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EMBRIONI CHIMERA

Post n°410 pubblicato il 30 Novembre 2007 da silvia.to
Foto di silvia.to

CHE NE PENSATE?
























Le
autorità britanniche hanno dato il via libera alla creazione di
embrioni chimera metà uomo e metà animali. Lo hanno annunciato fonti
Human Fertilisation and Embryology Authority (Hfea).
Gli scienziati desiderano generare questi embrioni perché rappresentano
una fonte ricca di cellule staminali, utili per studiare le malattie e
possibilmente per sviluppare cure nuove. Inoltre, l'utilizzo degli
ovuli animali potrebbero risolvere il problema della scarsità di ovuli
umani. La legislazione britannica attuale prevede che gli embrioni
debbano essere distrutti dopo 14 giorni.

I gruppi religiosi e gli oppositori alla ricerca vorrebbero che vi
sia una distinzione netta fra gli esseri umani e gli animali e
sostengono l'ipotesi di distruggere gli embrioni una volta estratte le
cellule staminali. Già due equipe di scienziati, una della Newcastle University e l'altra del King's College
di Londra, hanno chiesto alla Hfea il permesso di poter unire ovuli
animali con quelli umani per creare embrioni. Questi sarebbero così per
il 99, 9 per cento umani e per lo 0,1 per cento mucche o conigli. La
richiesta ha incontrato degli ostacoli per l'indecisione e la
confusione su chi avrebbe potuto rendere legale questa applicazione.



Il
professor Ian Wilmut, colui che ha collaborato alla clonazione della
pecora Dolly, sta aspettando la decisione dell'Hfea per generare
embrioni ibridi con lo scopo di studiare le malattie neuromotorie con
Chris Shaw dell'Institute of Psychiatry di Londra. Dai sondaggi di
opinione è emerso che le persone sono d'accordo con la creazione di
embrioni ibridi citoplasmatici, i 'cibridi', nei quali il nucleo di una
cellula umana viene inserito nell'ovocita animale
svuotato quasi completamente del suo patrimonio genetico. Per quanto
riguarda gli altri embrioni ibridi, come quelli generati fertilizzando
un ovulo animale con sperma umano, o viceversa, non sono ben visti.
Prima della fine dell'anno il governo sarà chiamato a decidere su
questa materia.

Il via libera inglese alla ricerca su cellule
staminali prodotte da embrioni ottenuti trasferendo Dna umano in
ovociti di mucca privati del loro Dna rappresenta "una notizia
doppiamente positiva, perché si apre una concreta strada di ricerca
contro malattie, come Alzheimer e Parkinson, che
colpiscono decine di milioni di persone" e "si crea una soluzione
alternativa a quella di incoraggiare migliaia di donne a donare i loro
ovociti". Così intervengono in una congiunta i dirigenti
dell'Associazione Luca Coscioni (il segretario ed eurodeputato radicale
Marco Cappato, il vicesegretario Rocco Berardo, il consigliere generale
Giulio Cossu, uno dei massimi esperti di staminali in Italia, e il
co-presidente dell'associazione e ordinario di Storia della medicina
Gilberto Corbellini). Constatiamo - sottolinea Berardo
- il grande grado di civiltà della Gran Bretagna, che sceglie una nuova
via di ricerca dopo aver consultato l'opinione pubblica, mentre in
Italia siamo fermi alla discussione sulle linee guida della proibizione
della legge 40".

"Un atto mostruoso contro la dignità umana".
Così mons. Elio Sgreccia, presidente della Pontificia Accademia per la
Vita, commenta la decisione dell'Autorità britannica per la
fertilizzazione e l'embriologia di consentire la creazione di embrioni
uomo-animale a scopo di ricerca. "E' necessario che la comunità
scientifica si mobiliti quanto prima", ha detto. "Riteniamo che anche
questo governo britannico ha ceduto di fronte alle richieste di un
gruppo di scienziati certamente contro la morale".

 
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