Creato da middlemarch_g il 24/01/2008
'Fallisci meglio' è il mio secondo nome
 

Messaggi del 10/09/2008

Questo va col post n.232

Post n°237 pubblicato il 10 Settembre 2008 da middlemarch_g
 

Qui siamo dalle parti del capolavoro assoluto.

Però ci vuole l'audio.

E se non siete nati a Roma mi dispiace, ma non è mica colpa mia.

 
 
 

La vita sessuale dei poeti

Post n°236 pubblicato il 10 Settembre 2008 da middlemarch_g
Foto di middlemarch_g

Per Garcia Lorca è stato facile trombare e poi scriverci dei versi. Non dico che all’epoca se ne parlasse diffusamente nei salotti della media boghesia, ma ormai i tempi erano maturi perché nelle sedi opportune la cosa potesse essere affrontata a viso scoperto. Oltretutto, per quel che ho visto dalle foto, non era male, Federico. Molto scuro, molto spagnolo, molto intenso, con quel concentrato di amore e morte negli occhi neri che nel suo caso era un’ombra e un destino, e che qualsiasi donna dotata di una sensibilità minimale doveva pur essere in grado di cogliere. Le donne che colgono certe cose, se sono oneste, sanno che quando si incontra un poeta non sono solo i precordi ad essere coinvolti. Le donne che amano, se sono oneste, sono capaci di dirti chiaro e tondo che ti amano e ti desiderano. Oppure ti desiderano e ti amano, l’ordine dei fattori non influisce sul prodotto solo a patto che ci sia assoluta sincerità di intenti. Non appena cominci a dire che il desiderio è importante ma l’amore vero è un’altra cosa, e che il sentimento se assolutamente puro può permettersi di prescindere dal sesso, ecco che stai sparando cazzate e non sei più degna dell’amore di un poeta. O se è per questo dell’amore in genere. Io faccio ancora fatica – sia detto per inciso – a credere che un sacco di donne si sentano sminuite dal fatto di essere oggetto attivo o passivo del desiderio di un uomo. Eppure ce ne sono.

Ma mettetevi nei panni di Giacomo Leopardi. Centocinquant’anni di differenza, e non è cosa da poco. Poi il conte Monaldo, il castello avito, la madre devota e bacchettona come una cattolica arpia sempre pronta a spiare ogni fremito. Magari la sua vita sessuale sarà anche stata attivissima, era pur sempre poeta, e oltretutto conte anche lui. Il faccino non era proprio da tirabaci come Lorca, ma non è buon motivo per pensare davvero che nessuna gliel’abbia mai data. Tutti gli uomini sanno, e maggior ragione i poeti, che ogni donna, non necessariamente solo quelle impresentabili, se presa per il verso giusto può abbracciare qualsiasi abiezione. Le donne il sacrificio per Amore ce l’hanno nel sangue.

Solo che Leopardi non poteva dirlo, e certo non poteva scriverci dei versi. A meno di non occultarli sotto il peso di una metafora schiacciante, irriconoscibile e assoluta. Cosa che proprio qui recentemente qualcuno ha ipotizzato. O no?

Le sorprese alla fine vengono sempre da quelli da cui meno te le aspetti. 

 
 
 

Pop queens

Post n°235 pubblicato il 10 Settembre 2008 da middlemarch_g
 

1) Questa l’ho presa dall’intervista a Pamela Anderson

Mi dispiace solo di non avere avuto anche una figlia. Per compensare dedico il mio tempo ad un'organizzazione che aiuta le giovani poverissime a diventare per un giorno reginette di bellezza.

Ho capito che è Pamela Anderson, e c’è un perché se non l’hanno invitata a inaugurare il Large Hadron Collider, ma davvero questa crede  che l’opportunità  di essere una reginetta di bellezza possa venire qualificata  come una forma di beneficienza?

2) Ieri mi immaginavo l’agente di Britney Spears che all’incirca un anno fa la convocava nel suo studio e le mostrava un grafico illustrato con lettere a caratteri molto grandi:

Hai capito? Dài bella, ripeti, sennò famo notte. Fino a febbraio  il tuo matrimonio regge. Da marzo deve scoppia'  l’inferno. Lui se ne va. Chiede la custodia dei bambini. Sta’ tranquilla che per l’avvocato ce penso io e tu nun te devi preoccupa’ de gnente. Poi te fai du’ mesi di stravizi. Bevi, fumi, tiri. Vabbè, ho capito che lo fai sempre, ma tra maggio e luglio lo devi fa’ in pubblico, vistosamente, coi fotografi. Durante l’estate me devi fa’ la discesa della china a razzo, hai capito?  Nun sei contenta che te faccio strangolà co l’ hamburger cocca?  Te ne poi magnà quanti te pare. Perché se t'embuzzichi, va bene, fa’ brodo, sei più credibile. Te la senti a papà? Poi scavallato feragosto, quando tutti so’ rientrati, te rimetti in forma cor trainer, così pe’ settembre e gli MTV Auards sei di nuovo ‘na stella der firmamento. E’ chiaro?

Certe vicende portano scritta in fronte  le opzioni di vendita dei diritti cinematografici come un'insegna al neon.

 
 
 

Raìces y labios

Post n°234 pubblicato il 10 Settembre 2008 da middlemarch_g

Il tuo ventre una lotta di radici,
alba senza contorno le tue labbra.
Sotto le rose tiepide del letto
i morti gemono aspettando il turno.

Questo è Garcia Lorca che oggi per un puro caso del destino - semprechè i casi del destino esistano, e io ne dubito - mi insegue continuamente dappertutto. Non voglio alimentare la polemica in corso sul valore della poesia. Ognuno si senta libero di rimanere delle sua opinione. Come ho già detto altrove, non sono afflitta da ansie di proselitismo di nessun genere.

Però continuo a credere che una donna capace di ispirare un poeta a  scrivere una cosa così per lei, dalla vita ha già avuto tutto, e con gli interessi.

 
 
 

Low calories mysteries

Post n°233 pubblicato il 10 Settembre 2008 da middlemarch_g
Foto di middlemarch_g

E’ dal momento in cui è uscita la Coca Cola Zero che me lo chiedo. Ma che cacchio di differenza c’è con la light? Calorie uguali e sapore identico, a parte naturlamente l’opinione di qualche folgorato con velleità da sommelier di queste zozzerie, che piacciono anche me perchè sono astemia, ma che non mi hanno ancora fritto il cervello al punto da sacrificare papille gustative a beneficio dell’individuazione di un discrimine tra una variante e l’altra di un succo al caramello e conservanti.

Ho cercato informazioni. Mancano fonti davvero ufficiali ma insomma risulta confermato che in termini di ingredienti sono pressochè identiche, eccezione fatta per un unico componente chimico presente solo nella Zero, irrilevante a livello di gusto, ma che pare serva a evitare che la bevanda produca benzene. Un’informazine ambigua, e con il suo bel portato di inquietudine.

Tutto questo non mi avrebbe indotto a parlarne, se in rete non serpeggiasse un’ipotesi davvero curiosa che tenta un’interpretazione del fenomeno altrimenti inspiegabile: perché due prodotti dello stesso marchio pressochè identici sul mercato?

Ebbene pare, sembra, si ventila, che la Coca Zero sia pensata per i maschi, laddove la Light era da sempre ovvio privilegio di femmine assatanate di beatutudini ipocaloriche. Il maschio vero non sta a dieta, quella è una cosa da mezze fighe. Al massimo, se proprio c’è da intervenire d’urgenza, si schianta in palestra sollevando pesi, oppure si inzacchera di fango pedalando sotto la pioggia, che poi nell’anno delle olimpiadi è anche più facile recuperare motivazioni agonistiche. Ma l’ipocalorico tradizionale mancava di appeal testosteronico.

Da tutto ciò deriverebbe l’esigenza di partorire una bevanda da uomo vero, dal packaging rigoroso che allude a prestazioni di virilità ambiziose ma non conclamate, a uno spot centrato su un pirla che grazie alla bevanda vede potenziate tutte le sue facoltà, sia quelle che si possono mostrare in tivvù, sia quelle che allusivamente devono invece rimanere nascoste almeno in fascia protetta.

Adesso lo sapete, tenetelo presente. Magari vi torna utile.

 
 
 

Brutti, sporchi e cattivi

Post n°232 pubblicato il 10 Settembre 2008 da middlemarch_g

Ieri su Stracult ho sentito Giancarlo Santi, storico regista di spaghetti western, raccontare questo scambio di battute tra lui e Sergio Leone:

- Dietro 'na barba se po' nasconne solo un genio o 'no stronzo. 

- E te nun te la fa' cresce, così nun se crea l'equivoco.

Poi dice che questo blog è lievemente romanocentrico. Saremo anche un filino caustici, non lo nego. Ma restiamo sempre simpaticisssssimi.

 
 
 

Si parva licet

Post n°231 pubblicato il 10 Settembre 2008 da middlemarch_g
 
Foto di middlemarch_g

Sapete che oggi parte l'esperimento del Cern, no? Mettono in funzione il loro nuovissimo acceleratore di particelle, il Large Hadron Collidor, che fa spavento solo a scriverlo.

Io ho un'amica che lavora lì. L'estate scorsa mi disse: vieni a trovarmi a Ginevra, ti faccio vedere il Vecchio Acceleratore di Particelle,  che all'epoca stavano smantellando per far posto al Large Hedron Collidor, e di cui non so il nome, ma per inferenza suppongo potesse chiamarsi qualcosa come Small Hadron Collidor, oppure, nel caso non fosse neanche quello il primo, magari Medium Hadron Collidor, vai a sapere. Ignoro tutto della cronologia evolutiva degli Hadron Collidors. Mi raccomando, vieni - aggiunse -  si può visitare solo perchè  stanno per abbatterlo. Quello nuovo sarà impenetrabile agli estranei. Vietatissimo. Capirai. Non sai mai cosa potrebbe venirti in mente di fare dentro un Hadron Collidor. Specie se Large.

Sia come sia, oggi parte. Gli scienziati cercano il bosone di Higgs, una cosa molto poetica - e ormai è chiaro che io amo tutte le implicazioni della poesia, perfino quelle che passano tangenzialmente alla fisica. Il bosone di Higgs nessuno sa se esista. Si ipotizza che sia all'origine del mondo. Fanno l'esperimento apposta per verificare se per caso decide di farsi vivo. E personalmente trovo molto bella questa virata della fisica verso la mistica più trascendentale. Se tieni conto delle dimensioni e della tecnologia di un laboratorio svizzero e lo confronti con l'ampiezza e l'età dell'universo, è un po' come cercare di dimostrare l'esistenza di Dio in un compito in classe di scienze. E' una cosa che ha una sua sfrontata e ambiziosa bellezza.

Certo è che sapere che oggi qualcuno si impegnerà a rintracciare l'ineffabile bosone di Higgs presunto responsabile della genesi del Big Bang, mentre tu al massimo della forma puoi riuscire solo a far quadrare i conti dell'appalto 2009 per il rinnovo degli abbonamenti periodici, ti fa sentire veramente una merda.

 
 
 

Great expectations

Ho sempre tentato. Ho sempre fallito. Non discutere. Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio.

Samuel Beckett

 

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