LA VOCE DI KAYFA

IN ATTESA DELLE AMMINISTRATIVE NAPOLI AFFOGA TRA I RIFIUTI

È in continuo aumento il numero di abitanti di Napoli e provincia nei quali si sta radicando l’idea che la soluzione all’ennesima emergenza rifiuti sopraggiungerà non prima dell’esito delle prossime elezioni amministrative del 15/16 maggio. In pratica sempre più cittadini sono convinti d’essere in balia di uno spregiudicato gioco politico che sfrutta i rifiuti per denigrare l’avversario traendone vantaggio al momento delle elezioni comunali: il centrodestra, attualmente al governo di regione e provincia, li utilizzerebbe per dare il colpo di grazia al centrosinistra, alla guida del capoluogo con Rosa Russo Iervolino, servendosi dello slogan che un ventennio di egemonia politica di sinistra in Campania ha prodotto uno sfascio inimmaginabile ben rappresentato dalla metafora dei rifiuti; all'opposto il centrosinistra se ne servirebbe per evidenziare che il “governo dei fatti” abbia utilizzato come mera propaganda elettorale la menzogna di aver ripulito Napoli e la Campania dalla monnezza visto che, a distanza di tre anni dal'insediamento a Palazzo Chigi dell'attuale esecutivo, malgrado le promesse e le affermazioni eclatanti del Presidente del Consiglio che non lesinò di farsi fotografare armato di ramazza in Piazza del Plebiscito, la città e la provincia sono tuttora invase dalla spazzatura.

Non ci vuole una fervida fantasia per ipotizzare che se anche il Comune di Napoli andasse al centrodestra, la triade berlusconiana a quel punto alla guida di regione-provincia-capoluogo lavorerebbe in simbiosi col governo centrale, ottenendo molto probabilmente un sostegno maggiore di quanto finora abbia realmente conseguito la giunta iervolino, probabilmente rinviando a data da destinarsi la realizzazione di molte delle promesse fatte in campagna elettorale perché la si troverebbe a dover fare i conti con l’enorme passivo di bilancio lasciato dalla precedente amministrazione superiore a ogni aspettativa, così come avvenne quando la giunta Caldoro succedette alla regione a quella di Bassolino! Viceversa, una reiterata amministrazione di centrosinistra si troverebbe a lottare contro due realtà politiche a essa contrapposte- regione e provincia – che unitamente imporrebbero le proprie ragioni politiche ostacolandola, o comunque ponendole paletti nell’attuazione del programma, giustificandosi con la scusa di non avere a disposizione fondi sufficienti da devolvere al comune avendo dovuto investire cifre esorbitanti per sanare il "buco" lasciato dalla precedente giunta regionale. Riacutizzando uno scontro istituzionale a livello locale che, una volta di più, si ripercuoterebbe sulla pelle di cittadini già ampiamente penalizzati dai giochi di palazzo.

Nell’attesa di conoscere il nome del nuovo sindaco, e sapere se il suo arrivo coinciderà finalmente con la soluzione dell’emergenza rifiuti - seppure la società preposta alla pulizia della città ha assicurato che per pasqua Napoli sarà pulita - le temperature di 26/27 gradi registrate in questi giorni già hanno prodotto in diverse vie del centro, della periferia e della provincia esalazioni pestilenziali cui i cittadini esasperati hanno risposto dando fuoco ai cassonetti aggravando ancora di più la situazione sanitaria.

A Pasqua  mancano poco più di venti a giorni, alle elezioni circa un mese e mezzo: secondo voi per quando Napoli e provincia saranno veramente libere dai rifiuti? E, se lo saranno, quanto durerà?