LA VOCE DI KAYFA

BERLUSCONI NEMO PROFETA IN PATRIA

Tra ieri sera e stamattina, ascoltando i telegiornali e leggendo i giornali, un dubbio mi ha assalito: vuoi vedere che l’Italia è governata da un grande statista in grado di decidere le sorti del mondo e non me ne ero accorto? Vuoi vedere che davvero sono infami e disfattisti quegli organi di informazione nazionali che, pur di avvantaggiare la parte politica verso cui sono schierati, non lesinano di parlarne male scavando a fondo nella sua vita privata alla ricerca di torbidi e pruriginosi scandali e scaldaletti che lo vedrebbero coinvolte con starlette di terz’ordine in cerca di notorietà, sconosciute minorenni, escort cui avrebbe garantito un futuro in politica se ne avessero soddisfatto adeguatamente le voglie, che non lesinano a parlare e straparlare dei processi in cui è imputato di corruzione, delle sue 64 società offshore, a detta di Di Pietro durante il suo intervento alla Camera dell'altro ieri, create ad oc per pagare meno tasse, e dunque evadere il fisco di quella stessa nazione che governa, che lo accusano di essere il cinico mandante di una campagna diffamatoria fatta di dossier costruiti a tavolino, magari con l’ausilio dei servizi segreti deviati, per denigrare e distruggere i propri avversari politici servendosi del proprio potere mediatico, che lo disegnano come un impenitente massone che complotta contro lo Stato solo perché anni addietro ebbe la sventura di iscriversi alla loggia P2 di Licio Gelli e oggi pare sia il maestro massone di quella denominata P3 con il nome in codice di Cesare, che pensa a emanare leggi ad personam pe r tutelare se stesso e le proprie aziende?

Tutto questo ho pensato ascoltando ieri il nostro Premier intervenire al Senato rivendicando a sue dirette pressioni sugli interessati la fine della guerra lampo tra Russia  e Cecenia e la decisione dell’amministrazione Obama, ma pare fosse ancora quella Bush, di investire 700 miliardi di dollari per arginare  la crisi economica che due anni fa scosse la finanza mondiale mandando a picco le borse.

Se avessi avuto a portata di mano un gatto a nove code, mi sarei fustigato per essere stato tanto idiota di non aver inteso che invece d’essere governato da un Premier puttaniere, corruttore e affarista, come lo dipinge la stampa avversa, alla guida del mio paese vi è un grande statista capace di risolvere i problemi del mondo! Non fa niente se poi fatica, e non poco, a risolvere quelli della nazione che governa. Ma non si può avere tutto dalla vita!