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LA VOCE DI KAYFA

IL BLOG DI ENZO GIARRITIELLO

 

Messaggi di Aprile 2011

NAPOLETANI CORNUTI E MAZZIATI

Post n°1051 pubblicato il 30 Aprile 2011 da kayfakayfa

Ha ragione il prefetto di Napoli, incendiare la spazzatura o farvi barricate sono reati che attentano alla sicurezza e alla salute pubblica ed è dunque giusto che i responsabili  vadano puniti con fermezza ed ecco dunque la necessità di istituire una task force per prevenire le situazioni più difficili. Ma, aggiungiamo noi, altrettanto ci sembra un reato lasciare che la spazzatura marcisca per strada perché non ci sono siti in cui smaltirla: in quasi un ventennio di emergenza rifiuti, malgrado gli infiniti commissari speciali incaricati dal governo per la soluzione del problema e i sovvenzionamenti europei per la costruzione di strutture adeguate, - senza contare le autoglorificazioni del Premier Berlusconi il quale ripetutamente si è vantato di aver risolto la questione rifiuti a Napoli, ma secondo il Presidente Caldoro, come spesso gli capita, anche in quel caso il Premier fu frainteso  - seppure a livello burocratico centinaia sono le soluzioni partorite sulla carta dalle autorità - quella dell’attuale governatore della Campania Caldoro dovrebbe essere attuabile in non meno di 36 mesi – Napoli e provincia continuano periodicamente a vivere situazioni indegne di una società civile (esempi eclatanti sono Via Ventotene a Casoria e alcune strade adiacenti la zona delle “Vecchieralle” in Via Poggioreale, al confine tra Casoria e Napoli, dove un mare di spazzatura ha costretto alcuni negozianti a sospendere l’attività e gli abitanti a tenere i portoni dei palazzi chiusi per evitare che vi si intrufolino topi grossi come gatti; nell’area flegrea, a Quarto dove vi sono vie lastricate di immondizia da cui esala un fetore irrespirabile, e a Pozzuoli nei quartieri di Monteruscello e Toiano dove montagne di spazzature fino a ieri si ergevano “mestosamente” al cielo senza che nessuno se ne preoccupasse!

Inoltre, considerando il non trascurabile particolare che i cittadini di Napoli e provincia pagano la TARSU più cara d’Italia, (entro la fine dell’anno è previsto un ulteriore rincaro), seppure qualunque tipo di violenza va’ condannata senza “se” e senza “ma”; pur avendo il prefetto di Napoli tutte le ragioni di questo mondo a perseguire con inflessibilità chiunque ribalti i cassonetti per la via o gli dà fuoco, sarebbe nello stesso modo giusto che si perseguano con altrettanta fermezza coloro che, delegati dai cittadini all’amministrazione della cosa pubblica, in tutti questi anni si sono alternati alla guida del comune, della provincia e della regione Campania senza preoccuparsi minimamente dei tanti quartieri abusivi che sorgevano in aree adibite a discariche, (in alcuni casi chiudendo addirittura le discariche come fece Bassolino con quella di Pianura all’epoca che fu eletto per la prima volta sindaco di Napoli, senza cercare un’alternativa in cui continuare a scaricare la spazzatura), chiedendosi che fine abbiano fatto tutti i soldi versati dai cittadini sotto forma di tasse all’erario locale e quelli stanziati a iosa dai governi e dall’Europa perché si risolvesse una volta e per sempre il problema. È vero che a riguardo è incorso un’inchiesta della magistratura che vede tra i rinviati a giudizio anche l’ex governatore della Campania Antonio Bassolino. Ma francamente tutto ciò è davvero poca cosa in confronto all’offesa che i napoletani devono sopportare: non solo sono costretti a fare quotidianamente gli slalom tra i rifiuti, ma poi devono anche sentirsi osservati come se fossero i peggiori dei criminali se la loro esasperazione sfocia in ribellione di piazza!

Ha ragione il prefetto di Napoli, chiunque compia atti di violenza con la spazzatura va punito. Ma ancora prima andrebbero puniti i tanti colletti bianchi che si sono riempiti e continuano a riempirsi la bocca di promesse senza farvi seguire i fatti: esiste non solo la violenza fisica ma anche quella intellettuale. La violenta reazione dei napoletani è la risposta a quest’ultima compiuta ai loro danni da chi, incaricato da loro stessi con il voto a tutelarli come cittadini, li umilia come bestie, ricordandosi di loro ogni qualvolta si approssimano le elezioni!

 

 
 
 

EMERGENZA RIFIUTI: A CHI FIGLI E A CHI FIGLIASTRI!

Post n°1050 pubblicato il 28 Aprile 2011 da kayfakayfa

L’ennesima emergenza rifiuti che da mesi sta nuovamente offendendo Napoli e provincia, oltre a evidenziare l’assoluta incapacità delle istituzioni nell’arginare un problema che definire endemico sarebbe un dolce eufemismo, sta mettendo in risalto, casomai ce ne fosse ancora bisogno, come nella nostra società termini quali democrazia, diritti e civiltà siano semplici sostantivi di cui tanti politici e pseudo tali amano condire i propri discorsi, soprattutto in campagna elettorale. Ma poi, all’atto pratico, ognuno di loro tende a tirare quanta più acqua può al proprio mulino, curando i propri esclusivi interessi e quelli di chi gli sta vicino, dimenticandosi del tutto di quelli dei restanti cittadini.
A conferma di quanto il cinismo, l’ipocrisia e la millanteria alberghino nell’animo di molti politici (qualcuno che si salva per fortuna c’è!) basta farsi un giro per le vie centrali e periferiche di Napoli e provincia: in molte strade principali frequentate dai turisti, o dove risiedono persone illustri o candidati alla carica di sindaco la spazzatura viene regolarmente raccolta, viceversa nelle strade adiacenti è lasciata a marcire per settimane intere esasperando gli abitanti al punto che ieri, (notizia taciuta nei titoli del TG1 delle 20 di ieri) finanche le signore  delle zone bene di Napoli sono scese in piazza e hanno gettato per strada i rifiuti esasperate da una situazione che di sicuro rimarrà in stallo fino alle prossime elezioni del 15/16 maggio quando si voterà per i sindaci e per il rinnovo dei consigli comunali.
Malgrado tante siano le telefonate di protesta ai centralini comunali di cittadini incazzati che reclamano la mancata raccolta dei rifiuti nella loro zona, chiedendo spiegazioni del perché in altre avvenga con regolarità visto che anche loro pagano le tasse, le risposte dei funzionari o degli addetti sono talmente ridicole che lasciano il tempo che trovano.
La verità è che questa ennesima emergenza rifiuti sta svelando una realtà percepita da tanti ma sempre negata dai politici, ovvero la discriminazione tra i cittadini: l’esistenza di categorie di cittadini di serie A, B, C, D e forse anche di Promozione.
Alla faccia della democrazia e dei diritti sociali uguali per tutti!

 

 
 
 

NAPOLI: AUMENTA LA TARSU E CRESCE LA RABBIA DEI CITTADINI

Post n°1049 pubblicato il 27 Aprile 2011 da kayfakayfa

La notizia è di quelle che come minimo ti fanno girare le scatole, per non dir di peggio: rispetto al 2009, i napoletani pagheranno una TARSU (tassa per lo smaltimento dei rifiuti urbani) maggiorata del 70%. La causa dell’aumento è determinata dal mancato stanziamento da parte del “governo del fare” dei fondi per i “ristori ambientali”. Pertanto, fanno sapere dalla Provincia, gli enti sono costretti a scaricare sui cittadini tali costi.  Tutto ciò malgrado lo stesso Berlusconi, in una delle sue ultime conferenza stampa a Napoli dove s’era recato a seguito del riacutizzarsi dell’emergenza rifiuti, (nonostante più volte il cavaliere si fosse vantato di averla risolta), ammise fosse paradossale che i napoletani avessero le strade invase dai rifiuti pagando la TARSU più cara d’Italia! Paradosso che non sfugge agli incazzati cittadini, tanto più che ora, per l’ennesima volta, Napoli e provincia sono invase dai rifiuti e non si vede via d’uscita.

Essendo la TARSU una tassa, ossia  il contributo che i cittadini versano alle varie amministrazioni locali e nazionali per riceverne il corrispettivo in servizi , non si capisce né dove siano finiti i soldi sborsati in tutti questi anni dai napoletani per tale balzello, né perché debbano subirne un ulteriore rincaro visto che la spazzatura, contrariamente  agli enfatici proclami governativi, tuttora marcisce per le via di Napoli e comuni limitrofi con rischi gravi per la salute pubblica. Se a questo palese e anticostituzionale controsenso aggiungiamo che lo stesso dilemma fu posto dal Premier, qualcuno avrebbe il buonsenso di spiegare ai napoletani perché c'è chi è convinto che essi abbiano scritto in fronte Giocondo?

 

 
 
 

EMERGENZA RIFIUTI: NEL PEGGIORE DEI CASI DI CHI SARà LA COLPA?

Post n°1048 pubblicato il 25 Aprile 2011 da kayfakayfa

Ragionando per assurdo, ma nemmeno poi tanto per assurdo, supponiamo che, a seguito dell’ennesima emergenza rifiuti in corso a Napoli e provincia, con l’approssimarsi della bella stagione e repentino innalzamento delle temperature, marcendo la spazzatura per le strade, nel napoletano scoppiasse una grave allarme sanitario: se malauguratamente ciò accadesse, la responsabilità di chi sarebbe? Del “governo del fare” che, nel corso di tre anni di governo, prima si vantò di aver liberato Napoli e la Campania dalla spazzatura, promettendo che mai più Napoli sarebbe stata invasa dai rifiuti; poi quando, col riacutizzarsi dell’emergenza tra settembre e ottobre dello scorso anno, fu evidente che gli enfatici proclami berlusconiani erano solo spot elettorali perché la spazzatura continuava a marcire per le vie mentre le discariche (quelle poche disponibili), gli impianti di compostaggio e il termovalorizzatore di Acerra erano al collasso o mal funzionanti, subentrò la fase delle promesse scadenzate: il problema si risolverà in tre giorni, anzi in quattro, anzi in una settimana senza che mai si risolvesse davvero? Delle amministrazioni locali di centrosinistra che per oltre un decennio hanno amministrato in maniera incontrastata prima il comune di Napoli e poi anche la regione con Bassolino e la Iervolino il cui mandato di Sindaco scadrà a metà maggio, mentre l’ex governatore, essendo stato anche commissario straordinario all’emergenza rifiuti, è stato rinviato a giudizio per aver, secondo i magistrati, mal gestito quell’incarico? Dell’attuale governatore Caldoro, alla presidenza della regione Campania da poco più di un anno, che ha varato un piano per la soluzione del problema attuabile in trentasei mesi al vaglio dell’UE mentre occorrerebbe un intervento urgente per evitare il peggio?

La sensazione è che, se mai dovesse scoppiare un’epidemia causa la mancata raccolta dei rifiuti - non certo imputabile alle aziende preposte che, non avendo siti in cui scaricare la spazzatura, non possono nemmeno raccoglierla - le responsabilità andrebbero condivise tra istituzioni nazionali e locali. È infatti impensabile e ingiustificato che davanti a un problema così tanto grave le istituzioni si mostrino incapaci di trovare una soluzione drastica e concreta senza se e senza ma.

Nella remota ipotesi scoppiasse l’irreparabile, chissà perché, la sensazione è che assisteremmo all’ennesimo scaricabarile di colpevolezza tra le autorità e, alla fine, tutte punteranno unanimemente il dito contro i cittadini rei di non fare la differenziata quando, mai come in questo caso, la differenziata c’entra poco visto che a latitare è la raccolta del tal quale!

Nell’attesa che qualcuno decida finalmente di darsi da fare per risolvere realmente un problema endemico che contrasta con il senso di civiltà auspicato da più parti, speriamo che l’estate tardi a venire; o che almeno sia meno calda di quanto si prevede. Diversamente, se nel frattempo non si sarà raccolta la spazzatura dalle strade,  ne vedremo di brutte!

 

 
 
 

POZZUOLI: VIA VIGNA LA VIA DELLA MONNEZZA

Post n°1047 pubblicato il 24 Aprile 2011 da kayfakayfa
 

 

Nonostante le ripetute segnalazioni di protesta da parte degli abitanti, da più d’una settimana via Vigna, come tante altre arterie secondarie di Pozzuoli, s’è lentamente trasformata in una discarica a cielo aperto.

 

Eppure le vie principali del capoluogo flegreo, lungomare compreso, sono sgombre dai rifiuti (anche questa mattina gli autocompattatori hanno svuotato i contenitori dai sacchetti per tutta via Napoli) a testimonianza che in quei tratti di strada particolarmente interessati dal turismo i responsabili alla nettezza urbana ritengono opportuno intervenire in forze per offrire ai visitatori e ai tanti puteolani che trascorreranno le feste pasquali a casa un’immagine idilliaca della città, (senza trascurare le elezioni amministrative di maggio per cui non si può escludere che anche a Pozzuoli come a Napoli la monnezza possa essere utilizzata come argomento per la campagna elettorale con cui ammaliare i cittadini...) Evitando tra l’altro le proteste dei ristoratori sul lungomare e il porto  i quali non potrebbero servire all’aperto a causa della disgustosa puzza che si diffonderebbe nell’aria, così come avvenne circa tre anni fa all’epoca dell’emergenza rifiuti a cavallo tra il governo Prodi e l’attuale Berlusconi.

Le foto scattatate in questo giorno di Pasqua mettono in risalto due particolari, uno a sfavore e l’altro a favore degli amministratori locali: quello a sfavore è rappresentato dalla presenza lungo Via Vigna di uno dei due ingressi della Scuola Media Statale Giacinto Diano

, fiore all’occhiello della città, e di un centro sociale.

 Resta incomprensibile il motivo per il quale le autorità trascurino la pulizia di un’arteria altamente frequentata da ragazzi e persone; quello a favore è caratterizzato da cassonetti vuoti circondati da sacchetti sparsi al suolo

 e dalla massiccia presenza lungo la via di materiali di risulta, pezzi di arredamento, cassette e televisori a conferma dell’inciviltà di ignoti cittadini i quali, anziché telefonare ai numeri preposti per sollecitare chi di dovere perchè passi a  raccogliere i materiali ingombranti come previsto dalla legge, li abbandonano per strada sprezzanti del danno che arrecano all’intera comunità!

Le autorità hanno sicuramente le loro responsabilità, ma i cittadini non sono scevri da colpe!

Sempre a proposito de cittadini, stupisce l'apparente indifferenza con cui gli abitanti dell'area flegrea stanno reaggendo a questa ennessima umiliaziane visto che solo alcuni mesi fa scesero in massa in piazza per protestare contro la probabile apertura di una discarica in una cava dismessa di Quarto in località Grotta del Sole, laddove oggi ai margini della via si è creata una discarica abusiva: la monnezza abbandonata per strada non è peggiore della monnezza depositata in una cava? Perché dire no alla discarica ma poi tacere sullo scempio urbano che si vive quotidianamente sulla propria pelle? La puzza che si leva nell'aria non è sempre la stessa?

 
 
 

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