Parole Libere

RIFLESSIONI DI FINE ANNO

Ormai giunti alla fine del 2006, rilassandomi in questi ultimi giorni di ferie, dopo aver dato uno sguardo alle ultime notizie ho riflettuto su quanto sia strano questo Paese.

Su questa Italia dove oggi c’è chi piange e si indigna perché un sanguinario dittatore è stato condannato a morte e giustiziato (erroneamente a mio parere), dopo regolare processo, da un tribunale civile ma allo stesso tempo è ancora d’accordo con l’esecuzione dopo un processo sommario di un dittatore meno sanguinario una sessantina di anni fa in Italia. Su quelli che sempre per lo stesso motivo fanno lo sciopero della fame ma non si oppongono quando il loro premier va a stringere rapporti di collaborazione con Paesi come la Cina dove ti condannano a morte anche se rubi una mela. Su quelli che oggi vogliono ateizzare il Paese negando presepi e canti natalizi ma poi finanziano le costruzioni delle moschee. Su quelli che sono giustizialisti con i loro avversari e poi propongono e votano indulti e simili. Su chi era integerrimo e si indignava per le “leggi ad personam” e poi infila, non si sa come, emendamenti “salva reati contabili” salvo poi indignarsi come se la legge finanziaria la avesse scritta qualcun altro. Su quelli che sostengono che scontentare tutti è giusto e poi si scandalizzano quando ricevono qualche insulto durante democratiche manifestazioni popolari. Su quei sindacati che “tutelano” i lavoratori solo quando governa la destra mentre se governa la sinistra fanno gli struzzi. Su quelli che sostengono che Socci è fazioso mentre Santoro obiettivo. Sul governo Italiano, il più a sinistra d’Europa, che tartassa i ceti più disagiati dopo aver stretto alleanze con banchieri ed industriali in campagna elettorale. Su quelli che esultano per la morte di Pinochet ma esaltano la dittatura di Castro. Sul leader del più grande partito comunista italiano che però va a farsi operare in una clinica privata e poi professa l’abolizione della proprietà privata da un casale miliardario. Su quelli che condannano chi spara per legittima difesa ai malviventi e poi intitolano sale del Senato a teppisti che tirano estintori alle forze dell’ordine. Su quelli che giudicano senza appello falsi, faziosi, criminali, revisionisti, etc. etc. quegli scrittori della loro parte politica (vedi Fallaci o Pansa) che vendono però milioni di libri. Quelli che sostengono di governare per il bene del Paese infischiandosene di quello che pensano gli Italiani.

E potrei andare avanti a non finire… l’Italia è sempre stato un Paese pieno di contraddizioni, in questi ultimi tempi queste sembrano essere aumentate, soprattutto dopo le elezioni del 9 aprile.

Sinceramente questo clima non mi piace più di tanto, questo continuo scontro tra diverse fazioni che siano politiche, religiose, sociali, etc. etc.

Il 2006 è ormai alla fine, mi auguro che il 2007 porti più serenità e rispetto per tutti.

Concludo augurando a tutti (ma proprio TUTTI)