Lisa

.. un conto è ripeterti spesso che sei fortunato..

Buongiorno amici!

Oggi mi ricollego ad un post di Phoe, che l'altro giorno ha trattato un argomento sul quale stavo già riflettendo da un po': ha parlato della crisi economica e di come, per certe categorie di persone, esista per lamentarsi, ma non per privarsi di beni davvero voluttuari, tipo l'ultimo modello di iPhone, Sky, o un SUV che sarebbe giustificato solo in caso di proprietari di ranch con cavalli e mucche!

Io, vista la mia ricerca di casa e, soprattutto, dello spazio per collocare le mie decine e decine (e decine e decine....) di paia di scarpe e moltitudine di vestiti, borse e ammennicoli vari, riflettevo su come si vivesse diversamente non tantissimo tempo fa, ma, per dire, ai tempi in cui erano giovani i miei genitori: premetto che, fortunatamente, non eravamo poveri né sopportavamo chissà quali ristrettezze, ma semplicemente c'era un diverso modo di vivere.

Ad esempio mia madre, per ogni stagione, aveva due (e dico due!) paia di scarpe: uno marrone e uno nero, che magari ricomprava ogni anno, ma quelle erano.. e, di conseguenza, aveva due borse, una marrone e una nera, per l'appunto, e, casomai, la pochette per cerimonie/occasioni speciali. All'inizio della primavera comprava un tailleur, perché la bella stagione era sinonimo di quello.. e devo dire che ancora le vedo, le signore di una certa età, che quando cambia la stagione indossano un tailleur! E non c'era l'abitudine di andare a mangiare la pizza, il sushi, il messicano, il cinese, l'indiano, l'eritreo e chi più ne ha più ne metta ogni due per tre.. al massimo, la domenica, si andava al ristorante, per celebrare il giorno di festa, ma mica sempre, eh!

Ora questo sembrerà un discorso banale (perché probabilmente lo è!), ma è incredibile come ci siamo abituati a vivere con tanto, tantissimo e, non solo non ce ne rendiamo conto, ma non lo apprezziamo neppure! Per dire, io avrò almeno 70/80 paia di scarpe, in confronto alle 4 di mia madre, ma per lei era normale ed era soddisfatta di quello che aveva ed io casomai mi dispiaccio perché non posso comprarmi quella maglietta che ho visto e mi piace tanto, quel paio di scarpe di quella nuance di colore che proprio mi manca, perché non posso farmi tutte le date dei concerti di Lucianino bello, con annesso treno e albergo e così via..

E parlo di me che penso di avere un certo equilibrio, perché mi rendo conto che sono fortunata per quello che ho e non mi faccio un problema esistenziale per quello che mi manca, ma ci sono persone che, semplicemente, pretendono e, se non ottengono, vivono male che peggio non si può.. io magari gli dico: "Ma guarda che sei fortunato: ti rendi conto, non ti manca niente, hai una casa, bella, grande, tua, che nessuno potrà toglierti e non paghi l'affitto, è fantastico!" e magari mi viene risposto: "Sì, va beh, ma quella ce l'ho, è mia, pace, io però voglio questo questo e quest'altro!" e a me cadono un po' le braccia, perché mi rendo conto che non siamo più in grado di essere grati per le enormi fortune che abbiamo..

Ed inutile dire che più andiamo a scavare nelle nuove generazioni, che i ragazzini o si vestono firmati o non si vestono, più la situazione peggiora... boh: come si risolve questa stortura??