la sete verde

tra sonno mancato e mancata veglia

IOSIF BRODSKIJ

Serie d'osservazioni. Angolo caldo.
Lo sguardo lascia una scia sulle cose.
L'acqua si ripropone come vetro.
L'uomo è mostruoso più del proprio scheletro.

Sera con vino rosso in nessun posto.
Una veranda assalita dai salici.
Appoggiandosi al gomito riposa il corpo
come morena fuori dal ghiacciaio.

Fra un millennio un fossile bivalve estrarranno
da questa tenda, e rivelerà fra le nappe
l'impronta di due labbra che non hanno
nessuno a cui augurare "Buona notte".

versi da: Poesie, Adelphi Editore, Milano 1986




GIORGIO SAVIANE

"Fu allora o fu secoli dopo che vidi un uomo immobile dentro al mare trasparente, in attesa che i pesci passassero dalle sue mani aperte? Gli anni contano poco per una storia che ha veicoli intuitivi, contavano per noi che misuravamo il tempo dal consumo dei denti e dall'indurirsi delle giunture."

brano da: Il Mare Verticale, Rusconi Editore, 1974

GIAN

Post nota

Per udire le tinte degli assenti
mordo lo spazio
e i suoni che lo circondano.
Mentre gioisco del "la"
di ogni ballerina
imbastisco di spille le palpebre.
Ma mi ritrovo lo sguardo co occhi cispati
dagli inganni dei sogni.

fuck nota

grande assente, signor sonno,
nelle notti in cui davvero scompari del tutto,
io ti amo di più e ti assecondo nelle tue voglie,
nelle tue fughe.
con addosso lo splendido vestito grigiazzurro stanchezza,
acchiappo Bordskij dalla libreria e mi schiaccio in un angolo
della poltrona.
nel sentiero silenziovattato che porta
alla prima luce, incontro, nel ricordo,
il mare verticale di Saviane.
se non fosse per te, caro il mio grande assente,
come potrebbero capitarmi in salotto il poeta
Iosif Brodskij e lo scrittore Giorgio Saviane?