LA VOCE DI KAYFA

Come ben sai, spesso la bellezza è compagna della vanità e chi è vanitoso è anche esibizionista. Spesso ho sentito le lamentele in virtuale di uomini riguardo a donne che si presentano qui con l'unico scopo, pare, di far mostra di se stesse. Guarda, ammira e passa...:=))

Confermo quanto ho scritto, la visoine di una bella donna discinta, in posa sensuale non mi dispiace affatto, anzi... Il punto è che non trovo una ragione plausibile che giustifichi tale sfogio , a meno che, come tu giustamente dici, non si tratti di esibizionismo o uno specchietto per allodole allo scopo di fare pubblicità commerciale a se stessa!

so che non ha molto senso, ma quando una bella donna scrive nel mio blog mi fa molto piacere. Ovviamente se è dotata anche di cervello. Tutto qua.

Idem! Tuttavia lasciami obiettare che lo schermo è un paravento e spesso chi si spaccia per una venere potrebbe essere un cesso!

e chi se ne frega? non mi interessa incontrare le mie amicizie virtuali, per cui per me sono così come si descrivono o si fotografano. Che sia vero o falso non cambia niente.

Sono tentato di dirti che hai ragione, eppure non mi riesce in quanto, a mio avviso, e sottolineo a mio avviso, anche se il rapporto deve svilupparsi esclusivamente in chiave virtuale, personalmente l'idea che dall'altro lato possa esserci una persona diversa da quella che racconta d'essere, se non addirittura un uomo che si spaccia per donna, non mi va! Anche nel mondo virtuale preferisco la realtà alla ipotetica fantasia!

sono d'accordo con te....

Ciò non può che farmi piacere!

Dio non ha pudore perché non ha corpo. L'animale non ha pudore perché non hai il senso della propria individualità. L'uomo, disponendo sia di corpo sia d'individualità, le esprime nel pudore. Ogni uomo possiede due soggettività: una delle quali è l'Io, con cui siamo soliti ad identificarci e l'altra che ci prevede funzionari della specie per la sua continuità. L'amore prevede che ad amare ed essere ricambiati, sia il nostro io, la parte più intima di noi mentre contro la sensualità generatrice, si erge la barriera del pudore. Per questo le prostitute non baciano i clienti, nonostante offrono il loro corpo in modo incondizionato, tengono distinta la sessualità che cerca il piacere, da quella che cerca l'individuo. Da questo vi si può misurare due tipi di sessualità: quella voluta dalle esigenze della specie che non riconosce l'individuo dall'angoscia di naufragare nella genericità animale e, rinunciando a se stesso, percepirsi come un semplice funzionario della specie. Non è quindi vero che il pudere limita la sessualità, il pudore la individua, sottraendola a quella genericità in cui si celebra il piacere nel misconoscimento dell'individuo. Per questo vi è un rifiuto a concedersi sessualmente finché l'amore non è certo e provato. Il pudore è quel sentimento che consente di scegliere chi risponde al riconoscimento dell'individuo fin dentro la sua intimità che lo rende unico e inconfondibile. Ciò che difende la nostra libertà e decide il grado di apertura o di chiusura verso l'altro. Si può essere nudi senza concedere nulla sulla nostra apertura. Essere in intimità con qualcun'altro significa essere nelle mani di qualcun'altro ma, anche in questo occorre discrezione, occorre l'alone di mistero, così che non estinguesse solo la fonte della fascinazione ma anche il recinto della nostra identità che non sarà più nostra prima o poi. Il desiderio non conosce l'incontro, il desiderio ambisce solo al possesso per pura soddisfazione di sé. Il pudore ha anche una valenza sociale che si pone a difesa dell'individuo contro la publicizzazione del privato che, nella società come le nostre, è il mezzo più efficace per sottrarre agli individui il loro tratto "discreto", "singolare", "intimo", dove è custodita quella riserva di sensazioni, sentimenti, significati "propri" che resistono all'omologazione che, nelle nostre società di massa, è ciò a cui il potere tende per una più comoda gestione degli individui. Allo scopo vengono solitamente impiegati i media con sempre più insistenza irrompono in modo indiscreto nella parte più discreta dell'individuo per ottenere attraverso test, questionari, campionature, statistiche, sondaggi d'opinione, indagini di mercato, emozioni in diretta, storie d'amore, trivellazioni di vite private, che sia dello stesso individuo a consegnare la sua intimità, la sua parte discreta, rendendo pubblici i suoi sentimenti le sue emozioni, le sue sensazioni, secondo quei tracciati di "spudoratezza" che vengono acclamati come espressioni di "sincerità" Avviene così l'omologazione dell'intimo a cui tendono tutte le società conformiste con somma gioia di chi le deve gestire perché, una volta pubblicizzata, l'intimità viene dissolta come intimità e, con essa la nostra soggettività segreta e la nostra libertà nella relazione con l'altro. Quando infatti cadono le pareti che difendono il "dentro" dal "fuori", l'interiorità dall'esteriorità, l'anima di ciascuno di noi viene in un certo modo depsicologizzata, e psicologizzazione con l'ostenzione "spudorata" di sé. Tuttavia la spudoratezza, oramai, nel nostro tempo è diventata una virtù. Non aver nulla da nascondere, nulla di cui vergognarsi, ed essere pronti, mani alla chiusura lampo, per interviste, pubbliche confessioni, rivelazioni dell'intimità, passa nel nostro tempo come espressione di sincerità e il pudore come sintomo di insincerità, quando addirittura, soprattutto con l'aiuto degli psicologi, non diventa anche un sintomo di introversione, di chiusura quindi di inibizione e repressione. Ma inibizione e repressione recitano i manuali di psicologia, sono a loro volta sintomi di un adattamento sociale frustrato, quindi il pudore finisce con l'apparire come espressione di una socializzazione fallita. E così la nostra vita, quella intima, quella segreta, quella difesa dal pudore, minaccia di diventare comune, come lo è già diventato il corpo, se è vero che quel che un tempo era prerogativa di alcune dive, oggi è il gioco di qualsiasi ragazzina che non voglia passare per inibita. La stessa cosa può essere detta per il sesso, a cui senza sosta si dedicano articoli e servizi per conoscere i piaceri e le difficoltà della camera da letto. Si tratta di articoli e servizi redatti sotto forma di consigli, in modo confidenziale, come se fossero rivolti solo a te, e non a quel miglione di occhi e orecchie avidi di sapere quel che da sé non sanno scoprire. Ma quando le istanze del conformismo e dell'omologazione lavorano per portare alla luce ogni segreto, per rendere visibile ciascuno a ciascuno, per togliere di mezzo ogni interiorità come impedimento, ogni riservatezza come tradimento, per non permettere ad alcuno di vivere e di lavorare in case e uffici che non siano di vetro, per apprezzare ogni volontaria esibizione di sé come fatto di sincerità se non addirittura di salute psichica, allora, come vuole l'espressione di Heidegger: "il terribile è già accaduto" perché il terribile è l'omologazione totale della società fino nell'intimità dei singoli individui. Di qui la necessità di rivendicare i diritti del pudore: non solo per sottrarre la sessualità a quella genericità in cui si celebra il piacere nel misconoscimento dell'individuo a quei processi di omologazione in cui ciascuno di noi rischia di perdere il proprio nome. ps= mi scuso per gli errori...

Ho letto con attenzione la tua disquisizione sul valore del pudore, conto di rileggerla con calma. Ma da quello che, al momento, ho potuto afferrare, sappi che condivido in pieno tutto ciò che hai scritto. Personalmente faccio una scissione tra il fare l'amore e il fare sesso. Fare l'amore è l'integrarsi fisicamente con chi ci piace spiritualmente,dando modo alle anime di soddisfare a pieno desiderio che aetrambe hanno di fondersi l'una con l'altra! Fare sesso, è appagare un bisogno animale, e bene hai fatto a citare le prostitute che scopano con i clienti ma non li baciano! Complimenti, scrivi molto bene! Ciao, Enzo

ovviamente anke io faccio questa scissione xò...boh...l'essere umano è strano...a volte è animale, a volte uomo... mah!

Io non parlerei di stranezza ma più semplicemente di due identità apparenetemente distinte l'una dall'altra ma che in realtà s'integrano tra di loro appartenendo a una singola individualità. Tutto sta a comprendere ciò e avere la capacità ma soprattutto la saggezza di equilibrare tra loro i due aspetti affinché quando è il momento opportuno uno dei due sia preponderante senza nuocere all'altro, ma soprattutto all'individuo!

Mamma mia, vengo dopo un Trattato....volevo solo chiedere: Ma siamo sicuri che le immagini corrispondano alle bloggers?...Forse è solo voglia di provocazione....o, forse, un pò di esibizionismo....comunque concordo sul concetto che, tanto sfoggio di femminilità, dovrebbe avere una motivazione...:-)

Più di un dubbio ce l'ho anch'io! Ciao

io ne ho sul mio blog ....sono immagini che trovo su internet...che a me piaciono e quindi le metto....ma solo perchè piaciono a me....e se poi piaciono anche a chi passa non può che farmi piacere....ciao kayfa..buon w-e:))

Le immagini del tuo blog sono molto discrete e cariche di quel tocco di erotismo che sa di arte e non di provocazione o di volgarità. Se così non fosse, stai certa che non ti avrei inserita nella lista dei blog amici! Ciao, Enzo

piccola precisazione, non ho raggiunto la pace dei sensi, ma devo ammettere che concordo con te kayfa. posso aggiungere che questo vale anche per le foto dei bei fusti muscolosi che pur scatenando una tempesta ormonale mi infastidiscono un pò se piazzate lì senza una motivazione, fosse pure una sana battuta ironica. senza un motivo, un contesto, a corredo di un post, ovviamente pertinente a me appare ( sia chiaro a me ) ostentazione o quantomeno un orpello superficiale che potrebbe sminuire i contenuti del blog.ciao isotta

Infatti, non è l'immagine in sé che infastidisce quanto il contesto non idoneo in cui è inserita. Chi ha un minimo di esperienza e di buon senso le stonature sa percepirle, anche se l'occhio è affascinato da tanto ben di dio e il sangue in ebollizione! Ciao

BUONANOTTE UN BACIO CIAO!

Ciao!

certi blog mi sembrano un bancone da macelleria. tanta carne esposta non è sexy. è solo carne. per creare erotismo ci vuole mistero, fascino e personalità.

Infatti! Alla macelleria prefeisco una botteguccia discreta ma che, quando è il momento giusto, sa svelarsi ben fornita...

Buon fine settimana :-)

Buon fine settimana a te!

preferisco il classico "vedo non vedo" piuttosto che il "vedo tutto quanto" anche perchè un minimo di erotismo ci vuole e (ovviamente sto generalizzando) mostrarsi completamente e senza pudore a mio avviso è volgarità...

Condivido in toto la tua visione! Ciao

Volendo analizzare un po' questo fenomeno mi viene da pensare che le donne per natura sono molto competitive, più degli uomini. Ed in questi ultimi anni la competizione tra donne si è fatta spietata. Quindici, vent'anni fa le donne veramente belle erano poche ed il periodo, in cui potevano esercitare il loro potere di seduzione, era limitato a pochi anni. Oggi, invece, ci ritroviamo a dover competere con una fascia molto ampia che comprende sia ragazzine 14enni (ormai a tutti gli effetti già donne) che le ultraquarantenni. Inoltre grazie a diete, palestra, chirurgia plastica ed una moda da simil prostitute tutte le donne hanno imparato a valorizzarsi ed anche quelle meno dotate da madre natura pretendono di competere con donne più belle, magari puntando proprio sulla maggiore disponibilità erotica. Se questo fenomeno è presente nella realtà, a maggior ragione nel virtuale sarà accentuato. Per avere visibilità ed un pubblico di maschi adoranti che le preferisce alle altre, che le sceglie rispetto alle altre, queste donne rincorrono al modo più scontato e più facile a loro disposizione: si spogliano. Offrono agli sguardi degli altri le parti che ritengono migliori, come se si trattase appunto di quarti di bue. Molto spesso queste donne non mostrano il volto, e non credo si tratti solo per questioni di privacy, secondo me non lo fanno perché sono consapevoli che perderebbero i loro fans se mostrassero un viso non proprio da fotomodella. Perché la bellezza e la sensualità di una donna viene data da una molteplicità di fattori, la voce, la gestualità, il modo di guardare e di sorridere, l'armonia delle parti, un piccolo difetto. Un sedere o un paio di tette rifatte per quando belle non possono esprimere la femminilità nella sua pienezza. E per fortuna esistono uomini intelligenti come te che lo capiscono.

Visto che nella tua analisi concentri anche le ragazzine di 14 anni, io non parlerei di donne bensì di femmine, ma nel senso più basso del termine... Per quanto mi riguarda donna è colei che oltre alla cura del proprio aspetto presta attenzione a tanti altri elementi, primo tra tutti cura della propria personalità, il proprio pensiero, il proprio decoro. Che sa essere femmina al momento giusto con l'uomo che reputa giusto, senza alcuna inibizione, ma solo per lui! Quelle che mostrano sfacciatamente le proprie "grazie", anche se per mera esibizione, non possono definirsi né donne né femmine nel senso più erotico del termine...

Ciao! Vedo cne con la primavera si sono risvegliati gli ORMONI a tutti, vi sono prese le "fregole"?!! ;P Ma tua moglie lo ha letto sto post e i suoi commenti?! MAH.. SENZA moralismi, personalmente trovo RIDICOLO a volte trovare queste foto, ma ognuno e' libero di fare quel che vuole, nel rispetto altrui. Tanto le proposte indecenti vengono lo stesso, pure se come me, metti pochissime foto e solo in primo piano..bah!

Bella, non mi è presa nessuna fregola! Mia moglie legge tutti i post, anzi spesso la costringo ad ascoltarmi mentre glieli leggo e, dopo averli letti,li commentiamo insieme prima di metterli in rete! Ciao

Ma dai che scherzavooooo!!!! LO SAI!! ^__* In finale pure a noi donne fa piacere vedere un bel macho, non c'e' nulla di male, come altri pure hanno detto, e' che le foto siano sensuali, belle, fini, perche' se no sono volgari e da pretendere di essere sexy, finiscono per diventare ridicole, no?!Ciao..

Davvero hai pensato me la fossi presa?... Ciao

Sono d'accordo con te anche io Kayfa, un tocco di erotismo va bene, anche io sul mio blog ho foto a vario titolo giudicabili erotiche, questo perchè mi piacciono, evocano le atmosfere di alcuni miei scritti. Non mi piace invece, come avete definito giustamente, la "carne da macelleria" cioè l'esagerazione. Il troppo stroppia si dice. Ti auguro una dolce notte. Isa

Il tuo blog è molto discreto e le foto che hai inserito, nonostante l'eloquenza di alcune, non sono certo volgari! Se ancora non l'hai fatto, fatto un viaggio in rete e stai certa che incapperai in blog dove davvero pare di trovarsi davanti alla vetrina di una macelleria! Ciao

Buon giorno, Enzo :-) Ultimamente scrivo poco sul mio blog e utilizzo, per esprimermi, immagini. Non rientrano nella "categoria" da Te indicata... Passa a guardarle quando hai tempo... Danno tanquillità!!! Baci

Guarda che il tuo blog lo visito quotidinamente proprio perché è corredato di bellissime foto, non a caso lo considero un blog di alta qualità! Buonanotte, Enzo

buonanotte ciao un bacio!

Ricambio il bacio...

Non sono moralista, bigotta o quel che si voglia ma condivido il tuo pensiero pienamente. Anch'io spesso mi sono imbattuta in blog dove donne ben fatte, giusto ammetterlo, facevano bella mostrà del propio corpo ma, è cosa di questamattina, mi domando perchè spesso il volto viene celato dando risalto, magari, al posteriore????

Perché solo una faccia di culo ha il coraggio di fare certe cose! Ciao

ahahahahah