FUORI SERIE

per come la vedo io... la tua immagine vuoi che la si carpisca. Non rispondi mai ai commenti fatti sul tuo blog ma vedo solo che quando intervieni nel mio (in altri che visito non ti leggo) regali anche se col contagocce un'ulteriore essenza di te... che da parte mia è sempre stata ben accolta rispettando il tuo essere misterioso. ciauuu ;-)

Rispetto ma non concordo... hai dato il tuo parere un pò a senso unico. Io credo che ognuno possa fare ciò che ritiene meglio per se stesso, senza giocare al massacro con gli altri, quello mai. Diciamo che secondo me, ognuno può fare quello che sente meglio per se, apparire se lo vuole, mascherarsi o svelarsi se lo crede. Non sono per nulla d'accordo. Condivido il fatto che si possa leggere tra le righe, ma non tutti ci riescono. Non mi sono mai piaciuti i giudizi tout court... "ci si guarda ben bene dal raccontare i fatti propri o, se lo si fa, lo si fa in modo indiretto, mettendoci un po' di distanza e d'ironia" questo è un Tuo Modo di Vedere le Cose.. e non me la prendo, nemmeno per il resto. Però non sono d'accordo. Continuerò comunque a leggerti. Ognuno è padrone di fare (mi ripeto) sia qui, che vuori di qui, quello che ritiene giusto secondo la propria coscienza e anche soprattutto secondo le proprie possibilità, senza crearsi danni e per l'appunto poi, crearne ad altri. E poi dipende sempre da quello che uno cerca. Il mondo è bello perchè è vario no? tu magari non cerchi nulla, solo esercizio di scrittura. C'è chi invece è maledettamente solo e si espone. C'è chi è solo e non si espone, c'è chi è solo e si maschera comunque. C'è chi gioca, c'è chi finge, di esser altro. Ma in tutta questa prateria (come l'hai chiamata tu) possono nascere anche amicizie vere, magari poco praticabili per via della lontananza, ma comunque validissime dal punto di vista umano, che possono rimanere sia virtuali, o diventare reali. A me è successo, nel momento in cui ho deciso di essere me stessa, nel bene e nel male, confrontandomi con un mondo variegato che è fatto di gente di ogni tipo,, ma non è così anche fuori? questo mi sentivo di scrivere. Fanne ciò che ritieni più giusto per te. Un saluto. Roberta

In poche parole " tu sei ciò che racconti".Poi è cosi semplice scoprire come sei basta leggerti, perché sei limpido nello scrivere,un po' come me. Ciao Balzac.

Il mio è un caso pietoso, non so perchè ho aperto un blog e almeno, non l'ho ancora scoperto. Ma è stato facile, non costa nulla e consente di far rimbalzare messaggi come un radar, poi dove vanno vanno, non si sa mai chi li legge e chi eventualmente vi risponda e questa casualità è affascinante. Credo che le informazioni personali siano importanti solo se il blog ha una finalità ben precisa, nel mio caso sono un navigatore alla deriva, volutamente, non cerco e non trovo ma forse inconsciamente spero di essere trovato. Leggendo bal_zac non mi domando chi sia e che aspetto abbia, semplicemente mi piace ritrovare in alcune sue affermazioni certi stati d'animo che provo a volte o che mi fanno pensare. Ed ho l'impressione che ci sia molto della persona che scrive perchè, anche quando si dice poco di sè, alla lunga molto trapela, è inevitabile.

Sui nick dei bloggers devo solo stare zitta... del mio quotidiano e del mio vissuto racconto pochissimo, non è per me una necessita da estrinsecare in un blog, parlo di molte altre cose che mi incuriosiscono in generale, ma credo che un po' di me venga fuori, così come un po' di tutti in ogni spazio. Buon fine settimana.

Nel virtuale ognuno è se stesso, o, più frequentemente, come preferisce immaginarsi di essere... ci vuole un minimo d'attenzione per riconoscere in un altro blogger qualcuno che parli la nostra stessa lingua, con cui poter intrattenere un dialogo. Ma i tentativi di ricerca di una persona affine spesso cadono nel vuoto...

Concordo...a proposito io, dall'analisi da te fatta, rientrerei tra i normali ke raccontano di se in maniera ironica. Buona Pasqua

il blog è un diario, e, come tale, ciascuno ci mette ciò che vuole...figurine, fotografie, disegni di fantasia, pensieri, riflessioni...si parla soprattutto con se stessi, ma anche no, giacchè potrebbero leggere anche altri che passano... in ogni caso se siamo qui, anche chi, come te, fa "ironia", un motivo ci deve essere sennò sarebbe fuori di qui a confrontarsi con gli amici.. per il resto sono d'accordo con Roberta. ciao

Ci si confronta anche se gli amici ci sono..... chi non sa di te, chi non ti "conosce" ha un parere senza coinvolgimenti, asettico e può servire per vedere quello che tu e i tuoi amici per benevolenza o affetto non vedono. E' il coraggio/pragmatismo nel voler cercare ed avere una opinione diversa da chi è coinvolto emotivamente e/o ti sosterrebbe solo per affetto verso di te

prima visita dalle tue parti; commento questo post perché hai messo come immagine un puzzle che ho fatto tanti anni fa. Io scrivo in modo vario, sia dettagliatamente reale (convinta che sia la parte meno interessante) sia dettagliatamente surreale ma spesso con contenuti più veri e profondi. Ho cominciato a scrivere un blog quando ho deciso che rinunciavo a cercare di pubblicare le mie poesie e mi accontentavo di sapere che qualcuno le legge. Ogni tanto in questo spazio virtuale ho vissuto delle bellissime amicizie. Ciao. Eloisa

Ben detto!!!! Sacrosanta verità. Buona domenica.