello, è superfluo aggiungere che essa altro non fu che il pretesto per il re d’annientare quello che ormai era diventato una vera e propria forza politica tale da rappresentare una minaccia per la sovrana autorità. Filippo il Bello costrinse papa Clemente V, suo accolito sul trono di Pietro, a emanare una bolla pontificia per scomunicare l’Ordine, malgrado i Templari riconoscessero nel papa l’unica carica da cui prendere ordine, per non pagare i debiti contratti e mirando al presunto tesoro del Tempio.
Altri storici, molto più pragmatici, attenendosi a illustrazioni e documentazioni dell’epoca, ritengono invece che la postura dei cavalieri ritratti sul sigillo raffigurasse la posizione che i cavalieri assumevano in battaglia per fronteggiare il nemico per non essere sguarniti di spalle. Sinceramente, se ciò fosse vero, ci sembra alquanto strano che il cavaliere seduto posteriormente non segga in sella dando le spalle al compagno in modo da vedere ciò che accade dietro di sé…
Quando si parla di templari sovvengono alla mente le tante leggende che circondano l’ordine.
Ufficialmente fondato da Ugo de Payns nel 1119 per proteggere i pellegrini diretti in terra santa, la funzione militare dell’ordine, la cui regola fu stilata da San Bernardo da Chiaravalle, che ufficialmente consacrò l’ordine monastico dei poveri cavalieri del tempio di Salomone, in realtà ci appare secondaria in rapporto al simbolismo racchiuso nel sigillo.
La natura esoterica dell’ordine non è mai stata ufficialmente smentita. Dal bafometto, la misteriosa mostruosa testa di cui, si dice, i Cavalieri del Tempio fossero adoratori, e al cospetto della quale, si insinua, i templari reciprocamente si baciassero l’ano, all’accusa di sodomia e stregoneria, per finire al misterioso tesoro di cui non si è mai trovata alcuna traccia, i misteri che circondano l’ordine sono svariati. E proprio ciò ci induce a ritenere che una possibile chiave di lettura del sigillo sia appunto esoterica. Se i Templari, oltre a essere un ordine monastico/cavalleresco, erano anche addentrati alle scienze occulte, non possiamo non considerarli come una schiera di uomini inziati a qualche particolare dottrina legata all’antica tradizione. Se però valutiamo la qualità di coloro che si arruolavano per partecipare alle crociate, nobili in cerca di avventura, malfattori in fuga, poveracci che confidavano di farsi onore in guerra per garantirsi al rientro un credito dalla società, unitamente alla nomea di ubriaconi e ingordi che contraddistingueva i templari, ci sembra assai improbabile che uomini tanto legati alla materia potessero ottemperare irreprensibilmente ai voti cui avevano giurato fede all’atto dell’investitura.
La figura del cavaliere da sempre suscita suggestioni fantastiche. Lo si immagina come un valoroso sempre pronto ad aiutare chi ne ha bisogno; intento in qualunque momento a sacrificare la vita per il suo re, o per colei che idealmente ama. Come è possibile dunque che una così nobile figura potesse tenere un atteggiamento che ne svilisse l’onorabilità visto che la salvaguardia dell’onore era un dogma per i cavalieri, a qualunque ordine appartenessero? In tal senso riteniamo che unitamente alla funzione militare, esistesse un altro aspetto dell’Ordine dei templari che meriterebbe d’essere approfondito ed è quello relativo ai misteri che lo circondano presumibilmente legati alla natura INIZIATICA dell’Ordine.
Letto in questa visione, il sigillo di cui sopra, per quanto ci riguarda, non si riferirebbe né alla povertà da loro praticata, né alla postura assunta dai cavalieri in battaglia. Il sigillo in realtà rappresenterebbe un profondo messaggio iniziatico che solo chi è sulla Via può interpretare e penetrare.
Esaminando la mitica figura del cavaliere che combatte il drago, considerando che mitologicamente il drago simboleggia la natura instabile del'uomo, l’istintività di colui che è schiavo delle passioni, è ovvio che il cavaliere simboleggia chi fronteggia le proprie passioni per vincerle e sottometterle alla propria volontà per evolvere in chiave Spirituale. Tale è la funzione dell’iniziazione. Attraverso tutta una serie di pratiche, chi si sottopone al processo iniziatico punta a sottomettere la propria natura "animale" a favore di quella Spirituale. Si noti che col termine sottomettere si intende che l’iniziato non ripudia le passioni bensì se ne serve come un veleno che, se preso in giuste dosi, ha il potere di guarire determinate malattie! Col termine cammino iniziatico si intende quel lungo processo catartico che l’adepto a una religione o a una dottrina spirituale deve compiere, ossia tutta una serie di riti e prove da compiersi e superare, per giungere all’assoluta purità di anima e corpo necessarie per incontrare la Divinità. Molti ritengono che ciò si possa compiere da soli. Il sigillo templare li smentisce! Il cavallo su cui i due cavalieri siedono rappresenta la vita, e i soldati sono in due in quanto idealmente simboleggiano l’uno la metà dell’altro. Se consideriamo il secondo giorno della genesi biblica, quello della separazione delle acque, esso è l’unico giorno alla cui fine del versetto creativo non compare la frase “E dio vide che era cosa buona.” Ciò tacitamente indicherebbe che la separazione del principio unitario in due metà relative è un male, in realtà non è così. Riferendoci al sigillo templare, i due cavalieri in groppa al cavallo ammoniscono quanti desiderano mettersi sul cammino iniziatico in solitudine che non basta essere armati e protetti dall’armatura per fronteggiare il nemico, ma che bisogna procedere in due per affrontare e vincere le avversità che si incontrano sul cammino. Quanti sostengono che l’iniziato è solo dicono una mezza verità, come si conviene a tutte le verità dell’uomo. Avanzare da soli sul cammino iniziatico è molto pericoloso in quanto c’è il rischio serio di cadere vittime della propria presunzione ritenendo le proprie idee le uniche giuste. Come in qualunque settore della vita, anche in campo iniziatico il confronto è importante perché avanzando in due sul sentiero, c’è un reciproco sostegno: entrambi i cavalieri possono vedere lì dove non giunge la vista dell’altro e comunicarsi reciprocamente le proprie visioni e considerazioni per poi trarre le conclusioni necessarie riguardo quale sia la direzione migliore da intraprendere.
Per quanto ci riguardo il sigillo templare è un tacito ammonimento a tutti coloro che decidono di incamminarsi sul sentiero iniziatico, informandoli che solo in due, ossia riformando l’Unità primordiale, è possibile volgersi vittoriosi incontro alla vita. Se il matrimonio traccia la via che gli uomini comuni devono intraprendere per essere felici, il sigillo templare esorta a non incamminarsi da soli sul sentiero della Verità perché solo in due, cioè rinsaldando tra loro le due metà, si può sconfiggere il drago delle illusioni e giungere vittoriosi alla meta. Ma quali sono queste metà che devono integrarsi nella unità originaria se non gli opposti tra loro? Non è un caso che i colori delle vesti templari fossero il bianco e il nero, colori che indicano la luce e le tenebre, la vita e la morte, l’uomo e la donna, il bene e il male, il vizio e la virtù!
Ci sia consentita un’ultima considerazione del tutto arbitraria inerente il vizio e alla virtù. Ripensando a quest’antinomia ci sovviene la lama numero 6 dei tarocchi, quella detta l’Innamorato, dove è ritratto un uomo fermo tra due donne che reciprocamente rappresentano, quella alla sua destra, la virtù, e quella a sinistra il vizio.
Contrariamente a quanto molti studiosi dei tarocchi sostengono, l’Innamorato non è ritratto nell’atto di compiere una scelta, ma è fermo affinché in lui convergano entrambe le nature, quella virtuosa e quella viziosa perché solo integrando tra loro e governando tali aspetti si può proseguire sicuri sul cammino, come è indicato dalla lama successiva detta il Carro in cui è raffigurato un auriga alla guida di un carro trainato da due sfingi, una nera e l’altra bianca.
Tale carta, per inciso, è contrassegnata dal numero 7 , quello dell’ultimo giorno della creazione in cui dio si riposò…
Gli opposti si bilanciano in modo da riformare l’unità originaria.
Il sigillo templare indica che il cammino iniziatico si deve compiere in Due in quanto le due metà unite tra loro per mezzo del cavallo che cavalcano insieme riformano l’Unità Assoluta, sostenendosi reciprocamente.
Anima e corpo sono imprescindibili l'una dall'altro; separatamente non hanno ragione di esistere al pari della Luce e delle Tenebre, della Vita e della Morte, del Maschio e della Femmina. Pretendere di sottomettere all'altro uno dei due Principi è pura follia, significa non aver inteso che Anima e Corpo sono solo in apparenza due entità distinte le quali trovano ragione d'esistere solo quando sono legate tra di loro, essendo entrambe le distinte metà di un'Unica Realtà che trova la sua affermazione nell'attimo in cui i due Principi sono integrati l'uno con l'altra in Matrimonio Alchemico!
ora però ti voglio fare una domanda: è possibile che quest'ordine nn si sia dissolto a causa della chiesa ma continui tutt'oggi ad esistere? te lo chiedo perchè tutto ciò che riguarda i templari mi affascina moltissimo ed è un sacco di tempo che ci penso. anche perchè mi suona strano che un'ordine così potente sia sparito così...
P.S.
mi consiglieresti qualche libro da leggere sull'argomento?
grazie, ciao! morpha ^_^
grazie x il libro! provvederò ^_^