Creato da bluaquilegia il 06/01/2014

la sete verde

"Avete 'n vo' li fior' e la verdura | e ciò che luce od è bello a vedere; | risplende più che sol vostra figura: | chi vo' non vede, ma' non po' valere." Guido Cavalcanti

 

 

« ospiteLA POESIA FA MALE MA PER... »

la mano sulla leva tarata

Post n°360 pubblicato il 18 Settembre 2019 da bluaquilegia

 

TED HUGHES

IL PUNTO SENSIBILE
dalla raccolta BIRTHDAY LETTERS -
LETTERE DI COMPLEANNO

 

Le tue tempie, dove si affollavano i capelli,
erano il tuo punto sensibile. Una volta, per prova,
lasciai cadere una lima fra gli elettrodi
di una pila da dodici volt: esplose
come una granata. Qualcuno ti collegò.
Qualcuno spinse la leva. Di schianto
ti scagliarono la folgore nel cranio.
Nei loro camici bianchi di candeggio, le facce sbiancate,
si sporsero di nuovo,
per vedere come stavi, stretta alle cinghie.
Se i denti erano interi.
La mano sulla leva tarata
che di nuovo non sentiva niente
se non che quel niente spingeva a sentire
un qualche fremito di sensazione. Il terrore
era la nuvola della tua
attesa di quei fulmini. Io vedevo
un ramo di quercia reciso di schianto.
Tu la gamba di tuo Papà. Per quante convulsioni
sopportasti che quel dio di afferrasse
alle radici dei capelli? Le esplosioni
si ritrassero di nuovo nelle nuvole. Che cosa si levò
vaporizzato? Là dove le aste percorse dal fulmine piansero
rame e il nervo gettò via la sua pelle
come un bimbo in fiamme
che fugge dal lampo della bomba. Ti lasciarono cadere
rigido pezzetto ricurvo di fil di ferro
sulla rete elettrica di Boston. Le luci
della Senate Hause si abbassarono
mentre le tua voce si tuffava dentro di te,
attraversando tutta la cantina-rifugio.
Riemerse, anni più tardi,
sovraesposta, come una radiografia -
sulla mappa cerebrale ancora le chiazze scure
delle cicatrici della tua ritirata,
terra bruciata. E le tue parole,
visi distolti dalla luce,
che trattenevano i propri visceri.


versi tratti da HUGEHS POESIE
MONDADORI EDITORE - I Meridiani, 2008
pagine dalla 1052 alla 1055

 

 



 

 

 



Several: "solo" questo

ho sempre amato il disordine apparente della natura...
perchè irregimentare arbusti e cespi di fogliame e grappoli di fiori?
il tuo rosaio lo immagino bellissimo e con un grado assoluto di bellezza,
solo questo


Gian: “solo” questo

Il tenero sole di settembre
allegerisce il volo delle farfalle.
Lo sciame colorato
si posa, leggero, sui cardi in fiore
sul granturco ocra.
Solo una farfalla candida si posa sulla mano.
Dolce riparo di un breve e ultimo volo.


Woodenship: "solo" questo

La crudeltà non è che un lampo,
la scommessa che una mente possa
illuminarsi elettricamente:sì, proprio come una lampadina.
Ma il cervello non necessita
d'essere illuminato,ha bisogno
soltanto di trovare un equilibrio
tra chiari e scuri.
Proprio come in un rosaio,
dove fiori, foglie e spine
s'alternano,
armoniosamente,
nel concedersi sprazzi di sole
a turno,
in ciò assistiti dalla brezza,
sussurrante tra i petali,
che non esiste
una rosa uguale ad un'altra.



Roberta: "solo" questo


Forse ci arriveremo, un giorno, spaventa,
la variabile che si potrebbe invece tornare indietro,
nelle maschere di progresso di cui ci nutriamo,
ma che spingono certe rose, al marciume,
per dimostrare invece quanto siano fiorenti
quelle finte di cartapesta, e patinate, senza odore.
Inoltre, in questi versi lassù donati a fare della letteratura nella chiave più alta (poesia quindi,),
- anche la comprensione di altro.
Gli esperimenti umani (?) disumani,
ai quali veniamo sovente sottoposti dai nostri simili (dissimili) solo per gioco, oppure per prova a che'
vedere con quanta resistenza, possiamo resistere,
disarmati all'imbambolamento, - per vedere -
da parte di medici dissennati (è una metafora) -
quanto ancora è viva la fiamma del cuore,
dentro.


Giorgio: solo questo

 

 

 







fuck nota

tabù. tutto ciò che appartiene al non
comprensibile, tutto ciò che sfugge la catalogazione
in grado di produrre una certa forma di
intendimento, tutto è tabù.
e nel momento in cui il mistero di noi
stessi, della nostra attitudine, della nostra
unicità, della nostra differenza, si manifesta con forza,
il terrore s' insinua, il panico assale.
la ricerca di una normalità diventa
l'unica ricerca, perché essere al di fuori
della convenzione, questo diventa l'unico
evento da dissimulare, nascondere e, alla fine,
allo stremo delle forze, da sopprimere.

il mio rosaio preferito, folto di foglie verdi e spine
acuminate, è bellissimo:
rifiorito pesa e si piega alla massa di
splendidi fiori. non ho mai osservato
se siano tutti identici, non mi è mai
parso importante, sento importante
il grado di bellezza dell'insieme, solo
e solamente questo

 

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
Citazioni nei Blog Amici: 31
 

ULTIME VISITE AL BLOG

woodenshipleggereeemma01bluaquilegiaossimorareleardglje_est_un_autrecassetta2PerturbabiIecaffeinadgl51anima_nomade0gianor1Perturbabileseveral1
 

ULTIMI COMMENTI

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo i membri di questo Blog possono pubblicare messaggi e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963