Creato da kayfakayfa il 10/01/2006

LA VOCE DI KAYFA

IL BLOG DI ENZO GIARRITIELLO

 

Messaggi di Aprile 2013

RAGGIOLO, UN PEZZO DI CUORE

Post n°1408 pubblicato il 30 Aprile 2013 da kayfakayfa
 

 

Raggiolo, frazione di Ortignano comune in provincia di Arezzo a 10 km da Bibbiena, è un paese del casentino toscano arroccato a circa 800 m a ridosso del Pratomagno. Circa venti anni fa mio suocero vi acquistò una proprietà rurale che riadattò a casa d'arte per raccogliere parte della sua ricca produzione artistica.

Per anni con la mia famiglia vi abbiamo trascorso l'estate. Là i miei figli sono cresciuti tra prati, boschi, ruscelli, respirando aria pura, mangiando cibi genuini, giocando all'aperto con gli altri bambini.

Ora che sono giovani, Raggiolo per loro rappresenta un bagaglio di ricordi sbiaditi che cedono il passo a quelli emozionanti dell'adolescenza che portano il nome di una ragazza cui si associa lo smarrimento per la scoperta del piacere d'amore; le goliardate con gli amici; le idealistiche adunate delle occupazioni scolastiche; i nauseanti postumi della prima sbronza; l'impagabile sensazione di scoprirsi grandi in vacanza da soli con gli amici senza l'assillo dei genitori.

Anche per me Raggiolo costituisce un bagaglio di ricordi. Ma non sono affatto sbiaditi bensì più vivi che mai, seppure riferiti all'epoca in cui i miei figli erano piccoli.

Quando sono in casa o in giardino a Raggiolo, mi è impossibile non sentire distintamente il rumore della loro scarpette mentre scendono di corsa la ripida discesa che dal paese conduce a casa per non fare tardi e dunque rischiare di essere puniti non uscendo il giorno dopo; i loro pianti di protesta contro la mamma che cerca di farli mangiare o studiare mentre vorrebbero tornare su in piazza a giocare con gli amichetti; le loro urla di gioia quando facevamo il bagno  o pescavamo gamberi nel Teggina; le partite di pallone sul campo comunale di San Pietro in Frassino e le tante scarpette rotte per la disperazione di mia moglie e mia; i gelati alla stazione di Bibbiena; le chilometriche sgroppate di corsa di buon mattino lungo la statale insieme al mio primogenito che si allenava in vista della ripresa del campionato allievi di rugby; la spesa alla COOP accompagnata dagli immancabili capricci per un giocattolo o una videocassetta quanto mai costosi; le escursioni tra i boschi per raggiungere Quota, o per salire in cima al Pratomagno a 2000 metri cui seguivano rinfrancanti braciate di carne e salsicce dal sapore inimitabile che saziavano la fame nutrita dalle lunghe ascese; le battaglie di gavettoni il giorno di ferragosto; le partite di bocce giù al mulino; le serate trascorse in piazza ad assistere al ruspante spettacolo del Circo Zuzzurellone, una compagnia di artisti di strada del nord Europa che ogni anno rinnova la performance richiamando in paese tanta gente.

Ogni volta che torno a Raggiolo, il baule dei ricordi si spalanca e la malinconia mi coglie mentre passeggio per le vie circondate dai fitti boschi da cui la melodiosa voce del fiume si diffonde nell'aria unitamente al festante canto degli uccelli.

Girovagando per le strette vie acciottolate, odorose di aromi di cibo e fiori, a stento trattengo l'emozione perché a Raggiolo è radicato un pezzo della mia vita di padre.

Raggiolo è una porzione del mio cuore!

 
 
 

LETTA PREMIER... E LA FANTASIA PRENDE IL VOLO

Post n°1407 pubblicato il 24 Aprile 2013 da kayfakayfa

 

È inutile negarlo, l'elezione del Presidente della Repubblica – resa infelice per il modo drammaticamente claunesco con cui l'ha gestita il PD suicidandosi bocciando con i franchi tiratori i suoi stessi candidati - ha radicato nell'opinione pubblica la certezza che da sempre, praticamente dal lontano 1994 anno del primo governo Berlusconi, centrodestra e centrosinistra pubblicamente si scannano tenendosi per mano sottobanco si tengono facendo “affari” insieme.

Questa ipotesi - che tanto ipotetica non è visto che ad avallarla è più di un rappresentante del PD chiedendosi perché il partito non abbia sostenuto la candidatura al quirinale di Rodotà, illustre uomo di sinistra, presentata dal M5S anziché cercare il sostegno di Berlusconi – apre la strada a una sequela di fantasiose tesi. Una di queste immagina che l'improvvisa discesa in campo di Berlusconi nel novembre 2012 - quando ormai il PDL era pronto a fare le primaria per decidere il candidato Premier del centrodestra – non fu susseguente ai sondaggi che davano il centrodestra perdente senza la candidatura del suo leader indiscusso, bensì perché i rilevamenti dicevano che il movimento di Grillo avrebbe sfiorato la vittoria e dunque rotto gli equilibri PD/PDL. Non potendo rischiare PDL che PD che i grillini si frapponessero tra di loro come un bastone tre le ruote, rompendo gli equilibri cementati da circa un ventennio, Berlusconi decide di ricandidarsi per far convergere sulla sua persona quei voti in più che hanno consentito al centrodestra di sfiorare la clamorosa vittoria elettorale. Nello stesso tempo questo fantasioso scenario spiegherebbe sia perché il PD dopo le dimissioni di Berlusconi nel novembre del 2011 non volle andare subito al voto seppure tutti i sondaggi dicessero che avrebbe stravinto, sia perché il suo leader abbia condotto una pessima campagna elettorale consentendo al centrodestra di recuperare quei punti che gli consentissero di affermarsi come secondo schieramento politico. Tutto questo pur di bloccare la strada alla stanza dei bottoni al M5S.

Ora che Enrico Letta, vicesegretario dimissionario del PD e nipote di Gianni Letta braccio destro in politica di Berlusconi, ha avuto l'incarico di formare il nuovo governo ed ha espressa l'intenzione di aprire anche al PDL, la fantasiosa tesi si rafforza.

Ma si sa, la fantapolitica trova il tempo che trova.

Auguri al nuovo Premier e all'Italia!

 
 
 

PIDDIMENOELLE, LA VERA NATURA DEL PD

Post n°1406 pubblicato il 24 Aprile 2013 da kayfakayfa

 

Mentre scrivo ancora non si conosce il nome di chi sarà incaricato di formare il nuovo governo.

Si parla di Amato. Come alternativa Enrico Letta. Un probabile incarico a Renzi avrebbe ottenuto il veto di Berlusconi. Né il sindaco di Firenze pare fosse intenzionato a sobbarcarsi sulle proprio spalle l'onere di un tale onore, soprattutto dopo l'ostilità manifestategli da più di un esponente del suo stesso partito sia prima delle elezioni politiche che di quelle presidenziali tanto da escluderlo dai grandi elettori.

L'unica certezza è che il PD sia completamente succube alla volontà di Berlusconi - come ha implicitamente ammesso la neopresidente del Friuli Debora Serracchiani durante il suo intervento di ieri alla direzione del PD ponendo la domanda che in questi giorni si sono fatti in tanti, “perché sì a Berlusconi e no a Rodotà?” - visto che il partito è orientato per un governo di grandi intese con il centrodestra dopo che a più riprese lo stesso Bersani aveva rimarcato il concetto “mai con Berlusconi!”.

Nell'attesa di una risposta convincente da parte dei vertici di quello che una volta era il partito leader del centrosinistra italiano, resta il rammarico per l'ennesima vittoria, seppure a tavolino, di Belusconi propiziata da una sequela di clamorosi autogol, in campagna elettorale e successivamente, di Bersani e dei vertici del PD.

Se invece di PD facessimo il verso a Grillo e dicessimo piddimenoelle, troveremmo la risposta alla domanda della Serracchiani. Spiegandoci tante incomprensioni avvenute nella politica italiana nell'ultimo ventennio. Prima di tutto perché, alla fine, la spunta sempre Berlusconi!

 
 
 

ROMA, 20 APRILE 2013: IN ITALIA SI ESPROPRIA LA DEMOCRAZIA

Post n°1405 pubblicato il 21 Aprile 2013 da kayfakayfa

 

Le ultime elezioni hanno disegnato un quadro politico italiano frammentato in tre forze equamente divise da un 25 % di preferenze: PD, PDL, M5S.

In virtù di questo risultato equilibrato, a cui si deve la conseguente fase di stallo delineatasi all'indomani del voto, sarebbe stato giusto che nella prima fase dell'elezione del Presidente della Repubblica questi tre schieramenti proponessero ognuno un proprio candidato per il Quirinale. Se nessuno dei tre proposti avesse ottenuto i voti necessari per essere eletto Presidente della Repubblica, allora si sarebbe ricorsi all'estrema ratio e chiesto a Napolitano di dare la propria disponibilità a farsi rieleggere per un secondo mandato, malgrado le sue ripetute riluttanze dovute ragionevolmente all'età avanzata.

Poiché i primi due candidati Marini e Prodi - entrambi proposti dal PD ma il primo chiaramente imposto da Berlusconi a Bersani tant'è che ha ottenuto l'unanimità dei voti di PDL e Lega ma non del centrosinistra per cui non ce l'ha fatta - sono stati trombati dai franchi tiratori del PD,  generando un terromoto nel PD cui sono seguite le inevitabili dimissioni di Bersani e di tutto il gruppo dirigente, sarebbe stato logico, dopo la caduta dei primi due candidati, offrire una chance anche a Stefano Rodotà proposto dal M5S. Se anche lui non avesse raggiunto la soglia necessaria per salire al Quirinale, allora sì che si andava da Napolitano implorandolo di ricandidarsi.

Diversamente, una volta caduti miseramente i primi due nomi grazie alla totale incapacità del PD di gestire una fase così importante e delicata della nostra storia Repubblicana, PD, PDL e di Lista Civica di Monti, presagendo che Rodotà sarebbe stato eletto perché sul suo nome sarebbero confluiti molti voti del PD - dunque Grillo sarebbe apparso agli occhi degli italiani vincitore sulla politica di vecchio stampo mentre il M5S si sarebbe accreditato come unico vero partito di sinistra esistente in Italia agli occhi degli elettori - se ne sono infischiati di offrire un'opportunità a un partito votato da circa nove milioni di italiani e, dopo essersi messi d'accordo tra di loro, sono corsi a piangere con le braghe in mano da "nonno" Giorgio implorandolo di accettare la riconferma al Colle.

Non solo. Al termine della votazione che ha visto prevalere Giorgio Napolitano su Rodotà, il Premier tecnico Mario Monti, intervistato da Alessandra Sardoni de La 7, ha ammonito Enrico Mentana in studio che i media commettevano un grave errore a mostrare le immagini della protesta che si stava svolgendo d'avanti Montecitorio contro l'elezione di Napolitano cui erano presenti non solo sostenitori del M5S ma anche del PD che hanno bruciato e strappato altre tessere, e di Rifondazione Comunista.

Da serio e imparziale giornalista qual è, non appena ha ripreso la linea, Mentana si è subito collegato con il piazzale di Montecitorio per mostrare i manifestanti dissentire civilmente.

Tecnicamente tutto ciò non sarà un golpe come sostiene Grillo, ma di certo è un esproprio della democrazia avallato da un partito che si fa chiamare democratico ma che di democratico ha solo il nome!

 
 
 

MORTO IL PD, D'ALEMA AL COLLE NON SA DI INCIUCIO?

Post n°1404 pubblicato il 20 Aprile 2013 da kayfakayfa

 

In queste ora sono molteplici le ipotesi che circolano su quali possano essere le cause e i responsabili della fine del PD. Tutte sono accomunate dall'assioma che il “terremoto” sia il frutto della lotta tra “bande” scoppiata drammaticamente all'interno del partito dopo la candidatura di Marini alla Presidenza della Repubblica, apparendo a molti una scelta imposta da Berlusconi a Bersani quale condizione imprescindibile per poter poi dialogare su un governo di larghe intese presieduto dall'ormai ex Segretario del PD, come ha confermato la prima votazione che ha visto votare all'unanimità Marini dal centrodestra, impallinato da molti franchi tiratori del centrosinistra in segno di protesta all'offrire le terga al nemico.

L'assioma della guerra tra bande troverebbe ulteriore conferma con l'imprevista trombatura nella quarta votazione di Romano Prodi - approvata all'unanimità in mattinata da tutti i grandi elettori del partito – impallinato da 101 franchi tiratori che gli hanno impedito di superare quota 400 facendogli fare una figura barbina agli occhi del mondo intero, determinando le dimissioni della Bindi e di Bersani.

Nessuno prende in considerazione la più realistica ipotesi che a sancire la fine del PD sia stato l'inopinato rifiuto di Bersani di appoggiare la candidatura di Rodotà presentata dal M5S preferendogli quella di Marini tanto cara a Berlusconi il quale non ha mai nascosto di volere al Quirinale una figura di garanzia, probabilmente per tutelarsi da eventuali sentenze giudiziarie che lo riguardano puntando alla nomina di senatore a vita.

La scelta Marini, apparentemente incomprensibile, bocciata pubblicamente da molti deputati del PD compresa Alessandra Moretti bersaniana di ferro, avrebbe svelato l'esistenza dell'inciucio tra PD e PDL. Scatenando la furia della base con occupazioni delle sedi del PD, lo strappo o il bruciare le tessere del partito da parte di molti militanti.

Nell'attimo in cui ciò è avvenuto non si può escludere che molti parlamentari del PD, neodeputati e non, che vivono la politica come missione al servizio dei cittadini anziché come mezzo per far carriera, scoprendosi a loro volta traditi negli ideali da quelle stesse persone in cui avevano riposto fiducia, prima hanno acclamato alla candidatura di Prodi, illudendo la vecchia dirigenza di aver salvato il partito e dunque se stessa riportando in auge il fondatore del PD, e poi l'hanno bocciata nelle urne per dire basta a chi in tutti questi anni a parole indicava in Berlsconi il nemico da combattere ma poi vi faceva accordi sottobanco spartendosi il paese alla faccia di quei milioni di poveracci che votavano PD speranzosi che, una volta nel Palazzo, i deputati del centrosinistra si sarebbero battuti per tutelare gli interessi loro e dei loro figli.

Questo spiegherebbe perché in tutti questi anni alle implorazioni di chi gli chiedeva di dire e fare qualcosa di sinistra – vedi Nanni Moretti con D'Alema – i dirigenti del centrosinistra italiano rispondevano con tante parole di circostanza cui non seguivano mai i fatti!

Per quanto riguarda Bersani, francamente stupisce l'ostinazione con cui l'ex Segretario abbia preteso di essere lui il Premier incaricato visto che, all'indomani delle elezioni, dopo le consultazioni con il Capo dello Stato, in conferenza stampa ammise candidamente di non avere né un piano B e nemmeno un piano A.

In questa condiziona di assoluto offuscamento mentale non era meglio se il Segretario facesse un passo indietro lasciando spazio a chi un'idea nel partito ce l'aveva?

Possibile che nessuno dei dirigenti del PD abbia avuto il buonsenso di farglielo presente non immaginando le gravi conseguenze che potevano derivare dal muoversi al buio?

Una delle principali qualità che si richiedono a un politico è la lungimiranza. Se il PD è morto, la causa è la totale cecità del suo gruppo dirigente. Da qui sorge il dubbio che, al momento, al vertice del partito di politici veri non ce ne sono!

Si parla di D'Alema come probabile nuovo candidato al Quirinale.

Siamo certi che proporre alla Presidenza della Repubblica colui che fece la bicamerale con Berlusconi ed è ben visto dal centrodestra non alimenti ulteriori dubbi di inciucio, riaccendendo la rabbia della base che al Colle vedrebbe di buon grado Rodotà?

Inoltre, se D'Alema accettasse la candidatura e fosse eletto Presidente della Repubblica, non rischierebbe di essere considerato quale artefice dei giochi sporchi che hanno fatto fuori Bersani, Prodi e portato al collasso il PD?

Quanto converrebbe a D'Alema essere additato come lo Iago del centrosinistra italiano?

 
 
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Aprile 2013 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30          
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

I MIEI BLOG AMICI

- Abbandonare Tara
- pensieri nel vento
- Il diario di Nancy
- sciolta e naturale
- Per non dimenticare
- il posto di miluria
- Arte...e dintorni
- dagherrotipi
- C'era una volta...
- passaggi silenziosi
- le ali nella testa
- Grapewine
- FAVOLE E INCUBI
- critica distruttiva
- GallociCova
- estinzione
- Starbucks coffee
- L'angolo di Jane
- In Esistente
- Comunicare
- Writer
- Chiedo asilo.....
- antonia nella notte
- Quaderno a righe
- come le nuvole
- Contro corrente
- Scherzo o Follia?
- La dama della notte
- MARCO PICCOLO
- Fotoraccontare
- epochè...
- considerazioni
- ESSERE E APPARIRE
- Oniricamente
- prova ad afferrarmi
- Nessuno....come te
- confusione
- io...Anima Fragile.
- evalunaebasta
- La MiA gIoStRa
- ...spiragli
- CORREVA L' ANNO...
- LE PAROLE
- SPETTA CHE ARRIVO
- (RiGiTaN's)
- esco fuori
- ....bisogni
- La Mia Arte
- pEaCe!!!
- Ginevra...
- Like A Wave
- BLOG PENNA CALAMAIO
- Amare...
- Sale del mondo....
- Praticamente Io
- Imperfezioni
- Mise en abyme
- Due Destini
- manidicartone
- acqua
- BRILLARE!!!!!
- Osservazioni
- XXI secolo?
- justificando.it gag comiche
- Di palo in frasca...
- montagneverdi...
- Verit&agrave;... Piero Calzona
- osservatorio politic
- Geopolitica-ndo
- Lanticonformista
- Riforme e Progresso
- LAVOROeSALUTEnews
- Ikaros
- ETICA &amp; MEDIA
- Canto lamore...
- Pino
- MY OWN TIME
- Tatuaggi dellanima
- cos&igrave;..semplicemente
- Acc&ograve;modati
- Il Doppio
- arthemisia_g
- senza.peli
- marquez
- Cittadino del mondo
- Quanta curiosit&agrave;...
- entronellantro
- iL MonDo @ MoDo Mio
- LOST PARADISE Venere
- Frammenti di...
- La vita come viene
- Mondo Alla Rovescia
- Pietro Sergi
- StellaDanzante
- Polimnia
- e un giorno
- Parole A Caso
- tuttiscrittori
- Dissacrante
- Artisti per passione
 
Citazioni nei Blog Amici: 61
 

ULTIME VISITE AL BLOG

scef.fkayfakayfamonellaccio19kora69aida631m12ps12solitudinesparsacassetta2marabertowgraffio_di_tigre.itenzogiarritelloMiele.Speziato0ilpazzo0limitedelbosco0annamatrigiano
 

ULTIMI COMMENTI

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963