Pensieri in libertà

Ciao marea e ciao jigen. Credo che jigen abbia toccato un punto importante. Si può discutere sull'efficacia, sull'opportunità, sul modo e sul momento. Una volta si sarebbe detto "siamo in un Paese libero, e che diamine".Oggi non mi viene più così spontanea questa frase.
Personalmente, come ho scritto anche in un paio di altri commenti che ho abbandonato in giro, ho visto tutte le vignette di Vauro relative al terremoto in Abruzzo, inclusa questa "incriminata". Per quel che ne ho colto io, si tratta di vignette satiriche, che traducono in immagini domande, perplessità, dubbi e paradossi. Perchè credo che noi tutti ci siamo domandati se davvero non era possibile effettuare non si dice una evacuazione, ma un controllo della stabilità degli edifici, quell'ospedale, ad esempio, la casa dello studente, soprattutto. Perchè credo che più di uno si sia sentito a disagio nel sentir paragonare giorni e notti nelle tende a un campeggio estivo. Perchè in molti abbiamo colto il paraddosso di case e monumenti che crollano, anche per colpa di scellerati costruttori, mentre nel Paese si approva una legge che consente l'ampliamento della cubatura degli edifici con modalità che nell'Italia del cemento selvaggio non sono certo tranquillizzanti.
Credo che questo fosse il senso delle vignette di Vauro. E se anche non fosse stato questo, altro è dire non condivido altro è tacitare.
Ma non è tutto.Per quel che mi riguarda, a me han dato molto più fastidio Vespa che estrae il peluche dalle macerie (permettimi il termine marea, mi è sembrato davvero pornografico), mi hanno inorridito le domande dell'inviata di Matrix, la speaker del tg1 orgogliosa per i picchi di audience, la pubblicità occulta al monte dei paschi, l'inviato del tg1 che ostacola il passaggio delle autoambulanze, sposini che sollecita la risposta del suo interlocutore, perchè deve andare in pubblicità. molto molto molto di più.
a roma non posso esserci, ma con lo spirito aderisco.