Creato da: upmarine il 02/10/2006
Reporter a stile libero, anzi senza. Ovvero, un gatto attaccato ai maroni! Con le unghie. :-((

L’angolo dei barlumi

Però, dall'alto della mia età, ho visto fiordalisi correre dietro ai papaveri che si nascondevano tra le onde del grano. Ero giovane e molto meridionale.







Signore,
perché i nostri ragazzi hanno smesso di sognare il proprio futuro, mimetizzandosi nel gregge alla ricerca di un mediocre consenso?
Perché hanno perso la capacità di volare ad ali spiegate, al di sopra della vuota quotidianità?
Perché non si ribellano alla volontà di chi trova necessario che siano imbrigliati nel regno delle scimmie urlanti?
Perché hanno sacrificato il proprio diritto di sfidare il mondo?
Perché negano l'affermazione della propria capacità di eccellere?

Nemmeno Tu conosci la risposta. Vero?

 

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Pink Floyd ... su UPmariner Channel

Post n°150 pubblicato il 12 Marzo 2008 da upmarine

Ero giovane e li amavo.
Anche quando hanno cambiato stile ed hanno tirato fuori dal cilindro:
"The Wall" con la canzone "Another brick in the Wall".

Molto orecchiabile, anche cantandola in inglese.



Non avevo capito un granché, allora, del suo significato.
Non credevo che gli insegnanti fossero accusati di essere la causa del male dei giovani d'oggi. La scuola vista come fabbrica di pensieri omologati da inculcare nelle labili menti degli studenti.

  • We don't need no education: non abbiamo bisogno di educazione istruzione.
  • We don't need no thought control: nessun controllo dei pensieri.

  • No dark sarcasm in the classroom: niente buio sarcasmo nelle aule (con i maestri che sfottono i poveri ragazzi, come nel video che allego)

  • Teachers leave them kids alone!


Qui io traduco, correttamente, in "maestri, lasciate in pace i ragazzi".
Ora, a distanza di anni, mi viene il dubbio: non è che qualcuno ha tradotto in maniera erronea?
LASCIATE I RAGAZZI DA SOLI.

 
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I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
 
>> IL MALESSERE DEI GIOVANI su IL DUBBIO
Ricevuto in data 13/03/08 @ 14:05
Ho letto ultimamente un’ intervista che mi ha molto colpito. E’ quella ad Umberto Galimberti, fil... (continua)
 
Commenti al Post:
via.G.Marconi
via.G.Marconi il 12/03/08 alle 01:53 via WEB
Mi fido della sua traduzione e penso che sia attuale come testo,e' vero che ci sono buoni maestri e cattivi maestri.E' difficile il ruolo di un insegnante oltre che educatore,il suo post mi ha fatto venire in mente un pezzo del film "caterina va in citta'"dove fra tanti spunti c'è anche la figura di un insegnante la cui storia influisce sul rapporto con i suoi allievi;buonanotte
(Rispondi)
 
 
upmarine
upmarine il 13/03/08 alle 01:56 via WEB
Credo che la traduzione, ad occhio, sia corretta, a meno di qualche sfumatura su educazione e istruzione che mi hanno fatto notare. Quel che importa è la mancanza di carisma di certi educatori: mi piace come li chiami. Peccato che non abbia visto "Caterina va in città". L'ho perso per una strana coincidenza di fatti. Se dovesse ricapitarmi l'occasione non la riperderei. Grazie per il tuo intervento importante. Ho scoperto che sei appena arrivata. Benvenuta tra noi.
(Rispondi)
 
scoontrosa
scoontrosa il 12/03/08 alle 05:49 via WEB
La prima che tradussi di quell album fu "Comfortably numb"... E comunque i ragazzi si sentono soli... oggi ancor più di 30 anni fa.
(Rispondi)
 
 
scoontrosa
scoontrosa il 12/03/08 alle 22:18 via WEB
(da me c'è un messaggio per te, non da me... tutto chiaro? :-)
(Rispondi)
 
 
 
upmarine
upmarine il 13/03/08 alle 02:03 via WEB
Al messaggio di G ci sono arrivato prima che passassi da me. Incredibile, vero? Sesto senso.
(Rispondi)
 
 
upmarine
upmarine il 13/03/08 alle 02:02 via WEB
Non saprei nemmeno tradurlo: confortevolmente intorpidito? I ragazzi sono trascurati. Con me non corrono questo rischio. Hanno il mio fiato sul collo. Detta così suona male. Gli sono addosso. Anche così non è meglio. Gli sto dietro. Insomma, avete capito. Datemi un suggerimento perché non sembri un pedofilo schifoso.
(Rispondi)
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 12/03/08 alle 08:34 via WEB
Più soli di come già sono?...Hai letto dell'allegro commercio (ricariche telefoniche in cambio di sesso) che avveniva in fondo allo Scuolabus? E delle discoteche pomeridiane(quelle per i più piccoli) dove le ragazze ballano sul cubo ed aggiungono una tacca per ogni ragazzino che si fanno, in gara con le compagnette?...Sono soli Up, soli, liberi e senza alcuna forma di educazione sentimentale e sessuale...Siamo proprio una generazione pedagogicamente perfetta....;-((
(Rispondi)
 
 
upmarine
upmarine il 13/03/08 alle 02:06 via WEB
Cara Carpédine (ma tu un nome ce l'hai?) anche ai miei tempi c'erano certe porcherie. Solo che non venivano divulgate. Tuttavia qualcosa di diverso c'era: tutti sapevamo qual'era il confine tra bene e male. Ora sembra che tutto sia relativo. Dove stiamo sbagliando?
(Rispondi)
 
 
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 13/03/08 alle 08:29 via WEB
Aaaah, allora eri tu quello in fondo al pulmino....;-)))) firmato Maria, quella dell'attimo fuggente
(Rispondi)
 
Eric_Van_Cram
Eric_Van_Cram il 12/03/08 alle 09:02 via WEB
meglio soli che male accompagnati. ma molto meglio ben accompagnati che soli.
(Rispondi)
 
 
upmarine
upmarine il 13/03/08 alle 02:06 via WEB
Tremendamente vero. C'è modo di scegliere?
(Rispondi)
 
 
 
Eric_Van_Cram
Eric_Van_Cram il 13/03/08 alle 09:14 via WEB
un po' sì. soprattutto, tu puoi scegliere di essere un buon insegnante :)
(Rispondi)
 
SandaliAlSole
SandaliAlSole il 12/03/08 alle 10:39 via WEB
è che manca la via di mezzo: o troppo soli, o troppo accompagnati. solo che quella via di mezzo è la più faticosa. Però è bello provarci, percorrendola insieme.
(Rispondi)
 
 
upmarine
upmarine il 13/03/08 alle 02:09 via WEB
Qualcosa la stiamo facendo nel nostro piccolo. Vero, Miti? Ci stiamo provando, almeno a far trapelare dai nostri blog i nostri buoni princìpi, i nostri valori morali. Ci stiamo provando, insieme. Come vorrei sapere di essere letto dai nostri ragazzi? Sarei più motivato.
(Rispondi)
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 12/03/08 alle 19:00 via WEB
posso essere pedante? "non abbiamo bisogno di istruzione", non "di educazione". il fatto è che questo caso di false-friends può essere alla base di qualcuno dei mali di oggi: non credi.:)
(Rispondi)
 
 
upmarine
upmarine il 13/03/08 alle 02:14 via WEB
Tu non sei mai pedante, caso mai perfezionista. Hai ragione, Ody. La mia è deformazione professionale: mi sento sempre di educare e non di trasmettere solo semplice istruzione. Nonostante io insegni chimica. Attraverso il mio insegnamento cerco di trasmettere correttezza, passione, preparazione, conoscenza, consapevolezza. Qualcosa arriva. Non subito, ma a distanza di anni i miei ex studenti (ormai professionisti affermati) mi spediscono e-mail di gratitudine e scuse per non aver saputo capire al tempo il mio rigore.
(Rispondi)
 
 
 
odio_via_col_vento
odio_via_col_vento il 14/03/08 alle 08:36 via WEB
certo, è così. l'altro giorno dei miei allievi che ho riaccompagnato in macchina, da un convegno, ad un certo punto hanno esternato la loro meraviglia per il fatto che io sapessi scherzare e ridere. come esaminatrice devo sembrare una statua di sale, immagino.:) poi però inizia la comunicazione vera, non solo la trasmissione di nozioni. e con molti si crea quella specie di strana amicizia (non saprei come altro definirla) tra "non uguali", tra età e ruoli diversi, voglio dire, che è importantissima, bellissima, un sentimento e un rapporto antico. il mio amato "maestro" definiva proprio così le figure: "maestro e allievo". perché "professore e studente" è troppo asettico. con alcuni, passano gli anni, e ti riconoscono maestro di vita, di esperienza, indicatore di una via.
(ma anche noi impariamo tanto da loro!)
(Rispondi)
 
 
 
 
upmarine
upmarine il 14/03/08 alle 16:12 via WEB
Da qualcuno di essi. Io ho sempre detto che mi basta una manciata di studenti in gamba per sentirmi pungolato a dare il massimo di me stesso. Questo implica un continuo confronto: è da questo che traiamo la motivazione per migliorarci.
Ho corretto educazione in istruzione. Giustamente, conta il significato universale e non la mia sola interpretazione.
(Rispondi)
 
dolcefondente
dolcefondente il 12/03/08 alle 22:05 via WEB
Se magari si finisse di trasmettere amore attraverso le cose (materiali), come se fosse l'impeto piu' importante del mondo di oggi:cioe' ti amo dicendoti si a tutto,comprando ,comprando ,comprando .Ma il vero amore non si compra...cosi' come l'ascolto,la serenita',l'attenzione ,la comprensione.Solo che il mestiere di genitore e' l'unico mestiere in cui non c'e' una busta paga e molti genitori purtroppo dedicano meno tempo ai figli proprio per un lavoro che sia redditizio.
(Rispondi)
 
 
upmarine
upmarine il 13/03/08 alle 02:15 via WEB
Hai ragione, dolce effe. Ci hanno manipolato le menti facendoci credere che il benessere non può prescindere dal possedere. E lo abbiamo trasmesso anche ai nostri ragazzi, questo virus.
(Rispondi)
 
dianavera
dianavera il 12/03/08 alle 22:18 via WEB
Mario Luzi --------------------------------------------- La notte lava la mente. Poco dopo si è qui come sai bene, file d’anime lungo la cornice, chi pronto al balzo, chi quasi in catene. Qualcuno sulla pagina del mare traccia un segno di vita, figge un punto. Raramente qualche gabbiano appare. (Garzanti Editore)
(Rispondi)
 
 
upmarine
upmarine il 13/03/08 alle 02:17 via WEB
Basterebbe sapere che chi non è ancora gabbiano sia comunque pronto al balzo.
(Rispondi)
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 12/03/08 alle 22:24 via WEB
Anch'io la traducevo "da soli" nella mia ignoranza. Credo invece che gli insegnanti siano fondamentali nella crescita e formazione di un bambino/ragazzo; oltre la famiglia c'è la scuola come primo modello comportamentale e di insegnamento di regole durante la crescita. A parte il naturale periodo di ribellione, aggressività e rifiuto delle regole stesse, credo che trovare degli insegnanti seri, che "tengano duro" non possa fare che bene alle giovani menti. Io mi ricordo ancora alcuni professori che ho molto odiato, ad esempio la prof di italiano che era molto severa, ma chissà perchè, mi ha insegnato molto.
(Rispondi)
 
 
upmarine
upmarine il 13/03/08 alle 02:18 via WEB
Parlagli di te ai tuoi figli. Farai solo del bene.
(Rispondi)
 
no.snob
no.snob il 12/03/08 alle 23:13 via WEB
...non abbiam bisogno di istruzione...è tristissimo!
(Rispondi)
 
 
upmarine
upmarine il 13/03/08 alle 02:22 via WEB
Io sarò vecchio, ma la mia sete di conoscenza, di sapere e di istruzione l'ho avuta fin da ragazzino. E' stata una malattia infantile. Altro che inutile: chi mi conosce dal vivo vede in me un uomo soddisfatto. Perché, se non per la mia passione. Andate nel mio sito, pulsante in alto. Leggete le mie passioni. Vedrete che non ho mai finto. Il sito è più vecchio del del blog. Mi sono dichiarato prima.
(Rispondi)
 
ilmondodiAle
ilmondodiAle il 13/03/08 alle 00:39 via WEB
Questo è un tema che mi sta molto a cuore...Credo che ci troviamo di fronte a una crisi generalizzata della società che vede, in primo luogo, l'istituzione famiglia sempre più in difficoltà, genitori sempre più presi dai ritmi del lavoro, dalla ricerca ossessiva del benessere, e così hanno sempre meno tempo da dedicare ai figli. Ai quali si concede tutto per sopperire alla mancanza del tempo e degli affetti e si lasciano sempre più soli di fronte ai cattivi modelli. Così vengono meno i principi, i valori e le regole e i nostri ragazzi appaiono sempre più fragili, disorientati. La crisi si estende anche alla scuola...Sicuramente ci sono insegnanti che farebbero meglio a cambiare professione, ma non posso non considerare - nella formazione dei ragazzi - il ruolo di quelli che invece si adoperano in situazioni davvero difficili e con competenza, passione,autorevolezza e non autorità, riescono ad entrare in relazione con loro stabilendo rapporti davvero speciali , tali da renderli persone 'significative' nel percorso di vita di ciascun ragazzo. Ciao Up, un bacio, Ale:-)
(Rispondi)
 
 
upmarine
upmarine il 13/03/08 alle 02:26 via WEB
Tu sei una di quelle maestre (mi è sempre piaciuto essere chiamato maestro: così chiamo il mio maestro, colui che mi guida ancora oggi nella ricerca) che non ha bisogno di imporsi per far rispettare le regole. Sono sicuro che i tuoi alunni accettano le tue regole perché gliele insegni con il sorriso sulle labbra.
(Rispondi)
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 13/03/08 alle 07:09 via WEB
Temo ci sia anche un problema di mancanza di insegnanti. Ora pochi vogliono ancora insegnare, poi magari lo fanno per un po' e a causa di difficoltà economiche e logistiche magari oggettive dopo pochissimo vanno via. E i ragazzi si ritrovano a dover ricominciare con qualcuno che ha solo pochi anni più di loro, nessuna esperienza e poca vocazione. Cosa quest'ultima a mio parere più importante di tutte per l'insegnante, il medico e il prete. Non ci si può improvvisare maestri. L'anno prossimo dovrò iscrivere mio figlio alla scuola elementare e sinceramente sono in grossa difficoltà per quello che sento e vedo. Pensavo di continuare con scuole private gestite da suore perchè almeno ti trasmettono, oltre alla cultura indispensabile, dei valori che ti rimangono e oggi mi sembra che non sia sufficiente avere una buona famiglia alle spalle per difendersi dal mondo attorno.
(Rispondi)
 
 
upmarine
upmarine il 14/03/08 alle 16:18 via WEB
Hai messo il dito nella piaga. A forza di dar addosso alla classe degli insegnanti questo ruolo è visto come uno stato di paria nelle gerarchie professionali. Pertanto, di insegnanti con la I maiuscola ne vengono fuori sempre di meno. Tuttavia, essendo questa una vocazione, interviene una certa forma di selezione. E' per questo che ce ne sono poche, di buone, a disposizione delle scuole. Quel che è peggio è che anche la formazione passa attraverso insegnanti sempre più scadenti. E' un circolo vizioso da interrompere. Non smettere di sognare. Bel nick.
(Rispondi)
 
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 14/03/08 alle 19:02 via WEB
grazie
(Rispondi)
 
ilike06
ilike06 il 13/03/08 alle 08:57 via WEB
sulla mia strada non incontrato insegnanti che mi abbiano lasciato davvero qualcosa... l'unico, forse, è mio marito. ma il mio giudizio su di lui potrebbe non essere abbastanza obiettivo. il vero problema è che, a volte un maestro che riesce ad insegnare non solo la sua disciplina, ma anche buoni principi, poi nella vita privata si ritrova a non avere un ottimo rapporto con il proprio figlio... ironia della sorte? o sfiga bella e buona? ciao Uppino
(Rispondi)
 
 
upmarine
upmarine il 14/03/08 alle 16:20 via WEB
Ciao Fatina. Come tu hai appena scritto nel tuo blog, il calzolaio va con le scarpe rotte. Il problema è che noi insegnanti ci portiamo il nostro ruolo anche a casa, e questo sovraccarica la prole. I figli hanno bisogno anche di genitori e non solo di insegnanti.
(Rispondi)
 
svitol5
svitol5 il 13/03/08 alle 14:04 via WEB
Non conoscevo la situazione delle scuole in Inghilterra a quel tempo; rapportandola ora alla situazione scolastica attuale italiana direi invece: MAESTRI, COINVOLGETE, PLAGIATE, FATE INNAMORARE DELLA SCUOLA I RAGAZZI (SE CI RIUSCITE, MA POCHI CE LA FARETE) ... Poi ti mando un track su un mio post, credo attinente. Hai risvegliato comunque un mio mito: 2 anni fa avevo comprato tutti e 5 i DVD del concerto del "Live 8" solo per le 4 canzoni che hanno fatto insieme, riuniti dopo tanti anni. Superiori, anche da "vecchi" ... Grazie del ricordo e della musica. Vito
(Rispondi)
 
 
upmarine
upmarine il 14/03/08 alle 16:25 via WEB
Grazie Vito. Il tuo post è molto pertinente e lo avevo commentato con la mia classica sintesi ironica, che ora ho trovato squallida a rileggerla. Dobbiamo far innamorare i ragazzi non della scuola ma della cultura. Invece sembra che sia un compito irrealizzabile. La musica dei PF per me ha un pregio unico: è immortale. La mia generazione è identificabile con quel genere di musica, ma questo non è un merito. Mia madre ama ascoltare claudio villa e nilla pizzi. Ad ognuno il suo. Ciao.
(Rispondi)
 
morton0
morton0 il 14/03/08 alle 10:53 via WEB
Temo tu abbia ragione :-(
(Rispondi)
 
 
upmarine
upmarine il 14/03/08 alle 16:28 via WEB
Non darmi sempre ragione. Fa qualcosa. Cerca di risolvere la situazione politica italiana. Cosa stai facendo per combattere la fame nel mondo? Confido in te, ma non ti sentire pesantemente oberata da un compito difficile. :-)
(Rispondi)
 
Fajr
Fajr il 14/03/08 alle 21:07 via WEB
Ho conosciuto Anna quando era una ragazzina di dieci anni o poco più. Stamattina s'è laureata, dopo non pochi sacrifici e peripezie. La sua prima telefonata, al termine dell'esame, è stata per me. Bello, no?
Ciao, Up. (hai ragione da vendere!) :o))
(Rispondi)
 
 
upmarine
upmarine il 15/03/08 alle 00:19 via WEB
Che bello cara fiordaliso, è proprio bello e capisco il tuo orgoglio. Ho regalato una laurea, pochi mesi fa, ad una donna matura che Dio sa di quanto ne aveva bisogno. Intendiamoci, non la laurea, tanto meno gli esami. Parlo del mio contagio per la voglia di arrivare in fondo in tanti momenti in cui voleva abbandonare. Non sta per niente bene fisicamente, per questo voleva lasciare. Ogni volta che la chiamo per sentire come sta il suo sorriso mi arriva come un treno anche dall'altro capo del telefono. Sento il suo bene e questo mi gratifica.
(Rispondi)
 
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