LA VOCE DI KAYFA

BASTA BEGHE POLITICHE, IL PAESE HA BISOGNO DI UN SUSSULTO DI DIGNITà

In un momento così drammatico per il paese, chi sperava che, in un insolito sussulto di dignità, la politica italiana, in particolar modo il governo e la maggioranza dimissionari, si assumessero la totale responsabilità della crisi economica in atto e collaborassero senza porre ostacoli con il Capo dello Stato per una soluzione rapida e gradita ai mercati per arginare l’attacco alla nostra economia, si sta mestamente ricredendo.

Nonostante siano stati tanti i segnali lanciati dai mercati a dimostrazione che la causa principale della crisi era l’assoluta mancanza di credibilità della finanza mondiale nel governo Berlusconi -  che è bastato solo nominare Mario Monti come probabile premier di un governo di unità nazionale perché la borsa salisse e lo spread scendesse - dopo una iniziale apertura di Berlusconi a Monti, il Premier uscente, probabilmente sotto la pressione di alcuni suoi uomini cui non va a genio d’essere destituiti senza appello dall’avvento dell’ex commissario europeo, cerca nuovamente di imporre la propria leadership rispetto a Napolitano suggerendo il nome di Dini come nuovo Premier e imponendo una golden share del centrodestra sulle scelte che il futuro governo dovrà prendere perché l’Italia si risollevi! Una presuntuosa assurdità  visto che in tre anni il governo Berlusconi, ribattezzato enfaticamente dal cavaliere come il governo del fare, tutto ha fatto tranne che gli interessi del paese. Diversamente non si spiega il motivo per cui oggi siamo a questo tragico punto di non ritorno…

La pretesa dal parte del cavaliere di voler dettare ancora legge per ovviare a un disastro di cui egli è il principale responsabile appare incomprensibile, surreale, forse infantile!

Sarebbe meglio se Berlusconi e i suoi uomini, almeno in questo frangente, tacessero appoggiando senza alcun tipo di ostracismi le decisioni di Napolitano. Cercare di imporre ancora la propria volontà sulle scelte politiche che si devono prendere in tempi brevissimi per salvare il paese, dopo che in tre anni non si è stati capaci di farlo preoccupandosi di Noemi, Patrizia D’Addario, Ruby rubacuori, dei processi Mills e Media Trade, di Tarantini e Lavitola, col pretesto di rappresentare ancora la maggioranza relativa espressa da 12 milioni di italiani alle politiche del 2008, quando tutti sanno che non è più così in quanto dal 14 dicembre dello scorso anno il governo si regge sul sostengo di deputati passati dall’opposizione alla maggioranza, vedi Scilipoti, dopo che Fini usci dal PDL, è una forzatura cui nessuno, forse nemmeno il più sprovveduto degli italiani, credo ormai più.

La telefonata di ieri di Obama a Napolitano in cui il Presidente americano esprimeva al nostro Capo dello stato la massima fiducia per quanto l’Italia sta facendo per uscire dalla crisi è l’ulteriore conferma che le sorti italiane dipendono solo e esclusivamente dal Quirinale; che il mondo intero tornerà a guardare con rispetto a Palazzo Chigi solo quando l’attuale inquilino avrà sfrattato facendo posto a Mario Monti o a un altro nome degno di credibilità!