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IL PANTHEON - 1° parte
La religione egizia presentava una grande moltitudine di dei. Era un pantheon estremamente complesso, in cui le divinità avevano spesso sembianze zoomorfe e presiedevano in modo magico a ogni aspetto dell'esistenza umana.
HATHOR Viene raffigurata con sembianze di vacca, oppure come una figura femminile con orecchie e corna bovine. Rappresentava inoltre la volta celeste. Si dice che, in questa forma sia una delle più antiche e che il suo culto provenga dal Sud. Poi, il mito riporta che quando Iside intercesse con Horus per salvare la vita di Seth, ormai sconfitto, questi, in un impeto d'ira, tagliò la testa alla madre. Ma Ptah, che era presente, la sostituì prontamente e provvisoriamente con una di vacca. Da allora, Iside viene anche adorata come Hathor, portando sul capo due corna che circondano il disco solare. "La casa di Horus" (questo il significato del suo nome) è la dea dellabellezza, dell'amore e dell'allegria. Sempre secondo il mito allatta il faraone dandogli forza e accoglie i defunti nell'Aldilà. Il suo tempio principale era a Dendera. RA Dio del Sole che sorge, era una delle divinità principali. Veniva considerato il creatore dell'Universo, ed era protettore dello stato e della giustizia. Il Sole era la sua Barca, e con essa lui tutti i giorni attraversava il cielo. La rappresentazione classica lo vede come un occhio molto decorato, mentre, quando fu associato ad Horus, divenne molto simile a quest'ultimo. quindi raffigurato con la forma di un falco. Da qui, ATUM-RA o, più semplicemente, solo RA. Per autogenerazione, Atum-Ra diede vita a due figli: Tefnut e Shu. SEKHMET La Potente, era rappresentata come donna dalla testa di leone, avvolta in un'aderente tunica rossa, con in mano lo scettro papiriforme. Viene associata all'energia distruttiva del del sole. Dea della guerra, sgominava i nemici col calore incandescente del suo corpo. Apparteneva alla triade di Menfi insieme a Ptah, suo sposo, e Nefertum, suo figlio. E' considerata anche una manifestazionealternativa di Hathor. KHNUM Era il dio dalla testa di ariete dalle lunghe corna. Adorato soprattutto ad Elefantina nell'Alto Egitto, egli era il guardiano delle sorgenti del Nilo e presiedeva alle inondazioni, ma, soprattutto era il "vasaio" che aveva modellato sul suo tornio il genere umano e dato loro la vita. Forma una Triade con la sua sposa Satet. PTAH Patrono degli artigiani dio del sapere e della conoscenza, venerato a Menfi, è il dio della creazione che realizza usando il suo cuore, la sua lingua e la Maat. Non è raro trovarlo raffigurato su scarabei. Ha l'aspetto di un uomo chiuso in una guaina mummiforme, con il cranio rasato o calzante una cuffia aderente e la barba rituale; tra le mani, davanti a sé, tiene lo scettro Was. THOTH Era il dio lunare adorato principalmente ad Hermopoli, scriba degli dei, signore dei libri e dei discorsi, inventore delle arti e delle scienze. Era rappresentato come uomo con la testa di ibis, uccello che era uno dei suoi aspetti zoomorfi. L'altro era il babbuino con la testa sormontata dal crescente lunare. Nell'Aldilà scriveva il resoconto del giudizio degli dei a carico del defunto. Nella XVIII dinastia, ma soprattutto nella XIX appare frequentemente negli scarabei con nomi reali. "Il cuore di Ra" è il dio della sapienza, della scienza e della medicina e il creatore dell'alfabeto, della scrittura, dell'astronomia e della matematica. MAAT Dea della verità e della giustizia, personifica più il concetto astratto di ordine cosmico che una realtà definita. Presente al giudizio dell'anima è raffigurata con il capo ornato da una piuma di struzzo che è anche il segno per il suo nome. TAWERET "La Grande" è rappresentata come un ippopotamo femmina con zampe di leone, seni umani cadenti e coda di coccodrillo. Protettrice della gravidanza, del parto e dell'allattamento, il suo attributo era il segno ''sa'' con significato di protezione e talvolta impugnava un coltello o una torcia. NEIT Adorata nel Basso Egitto, la corona rossa sembra si debba proprio a lei, ed in particolare a Sais, è una Dea guerriera e viene raffigurata con arco e frecce. In seguito, verrà accomunata a Satet, sposa di Khnum e porterà ambedue le corone. Anch'essa è una divinità molto antica. I Greci la assimileranno ad Atena ed i Romani a Diana. BASTET La dea gatta di Bubastis. Alle origini, Bastet era una divinità solare simboleggiante il benefico calore del sole ed era raffigurata come un gatto selvatico o come leonessa. Solo intorno al 1000 a.C. cominciò ad essere rappresentata come gatto domestico. Uno dei suoi epiteti era: Signora delle bende. Guardiana del focolare simboleggia la fecondità amorosa.
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