Creato da kayfakayfa il 10/01/2006

LA VOCE DI KAYFA

IL BLOG DI ENZO GIARRITIELLO

 

Messaggi di Dicembre 2014

OLIMPIADI ROMA 2024, SARA' MAFIA OLIMPICA?

Post n°1581 pubblicato il 17 Dicembre 2014 da kayfakayfa

Molte critiche e perplessità sta suscitando la proposta del Premier Renzi di candidare Roma per le olimpiadi 2024, visto lo scandalo Mafia Capitale che sta svelando un ignobile intreccio tra politici e ex terroristi neri per la gestione degli appalti, dei campi rom, degli extracomunitari e di chissà cos'altro nella capitale.

Se nel 2017la proposta di Renzi venisse approvata dal comitato olimpico, pare che oltre Roma sarebbero sede dei giochi altre città italiane tra cui Napoli.

E qui la cosa, anziché suscitarmi entusiastici sentimenti campanilistici, mi fa ridere e rabbrividire allo stesso tempo, se solo penso ai lavori di cui che fu oggetto la mia città all'epoca dei mondiali di calcio del 1990...

Tralasciando lo sperpero di denaro pubblico investito per la ristrutturazione dello stadio San Paolo che, stando a molti, costò più di quanto sarebbe occorso per farne un nuovo con tutti i crismi richiesti dalla FIFA, ci sono dei lavori che crearono disagi inenarrabili ai napoletani e che, ironia della sorte, o non sono stati mai completati - è il caso del tram veloce che avrebbe dovuto collegare il centro della città allo stadio e che, dopo ventiquattro anni è ancora in fase di adeguamento -, o sono in assoluto stato di abbandono com'è per il parcheggio sotterraneo dello stadio. Senza contare il sottopasso che dalla tangenziale immette a Piazzale Tecchio, che, passando sotto lo stadio, non appena piove deve essere chiuso da un lato perché si allaga trasformandosi in una piscina!

Se poi a ciò aggiungiamo gli interminabili lavori della metropolitana collinare, in alcuni casi più volte interrotti per infiltrazioni d'acqua che hanno perfino provocato il cedimento di un palazzo nella zona di Chiaia provocandone lo sgombro, e tuttora inagibile, mi domando cosa potrebbe accadere a Napoli se davvero il CIO avesse l'ardire di assegnare all'Italia le olimpiadi 2024.

Davvero Renzi crede che basterà istituire una commissione di vigilanza per evitare sprechi e abusi indiscriminati sui lavori, e soprattutto impedire alle mafie di infiltrarsi negli appalti?

I precedenti - Italia 90, le olimpiadi invernali del 2006 a Torino e i mondiali di nuoto a Roma del 2008 con relativi tanti lavori mai completati o opere mai utilizzate con milioni di soldi pubblici finiti nelle tasche di chissà chi – lasciano prevedere il peggio del peggio. Altro che Mafia Capitale!

Sembra che all'estero già tremino al pensiero che l'Italia possa vedersi assegnata i giochi del 2024.

Visti i precedenti e i presupposti credo che a tremare debbano essere per primi quei tanti italiani onesti che faticano a arrivare a fine mese o che non hanno uno scampolo di lavoro che gli consenta di sfamare sé e la famiglia; che pagano le tasse e anziché riceverne in cambio dallo Stato i relativi servizi ne ricevono solo promesse e offese.

Inoltre non ci si dimentichi che la causa della crisi economica greca furono proprio le olimpiadi del 2004 ospitate da Atene e che costarono più di quanto la Grecia potesse permettersi, indebitandosi in maniera smisurata.

Speriamo di non fare la stessa fine della Grecia, il nostro debito non è certo irrilevante!

 
 
 

E SE IL PATTO DEL NAZARENO CONTEMPLASSE LA FINE DEL PD?

Post n°1580 pubblicato il 15 Dicembre 2014 da kayfakayfa

 

Non essendo in politica né l'ultimo arrivato né l'ultima ruota del carro, era normale che suscitasse scalpore l'affermazione di Silvio Berlusconi secondo cui la scelta del nuovo Presidente della Repubblica fa parte del Patto del Nazareno stipulato tra lui e Renzi. Precisamente il Leader di FI, ieri in collegamento telefonico con i club dell'Emilia Romagna, riferendosi al successore di Napolitano, ha testualmente detto, “come conseguenza logica che non potrà essere eletto un Capo Dello Stato che a noi non sembri adeguato all'alta carica che dovrà ricoprire".

A queste parole che sbugiardano Renzi, il quale invece sempre escluso che nel patto fosse contemplata anche l'elezione del nuovo Capo dello Stato, ha subito replicato la segreteria renziana per bocca di Barbara Serracchiani e del vicesegretario Lorenzo Guerrini smentendo Berlusconi.

È evidente che tra l'ex cavaliere e Renzi uno dei due mente! Chi?

Vista la bagarre scatenatasi ieri durante l'assemblea del Pd dove Renzi si è rivolto “fraternamente” alla minoranza piddina, contraria alle politiche del governo, bacchettandola, senza far male, perché non crei inciampi al governo; ascoltato Fassina, uno che con Renzi non va tanto d'accordo, che con toni aspri ha invitato il segretario/premier a non offendere chi la pensa in maniera diversa da lui, c'è da presumere che l'uscita chock di Berlusconi sia una mezza menzogna.

Non si può escludere infatti che da vero animale politico qual è, il leader di FI abbia voluto gettare un sasso nelle già agitate acque renziane, svelando in parte ciò che agli occhi di molti appare verosimile, ossia che la nomina del successore di Napolitano sia stata concordata nel patto del Nazareno contravvenendo a quanto stabilisce la Costituzione che prevede l'elezione del Presidente della Repubblica condivisa da due terzi dei parlamentari per i primi due scrutini, quindi dal terzo scrutinio in poi per maggioranza assoluta, e non da un duo che impone a monte la propria scelta a tutte le altre forze politiche per poi avallarla con il voto.

Magari tra di loro Renzi e Berlusconi ne avranno anche parlato in via del tutto ufficiosa, giusto per un chiarimento. Ed è probabile che magari a questa ufficiosità si riferisse Berlusconi. Ma certo la sua affermazione scuote, ulteriormente, le fondamenta della nostra disastrata democrazia. Ma soprattutto mette in imbarazzo il Premier perché dimostra quanto il leader di FI abbia ascendente su di lui e sulle scelte del governo. A riprova di ciò ci sarebbe il pacchetto di misure anticorruzione che il governo si appresta a varare sulla scia dello scandalo Mafia Capitale. In tanti si chiedono perché, vista la gravità della situazione, Renzi non abbia varato un decreto legge che avrebbe reso di fatto attuabili le nuove norme dall'indomani della sua approvazione bensì si sia limitato a un ddl.

Tutti ricordiamo come in meno di due settimane il governo Monti ha cambiato la legge sulle pensioni con l'approvazione della legge Fornero. Possibile che la modifica pensionistica fosse più urgente dello schifo che sta continuando a venire fuori dal mondo della politica e della pubblica amministrazione senza che nessuno riesca a metterci una pezza come si conviene?

La sensazione è che Renzi non abbia voluto calcare la mano per non rischiare di “cadere” visto che non appena sono state rese note le nuove norme anticorruzione, FI ha le ha definite norme giustizialiste!

Eppure se per assurdo il governo avesse varato un decreto legge anticorruzione e in risposta FI avesse fatto cadere l'esecutivo, a Renzi si sarebbe spianata una prateria per vincere le elezioni in quanto in campagna elettorale avrebbe avuto un asso nella manica per sconfiggere Berlusconi e il centrodestra. Gli sarebbe bastato dichiarare che, avendo fatto il cadere perché non approva le nuove leggi contro la corruzione, tacitamente Fi e gli altri partiti del centrodestra ammettevano di essere schierati con i corrotti.

Che Renzi abbia paura di andare al voto perché teme che il M5S possa nuovamente suscitare la voglia di voto degli italiani e dunque egli stesso rischierebbe di fare la stessa fine di Bersani che alle ultime politiche “arrivò primo ma non vinse” con tutte le conseguenze che poi ne derivarono?

Berlusconi è un politico navigato, Renzi no seppure vuol far sembrare il contrario!

Vuoi vedere che Renzi è lo strumento di cui si sta servendo l'ex cavaliere per distruggere la sinistra italiana? Se fosse, i fatti dicono che ci sta riuscendo alla grande! Ma poi?

 
 
 

MEGLIO I POLITICI LADRI CHE QUELLI CHE LI CONDANNANO?

Post n°1579 pubblicato il 11 Dicembre 2014 da kayfakayfa

Mentre per l'ennesima volta l'Italia è sputtanata agli occhi del mondo intero da uno scandalo politico da cui risultano forti collusioni tra politica e malavita per l'assegnazione di appalti in vari settori, da quello edilizio alla gestione dei campi rom, anziché stigmatizzare “senza se e senza ma” tutti quei politici che abusano del proprio ruolo per arricchirsi alle spalle della comunità, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha creduto bene non solo di rimproverare le tante mele marce che si annidano nella politica italiana ma anche di ammonire quanti si indignano al cospetto dei crimini commessi da costoro, dichiarando “l'antipolitica è degenerata in una patologia eversiva

Secondo il dizionario on line Treccani con il termine patologia si intende“
Lo studio dei problemi relativi alle malattie dell’uomo (p. umana) e degli animali (p. veterinaria.

Ergo, secondo le parole di Napolitano e il significato del vocabolo patologia, chi fa antipolitica di questi tempi in Italia studierebbe in maniera terroristica la politica in quanto il termine eversione accostato a patologia dal Presidente, presume un pretesto distruttivo delle istituzioni, prendendo spunto dagli scandali politici, da parte di chi fa antipolitica.

A questo punto il cittadino che cerca di ragionare con la propria testa prova un tantinello di confusione visto che si sarebbe aspettato dal Presidente una condanna senza appello verso quei politici che senza pudore si svendono alla criminalità per arricchirsi mediante tangenti, coprendo di letame le istituzioni e affamando i loro connazionali quando invece dovrebbero esserne al servzio.

Sentire Napolitano condannare anche chi approfitterebbe degli scandali per accreditarsi verso la gente come l'unica alternativa sana e credibile in politica rispetto a un sistema ormai quasi del tutto marcio fin nelle ossa lascia francamente sgomenti.

Napolitano fa politica da una vita quindi dovrebbe saperlo meglio di chiunque altro che in politica gli errori degli avversari sono manna per i partiti.

Ci si dimentica forse che nel 2009, all'epoca degli scandali sessuali di Berlusconi, l'allora segretario del PD Dario Franceschini durante un talk show non si fece scrupoli a evidenziare “Berlusconi va con le minorenni”? A quale scopo lo disse se non sperare di suscitare il disappunto nella figura dell'ex cavaliere in quanti lo votavano o comunque nutrivano simpatia verso l'allora capo del governo?

Anziché ammonire chi fa antipolitica di non cavalcare gli scandali alimentati dai politici ladri, sarebbe meglio se Napolitano gettasse la spugna, come aveva minacciato di fare nel suo discorso a camere riunite per il suo secondo insediamento se la politica non si fosse impegnata a fare in tempi brevi le tante agognate riforme in primis la riforma della legge elettorale visto che fino a oggi nessuna delle condizioni da lui poste per rimanere al Quirinale è stata mantenuta?

Secondo Napolitano che impressione può suscitare in un cittadino onesto l'immagine di un Premier che concorda le riforme costituzionali con un condannato in definitiva a quattro anni di carcere per frode fiscale, ossia una persona che ha rubato soldi pubblici anche quando ricopriva ruoli di particolare rilevanza istituzionale, come hanno acclarato i giudici?

Senza entrare nella vita privata di una persona, la Costituzione non obbliga chi ricopre ruoli istituzionali a tenere un comportamento consono al ruolo che riveste per rispetto e credibilità delle Istituzioni che rappresenta?

In meno di un anno nel 2014 di scandali che vedono coinvolti politici per malaffare se ne sono avuti ben tre, Expo 2015, Mose e Mafia Capitale.

Non bastano a Napolitano queste ennesime tre vergogne nazionali per bacchettare come si conviene chi sbaglia anziché chi, non avendo le mani sporche, cavalca l'onda dell'indignazione popolare per crescere nelle preferenze degli elettori?

È eversivo un politico che ruba o chi cerca di fare politica onestamente, denunciando i ladri?

Se è impossibile fare politica restando intonsi, ce lo facessero sapere che ce ne faremmo una ragione e alle prossime elezioni voteremmo, seppure a malincuore, qualsiasi cupola criminale si presentasse in lista. Almeno i vertici criminali ce li sceglieremmo noi, anche questa è democrazia!

 

 

 
 
 

MAFIA CAPITALE NON SOLO AL CAMPIDOGLIO

Post n°1576 pubblicato il 06 Dicembre 2014 da kayfakayfa

Chiunque presti un minimo di attenzione alla reazione dell’opinione pubblica sugli sviluppi dell’inchiesta “mafia capitale” che sta svelando l’ennesimo limaccioso intreccio politico-imprenditoriale connesso a un milionario giro di mazzette per l’acquisizione di appalti - ma non solo, addirittura si parla della gestione dei campi rom e delle occupazioni abusive -  a Roma, avrà notato l’assoluta indifferenza, la noia, l’amara ironia con cui gli italiani stanno rispondendo alle cronache quotidianamente diffuse da giornali e telegiornali sulla vicenda.

Nei loro commenti si percepisce l’assoluta sfiducia in una classe politica, a prescindere dal colore, che ancora una volta dimostra la propria ingordigia e incapacità a anteporre gli interessi privati a quelli della  comunità di cui dovrebbe essere servitrice, garantendone il benessere e la sicurezza.

È questa sfiducia la conseguenza del crescente astensionismo alle urne che di fatto, se da un lato consente a un partito di affermarsi con un’alta percentuale di voti rispetto ai votanti e farsi borioso come se fosse stato votato dal 41% degli effettivi aventi diritto, pretendendo di egemonizzare il panorama politico imponendo le proprie scelte quasi fosse stato eletto in maniera plebiscitaria, reputando secondario l’ulteriore aumento di astenuti ; dall’altro quest’astensione è il tacito disprezzo che sempre più italiani dimostrano di nutrire nei confronti della politica e, soprattutto, di chi la pratica.

Tralasciando il rapporto di  Transparency International che attribuisce al nostro paese il disonorevole primato europeo  di corruzione nell’amministrazione pubblica, che le cose in Italia non andassero bene  lo si era capito da tutta una serie di inchieste su intrecci tra imprenditoria e politica iniziate a partire dagli anni novanta, come le inchieste del pool di pm di Milano ribattezzate “mani pulite”, che alla fine si rivelavano una meteora di legalità. A mani pulite, che segnò la fine della fine della Prima Repubblica, seguì la Seconda Repubblica con l’avvento al governo di Berlusconi. Da quel momento le cose sono tornate com’erano prima. I furbetti del quartierino, gli sciacalli del terremoto dell’Aquila che ridevano al telefono pensando a quanto avrebbero guadagnato con la ricostruzione, sono solo alcuni degli esempi poco edificanti che dimostrano quanto mani pulite fosse servita a spazzare il terreno dal vecchio marciume affinché il nuovo potesse trovarvi terreno fertile per attecchirvi. E infatti le male piante non hanno perso tempo e gli scandali non hanno smesso di tempestare la politica italiana sia a livello locale che nazionale.

Indimenticabile è lo scandalo di peculato scoppiato nel 2012 alla Regione Lazio, all’epoca guidata dal centrodestra con Renata Polverini, che vide l’arresto del capo gruppo del PDL alla regione Franco Fiorito il quale con i  soldi del partito s’era addirittura comprato un SUV.

Da quel momento un susseguirsi di inchieste si estese alle altre Regioni. Più o meno nessuna ne uscì immune. Dopo la giunta Polverini a Roma, a Milano crollò quella Lombarda, sempre a guida centrodestra , governata da Formigoni accusato di corruzione.

Se Sparta, ovvero il centrodestra berlusconiano, piange, Atene, ovvero il centrosinistra, alias il PD,  non può certo ridere. Anche in casa democrat si sono registrati scandali che hanno visto coinvolti diversi pezzi grossi del partito. Indimenticabile quello legato all’area delle acciaierie Falk a Milano che vide indagato per corruzione e concussione l’ex presidente della Provincia Filippo Penati uomo di Bersani. Inizialmente Penati aveva dichiarato che non avrebbe sfruttato la prescrizione se fosse sopraggiunta:  “Il 28 febbraio 2014 la Corte suprema di cassazione dichiara il non luogo a procedere per la sopraggiunta prescrizione del reato, cui Penati non ha rinunciato” fonte Wikipedia.

Altro scandalo che imbarazza il Pd è quello del Mose di Venezia in cui risultano coinvolti diversi membri del Pd lagunare tanto che il neosegretario Renzi dimostra insofferenza e cerca una soluzione per azzerarne i vertici allo scopo di dare un’immagine pulita al partito.

Lo scandalo dell’EXPO di Milano trova a braccetto politici di centrodestra e centrosinistra pronti a dividersi equamente la torta.

Ma non è solo il susseguirsi di scandali che alimenta nei cittadini l’avversione verso la politica. Ancora oggi milioni di italiani ricordano il modo “truffaldino” con cui Renzi prese il posto di Enrico Letta a Palazzo Chigi. Nelle orecchie di tanti risuonano ancora le rassicurazioni via twitter del Segretario del Pd a Letta, #Enricostaisereno, essendo sua intenzione di andare al governo solo dopo le elezioni. Come siano poi andati fatti lo sanno tutti per primo Letta!

E che dire del Patto del Nazareno stilato da Renzi con il pregiudicato per frode fiscale Silvio Belrusconi? Che credibilità ha un Premier che per riformare la costituzione sceglie di dialogare con un politico condannatop in definitiva, accusato a più ripreso dal suo stesso partito di essere un rischo per l atenuta democratica del paese?; un politico con più pendenze penali sul capo, che non lesinò di spacciare per nipote di un capo di Stato straniero una minorenne marocchina frequentatrice delle sue feste eleganti, il quale da sempre è in odore di mafia?

E , tralasciando gli scandali, che credibilità ha una politica che dichiara spavaldamente di volersi ridurre lo stipendio ma poi tutto fa tranne ciò? Che credibilità ha una politica che condona 98 miliardi di iva evasa ai gestori di slot machine, riducendo l’importo da versare all’erario a poco più di 700 milioni? Ma non si fa scrupoli a tartassare sempre di più i cittadini?

L’inchiesta romana tuttora in corso è, al momento, l’ultimo spaccato di una politica marcia fin nel midollo. Nessuno si illude che una volta fatta piazza pulita nelle stanze dei bottoni del comune di Roma, tutto torni come prima.

“Mafia capitale” e tutto gli scandali che l’hanno preceduta sono il segno tangibile di quanto lercio sia il mondo politico italiano. Un mondo in cui le infiltrazioni malavitose ci sono da che nacque l’Italia – per invadere il Regno delle Due Sicilie Cavour e compagni scesero a patti con mafia e camorra per assicurarsi il loro appoggio durante l’invasione del sud!

Tale patto sciagurato sta sempre più prepotentemente presentando al paese il conto!

La mafia a Roma non è solo al Campidoglio!

 
 
 

FIRENZE MARATHON, GIOIE E DOLORI

Post n°1575 pubblicato il 02 Dicembre 2014 da kayfakayfa

Come qualsiasi runner che ami scrivere, anch’io ho l’abitudine, all’indomani di una gara che mi ha particolarmente emozionato, tradurre su carta le emozioni  e le sensazioni provate mentre correvo. Avendo partecipato domenica scorsa alla 31° edizione della Firenze Marathon, mia seconda maratona in assoluto dopo quella di Napoli a febbraio, non potevo esimermi dallo stilare un breve resoconto di quello che m’è passato per la mente prima, durante e dopo la gara.

Purtroppo, essendo stata funestata questa 31° edizione dalla morte a un chilometro dall’arrivo di Luigi Ocone, e  avendo accompagnato io stesso in infermeria un amico preda di un malore subito dopo l’arrivo, vedendo con i miei occhi l’impressionante numero di runners in barella, più o meno tutti della stessa età del mio amico e del povero Luigi, entrare e uscire dall’ospedale da campo allestito nei pressi del traguardo a Piazzale Santa Croce nemmeno fossimo in guerra - forse lo eravamo con la morte senza rendercene conto - non posso non iniziare questo mio breve resoconto con una riflessione che penso coglie non solo me: perché un essere umano decide di sottoporsi a uno sforzo contro natura qual è la maratona consapevole dei rischi che corre? Perché molti, malgrado sappiano di cimentarsi in una competizione durissima, comunque cercano di andare al di là dei propri limiti fisiologici, magari qualcuno aiutandosi con sostanze non convenzionali?

Fortunatamente quest’ultimo caso non riguarda né me, né il mio amico, né sicuramente il povero Luigi. Eppure si sa di quanta schifezza giri nell’ambiente dei runners; di quanti ne fanno uso senza alcuno scrupolo allo scopo di superare se stessi e, soprattutto, gli altri per sentirsi “grandi”. Ma grandi rispetto a chi e a che?

Chi ha esperienza da vendere sostiene che già chiudere una maratona non è cosa da tutti dato che correre per 42 km, precisamente 42km e 195mt, è uno sforzo che va al di là dei limiti naturali essendo il fisico umano tarato per correre non più di 30 km. Superata questa soglia il metabolismo e altri parametri iniziano a sballare. Per rientrare successivamente nella normalità occorrono non meno di dieci giorni dalla gara. Mentre per recuperare del tutto la stanchezza occorrerebbero almeno 42 giorni di riposo, uno a chilometro. Per cui bisognerebbe correre massimo due maratone all’anno, una ogni 5/6 mesi. Dato che molti runners amano collezionare maratone, tanto che vi è chi ne corre in media una al mese se non di più, viene naturale chiedersi quale sia lo scopo di tale mania se non quello di vantarsi con gli altri dandosi arie da superman o da wonder woman. Se lo scopo che induce molti ad andare al di là di quanto stabilito da madre natura fosse questo insano bisogno di volersi sentire a ogni costo superiori agli altri significa che forse, più di una maratona, costoro  hanno bisogno dello psicologo se non addirittura dello psichiatra!

Mentre correvo lungo Firenze quanta gente ho visto soffrire, addirittura piangere disperata abbracciata a un albero, sdraiata sui marciapiedi preda dei crampi, camminare piangendo perché, non facendocela più, era costretta a ritirarsi.

Avendo commesso l’errore di partire sparato i primi 21 km, io stesso nella seconda parte della gara ho sofferto le pene dell’inferno, pensando di ritirarmi quanto mancavano meno di 6 km dall’arrivo. Mio malgrado ho resistito alla tentazione di abbandonarmi al fallimento allorché, dando uno sguardo al cronometro, facendo dei calcoli approssimativi, sono giunto alla conclusione che seppure avessi camminato a 7/8 minuti a chilometro, l’avrei chiusa e sicuramente meglio di Napoli e magari in 4 ore e mezza.

Per questa mia seconda maratona mi ero prefissato cinque obiettivi: 1) finirla; 2) finirla meglio di Napoli; 3) finirla almeno in 4 ore e mezza; 4) finirla abbondantemente sotto le 4 ore e mezza; 5) finirla sotto le 4 ore e 15 minuti!

Pur avendo la mente annebbiata dalla fatica e dalla rabbia che provavo verso me stesso per non essermi saputo gestire adeguatamente partendo piano e aumentando man mano che passavano i chilometri, sparando tutte le forze che mi restavano solo dopo aver raggiunto e superato la soglia critica dei 30 km, la consapevolezza che, male che andava, dei cinque obiettivi iniziali avrei realizzato almeno i primi due, ho stretto i denti e, anziché ritirarmi, ho incominciato a camminare a passo veloce. Questo mi ha  consentito di gestire al meglio quel po’ di energie che mi restavano e di giungere sul lungarno ancora con un briciolo di  forze che andavano lentamente spegnendosi come la fiammella di una candela ormai ridotta al lumicino. L’ultima, decisiva scrollata di adrenalina me l’ha data un runner che sopraggiungeva in senso contrario al percorso con la medaglia luccicante appesa al collo, mi ha urlato: “non ti arrendere che è finita, il traguardo è subito dopo la curva!”. Non so chi fosse quell'uomo e forse mai lo saprò ma gli sarò riconoscente per tutta la vita. Le sue parole sono state per me benzina. D’improvviso, quasi senza che me ne accorgessi,le gambe hanno ripreso a girare. Quando sono entrato in Piazzale Santa Croce e ho visto dinanzi a me lo scheletro di metallo della tribuna degli spettatori ergersi nella piazza non ho capito più nulla. Non so come abbia fatto, ho iniziato a correre con tutte le mie forze e quando ho visto segnato sul display posizionato in alto all'arco del traguardo il tempo di 4:35:30, istintivamente ho volto lo sguardo al mio orologio da polso: segnava 4:31:24. A quel punto la stanchezza, la rabbia, la paura di non farcela si sono disintegrate nell’urlo di gioia che ho lanciato al cielo mulinando le braccia nell’aria come un pazzo per la gioia di averla chiusa meglio di quanto ormai sperassi.

Fino a poco prima di tagliare il traguardo ripetevo tra me e me che mai più avrei corso una maratona, che ero un folle a sottopormi a una simile fatica. Dopo aver tagliato il traguardo, mentre mi infilavano la medaglia al collo, già giuravo a me stesso che alla prossima non commetterò il peccato di presunzione che ho pagato qui a Firenze rischiando di compromettere sei mesi di duro allenamento.

La maratona non perdona. Lei non ti sfida, sei tu che sfidi lei. Lei è lì che ti aspetta con sguardo cinico sotto il traguardo perché sa che prima di conquistarla dovrai conquistare te stesso!

 
 
 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Dicembre 2014 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 

I MIEI BLOG AMICI

- Abbandonare Tara
- pensieri nel vento
- Il diario di Nancy
- sciolta e naturale
- Per non dimenticare
- il posto di miluria
- Arte...e dintorni
- dagherrotipi
- C'era una volta...
- passaggi silenziosi
- le ali nella testa
- Grapewine
- FAVOLE E INCUBI
- critica distruttiva
- GallociCova
- estinzione
- Starbucks coffee
- L'angolo di Jane
- In Esistente
- Comunicare
- Writer
- Chiedo asilo.....
- antonia nella notte
- Quaderno a righe
- come le nuvole
- Contro corrente
- Scherzo o Follia?
- La dama della notte
- MARCO PICCOLO
- Fotoraccontare
- epochè...
- considerazioni
- ESSERE E APPARIRE
- Oniricamente
- prova ad afferrarmi
- Nessuno....come te
- confusione
- io...Anima Fragile.
- evalunaebasta
- La MiA gIoStRa
- ...spiragli
- CORREVA L' ANNO...
- LE PAROLE
- SPETTA CHE ARRIVO
- (RiGiTaN's)
- esco fuori
- ....bisogni
- La Mia Arte
- pEaCe!!!
- Ginevra...
- Like A Wave
- BLOG PENNA CALAMAIO
- Amare...
- Sale del mondo....
- Praticamente Io
- Imperfezioni
- Mise en abyme
- Due Destini
- manidicartone
- acqua
- BRILLARE!!!!!
- Osservazioni
- XXI secolo?
- justificando.it gag comiche
- Di palo in frasca...
- montagneverdi...
- Verit&agrave;... Piero Calzona
- osservatorio politic
- Geopolitica-ndo
- Lanticonformista
- Riforme e Progresso
- LAVOROeSALUTEnews
- Ikaros
- ETICA &amp; MEDIA
- Canto lamore...
- Pino
- MY OWN TIME
- Tatuaggi dellanima
- cos&igrave;..semplicemente
- Acc&ograve;modati
- Il Doppio
- arthemisia_g
- senza.peli
- marquez
- Cittadino del mondo
- Quanta curiosit&agrave;...
- entronellantro
- iL MonDo @ MoDo Mio
- LOST PARADISE Venere
- Frammenti di...
- La vita come viene
- Mondo Alla Rovescia
- Pietro Sergi
- StellaDanzante
- Polimnia
- e un giorno
- Parole A Caso
- tuttiscrittori
- Dissacrante
- Artisti per passione
 
Citazioni nei Blog Amici: 61
 

ULTIME VISITE AL BLOG

scef.fkayfakayfamonellaccio19kora69aida631m12ps12solitudinesparsacassetta2marabertowgraffio_di_tigre.itenzogiarritelloMiele.Speziato0ilpazzo0limitedelbosco0annamatrigiano
 

ULTIMI COMMENTI

 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963