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LA LEGGE FOTTIBLOGGER

Post n°576 pubblicato il 23 Novembre 2008 da silvia.to

Dall'ammazzablogger alla fottiblogger

coniglio_mannaro.jpg

Coniglio mannaro


L'Italia sta fallendo. Le famiglie arrivano alla terza settimana del mese prima. Due milioni di nuovi disoccupati entro un anno. E le nostre Marie Antoniette, prima Levi (PDmenoelle), ora Cassinelli (PDL) non hanno niente di meglio da fare che lavorare notte e giorno, PAGATI DA NOI, per mettere il bavaglio alla Rete.
Appena Levi ha "dichiarato" di aver ritirato la sua proposta ammazzablogger, ecco che s'avanza Cassinelli con una nuova legge fottiblogger.
La differenza è sostanziale. Se Levi ammazzava i blogger, Cassinelli
prima li fotte dicendo che li salva e poi li ammazza come spiega l'articolo di Punto Informatico.
Io
veramente non capisco più questi politici. A quale punto di
esasperazione popolare vogliono arrivare. Riusciranno a trasformare gli
italiani in conigli mannari. Le aziende chiudono, i risparmi di una vita sono bruciati, tre assassinati sul lavoro al giorno. Mentre ciò avviene, questi irresponsabili discutono dell'ammazzablogger, di Villari e della sorveglianza RAI. Bisogna chiuderla la RAI insieme a Mediaset. Sono lezzo, CO2 mischiato a menzogne e a interessi privati.
Questa politica è tenuta in piedi dai media.
Senza chiude in un giorno. Per questo si preoccupa della Rete e tiene
sotto controllo la televisione. Cassinelli, non rompere i co....ni. La
Rete non ha bisogno delle tue leggi. Non ha bisogno di nessuna nuova legge. E' in buona salute e sputtana ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, ogni secondo le porcate del tuo partito, di Forza Italia. Non ci rappresenti, nessuno ti ha eletto.
Invito i blogger a lasciare un commento alla proposta di legge di Cassinelli nel suo blog: robertocassinelli.blogspot.com o (se i vostri commenti non vengono pubblicati) una mail a: cassinelli_r@camera.it
No all'ammazzablogger. Il mandante ha cambiato nome. Da Levi a Cassinelli, ma si legge sempre Veltrusconi.
Loro non molleranno mai, noi neppure.

FREE BLOGGER

freebloggers_go.jpg



Inviate le vostre foto con la scritta: "FREE BLOGGER":
Invia una mail a freeblogger@beppegrillo.it con:
- Oggetto: il tuo nome
- Testo: indirizzo del tuo blog
- Allegato: la tua foto con un cartello "Free Blogger"
Le foto appariranno nella barra superiore del blog.



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Free Blogger






 
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CIAO SANDRO

Post n°575 pubblicato il 22 Novembre 2008 da silvia.to

NON TI DIMENTICHEREMO
Il ricordo della figlia Candida, giornalista ANSA



PADRE E MAESTRO, TRA KOJAK E COMPAGNO SCOMODO
di Candida Curzi


ROMA
- Kojak, per via della pelata, o 'il compagno scomodo', dal titolo del
libricino scritto nel '96 per raccontare quella che sembrava la fine
dell'avventura in Rai, quando il Cda dei 'professori' decise la fine
della sua direzione del Tg3.

Era imprevedibile, allora, che
Sandro Curzi in Rai sarebbe tornato, nel maggio 2005, seppure non da
giornalista ma da editore, seduto nel cda, facente funzioni di
presidente per i primi mesi. Il cda del quale ancora fino ad oggi ha
fatto parte, continuando, anche quando le forze erano esaurite e la
voce appena un filo, a chiedere, a voler essere aggiornato su quanto
accadeva in commissione di vigilanza, leggendo ogni mattina sul
cellulare gli ascolti del giorno precedente. Sandro Curzi era nato a
Roma, in una famiglia benestante, il 4 marzo del 1930.

Ma si
era buttato nella vita, dalla resistenza armata al nazifascismo alla
politica ed al giornalismo, con un anticipo che, alla fine, gli faceva
dire di aver più dei 78 anni anagrafici, almeno cinque-sei anni di più
che si facevano sentire, ma convinto ne fosse valsa comunque la pena
perché così aveva "potuto vivere la storia del '900 quasi
interamente''. Studente del liceo Tasso, era diventato amico fraterno
di Citto Maselli, un legame mai interrotto in oltre mezzo secolo, ed
aveva iniziato a frequentare le case di intellettuali antifascisti,
come i Maselli, gli Scalfari, i Pirandello, poi, negli anni del liceo,
Alfredo Reichlin, Luciana Castellina...

E' del '44 il suo
primo articolo sull'uccisione per mano delle Brigate Nere di uno
studente, Massimo Gizzi, per L'Unità clandestina che già distribuivano
nella scuola con la complicità di un bidello. Sandro è studente ma già
anche nella fila della resistenza armata. Da allora l'impegno politico
ed il giornalismo sono stati la sua vita. A volte intrecciati
strettamente, come negli anni di Nuova Generazione, di Oggi in Italia -
prima radio libera che trasmetteva da Praga - o quando, chiamato ad
occuparsi della stampa e propaganda di via delle Botteghe Oscure si
inventò la prima 'velina' politica, Parcomit. Ma all'Unità, a Paese
Sera, negli anni più recenti a Liberazione, nel dirigere quotidiani di
partito e non, è stato soprattutto un giornalista. E il Tg3, Telekabul,
è stata la creatura che ha amato di più e che ha creato un legame tra
lui e la gente - il popolo dei tempi della tv- così forte che ancora
oggi a distanza di quasi vent'anni da quando il Cda dei professori pose
fine all'avventura, tanti lo fermavano per strada chiedendogli
'Direttore, quando ritorni?'.

A battezzare il Tg3 Telekabul fu
un Giuliano Ferrara irritato dal corsivetto mandato in onda a
conclusione del servizio sul congresso socialista dell'Ansaldo, che
ironizzava sulla collocazione negli scantinati della postazione data al
tg dei cattivi.

Un nomignolo che finì sulle prime pagine dei
grandi giornali e gli regalò sette punti di share. Fu il tg che per
primo raccontò quel nuovo partito nato al nord, la Lega, che a sorpresa
aveva preso il 15 per cento dei voti a Sondrio; fu il tg che un
sondaggio rivelò essere il preferito dai ragazzi del Fronte della
Gioventù e ancora quello cui, durante la guerra del Golfo, si arrese un
gruppo sbandato di iracheni incappato in una troupe che si era
addentrata nel deserto. Fu il tg3 di Curzi che, all'indomani delle
stragi mafiose del '92, trasferi' la redazione per una settimana a
Palermo. Poi c'é stato il tg di Telemontecarlo, Liberazione e il Cda
Rai fino ad oggi e insieme, sempre, la passione politica e civile.

Con
le amarezze, in queste ultime settimane, di quanto accade in
commissione di vigilanza, e l'allarme per le sorti dell'azienda. Ancora
curioso di quel che accadeva anche quando non aveva più forza per
camminare, ma aveva voluto essere alla manifestazione del Pd che
sfilava ai fori imperiali e l'aveva salutato scandendo lo slogan
'Sandro sei uno di noi'. Guardando, con speranza, gli studenti
dell'onda.

L'ultimo sguardo professionale all'America di Obama
e insieme il rimpianto: "vorrei due anni ancora per vedere come se la
cava".

 
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SONO 20 ANNI CHE...

Post n°574 pubblicato il 21 Novembre 2008 da silvia.to



C'E' BERLUSCONI, CI DOVREBBERO DARE LA PENSIONE PER IL TROPPO STRESS.

 
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ridurre gli stipendi dei deputati no?

Post n°573 pubblicato il 20 Novembre 2008 da silvia.to


TREMONTI A MINISTERI, RIDUCETE CARTA, AUTO E RISCALDAMENTO

ROMA - Telefonini centellinati e meno auto blu.
Riduzione delle spese della politica, come quelle per gli organi
collegiali, e taglio del 20% del dirigenti più alti in grado. Ma anche
il dimezzamento delle spese della carta impiegata per relazioni e
pubblicazioni, un uso più deciso delle e-mail per ridurre le spese
postali, un turn-over pari al solo 10% per il personale in uscita (che
sale al 20% per le università) nonché il contenimento delle spese per
l'approvvigionamento di combustibile per riscaldamento e per le
bollette dell'energia elettrica.

Scatta il piano del ministro
dell'Economia Giulio Tremonti per contenere nel 2009 la spesa pubblica,
attuando quanto previsto dalla manovra approvata in estate.

Con
una corposa circolare, firmata di suo pugno e diffusa dalla Ragioneria
dello Stato, il ministro invita così le amministrazioni a tener conto
delle novità - alcune introdotte nel passato ma con impatto dal 2009 -
nel predisporre i bilanci di previsione per il prossimo anno.

"L'esigenza
di tutela la stabilità finanziaria del Paese e l'attuale situazione di
crisi dei mercati finanziari internazionali - spiega Tremonti -
impegnano il Governo a proseguire sulla strada del risanamento della
finanza pubblica perché possa realizzarsi un equilibrato e stabile
sviluppo economico". Le amministrazioni dovranno così valutare le
criticità per mettere in atto le "possibili strategie finalizzate a
realizzare un più proficua riallocazione delle risorse".

Ecco le principali voci ricordate da Tremonti nella circolari.

- LUCE E RISCALDAMENTI:
Sarà necessario adottare misure di "contenimento delle spese per
l'approvvigionamento di combustibile per riscaldamento e per l'energia
elettrici in modo tale da conseguire risparmi in linea con quelli che
devono conseguire le amministrazioni statali tenuti ad effettuare gli
acquisti tramite con convenzioni Consip", cioé con le aste on rete
gestite dalla controllata del Tesoro.

- TAGLIA-CARTA:
Le amministrazioni pubbliche dovranno ridurre del 50% la spesa rispetto
al 2007 per la stampa delle relazioni e di ogni altra pubblicazione che
viene distribuita gratuitamente o inviata ad altre amministrazioni.
Addio poi alla Gazzetta Ufficiale su carta: l'abbonamento dovrà essere
telematico.

- VERIFICA CELLULARI: Nei piani
triennali che le amministrazioni devono predisporre per razionalizzare
l'utilizzo di beni devono essere "indicate le misure dirette a
circoscrivere l'assegnazione di apparecchiature di telefonia mobile ai
soli casi in cui il personale debba assicurare, per esigenze di
servizio, pronta e costante reperibilità e limitatamente al periodo
necessario". Dovranno essere individuate "nel rispetto della normativa
sulla tutela della privacy, forme di verifica anche a campione, circa
il corretto utilizzo delle relative utenze".

- MENO DIRIGENTI:
Scatta la tagliola per i dirigenti: quelli di fascia alta vanno ridotti
del 20%, gli altri del 15%. Va rideterminata così anche la pianta
organica. C'é poi il taglio del 10% per il personale con compiti
logistico-strumentali.

- TETTO 3% A MANUTENZIONE SEDI:
La spesa per manutenzione ordinaria e straordinaria non potrà eccedere
il 3% del valore dell'immobile e scende all'1% per la sola manutenzione
ordinaria e per le sedi prese in affitto.

- AUTO BLU 'CUMULATIVE':
Vale anche per il 2009 la norma che prevedeva un taglio del 50%
rispetto al 2004 delle spese di "acquisto, manutenzione, noleggio ed
esercizio" delle auto di servizio. Viene consigliato anche "il ricorso,
previa verifica di fattibilità, a mezzi alternativi di trasporto ,
anche cumulativo".

- CONSULENZE E SPONSORIZZAZIONI:
Parte dal prossimo anno il taglio del 30% rispetto al 2004 della spesa
sostenuta per le consulenze a soggetti esterni alla p.a. (ma università
e ricerca sono esclusi da questi limiti). Diventa operativa anche la
riduzione del 30%, rispetto al 2007, delle spese per sponsorizzazioni,
anche per le società pubbliche controllate

- SPESE POLITICA:
Scattano limitazione per l'istituzione di "organismi collegiali", per i
quali va valutata la reale utilità. In ogni caso la spesa dovrà essere
il 30% di quella sostenuta nel 2007. Taglio del 50% anche per il
compenso ai dipendenti dovuti all'attività di componente o di
segretario di collegi arbitrali.

- ORA POSTA ON LINE:
Il ministro ricorda che saranno effettuati controlli a campione dal
Cnipa sull'utilizzo delle e-mail al posto delle vecchie lettere. Nel
caso non si rispettino i parametri fissati dal 2007, "verrà applicata
una riduzione del 30% delle risorse stanziate per l'invio di
corrispondenza cartacea"

- TURN OVER CONTINGENTATO:
Ogni dieci dipendenti che escono dalla Pa ne potrà essere assunto solo
uno. E anche la spesa dei neo-assunti non potrà superare il 10% di
quella del personale andato via. Il limite è però un po' più alto per
le università (il 20%)

- AUMENTI AL 3,2%: Nel
redigere il bilancio 2006 le amministrazioni dovranno appostare una
somma pari al 3,2% del monte salari da corrispondere come aumenti
retributivi per i rinnovi contrattuali.






 
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OBAMA chiude Guantanamo

Post n°572 pubblicato il 19 Novembre 2008 da silvia.to

USA: OBAMA CHIUDERA' GUANTANAMO E RITIRERA' TRUPPE IRAQ

 

 










(IRIS)
- ROMA, 17 NOV - Barak Obama, il neo presidente Usa, ha annunciato che
chiuderà il carcere cubano di Guantanamo e che ritirerà le truppe
dall'Iraq entro la fine del 2011.

"Il
risanamento dell'economia americana rimane un obiettivo primario, anche
a costo di un piú grande deficit di bilancio", ha dichiarato Obama in
un'intervista alla Cbs. Il nuovo inquilino della Casa Bianca ha
aggiunto che il carcere di Guantanamo verrà chiuso ma non ha precisato
il luogo in cui verranno trasferiti i detenuti del carcere cubano.

"L'America
non deve compiere torture. Mi sto assicurando che ció non accada piú,
cosicchè il Paese ritrovi la sua moralità", ha spiegato il neo
presidente.



ClaM

 
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HO FATTO UN SOGNO!!!

Post n°571 pubblicato il 16 Novembre 2008 da silvia.to

SI VABBE' VELTRO' ,MA MO' SVEIATE!!!

 
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CARA GELMINI

Post n°570 pubblicato il 14 Novembre 2008 da silvia.to


TI HA DETTO BENE,

DI FARE IL MINISTRO IN QUESTO PERIODO,

NEL SESSANTOTTO TI AVREBBE DETTO PROPRIO MALE,

GUARDA QUESTI VIDEO. C'E' IL RAP DI ENEA ASCOLTATELO.
Il rap di Enea





C’ho un’idea, c’ho un’idea disse Enea c’ho un’idea


e prese la parola in assemblea, c’ho un’idea


il futuro dei bambini non fa rima con Gelmini


c’ho un’idea, c’ho un’idea disse Enea, c’ho un’idea


e prese la parola in assemblea, c’ho un’idea


meglio dire no a Gelmini che indossare i grembiulini


c’ho un’idea, c’ho un’idea disse Enea, c’ho un’idea


e prese la parola in assemblea, c’ho un’idea


noi diciamo no a Gelmini day e night,


noi diciamo no a Gelmini day e night








ciao mi chiamo Enea, vado all’Iqbal Masih


e c’ho una magliettina verde mela molto chic


c’è scritto sopra: “Io amo e difendo la mia scuola”


macchè maestro unico, Gelmini sei una sola


lo sai che sono grande, sto in prima elementare


e ho già occupato la mia scuola per due settimane


dici che sono giovane e ho molto da imparare


ma siamo sotto attacco tutti e io mi do da fare


non sono certo solo, sto insieme alla mia mamma


sto con le mie maestre e abbiamo fatto una capanna


con tutti i sacco a pelo i cuscini e i tappetini


qui non ci prenderà nessuno nemmeno i celerini


i grandi stanno sempre dico sempre alla riunione


ma che c’avranno da parlare io gioco un po’ a pallone


sono tutti angosciati ogni ora ogni secondo


sembra che una gran disgrazia sia caduta sul mio mondo








C’ho un’idea…





io ho due maestre Mara e Simona


e se ci penso non so dirti quale sia più buona


e 20 amichetti uniti che è un prodigio


stiamo tutti insieme da mattina al pomeriggio


questa è la scuola pubblica, la scuola di tutti


la scuola che vogliono sfasciare questi farabutti


faccio fioccolate, lancio di palloncini


ora ho capito che c’è dietro la Gelmini


il 137 e il 133


ma se taglieranno via Simona io saprò il perché


questa aula sarà vuota, mancherà un pezzo


e che ci torno a fare a casa a mezzogiorno e mezzo


noi siamo i bambini di un’Italia malata


ci vogliono clienti per la scuola privata


ma blocchiamo il mondo e andiamo come un treno


viva la scuola pubblica del tempo pieno





C’ho un’idea…





io non ho paura, non ho paura


e questo è il rap di Enea contro la dittatura


io non ho paura, no, non ho paura


voglio stare insieme ai miei e vicino alla cultura


e se c’è la crisi chi la pagherà?


noi siano tutti uniti dalla culla all’università


perché dobbiamo vincere e lo faremo


questa è un’onda anomala a tempo pieno


se ci sono streghe, fate e roi e nani


io faccio il rap di Enea e difendo il mio domani


e cari bimbi e bimbe qui termina il racconto


ma ricordate sempre che l’orco paghi il conto








questo è il rap di Enea, ohhh Enea super rap


questo è il rap di Enea per le scuole elementari


questo è il rap di Enea ohh Enea super rap


questo è il rap di Enea tagliamo i militari

 
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MEGLIO SOLI CHE...

Post n°569 pubblicato il 13 Novembre 2008 da silvia.to

MALE ACCOMPAGNATI.
CISL E UIL SONO SEMPRE CAUTI, TANTO GLI STIPENDI BASSI SONO I NOSTRI, NOI SIAMO I VERI SANTI, FACCIAMO I MIRACOLI TUTTI I MESI.
non fate caso se il testo non coincide con la testata del giornale ho scoperto che cambia ogni giorno , si aggiorna da sola.

 
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CI RIPROVANO

Post n°568 pubblicato il 12 Novembre 2008 da silvia.to

VOGLIONO OSCURARE I BLOG
La Camera manda avanti il DDL anti-blog


Repubblica delle Banane 2



Roma - Era ottobre 2007. Il consiglio dei ministri approvava il cosiddetto "DdL Levi-Prodi", disegno di legge che prevedeva per tutti i blog l'obbligo di registrarsi al Registro degli Operatori di Comunicazione e la conseguente estensione sulle loro teste dei reati a mezzo stampa.



La notizia, scoperta del giurista Valentino Spataro e rilanciata da Punto Informatico, fece scoppiare un pandemonio. Si scusarono e dissociarono i ministri Di Pietro e Gentiloni, ne rise il Times, Beppe Grillo pubblicò un commento di fuoco sul suo blog. Il progetto subì una brusca frenata e dopo un po' le acque si calmarono. Cadde il governo Prodi.




Un anno dopo: novembre 2008. Un altro giurista, Daniele Minotti, si accorge che il progetto di legge gira di nuovo nelle aule del nostro Parlamento, affidato in sede referente alla commissione Cultura della Camera .





Minotti ne fa una breve analisi
sul proprio blog, marcando le diversità fra il nuovo testo e quello
precedente. Abbiamo tuttavia alcune differenze di interpretazione.
Diamo insieme un'occhiata ai punti salienti del progetto di Legge per
capire cosa possono aspettarsi i navigatori e i blogger italiani:

Art. 2.

(Definizione di prodotto editoriale).



1. Ai fini della presente legge, per prodotto editoriale si intende
qualsiasi prodotto contraddistinto da finalità di informazione, di
formazione, di divulgazione o di intrattenimento e destinato alla
pubblicazione, quali che siano la forma nella quale esso è realizzato e
il mezzo con il quale esso viene diffuso.



Qualsiasi blog rientra in questa definizione.



Art. 8.

(Attività editoriale sulla rete internet).



1. L'iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione dei soggetti che svolgono attività editoriale sulla rete internet rileva anche ai fini dell'applicazione delle norme sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa.



3. Sono esclusi dall'obbligo dell'iscrizione nel Registro degli operatori di comunicazione i soggetti che accedono alla rete internet
o che operano sulla stessa in forme o con prodotti, quali i siti
personali o a uso collettivo, che non costituiscono il frutto di
un'organizzazione imprenditoriale del lavoro.
All'apparenza il comma 3 escluderebbe la maggioranza dei blog dall'obbligo di registrazione e dai correlati rischi legali. Ma non è così. Ecco alcuni esempi pratici.



Il blog di Beppe Grillo ha una redazione, ha banner pubblicitari, vende prodotti. In parole povere: sia secondo il Codice Civile, sia secondo la comune interpretazione dell'Agenzia delle Entrate, fa attività di impresa.
Se il progetto di legge fosse approvato, perciò, Beppe Grillo avrebbe
con tutta probabilità l'obbligo di iscriversi al ROC. Non solo: sarebbe
in questo modo soggetto alle varie pene previste per i reati a mezzo stampa.




Affari suoi, diranno forse alcuni. Eppure non è l'unico a doversi preoccupare. Nella stessa situazione si troverebbero decine, probabilmente centinaia di altri ignari blogger.
Infatti: chiunque correda le proprie pubblicazioni con banner,
promozioni, o anche annunci di Google AdSense, secondo la comune interpretazionefa attività di impresa.



Il ragionamento è semplice. L'apposizione di banner è un'attività pubblicitaria continuativa
che genera introiti; una prestazione continuativa è un'attività di
impresa; chi fa impresa grazie alle proprie pubblicazioni deve
registrarsi al ROC; chi è registrato al ROC può incorrere nei reati di
stampa. Chi invece è in questa situazione e non si registra al ROC, può
essere denunciato per stampa clandestina (ricordiamo un caso recente).




Per quanto in nostra conoscenza, manca ancora un pronunciamento strettamente ufficiale dell'Agenzia delle Entrate (interpello)
se l'uso di qualche banner rientri nelle attività dell'impresa (ma
l'orientamento è piuttosto chiaro: banner = attività lucrosa
continuativa; attività lucrosa continuativa = impresa).



Per questa ragione, se il progetto di Legge venisse approvato come è
ora proposto, saremmo nel migliore dei casi di fronte ad una legge
passibile di più interpretazioni e quindi potenzialmente molto
pericolosa. Facciamo un esempio di fantasia, ambientato a Paperopoli.
censurapc




Rockerduck: "Se non cancelli l'articolo sul tuo blog che parla male di
me, ti trascino in tribunale per diffamazione a mezzo stampa."

Paperino: "Ma il mio blog non è una testata!"

Rockerduck: "Però hai un banner pubblicitario, quindi potresti essere
un'impresa, e quindi devi iscriverti al ROC. Anzi, se non togli
l'articolo ti denuncio pure per stampa clandestina."

Paperino: "Ok. Sob."



Provate a sostituire "Rockerduck" con "picciotto" e "Paperino" con "cittadino" e il gioco è fatto.




Artico tratto da Punto Informatico

PI - News

di Luca Spinelli

lunedì 10 novembre 2008



Attenzione: il DDL Levi non coinvolge solo i blog dal sito di Luca Spinelli



 
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OBAMA VA COME UN TRENO

Post n°567 pubblicato il 11 Novembre 2008 da silvia.to



Nel mirino di Obama 200 leggi di Bush
Dall'ecologia alle cellule staminali











Nel mirino di Obama 200 leggi di Bush  Dall'ecologia alle cellule staminali

Obama e il suo vice Joe Biden











WASHINGTON -
Alla Casa Bianca si prepara già la transizione: si prevede che ottomila
funzionari verranno sostituiti, ma anche che 200 provvedimenti
legislativi dell'amministrazione Bush verranno abrogati o modificati.
__________________________________________________________________

 A
scriverne è il Washington Post, alla vigilia del primo incontro
alla Casa Bianca tra Bush e il presidente eletto. Tuttavia il
quotidiano precisa che, in vista del "più importante trasferimento di
poteri nella storia americana", l'amministrazione uscente e quella che
le seguirà diretta da Barack Obama stanno collaborando in maniera
"eccezionale" sui temi più urgenti del momento: le guerre in Iraq e in
Afghanistan, la lotta al terrorismo e la crisi finanziaria.





Sul tappeto restano però tutte le questioni "ideologicamente e
politicamente divisive": da qui la lista di 200 provvedimenti
dell'amministrazione Bush da modificare o annullare. Tenendo conto del
fatto che già poche ore dopo il voto "il rancore della campagna aveva
lasciato il posto a un impressionante livello di cortesia" tra i due
campi. Lo stesso presidente ha ribadito ieri, nel suo discorso alla
radio, che farà il possibile per assicurare "una transizione senza
strappi".







Secondo il Washington Post
nel mirino di Obama ci sarebbero in particolare le normative sul
finanziamento alla ricerca sulle cellule staminali, sul cambiamento
climatico e su altre questioni sociali come l'aborto. "Il genere di
provvedimenti ai quali stanno guardando" sono quelli imposti da Bush
per ragioni "apertamente politiche", spiega Dan Mendelson, che si è
occupato di sanità nell'Ufficio gestione e bilancio
dell'amministrazione Clinton.







Secondo il quotidiano, quella lista già messa a punto potrebbe
ulteriormente allungarsi nei prossimi giorni, se il presidente uscente
decidesse di far passare provvedimenti dell'ultim'ora in un sussulto
finale prima di lasciare la Casa Bianca.





La portavoce del team di transizione precisa tuttavia che in realtà non
è stato finalizzato alcun piano per modificare leggi e regolamenti
esistenti. "Prima di prendere qualsiasi decisione su potenziali azioni
legislative ed esecutive - chiarisce Stephanie Cutter - Obama parlerà
con i leader del Congresso di entrambi gli schieramenti, così come con
i gruppi interessati. Ogni decisione dovrà essere discussa con gli
esponenti del governo che saranno scelti, nessuno dei quali è stato
ancora selezionato".




(9 novembre 2008)



MA UNO COSI' DETERMINATO NON CE LO ABBIAMO DALLE PARTI NOSTRE, DI QUALSIASI COLORE, IO NON SONO RAZZISTA.




 
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CHI VUOLE LICENZIARE

Post n°566 pubblicato il 09 Novembre 2008 da silvia.to

I GIORNALISTI DELLA SETTE?
CHI VUOLE CHIUDERE LA SETTE?
Cochise, 07 novembre 2008, 12:21


Perch� vogliono licenziare i giornalisti de La7?

Media e politica
E'
la domanda che si pone, da qualche settimana, il sindacato dei
giornalisti. E' la domanda alla quale la controparte, Telecom Italia
Media, non ha ancora dato una risposta convincente. Abbiamo chiesto ad
un collega di un'importante testata, esperto di economia (ribattezzato
Cochise come il grande capo Apache), di dare un'occhiata alla carte e
provare a ipotizzare una risposta. L'articolo qui sotto è il risultato
del suo lavoro




Perché si vogliono licenziare i 25 giornalisti de La7? E' la
domanda che da qualche settimana il sindacato dei giornalisti,
territoriale e nazionale, si sta facendo senza trovare una risposta
convincente fra quelle che la controparte, Telecom Italia Media,
propone al tavolo della trattativa. Ho chiesto a un collega di
un'importante testata, esperto di economia (che ho battezzato Cochise,
come il capo Apache), di dare un'occhiata alla carte e provare a
ipotizzare una risposta. L'articolo qui sotto è il risultato del suo
lavoro. Credo che il sindacato, la politica e tutti quelli che hanno a
cuore la sorte dei lavoratori ne debbano tenere conto.

Paolo Butturini
Consigliere segretario
Dell'Associazione Stampa Romana



La
richiesta di licenziare 25 giornalisti del Tg La7 è basata su ragioni
talmente deboli e contraddittorie da far chiedere quale sia la vera
ragione. La risposta possibile è una sola. L'amministratore delegato
Stella e il suo azionista di controllo, Franco Bernabé, hanno un
problema di immagine. Per tenere in piedi La7 - con i conti devastati
dalle gestioni precedenti - devono ottenere che Publitalia allenti la
sua morsa (La7 ha il 3 per cento degli ascolti ma molto meno del 3 per
cento della pubblicità); e devono fare sì che Telecom Italia compri
dalla sua tv quei prodotti multimediali che, per decine di milioni di
euro, la gestione Tronchetti Provera ha dirottato su altri fornitori,
tra cui la stessa Mediaset. Per legittimare le sue richieste, Stella
non può far altro che far vedere quanto è severo nella sua azione di
risanamento. Cosa c'è di meglio che offrirsi come ariete per l'attacco
frontale al lavoro giornalistico?


La procedura di licenziamento
collettivo aperta dalla Telecom Italia Media per 25 giornalisti del Tg
La7, infatti, sfida il sindacato a misurarsi con il tentativo degli
editori (in questo caso il gruppo Telecom) di imporre il
ridimensionamento degli organici redazionali su base del tutto
discrezionale, al di là di ogni motivazione economica. Da questo punto
di vista il documento con cui l'amministratore delegato di T.I., Media
Giovanni Stella e il direttore del tg Antonello Piroso hanno aperto la
procedura, è un esempio che tutti i colleghi dovrebbero studiare, tante
e tali sono le argomentazioni infondate e/o contraddittorie portate a
supporto della volontà di licenziare oltre un quarto della redazione.


Stella
e Piroso dicono in primo luogo che La7 è una tv di successo. Negli
ultimi cinque anni, anni difficili per il mercato della pubblicità
televisiva, comunque dominata dal duopolio Rai-Mediaset, i ricavi di
La7 sono cresciuti nientemeno che del 78 per cento, e questo anche
grazie al lavoro dei giornalisti che hanno legato l'immagine della rete
all'informazione di qualità, come tutti hanno constatato in questi
anni. Però, dicono, anche le perdite sono aumentate. A quanto pare
infatti i costi sono cresciuti del 50-60 per cento. Perché?
Stando
a pubbliche dichiarazioni dello stesso Stella, che però si è ben
guardato dal ribadirle nella richiesta di licenziamenti, la precedente
gestione di La7 (Tronchetti Provera-Campo Dall'Orto) ha largheggiato in
appalti esterni a società di produzione. L'impressione è che si
continui a largheggiare. La7 è una tv che si permette, mentre tenta di
licenziare 25 giornalisti per risparmiare 3 milioni di euro all'anno,
di comprare dalla società di produzione Magnolia un programma
giornalistico, Exit, che costa quanto alla Rai Annozero di Michele
Santoro, che fa ascolti da 5 a 10 volte superiori.


Certo, si
potrebbe anche ipotizzare che per guadagnare ascolti e pubblicità si
debba spendere di più per fare buona televisione. Come ha spiegato
all'ultima assemblea degli azionisti il presidente del collegio
sindacale, "è assai difficile immaginare di poter incrementare lo share
complessivo comprimendo ulteriormente i costi". Ed ecco invece che
Stella e Piroso annunciano "un'incisiva azione di riduzione dei costi",
naturalmente "senza penalizzare la qualità del canale". E naturalmente
a partire dal 2009, perché scrivono loro stessi che quest'anno, nel
primo semestre, le perdite sono cresciute di 9 milioni di euro. Motivi:
800 mila euro di minor raccolta pubblicitaria, il resto, oltre 8
milioni di euro, dovuti a "investimenti effettuati nei programmi di
intrattenimento e sport (coppa Uefa), investimenti pianificati con
l'obiettivo di conseguire un incremento del dato di audience nella
fascia pregiata del Prime Time". In realtà nel conto economico non si
conteggiano gli investimenti ma la spesa corrente: dunque, mentre
dicono di dover tagliare i costi di palinsesto, e perciò licenziare 25
giornalisti, i costi di palinsesto aumentano. Stella lo dice anche
nella semestrale 2008: "Più in dettaglio la minor redditività operativa
dell'emittente La7, oltre a risentire della riduzione dei ricavi, è da
attribuirsi ai maggiori costi del palinsesto. In particolare sono stati
sostenuti maggiori investimenti nei programmi di Intrattenimento e
Sport (Coppa Uefa)".


Il fatto è i vertici di Telecom Italia
Media nei loro documenti glissano anche su dati noti e interessanti.
Per esempio nel primo semestre 2008 i costi per acquisto di materiali e
servizi esterni (parliamo sempre di spesa corrente e non di
investimenti) sono saliti a 135 milioni di euro dai 104 del primo
semestre 2007: 31 milioni in più, con una crescita del 30 per cento.
Visto che chiedono di sacrificare 25 posti di lavoro per ottenere un
risparmio di 3 milioni di euro all'anno, chiedere notizie di quei 31
milioni è legittimo o è una minaccia alla libertà di impresa?


Alla
luce di quanto sopra, risulta singolare l'altro argomento di Stella e
Piroso per licenziare 25 giornalisti: "I programmi realizzati dalle
Testate giornalistiche di La7, come negli anni precedenti, hanno
conseguito ancora nel corso del 2007 un risultato negativo, pari a
circa 20 milioni di euro". Strano. Come nasca questo numero (20 milioni
di euro) nessuno lo vuole spiegare. Però pochi giorni prima di aprire
la procedura per i licenziamenti Stella ha scritto nella semestrale
2008: "Le "colonne" del Day Time restano l'informazione, la
divulgazione e la fiction, con un occhio di riguardo per gli eventi
sportivi (...) Gioca un ruolo fondamentale anche la testata
giornalistica di La7: il TG La7 delle 12:30 (2,6% di share) e
l'edizione della tarda sera (3,4%) di fatto pareggiano il dato del
2007; l'edizione principale del TG (h. 20:00) realizza invece il 2,0%
di share medio, ottenendo una crescita del 12% rispetto al 2007 (share
1,8%); inoltre, nel mese di giugno, il notiziario realizza il miglior
risultato degli ultimi 3 anni (2,4%). L'area dell'informazione ha
rafforzato il privilegiato rapporto con il proprio pubblico con una
maggiore presenza di Speciali TG che hanno soddisfatto le esigenze di
attualità straordinaria, come nel caso delle elezioni. Sono quasi 22 le
ore dedicate del 2008, per una share media del 3,6% (+14% rispetto al
2007)". L'informazione va dunque benissimo quando si parla al mercato
finanziario, dove mentire è peccato, ma diventa un disastro quando si
vogliono giustificare dei licenziamenti.






 
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GLI STUDENTI, I NOSTRI GLADIATORI

Post n°565 pubblicato il 06 Novembre 2008 da silvia.to

GLI STUDENTI, SONO STATI IN NOSTRI MODERNI GLADIATORI, HANNO LOTTATO CON FORZA E DETERMINAZIONI LE ORDE FASCISTE, MI HANNO DATO IL CORAGGIO DI CONTINUARE A LOTTARE, E A CAPIRE CHE LE NUOVE GENERAZIONI HANNO LA NOSTRA STESSA DETERMINAZIONE E FORZA DI LOTTARE PER LA DEMOCRAZIA,

GRAZIE RAGAZZI, QUESTA VOLTA LO DICO IO.LA VERITA' POI SI E' SAPUTA, SI SONO DIFESI E LO HANNO FATTO CON GRANDE CORAGGIO,CON GRANDE GIOIA VI PASSIAMO IL TESTIMONE, CERTI CHE FARETE UN BUON LAVORO,

NON PERMETTETE MAI DI FARVI PIEGARE LA TESTA.

Capisco che il video è un pò forte e può far pensare di voler fare la rivoluzione, ma è solo uno sprone a non farsi mettere i piedi in testa.

 
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OBAMA 44 presidente degliSTATI UNITI

Post n°564 pubblicato il 05 Novembre 2008 da silvia.to



Il discorso del nuovo presidente americano
CHICAGO

La giornata di oggi dimostra che «gli

Stati Uniti sono il posto dove tutto è possibile»: così ha esordito
Barack Obama, nel suo discorso subito dopo la vittoria elettorale,
dalla piazza esultante e commossa di Chicago.



«Il cambiamento per gli Stati Uniti è arrivato». Obama ribadisce la
parola chiave dalla sua campagna elettorale, "we need change" (abbiamo
bisogno del cambiamento) e parlando di fronte a decine di migliaia di persone nel parco di Grant Park, a Chicago, annuncia che il cambiamento è finalmente arrivato.




L’America può, perché è un
paese unito; l’America può, perché sa sognare. «Ho pensato stanotte a
una donna che ha votato a Atlanta» ha detto Obama. «Somiglia molto ai
milioni di persone che si sono messe in fila per far sentire la loro
voce in questa elezione, salvo un dettaglio: Ann Nixon Cooper ha 106
anni».


È stato un discorso pieno di
accenni alla lunga storia dei diritti civili che ha condotto
all’elezione del primo presidente nero, incluso un accenno a Martin
Luther King, il «predicatore di Atlanta che disse ’we shall overcome».


Obama ha ringraziato per il loro amore e il loro sostegno la moglie
Michelle («la prossima first lady degli Usa»), le figlie Sasha e Malia
e la nonna materna, scomparsa proprio il giorno prima del voto. La
moglie e le figlie lo hanno accompagnato sul palco, vestite di rosso e
nero, poi, dopo un bacio, lo hanno lasciato solo per il suo primo
discorso da presidente eletto degli Usa.



Dal palco della vittoria Obama ha promesso alle figliolette il cane che tanto desiderano: «Vi voglio tanto bene» ha detto Obama «Vi siete meritate il nuovo cagnolino che verrà con noi alla Casa Bianca». Malia,
10 anni, e Sasha, 7, sono poi tornate sul palco con la mamma. Nessun
dettaglio per ora sulla razza o sul nome di questo cagnetto che seguirà
le orme dei cani Bush, gli Scottish Terrier Barney e Miss Beazley.



Poi Obama ha ringraziato il suo staff e i volontari che lo hanno
sostenuto. “Questa vittoria appartiene a voi – continua - La nostra
campagna è partita dal basso grazie a giovani e volontari, al loro
coraggio. Questa è la vostra vittoria. Anche se stanotte festeggiamo,
sappiamo le sfide che ci attendono domani. Sappiamo che siamo nel mezzo
di una grande crisi economica, che ci sono soldati che continuano a
morire in Iraq, che ci sono nuove scuole da costruire. Forse non in un
anno, ma vinceremo queste sfide, ve lo prometto".






«Il cammino davanti a noi sarà duro» e per questo ci «sarà bisogno di stare uniti» contro le avversità. La giornata di oggi dimostra che «gli Stati Uniti sono il posto dove tutto è possibile». E
dopo otto anni di un presidente come che non ha ascoltato nessuno, il
suo successore ha promesso agli americani una Casa Bianca aperta, che
saprà ascoltare la gente: «Sarò sempre onesto con voi - ha detto, nel
discorso della vittoria alla folla di Grant Park, a Chicago - vi
ascolterò, anche se la penseremo diversamente».

sul blog UN BLOG IN DUE DI SPLINDER troverete la traduzione del discorso di OBAMA della vittoria
http://www.unblogindue.it/?p=3291

 
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MAURITS ESCHER

Post n°562 pubblicato il 04 Novembre 2008 da silvia.to










Maurits Cornelis Escher (Leeuwarden, 17 giugno 1898Laren, 27 marzo 1972) è stato un incisore e grafico olandese.


È conosciuto principalmente per le sue fantastiche incisioni su legno, litografie e mezzetinte che tendono a presentare costruzioni impossibili, esplorazioni dell'infinito,
tassellature e motivi a geometrie interconnesse che cambiano
gradualmente in forme completamente differenti. Le opere di Escher sono
molto amate dagli scienziati, matematici, logici e fisici che
apprezzano il suo uso di poliedri, distorsioni geometriche ed interpretazioni originali di concetti appartenenti alla scienza.

Maurits Cornelis, o Mauk come venne soprannominato, nacque a
Leeuwarden, nei Paesi Bassi. Era il figlio minore di un ingegnere
idraulico, George Arnold Escher, e della sua seconda moglie, Sarah
Gleichman. Nel 1903, la famiglia si spostò ad Arnhem, dove egli prese lezioni di carpenteria e piano fino all'età di tredici anni.



Dal 1912 al 1918,
frequentò la scuola secondaria; anche se eccelleva in disegno, i suoi
voti erano generalmente bassi, e dovette ripetere la seconda classe.
Più tardi, dal 1919,
Escher frequentò la Scuola di Architettura e Arti Decorative di
Haarlem; studiò architettura per un breve periodo, ma quindi passò alle
arti decorative, studiando sotto Samuel Jesserum de Mesquita,
un artista con cui sarebbe rimasto in contatto, fino a quando de
Mesquita, sua moglie e suo figlio vennero deportati dai nazisti agli
inizi del 1944 nei campi di concentramento dove avrebbero trovato la
morte. Nel 1922, Escher, avendo ottenuto una certa esperienza nel
disegno e in particolare nell'incidere il legno, lasciò la scuola.



Matrimonio ed età adulta [modifica]

Nel 1922, un anno cruciale nella sua vita, Escher visitò l'Italia (Firenze, San Gimignano, Volterra, Siena, Ravello) e la Spagna (Madrid, Toledo, Granada). Fu impressionato dalla campagna italiana e dall'Alhambra di Granada, famoso palazzo moresco del Trecento. Vi conobbe i particolari arabeschi
che adornano gli interni di questo edificio e che spesso sono
caratterizzati da motivi grafici ricorsivi, un tema che Escher
svilupperà nelle sue tassellazioni.

Escher viaggiò regolarmente in Italia anche negli anni seguenti, e fu qui, a Ravello, che incontrò per la prima volta Jetta Umiker, la giovane svizzera che sarebbe diventata sua moglie nel 1924. Escher si stabilì a Roma nel 1923 e vi restò fino al 1935, in quelli che egli stesso definirà "gli anni migliori della mia vita"; nel 1926 nasce il figlio George e nel 1930 il secondo figlio Arthur. Nel 1935,
a causa del clima politico sempre più pesante sotto la dittatura
fascista, specialmente per i cittadini stranieri, si trasferisce con la
famglia a Château-d'Œx, in Svizzera, dove rimase per due anni.



Escher, comunque, che aveva amato e tratto ispirazione dai paesaggi
dell'Italia, era decisamente infelice in Svizzera; così si mosse
nuovamente, questa volta a Ukkel, una piccola cittadina nei pressi di Bruxelles, in Belgio. La seconda guerra mondiale lo costrinse a spostarsi con la moglie un'ultima volta, nel gennaio 1941, a Baarn, in Olanda, dove Escher visse fino al 1970.


La maggior parte dei disegni più famosi di Escher risalgono a questo
periodo di tempo; il freddo, nuvoloso, umido clima olandese gli permise
di concentrarsi interamente sul suo lavoro, e solo nel 1962, quando dovette subire un intervento chirurgico, ci fu un periodo in cui non creò nuove immagini.


Escher si trasferì infine, nel 1970, a Laren, nell'Olanda settentrionale, nella casa di riposo per artisti Rosa-Spier dove poteva avere uno studio tutto per sé, ma in cui potè lavorare poco a causa delle sue condizioni di salute e dove morì il 27 marzo 1972.

Esempi famosi del suo lavoro includono le Mani che disegnano (1948), un'opera che raffigura due mani che si disegnano l'un l'altra, Cielo e acqua I (1938) nella quale giochi di luce e ombra convertono dei pesci nell'acqua in uccelli nel cielo, e Salita e discesa
(1960), nel quale file di persone salgono o scendono una scala chiusa
in un ciclo infinito, su una costruzione che è impossibile da
costruire, ma che è possibile disegnare solo avvalendosi di stranezze
della percezione e della prospettiva.


Le opere di Escher hanno una forte componente matematica, e molti dei mondi che ha disegnato sono costruiti attorno a oggetti impossibili come il Triangolo di Penrose oppure ad illusioni ottiche come il Cubo di Necker. In "Gravità", invece, dei rettili multicolori sporgono le loro teste da un possibile dodecaedro stellato.

Le implicazioni logiche, matematiche, geometriche e fisiche sono
piuttosto variegate, e coinvolgono concetti quali tra gli altri:


  • l'autoreferenzialità, appunto dove due mani si disegnano vicendevolmente.
  • I processi ricorsivi, quali l'Effetto Droste, collegati a particolari rotazioni del piano, come in galleria di stampe,
    dove un visitatore, guardando fuori da una finestra della galleria
    rivede l'edificio contenente anche se stesso, in una successione
    potenzialmente infinita.
  • Questioni di topologia, esempio la percorrenza di una superficie bidimensionale estesa in uno spazio tridimensionale come Nastro di Möbius percorso da formiche
  • L'infinito (sia filosofico che matematico), preludio alle geometrie frattali a sviluppo infinito, ad esempio nelle opere sul tema del limite del cerchio, dove un motivo ripetitivo si espande nell'infinitamente piccolo.
  • Il moto perpetuo,
    dove un trucco percettivo permette il disegno di una cascata che aziona
    un mulino e la stessa acqua torna ad alimentare la cascata.
  • Tassellature degli spazi bi e tridimensionali, impieganti "tessere" ripetute con tutte le possibili variazioni.
  • Spazi dimensionalmente diversi che si incontrano, come in rettili, dove piccoli animali preistorici escono dal mondo bidimensionale di un libro, per poi ritornarvi.

In tutte le opere non vi è solo la fredda logica delle scienze
esatte, ma mondi naturali con panorami, scorci, piante ed animali reali
od immaginari intervengono ad arricchire i suoi lavori in un'ottica
straordinariamente globale.




I suoi lavori sono stati citati da Matt Groening, l'autore dei Simpson, nel suo fumetto Life in Hell. Nella parodia di Groening della litografia Relatività (1953), conigli di cartone cadono da scale disegnate a risalire indifferentemente su tutti e tre gli assi spaziali.










 
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IL GRAN MAESTRO UNICO

Post n°561 pubblicato il 03 Novembre 2008 da silvia.to


LICIO GELLI
Con l’arrivo di Licio Gelli su Odeon, abbiamo scoperto chi era il
«maestro unico» il cui ritorno premeva tanto al premier e soci della ex
P2. Un vecchio malvissuto, direbbe Manzoni, ma ancora capace di
rivendicare il suo indecente passato. Gelli non vuole rinunciare
neppure negli ultimi anni a esercitare un ruolo torbido nella peggiore
storia italiana. All’editore di Odeon, Raimondo Lagostena Bassi,
evidentemente tutto questo non fa schifo e presenta un condannato per
gravi reati contro la democrazia come un vecchietto con una memoria
storica. Altrove sembrerebbe ridicolo; da noi no, visto che l’erede
dichiarato e il realizzatore dei piani di Gelli è premier in carica. Il
circuito Odeon tv ha pure lui un passato, essendo stato fondato negli
anni 80 da Calisto Tanzi, che lo lanciò come «tv del bene e dei
valori». E oggi sappiamo che quei valori non valevano la carta straccia
su cui erano scritti, proprio come i decreti del governo Berlusconi.
L'UNITA' 3 NOVEMBRE

 
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GELMINI, GELMINI...

Post n°560 pubblicato il 31 Ottobre 2008 da silvia.to

CIUCCIATI I CALZINI.
questo era lo slogan dei bambini, cominciano bene le creature, ha! ha! ha!

 
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PROVOCATORI FASCISTI

Post n°559 pubblicato il 30 Ottobre 2008 da silvia.to

MANDATI DA BERLUSCONI ALLA MANIFESTAZIONE DI PIAZZA NAVONA,DOPO I CONSIGLI DI COSSIGA.




belle foto segnaletiche che si sono fatti fare, stanno pure a viso scoperto, gli stupidi.
Piazza Navona è isola pedonale, come sono arrivati con un camion, avevano un permesso speciale della polizia?

 
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DAL NIENTE AL TROPPO

Post n°558 pubblicato il 28 Ottobre 2008 da silvia.to

NASCE ANCHE LA TV WEB DEI COMUNISTI ITALIANO, DA INFORMAZIONE ZERO A UNA CACIARA DI TV.
Nasce la PdCI - TV


Jacopo Venier*, 08 ottobre 2008, 11:36




Nasce la PdCI - TV

Accade a sinistra

La
televisione web dei comunisti verrà inaugurata il prossimo 11 ottobre
con dirette "fai da te" dalla piazza contro il governo. Di qui l'invito
ad iscritti e simpatizzanti ad armarsi "di telecamere, telefonini, e
macchine fotografiche e trasformarsi in cronisti"





Oggi , con l'apertura di un canale su Yuotube (http://it.youtube.com/pdcinazionale) facciamo un
primo, piccolo, passo verso quella che presto sarà la nostra televisione.
Sappiamo
che un canale su Youtube è meno del minimo indispensabile per
interagire con un universo, generazionale e dei nuovi media, rispetto
al quale per ora (tranne la straordinaria esperienza di Rinascita
on-line con cui lavoreremo in strettissimo contatto) eravamo del tutto
assenti. Cominciamo però dal minimo perché il nostro è un progetto che
guarda lontano ma cammina con i piedi per terra. Il nostro compito è
dotare il PdCI di moderni strumenti efficaci perchè la ComunicAzione
possa dare voce ai comunisti, alla sinistra, alle lotte.

Ci hanno
cancellato da tutto (TV, Radio, Giornali) ma non dalla realtà. I
comunisti si stanno riorganizzando e riprendono nelle loro mani
l'opposizione. Lo dobbiamo far sapere, lo dobbiamo
comunicare, lo
dobbiamo raccontare. Il nostro nemico lavora allo sterminio (per ora
solo mediatico) di ogni resistenza. Per chiudere una volta per tutte
l'anomalia italiana, devono sradicarci dall'immaginario collettivo.
L'obiettivo del "grande fratello" è cancellare e deformare il nostro
presente e la nostra storia per toglierci ogni speranza di futuro. Non
possiamo permetterlo; stiamo riorganizzando il fronte e questa trincea
non deve cedere.

La TV del PdCI sarà solo un dei media che abbiamo in progetto di attivare.
La
faremo con strumenti "militanti". Anche noi saremo, come il partito e
per il partito, una nave pirata, un vascello nella flotta che avrà il
compito di attaccare con la forza delle immagini, delle
nostre idee,
delle nostre parole. I servizi che già oggi trovate sul sito danno
conto di ciò che stiamo facendo, delle battaglia affianco a Cuba, per
la scuola, contro il razzismo, delle iniziative nazionali e locali.

Quello
che potrete vedere collegandovi al canale Youtube è solo una parte
minima di ciò che presto sarà a vostra disposizione. Dovevamo però
partire subito. L'11 ottobre sarà una giornata cruciale. Saremo in
piazza con le nostre telecamere e, subito, praticamente in diretta,
on-line per
raccontare il popolo comunista, per dargli la parola, perché possa esprimere, senza mediazioni, la sua voglia di riscossa.

Intendiamo
la comunicazione come lotta e, come in ogni lotta, potremo vincere solo
se saremo uniti e se ognuno sarà compagno dell'altro. Questa TV, come
tutta la linea di strumenti che man mano attiveremo, sarà quindi
orizzontale, partecipata, condivisa. Un luogo aperto dove, dalle porte
e dalle finestre, possano entrare i nostri militanti e tutta la
sinistra; uno spazio a disposizione delle lotte e delle reti e
movimenti in cui nuotano i comunisti. Vi chiediamo di armarvi delle
vostre telecamere, dei telefonini, delle macchine fotografiche e
trasformarvi in cronisti, in cameraman, nei nostri inviati nelle pieghe
della società a documentare, dalla prima linea, lo scontro di classe
ricordando che : " La verità è rivoluzionaria!".

Siamo partiti e questo "non è che l'inizio!"
In bocca al lupo a tutti noi.

*Dipartimento ComunicAzione del PdCI



 
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CONTRADDIZIONE

Post n°557 pubblicato il 27 Ottobre 2008 da silvia.to

CERCARE DI ELIMINARE LA PROSTITUZIONE,

MENTRE L'INTERO PAESE, STA' ANDANDO A PUTTANE.

 
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IN AFRICA

Post n°555 pubblicato il 26 Ottobre 2008 da silvia.to

ADOTTARE UN PAPA'
PER NON FARLO
VENIRE QUA'.
CHIESA IPOCRITA.

 
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