Un blog creato da pocorumorepertutto il 23/06/2009

NIENTE DI PERSONALE

Oddio... proprio niente forse no

 
 
 
 
 
 

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Citazioni nei Blog Amici: 23
 
 
 
 
 
 
 

 

 

IMPRESSIONI

Post n°93 pubblicato il 21 Agosto 2010 da pocorumorepertutto

Ho come l'impressione, temo fondata, che il mio caro blog sia defunto. E ce l'ho perche' non ho piu' modo di affidare a questo spazio potentissimo i miei pensieri con la giusta regolarita'. Avere un'intuizione, un guizzo, e dover aspettare tanto tempo prima di poterli pubblicare, fa perdere la freschezza e la spontaneita' che erano uno dei punti di forza del mio stile.
Le vacanze sono finite, andate, defunte anch'esse... E nemmeno da oggi... Dopo Londra, ho trascorso del tempo a casa dei miei genitori, con tutti i vantaggi e gli svantaggi che questo comporta, ma alla fine sono stata bene, e mi sono davvero riposata e rilassata. Il rapporto con mio fratello non funziona, e mi chiedo ogni giorno come sia possibile che dallo stesso utero siano potute nascere due persone cosi' diametralmente differenti. Come??? Ci lega un amore viscerale, ma le affinita' reali sono lo zero assoluto.
Ad ogni modo sono tornata qui a nord ed ho ripreso la solita routine, se non fosse che SF tornera' alla fine del mese, e quindi di solita questa routine ha ben poco... Mi manca tanto il suo sorriso, mi mancano i suoi baci e le mille espressioni del suo volto, mi manca tutto di lui a dire il vero. Ma sono una donna indipendente, e non posso dire che sto male. Questo mi rende abbastanza fiera di me. Stiamo insieme per scelta e non per bisogno. E' questo l'amore?
Oggi la citta' sta ricominciando a popolarsi, e se da un lato questo vuol dire che proprio l'estate sta finendo, dall'altra mi restituisce un bel senso di appartenenza.. E' come se io fossi qui a fare comitato d'accoglienza a questa gente che, senza rendersene conto, tanto mi ha dato negli ultimi 10 anni...
Che altro aggiungere? Ora vado a fare un po' di spesa, nel mio frigo c'e' l'eco...;-) Buona ripresa delle attivita' a tutti, vi leggero' ma dubito di riuscire a far sentire la mia voce. Ciaooooooo

 
 
 

QUI RADIO LONDRA

Post n°92 pubblicato il 04 Agosto 2010 da pocorumorepertutto

Avevo detto una cazzata. E' vero che c'e' il wifi in albergo e che potrei scrivere agevolmente, peccato che manchi proprio il tempo materiale per farlo!! Siamo stanchi ad un livello mai raggiunto prima. Io forse si', l'avevo raggiunto durante la marcia Perugia Assisi, ma avevo anche 10 anni in meno e piu' allenamento... Da stare seduti in ufficio 10 ore al giorno, a farsi 50 km a piedi in 3 gg, direi che c'e' un po' di differenza..
Ma a voi che vi frega che io ed SF siamo semi-morti? Volete sapere di Londra, presumo... E' grande, e' affollatissima, ha il meteo cangiante, ha le sigarette che costano una barca di soldi, ha le metropolitane efficientissime, ha i musei piu' importanti gratis, ha la guida dall'altra parte e ogni 3 per 2 rischio la morte quando attraverso, ha i pub affollati a qualsiasi ora del giorno, e' multietnica DAVVERO (al prox che mi dice che in Italia ci sono troppi immigrati ed e' un problema, gli taglio la lingua!!!!!), ha gente anche indigena che si veste come cazzo vuole, ha zone super-moderne e altre molto antiche, si respira modernita' nella tradizione, e soprattutto tutti parlano inglese, anche i bambini.......... ;-) E vabbe', salute al piffero, direte... E invece no, perche' a volte parlano 5 min e noi non capiamo una beata mazza, poi uniamo le tre parole che ho capito io, le 3 che ha capito SF, interpoliamo il tutto e ci inventiamo il discorso, che modestamente ci piace sempre anche se non abbiamo mai avuto la controprova di averci preso........
Ormai siamo espertoni, ci perdiamo continuamente e maciniamo chilometri, ma poi ci ritroviamo sempre. E' smarrendoci nelle vie meno trafficate dai turisti che abbiamo fatto le scoperte piu' bizzarre e divertenti... Vabbe', la faccio breve che' forse non ve ne frega niente.. Ringrazio tanto chi mi commenta, non lo faccio sotto ognuno pero' perche' con l'ipod e' una gran fatica per me scrivere.. Buona serata a tutti!!

 
 
 

TOCCATA E FUGA

Post n°91 pubblicato il 01 Agosto 2010 da pocorumorepertutto

Ho perso l'abitudine a tradurre pensieri in parole... E' troppo tempo che non scrivo un post, e troppo che non racconto nulla per iscritto...

E infatti è da 10 minuti che guardo questa pagina bianca, approfittando di una 'pausa fisiologica' di SF che si è portato con sè la guida di Londra, e che quindi presumo ne abbia ancora per moltissimo.

Sono in ferie, dopo un mese di luglio che definire faticoso è un eufemismo. Passando di qua e di là nei vostri blog, ho percepito in tutti una grande stanchezza, una pesantezza al lavoro dovuta, secondo me, al fatto che con molta gente in ferie il carico di lavoro è cresciuto esponenzialmente... Venerdì alle 18.00 avrei voluto stappare una bottiglia di spumante, tanto non vedevo l'ora di spegnere quel maledetto pc!!!

Il capo è stato gentile, è andato via prima di me e mi è venuto a salutare con bacetti inclusi, augurandomi divertimento e riposo... Quando lo vedo così sereno, penso sempre che la sera prima abbia trombato... 

Se penso che l'anno scorso sono andata in ferie temendo di dover finire di lavorare il 31 agosto... mi vengono un po' i brividi. Quest'anno almeno con il lavoro sono più serena!

Come forse avete capito, io e SF siamo in partenza per Londra. Abbiamo prenotato una vita fa, ma ora si comincia a fare sul serio. Ormai è troppo tardi per chiedervi consigli, ma se per caso volete consigliarci qualcosa di particolare da visitare, e che non sia scritto sulle guide normali, ben venga! Da lì controlleremo spesso la posta!

La cosa che mi fa adorare SF (assieme a tutte le altre) è che sul modo di viaggiare la vediamo nello stesso modo. NO STRESS. Il viaggo, la vacanza, sono percorsi di conoscenza, e non è sufficiente vedere i monumenti per essere migliori, ma "vivere" il posto in cui si è, parlare con la gente, girare per le strade, leggere i giornali, mangiare le cose tipiche, lasciarsi affascinare da qualcosa e prendersi tutto il tempo che si vuole per 'godere' delle sensazioni provate. C'è gente che si calcola l'itinerario minuto per minuto, per non 'perdersi' niente... Stimo molto chi ci riesce, perchè vuol dire che ha un'alta capacità di organizzazione, ma secondo me qualcosa se lo perdono, altrochè.

Si perdono il fantastico senso di libertà che si prova quando scegli ogni momento dove andare, cosa guardare, su cosa soffermarti, e cosa invece trascurare, perchè il fatto che ci sia una cosa che tutti vanno a vedere in un posto non implica che anche a me e al mio uomo interessi!!

Scusate, mi fermo un attimo per ridere...

E' appena tornato dalla 'seduta di gabinetto' con la guida in mano, dicendomi, con lo sguardo di un uomo che ha appena trovato la formula per il teletrasporto...

- Amore, è vero che ci prendiamo una mezza giornata per perderci nella città?

Lo adoro! Come potrebbe non essere così?

E voi come intendete le vacanze?

Passo e chiudo, vi auguro un buon mese d'agosto, con la speranza che al mio ritorno io riesca a riaccedere a Libero dal lavoro!! Speriamo!

Ciaooooooo

 

 

 
 
 

PRIMA O POI DOVEVA SUCCEDERE

Post n°90 pubblicato il 11 Luglio 2010 da pocorumorepertutto

E' successo.

Come avevo preannunciato da un po' di tempo (in effetti non credendoci fino in fondo nemmeno io) è successo ciò che temono tutti coloro che hanno un blog e lo consultano solo dall'ufficio. Gli amministratori di rete mi hanno segato ogni, e dico OGNI, possibilità di fare login su Libero... E' un miracolo che riesca ancora a visualizzare i blog di tutti i miei amici, e il mio...

Quindi questo non è un vero addio, perchè continuerò a cercare di scrivere appena possibile, e cercherò anche nuovi modi per superare i filtri... ma dubito che succederà nell'immediato, sigh.

Intanto ci tengo a tranquillizzare i miei affezionatissimi lettori. Sto benissimo, sto lavorando tanto (mi hanno confermato fino alla fine dell'anno), e con superfidanz le cose procedono superbamente. Il mio compleanno è passato senza infamia e senza lode, non so cosa ci sia da festeggiare i questa giornata quando si ha tutto l'anno una vita che ci piace... Auguri e coccole, ecco cos'ho avuto... E mi sono bastati per decidere di affrontare con entusiasmo un altro anno ancora....

E poi non so cosa raccontarvi, visto che purtroppo non riuscirò a rispondervi, mannaggia....

Buona estate a tutti, e abbiate fiducia, tornerò.

Prxt

 

 
 
 

MOMENTI...

Post n°89 pubblicato il 24 Giugno 2010 da pocorumorepertutto

La scena che si sta presentando ai miei occhi, in questo momento, è degna di nota. 15 uomini tra i 20 e i 50 anni che puntano lo sguardo verso un monitor di un pc trasformato per l'occasione in televisore. Ovviamente non stanno guardando un documentario di Piero Angela sugli gnu, nè una televendita di materassi di Giorgio Mastrota. Stanno guardando la partita della nazionale. Un'azienda di 200 persone si è fermata. Ora abbiamo preso un goal. Io ho fatto una scommessa, e finora la sto vincendo... Come dite? Stiamo perdendo? E' per questo che sto vincendo la scommessa... Uhauhauah E adesso, FINALMENTE, posso girare indisturbata tra i vostri blog... Ci vorrebbe una partita tutti i giorni...

 
 
 

A TORTO O A RAGIONE

Post n°88 pubblicato il 22 Giugno 2010 da pocorumorepertutto

Mi piace andare a fare la spesa al mercatino rionale perchè dopo un po' di settimane che ci vai, i vari commercianti ti salutano e ti sorridono, e scelgono sempre il meglio per te. O almeno te lo fanno credere. Ed io faccio finta di crederci, e ringrazio cordialmente, perchè in un mondo che va di fretta e ti salvailtempo e annulla i rapporti umani, andare in un negozietto e fare due chiacchiere col fruttivendolo e ringraziare per la frutta della volta precedente che era davvero una delizia, secondo me ancora non ha prezzo. Ieri, dopo il lavoro, spesa. E' lì, dal mio salumiere di fiducia, che succede il fattaccio. Ora voi dovete sapere che il MIO salumiere ha una settantina d'anni, e fa questo mestiere credo da sempre. E' cresciuto tra salami e formaggi, ed è sempre sorridente. E poi mi ricorda il tenente Colombo: non c'è volta che non nomini sua moglie, quello che lei dice, quello che lei fa, quello che lui fa per lei. Peccato che nessuno l'abbia mai vista, sua moglie... Mitologica quanto il Minotauro e l'Abominevole Uomo delle Nevi (e la moglie di Colombo, appunto!!). Ma sto divagando. Insomma, il negozietto era pieno, lui era rubicondo e lentissimo come al solito, e si stava avvicinando il mio turno. Alcune signore dietro di me cominciano a starnazzare, ridendo a qualche battuta ricliclata del salumiere, del tipo che a sua moglie piace il salame e lui l'ha sempre accontentata.... che quando ha conosciuto sua moglie invece di portarle un mazzo di rose le ho portato un prosciutto intero, e altre amenità del genere (io me la sghignazzavo perchè mi facevano troppo ridere le signore che ridevano... scene impagabili) e ad un certo punto una signora comincia a sostenere, a voce alta, che siamo in un paese di merda, e che fa tutto schifo, e non si può andare avanti così. Ovviamente zittiamo tutti; io timidamente faccio le mie ordinazioni, ma non si può non sentire il discorso a senso unico della signora. Praticamente il succo è che sono 10 anni che è in lista d'attesa per una casa popolare, è indigente, ha un figlio che non lavora, e il comune proprio ieri le aveva mandato la lettera per comunicarle che anche quest'anno la sua richiesta di alloggio non era stata accolta. Era disperatissima, ha fatto vedere la lettera a tutti gli astanti, poi in un attimo il suo volto si è trasfigurato, e da vittima è diventata carnefice, il volto da addolorato si è trasformato in feroce. Ha detto che è tutta colpa dei maledettissimi negri, che da quando sono arrivati in questo paese ci stanno rubando il sangue. Le negre hanno tutto, le italiane per il fatto di essere bianche non hanno più diritto a nulla. Se avesse una torcia tra le mani, darebbe fuoco a tutti i negri che incrocia per strada, e anche ai bambini, che tanto prima o poi cresceranno e diventeranno come i genitori. Ladri e puzzolenti. Ha precisato che lei non è razzista, ma se morissero tutti spenderebbe gli ultimi soldi che ha per comprarsi una bottiglia di champagne per festeggiare... Nessuno ha osato intervenire, qualcuno annuiva, qualcuno scuoteva la testa, ma tutti siamo restati muti perchè la signora non sembrava tanto in sè. Poi la luce negli occhi: ha detto che no, non sono i negri che devono morire tutti ammazzati nell'acido (sì, proprio così...), ma i dipendenti del comune, chè sono loro a dare gli aiuti e le case a quelli là. Prima che impulsivamente mi scappasse qualcosa da dire, ho pagato e mi sono avviata alla porta, ma ho fatto in tempo a sentire il salumiere che diceva: "Signora, mio figlio lavora in comune... magari se prima di andare a fare la strage passa qui a dirmelo, lo chiamo e gli dico di uscire...". Sono andata via molto turbata, come ogni volta che sento urlare, che sento minacciare, e che vedo persone reagire male perchè soffrono o hanno sofferto. Ed era su questo che mi arrovellavo in autobus, mentre con i sacchetti della spesa mi facevo spazio nella folla per fortuna non sudata (faceva un freddo suino!!): urlare e cercare di prevaricare sono atteggiamenti che servono a rimarcare le proprie ragioni o solo a passare DIRETTAMENTE dalla parte del torto? Ci sono dinamiche sociali, per l'assegnazione di una casa popolare e dei sussidi, che per un motivo o per l'altro sembrano favorire le famiglie extracomunitarie e sono, a mio parere, un tantino ingiuste nei confronti dei nuclei italiani (e lo so perchè faccio volontariato e sto dentro l'argomento, non parlo a vanvera o per sentito dire), ma c'è modo e modo di affrontare l'argomento. Ma poi pensavo che è facile parlare e avere un pensiero equilibrato quando la cosa non ci tocca da vicino. Ma poi pensavo anche che dev'essere difficile trovare qualcuno che affitti le case agli extracomunitari, e chi lo fa sfrutta la situazione alzando il prezzo per "proteggersi" dai rischi, già presupponendo che gli stranieri danneggeranno le loro abitazioni. E poi ho pensato che io nelle case di marocchini, indiani, pachistani, iraniani, algerini ci sono entrata, e alcune erano pulitissime, altre facevano oggettivamente ribrezzo tanto erano sporche e meleodoranti... Ma poi ho pensato che ho visto anche tante case di giovani studenti italiani, provenienti da famiglie rispettabilissime (sulla carta), che trattavano le cose come fossero feccia e che erano sporchi non solo fuori, ma anche dentro all'anima... Poi ho pensato che era il momento di smettere di pensare, mi sono infilata nelle orecchie le cuffie dell'ipod, e mi sono lasciata cullare dalle parole illuminate delle canzoni di Caparezza, che in quanto a testi, a mio modestissimo parere, è impareggiabile. E un ultimo pensiero mi è balenato, ma ho cercato di scacciarlo. Perchè tutti coloro che credono di avere, su qualsiasi argomento, la verità in pugno, non usano il cervello e prima di sputare sentenze non analizzano attentamente tutte le variabili in gioco? La risposta che mi son data mi è bastata, ma non mi è piaciuta. Forse molti usano il cervello per scopi che, a torto o a ragione, reputano più importanti...

 
 
 

IL SECONDO MESTIERE PIU' ANTICO DEL MONDO: IL GENITORE

Post n°87 pubblicato il 18 Giugno 2010 da pocorumorepertutto

Una ragazza che conosco molto bene anche se non riesco a definirla propriamente mia "amica", ha deciso di avere un figlio. Voi mi direte: "E quindi, che c'è di strano?". C'è che un attimo prima di dirmi questo, stamattina, mi ha detto che con il suo compagno le cose non vanno. LItigano continuamente, lui è sempre in giro con gli amici, non c'è dialogo e fanno l'amore ogni tanto, quando a lui tira più del solito. Ha detto proprio così: "Quando gli tira"... Io in questi casi, specie se non ho tanta confidenza, mi faccio un'idea della situazione (magari raccogliendo più elementi) ma non do pareri non richiesti, visto che secondo la mia modesta opinione, che perarltro condivido (cit.), non è il caso di sputare sentenze sulle vite degli altri. E, se mai ci si dovesse permettere di esprimersi, bisogna essere quanto più delicati possibili, per non creare dolore superfluo. Come ho scritto anche nel mio profilo su Libero, non apprezzo chi ha sempre la presunzione di credere di avere sempre ragione, e di vivere nell'unico modo possibile in cui sia giusto vivere. Quindi, come dicevo, io tacevo. Ho chiesto solo se è molto che va avanti, mi risponde da un anno. Un anno a fare la cameriera di un tale che ti sfrutta per non pagarsi la colf e una puttana. Questo l'ha detto lei, sia chiaro. Così, dopo qualche secondo di imbarazzante silenzio, mi fa: "Ora mi faccio mettere incinta, e lo fotto!!!! Poi vediamo se non cambia registro... " A questo punto temo mio malgrado che la mia espressione abbia comunicato quello che a parole volevo tacere, e cioè che secondo me è un atteggiamente assurdo e incomprensibile, perchè i figli sono frutto dell'amore e non della ripicca o della rabbia. Ma lei ha detto, quasi a giustificarsi con se stessa (più che con me..), che le donne sono brave a prendersi quello che vogliono, che la storia è piena di casi di donne che si sistemano per sempre facendosi mettere incinte da polli pieni di soldi, che la ricchezza ce l'abbiamo in mezzo alle gambe ma solo se sappiamo come usarla, e cose così. Se lei rimane incinta, lui la sposa, e dopo che l'ha sposata lei può stare tranquilla perchè poi gli toccherà mantenerla per molto moltissimo tempo. A me tremavano le gambe. Ho detto solo che secondo me era un atteggiamento scorretto, perchè due persone che non vanno d'accordo molto probabilmente creeranno disagi ad un figlio, che i figli non hanno colpa, e che probabilmente per lei c'è dietro l'angolo un altro uomo che spontaneamente l'amerebbe come piace a lei, e che sarebbe felice di farsi una famiglia PROPRIO con lei. Ma niente, lei ha detto che se non si sposa con questo qui ha buttato all'aria 4 anni, e lei non ha tempo da perdere che i 40 si avvicinano... Ho detto che se questa era la sua decisione, le auguravo ogni felicità, poi finalmente è arrivato l'autobus e mi ha levato dall'imbarazzo. Accendo il pc, e mi trovo una mail di un mio carissimo amico che mi dice di collegarmi in chat, perchè ha una notiziona da darmi. La notizia è che la sua compagna, da cui mi diceva di volersi separare da mesi e mesi, è incinta e lui è strafelice e non vede l'ora di essere padre!! A brevissimo si sposeranno, io ed SF siamo invitati. La sua felicità ha commosso anche me, che mi son messa a piangere come una scema davanti al pc, ma tutte le mie certezze sono andate a puttè. Quindi funziona così? Bisogna prendersi in qualche modo ciò che si vuole? Vola solo chi osa farlo? Ai posteri l'ardua sentenza...

 
 
 

POST SENZA FILOSOFIA (TORNIAMO COI PIEDI PER TERRA)

Post n°86 pubblicato il 17 Giugno 2010 da pocorumorepertutto

Mi girano... oh.. se mi girano!!! Ieri pomeriggio il cattivo tempo che si sta abbattendo nella nostra regione in queste ore ha fatto scappare via allarmato, dal lavoro, un mio collega, avvisato da sua moglie che avevano la casa allagata.... A me l'idea della casa allagata fa venire i brividi, i conati, lo sconcerto. Certo, forse appena un po' meno di un incendio o di un terremoto o della lava cocente (che vedo un po' più definitivi, ecco) ma fra le sciagure domestiche 'recuperabili' è ai primi posti nella mia personalissima classifica di preoccupazioni. Mi consolava un po' solo il pensiero che il mio collega vivesse in campagna, e che in un condominio di 5 piani problemi di allagamento non ce ne possono essere. L'acqua non è mai così alta... Ma il destino a volte si accanisce, e segue percorsi imprevedibili. E infatti sotto un sole cocente (perchè nel frattempo il nubifragio era passato ed era tornata l'estate) mi avvio verso casa e, inserita la chiave nella toppa, sento i piedi che fanno cic ciac. PANICO. La mia casetta, per cui ho contratto un mutuo ventennale e che sto arredando poco a poco per assoluta mancanza di fondi, era completamente allagata!!! Ecco, non è che si affogasse, ma quei dieci centimetri di acqua in tutta la casa non me li toglieva nessuno. E non era colpa della pioggia e del vento, bensì della rete idrica del bagno della signora al piano di sopra, che aveva sicuramente una perdita. La signora ovviamente non era in casa. E l'acqua continuava a scendere senza vergogna, avendomi bagnato tappeti, mobili, i libri in fondo alla libreria, i cassetti del comodino... Dei tappeti me ne frego, ma i miei libri!!!!!!!!!!!!!!! Il mio Ammaniti... La mia Fallaci dei tempi d'oro in cui era il mio idolo, prima di rincoglionirsi completamente... I miei Pilastri della terra (fradicia)... Il mio Camilleri della fantastica Concessione del telefono... Che traggggedia!!! Son due anni che la proprietaria dell'appartamento del piano di sopra fa orecchie da mercanti, con tutto il rispetto per i mercanti, due anni che ho il soffitto di bagno e cucina macchiati per colpa di lavori che lei non vuole fare, e 10 gg fa era venuto l'imbianchino per sistemarmi entrambi i soffitti, con tutto il disagio che questo comporta... E ora siamo punto a capo, e con gli interessi!!! Posso dire che palle, o non sta bene? Chissà cosa troverò a casa stasera... non è che qualche animo pio si offre di venire da me stasera per aiutarmi? Offro a tutti limoncello e carciofini sott'olio fatti in casa... P.S. Ma se la proprietaria non si decide a rifare tutta la rete del bagno nuova, io cosa posso fare per convincerla? Pregarla (o insultarla) in aramaico antico? Mettergli lo stuzzicadenti nel citofono, nottetempo? Mandarle lettere anonime scritte con ritagli di giornale, con la minaccia di rapirle il pesce rosso se non cambia idea? Rivolgermi banalmente ad un avvocato? Si attendono suggerimenti (l'amministratore di condominio se ne è lavato le mani, ma in effetti ha fatto bene, erano tutte sporche...).

 
 
 

VIAGGIO NEL TEMPO - 2

Post n°85 pubblicato il 15 Giugno 2010 da pocorumorepertutto

Il post di ieri è stato scritto sull'onda della nostalgia, e la nostalgia e il ricordo abbelliscono il passato fino a renderlo addirittura soave e gradevole al cuore. Oggi però mi rendo conto, rileggendomi, che mi sembra di aver pubblicato un panegirico in mio onore. E mi viene il vomito. In quell'età lì, all'epoca della scuola superiore diciamo, ero una brava ragazza, ma ero profondamente infelice ed incazzata col mondo. Ora ho rivalutato la mia vita e con essa anche quel periodo, ma all'epoca avevo un vuoto dentro che urlava e mi lacerava, e che dovevo per forza riempire con mille attività oggettivamente buone e giuste per essere in pace con la mia coscienza. Volevo salvare il mondo perchè non sapevo cos'altro fare per non sprofondare nella tristezza e nella solitudine. Ero circondata da un sacco di persone che mi stimavano e mi volevano bene, ma mi sentivo molto più sola di un gambo di sedano. Mi sentivo una schifezza, e stavo una schifezza. E secondo me lo ero pure, una schifezza. Penso che se il disagio giovanile mi fosse preso diversamente, invece di gettarmi (con ottimi risultati) sul sociale mi sarei gettata sulla droga con gli stessi ottimi risultati di diventare supertossica. Lo scrivo per onestà intellettuale, che non pensiate che sia qui a vantarmi di quanto sono brava quanto sono figa. Rifarei tutto quello che ho fatto nell'adolescenza, ma mi piacerebbe poterlo fare con la testa di adesso, e con l'attuale equilibrio. Troppo dolore inutile ed ingiustificato. Cui prodest? A nessuno. A volte, quando non ho un cactus da fare ma proprio un cactus, penso a cosa sarei oggi se avessi avuto un'infanzia ed un'adolescenza diversa, se invece di dirmi che ero una bambina e una ragazza speciale e fuori dal comune mi avessero detto che ero una ragazza "normale". Cosa vuol dire essere normali? Fare quello che fanno gli altri, pensare quello che pensano gli altri, dire quello che dicono gli altri. Meravigliosa normalità!!! Avrei donato la vita per essere definita con quell'aggettivo. A cosa serve essere eccezionali ed avere un'intelligenza superiore ed una straordinaria empatia se poi si è infelici? Ecco, questa è pocorumore, nuda davanti a voi. Più nel dettaglio non andrò, dal prossimo post tornerò con temi più giocosi e cercherò di strapparvi sorrisi, non voglio avere più niente di straordinario se non l'ironia e il senso dell'umorismo. E l'amore per SF. E qualunque sia il percorso ad ostacoli che ho dovuto superare per arrivare qui, una cosa (solo una!!!!) la posso dire con assoluto orgoglio: ora sono una donna felice, perchè conosco (e amo) tutti i miei innumerevoli meravigliosi limiti.

 
 
 

VIAGGIO NEL TEMPO

Post n°84 pubblicato il 14 Giugno 2010 da pocorumorepertutto

Il week-end appena trascorso è stato decisamente intenso, e non tanto per la quantità di cose fatte (ne faccio di più quando faccio pulizie, spesa, cucina per tutta la settimana e giro in centro per commissioni varie) quanto per la qualità. Il questo week-end, mi è sembrato di tornare diciottenne. A diciotto anni, la vostra pocorumore era veramente una personcina a modo. Non fumava, non beveva, non aveva ancora dato il primo bacio, era la prima della classe, era piena di amici sinceri, non diceva le parolacce, e aveva tanti sogni nel cassetto. Voleva salvare il mondo. Dato che le sue aspettative erano ambiziose, chè il mondo non lo salvi se devi preparare la versione di latino e accompagnare la mamma a fare la spesa, aveva deciso che sarebbe stato opportuno partire dal basso. Avrebbe salvato, per cominciare, le persone che la circondavano. E il modo migliore per farlo era, secondo lei, impegnarsi nel sociale. Così faceva volontariato per alcune associazioni umanitarie, frequentava il circolo di un partito che aveva l'impegno sociale come massimo interesse, si occupava dell'integrazione dei meno abbienti e degli extracomunitari della città, diventava amica praticamente di tutti loro regalando affetto, comprensione e sostegno (nonchè tantissime delle sue serate), scriveva l'editoriale in un giornale mensile a tiratura locale dedicato ai giovani, andava al consiglio comunale per denunciare alcune nefandezze del sistema, dava ripetizioni ai bambini del centro storico provenienti da situazioni familiari di estremo disagio e delinquenza, dedicava alcune ore all'associazione per gente affetta da sindrome di down, organizzava degustazioni per far conoscere i sapori del sud del mondo ad una cittadinanza apatica e restia alla conoscenza, prendeva addirittura lezioni di arabo e leggeva il corano per poter capire meglio l'ambiente di provenienza e il 'mondo' di persone che sembravano così diverse ma che in fondo erano, in profondità, molto simili a lei. L'anima è uguale. Bastava solo avere la voglia di ascoltarli, e la mente e il cuore aperti ai loro racconti e, soprattutto, al loro non detto. Oltre a tutto questo, pocorumore studiava, partecipava alle attività familiari e faceva la baby sitter. Anche il più sprovveduto di voi avrà notato che, per la vita privata, non restava margine. E infatti pocorumore non aveva vita privata, nemmeno un po'. Non aveva nemmeno tempo di andare in discoteca, di pensare a quale rossetto mettere e a come truccarsi, nè a quale altezza di tacchi indossare o a quanto accorciare la gonna per far vedere il pelo. Il mondo si salva con scarpe comode, viso pulito e capelli legati. Gli anni sono passati, e specie con l'università e gli esami da terminare in fretta e la casa da gestire (nel frattempo pocorumore si era trasferita) il tempo per fare tutte queste cose si era ridotto di molto. Nel frattempo però ha cominciato a fumare, a partecipare a qualche serata alcolica, a dire più parolacce e a badare un po' di più al look, chè se no sarebbe stato più opportuno rinchiudersi in convento. E sono arrivati i ragazzi. Ed è arrivato IL ragazzo (quello del post sotto). E tutta la voglia di salvare il mondo, si è tramutato in voglia di salvare LUI, che a problemi (psicologici) stava messo davvero malissimo. Grandissimo errore. Un uomo si deve amare, non curare. Per le cure ci sono i dottori. Ora il volontariato fa parte ancora delle mie giornate, le inclinazioni e le ideologie sono rimaste le stesse, ma l'impegno sociale non occupa più le mie giornate in maniera così totalitaristica. Nel week-end, però, io ed SF abbiamo conosciuto un trentenne per cui l'impegno sociale è al centro del mondo. Lui ci ha introdotto in un gruppo composto da altra gente con gli stessi interessi, giovani e adulti che si spaccano la schiena per promuovere i diritti umani per gli extracomunitari, l'accoglienza, l'integrazione, e anche il diritto civile per i più deboli. Persone che trattano tutti, da me al giornalista famoso a livello nazionale al profugo palestinese, con lo stesso affetto e impegno concreto. Persone con una meravigliosa luce negli occhi, il fuoco dell'accoglienza e della solidarietà. Persone che si commuovono raccontando dei bambini che aiutano ad integrarsi a scuola, qui in Italia, dopo che nel loro paese d'origine hanno assistito alla fucilazione dei genitori nel sonno... O delle donne che vorrebbero lavorare regolarmente ma senza documenti sono costrette a prostituirsi per mantenere, a casa, genitori malati e fratelli piccoli. Mi sembrava di aver fatto un balzo indietro nel tempo, ero in estasi mentale. E c'erano idee in circolo, proposte... Si respirava fermento intellettuale, ma non intellettualoide. Le cose vengono fatte sul serio, non solo "raccontate". Perchè la gente non è solo quella che ci fanno vedere al TG4, la gente è migliore di come la descrivono. Ed io amo l'umanità perchè non smetterà mai di stupirmi in bene, anche quando tutto sembra spingere verso il male. Non credo di aver salvato il mondo in passato, e nemmeno che mai lo farò. Posso dire, invece, che è il mondo che, ogni giorno, salva me.

 
 
 
 
 
 
 
 
 

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