VITA E ...SENSI...

CI VUOLE UNA RIVOLUZIONE (fonte: Felice Belisario IdV)

Voglio condividere con voi la sensazione che provo oggi. Mi pare che qualche nube si diradi e che appaia più chiaro quanto deciso dall’Ufficio di presidenza mercoledì scorso. E’ partita una rivoluzione nell’Italia dei Valori, una svolta non più rinviabile che in qualche modo avremmo dovuto assecondare dopo le europee del 2009 ma che, dopo le ultime vicende che ci hanno coinvolto sul territorio, ha subìto una spinta adrenalinica. Come se fosse stata tolta la valvola ad una pentola a pressione.

Ecco l’intelligenza che attribuisco a Di Pietro, ma anche alcuni di noi lo avevano capito per tempo, è di aver colto l’occasione per trasformare un’esplosione, necessaria e inevitabile, in un percorso costruttivo, condiviso da tutti.

Solo che i cambiamenti fanno paura, soprattutto quando sono così radicali, e, complice anche una certa strumentalizzazione mediatica e politica, il nostro cambiamento non è stato, e forse ancora non è, compreso da tutti. Io ripeto ciò che abbiamo condiviso in 48 ore di confronto, in cui abbiamo condiviso di essere di fronte ad un bivio e di non avere scelta. Per “ritrovare” noi stessi dovevamo “superare” noi stessi, passando da un percorso di pulizia profondo e radicato, aprendoci al mondo della società civile e a tutti coloro che sono interessati a lasciarsi alle spalle il politichese stantio. E’ un’occasione unica, il sistema della vecchia politica, che in qualche modo ci aveva avviluppato, anche per un’improvvisa crescita di consenso non controllata sul territorio, sta crollando e non è più funzionale se non a se stesso. Lo dimostra l’indignazione e la disaffezione dei cittadini nei confronti della politica. Non ultimo, il dato dell’astensionismo in Sicilia. Bisogna cambiare davvero, non basta un restyling, ed è quello che abbiamo deciso. Ed è quello che dobbiamo fare, senza tentennamenti usando il bisturi e la ramazza, senza indulgenza al nostro interno.

Certo resta una grande incognita con cui fare i conti: la legge elettorale. Pare, infatti, che la nostra rivoluzione abbia fatto molto preoccupare i vecchi partiti, che in tutto questo tempo non sono riusciti a cambiare la legge elettorale, pur invocandola a gran voce. O, meglio, la strampalata maggioranza che sostiene Monti, non è riuscita a trovare la quadra per un sistema che salvasse poltrone e privilegi in barba ai tanto millantati diritti dei cittadini e al milione e duecentomila firme raccolte per abrogare il Porcellum e tornare al Mattarellum, legge di pronta applicazione.

Il mio timore è che adesso i manovratori di destra, di centro e di sinistra approvino in fretta e furia una legge per emarginare tutte le forze scomode, tra cui l’IdV, che si battono per cambiare il sistema. Così continueremo ad avere deputati e senatori che siedono in Parlamento da oltre vent’anni che hanno depredato l’Italia e che impediranno al Paese di cambiare, ma anche parlamentari condannati, imputati ed inquisiti. Sarebbe la sconfitta della politica, che oggi ha una grande occasione. L’IdV lo ha capito e ha avviato la sua rivoluzione, non pretendiamo (almeno non subito) altrettanto dagli altri partiti, ma almeno abbiano l’onestà di stabilire regole del gioco corrette e facciano davvero gli interessi degli italiani.

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Come non essere d'accordo su questo ragionamento? Indipendentemente dalla fede politica,  credo sia un ragionamento razionale, quello che urge per la politica, se vuol ritrovare credibilità!! Una serena serata domenicale..nostante tutto!! Vi abbraccio..rosa