Espressioni

Ho una strana idea di déjà vue che si consolida sempre di più nella mia mente.
L'araba fenice della politica è risorta dalle sue stesse ceneri.
Non ha lo stesso nome, per motivi opportunisti. Non si chiama più Democrazia Cristiana, perché tanto sarebbe solo un falso marchio. Diciamo invece che è l'idea stessa di politica che ritorna alle proprie origini, quando cioè i detentori del potere oligarchico decidevano cosa manifestare al popolo e cosa invece rendere invisibile, inappropriato.
Se non fosse per l'unica variabile segno di novità costituito da internet, potrei anche avanzare l'ipotesi di un ritorno al passato.
Un passato antecedente alle lotte di classe, prima dei movimenti del '68 (1968 e non i moti dell'ottocento)
Un passato in cui tutto andava bene, non c'erano emergenze rifiuti o problemi di sicurezza determinati dalla presenza di immigranti, soprattutto rom.
Un passato in cui non c'era l'Europa ma i singoli Paesi incapaci di esercitare pressioni indipendenti da quelle americane.
Un passato in cui il futuro era determinato dalla propria estrazione sociale perché solo essa poteva garantirti una educazione superiore.
Un passato in cui andare contro il parere del vescovo sarebbe stato sconveniente.
Un passato in cui vincere al totocalcio sarebbe stata l'unica opportunità per cambiar vita.
Ed allora perché il tempo è passato. Per rendermi solo 40 anni più vecchio di allora?