la sete verde

come il colore dei pesanti abeti

WALLACE STEVENS
DOMINAZIONE DEL NERO

Di notte, accanto al fuoco
i colori dei cespugli
e delle foglie cadute,
ripetendosi,
roteavano nella stanza,
come le stesse foglie
roteanti nel vento,
Sì, ma il colore dei pesanti abeti
entrò a lunghi passi.
E ricordai il grido dei pavoni.

I colori delle loro code
erano come le foglie stesse
roteanti nel vento,
nel vento crepuscolare.

Sorvolarono la stanza,
proprio come calavano i rami degli abeti
fino a terra.
Li sentii gridare, i pavoni.
Era forse un grido contro il crepuscolo
o contro le stesse foglie
roteanti nel vento,
roteanti come fiamme
roteavano nel fuoco,
roteanti come le code dei pavoni
roteavano nel rumoroso fuoco,
rumoroso come gli abeti
pieni del grido dei pavoni?
O era un grido contro gli abeti?

Dalla finestra
vidi i pianeti radunarsi
come le stesse foglie
roteanti nel vento.
Vidi la notte venire,
venire a lunghi passi come il colore dei pesanti abeti.
Ebbi paura.
E ricordai il grido dei pavoni.

versi tratti da WALLACE STEVENS TUTTE LE POESIE,
dal Meridiano Mondadori a cura di MASSIMO BACIGALUPO,
alle pagine 13, 14 e 15

OPA TSUPA
LES DEUX GUITARES

FOTOGRAFIE
di
CESARE COLOMBO

GIAN: impressioni su Wallace Stevens 

Null'altro
se non il nostro umore
fruga braci di ricordi
sotto ceneri di selve.
Un bifora scolpita sull'iride
attende l'attimo sole
che dirama e inuclea. 

fuck nota

c’è l'odore pungente
di resine piante,
che mi altera quanto basta
da consentire
uno stupore utile
da adattarmi
al modo e tempo del bosco