la bradipessa

alla ricerca dei propri limiti, delle proprie potenzialità e di (un po') di autostima

 

CONTATTA L'AUTORE

Nickname: sillylamb
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 46
Prov: MI
 

DEDICATO A S.

 

"Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere "noi" in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.

Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l'un l'altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l'ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perché insieme è gioia...                                          


Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto."


Neruda

 

 

 

DEDICATO AL LEO, AL KIMBA E A DIVERIA

immagine

Dio creò il Persiano perchè l'uomo potesse accarezzare il leone.

Dovremmo essere saggi la metà dei gatti. E anche belli la metà.

I gatti sono stati messi al mondo per contraddire il dogma secondo il quale tutte le cose sarebbero state create per servire l'uomo.

 

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Messaggi di Febbraio 2006

ZUPPA ALLA VALPELLINETZE

Post n°49 pubblicato il 28 Febbraio 2006 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Visto che stasera parto per una mini-settimana bianca in Val d'aosta e nn credo di riuscire a scrivere altro fino al mio ritorno, vi lascio anche questa ricetta, che è una delle mie preferite ed è l'ideale per salutare l'inverno che sta finendo.

Ingredienti: 1 verza, 300g di fontina, 12 fette di pane nero, cannella, brodo di carne, noce moscata

Preparazione: Pulite e sfogliate la verza e scottatela in acqua bollente salata per 5 minuti. In una pirofila dai bordi alti fate uno strato di pane precedentemente tostato, uno di verza e uno di fontina. Continuare fino a esaurimento degli ingredienti. Coprire con il brodo bollente, profumate con la cannella e la noce moscata e passate il tutto in forno caldissimo per 30 minuti.

 
 
 

MACCHERONI ALLA CREMA DI CARCIOFI

Post n°48 pubblicato il 28 Febbraio 2006 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Era da un po' che nn scrivevo più ricette, ma dopo tanto camminare bisogna pur mangiare qualcosa per ritemprare le forze! E quindi provate questa.

Ingredienti: 400g di maccheroni, 6 carciofi, 200g di ricotta, 4 filetti d'acciuga, 4 cucchiai di parmigiano grattugiato, 2 cucchiai di capperi sotto sale, olio, sale, pepe

Preparazione: Fate cuocere i carciofi nell'olio per 20 minuti: alla fine dovranno essere quasi sfatti. Frullateli col mixer insieme alle acciughe e ai capperi dissalati, poi mescolateli alla ricotta e al parmigiano. Lessate al dente i maccheroni e conditeli con 2/3 della crema ottenuta, eventualmente allungandola con un paio di cucchiai dell'acqua di cottura della pasta. Mettete la pasta in una pirofila da forno, coprite con la restante crema e fate gratinare in forno caldo per 15 minuti.
VARIANTE: Potete sostituire i capperi e le acciughe con un trito di prezzemolo e maggiorana fresca e potete arricchire la preparazione con del caciocavallo tagliato a dadini.

 
 
 

ALTRO TEST

Post n°47 pubblicato il 28 Febbraio 2006 da sillylamb
 
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Prima o poi questi blog si assomiglieranno tutti, ma compilare i test mi diverte e quindi perdonatemi la poca originalità.

1) se fossi del sesso opposto mi piacerebbe chiamarmi: Leandro
2) se potessi teletrasportarmi in casa di qualcuno andrei da:  Probabilmente la mia amica Claudia di Torino che vedo così raramente...
3) se dovessi scegliere di vivere preferirei di giorno o di notte? di giorno senza dubbio
4) se potessi scegliere il mio lavoro ideale: o quello che faccio (il veterinario) o gestire un agriturismo
5) se potessi decidere l'ora in cui alzarmi dal letto per il resto della mia vita? dipende da cosa devo fare durante la giornata...
6)se potessi decidere l'ora in cui andare a dormire per il resto della mia vita?  anche le 22...
7) se fossi invisibile e avessi davanti il mio capoufficio... ascolterei i commenti su di me
8) se fossi invisibile e avessi davanti il mio/la mia ex... nn è una cosa che mi interessa...
9) se fossi invisibile e avessi davanti il mio attore/attrice preferito...  idem...
10) se fossi invisibile e potessi guardare una persona che si fa la doccia... non è tra le mie fantasie..
11) se dovessi scegliere un cibo da togliere dalla mia tavola per sempre: le rape
12) se quella volta avessi... avuto meno coraggio forse starei ancora a piangermi addosso
13) se dovessi sigillare un canale del mio tv:  pure tutti....
14) se dovessi decidere il modo in cui morire: un infarto a 60 anni
15) se dovessi scegliere tra pub e disco:  pub
16) se dovessi scegliere tra pizza e cinese: pizza
17) se dovessi scegliere tra campeggio o hotel 5 stelle? l'albergo (nn sono per niente spartana)
18) se potessi presentare una trasmissione sarebbe: Turisti per caso
19) se potessi scegliere di fare il remake di un film famoso impersonerei: la principessa leila di guerre stellari
20) se dovessi dare un voto da 1 a 3 a questo test 2 (in medio stat virtus)
21) se dovessi farmi conoscere per il mondo, quale foto prenderei tra tutte quelle che ho? Una scattata l'ultima sera a Creta con davanti una coppa di yogurt e frutta: ho un bel sorriso
22) se fossi costretto, sceglerei di fare a meno di: cellulare o occhiali da sole? cellulare
23) se una parte del mio corpo dovesse essere il mio biglietto da visita?  I miei occhi
24) se domani tutte le paure cadessero in terra come fanno le mele...  speriamo siano mature... 
25)Se dovessi scegliere tra Inferno,Purgatorio e Paradiso: dove andrebbe la mia anima?  un po' di purgatorio mi sa che me lo merito...
26)Se potessi scegliere in quale Stato nascere? nn credo mi convenga molto cambiare nazionalità... 
27)Se potessi realizzare un solo tuo sogno quale realizzeresti ? Partire domani con zaino e scarponi e fare il giro del mondo 
28) se fossi un animale cosa saresti? un bue, forte e paziente
29) se avessi una bacchetta magica cosa faresti (limitatamente alla tua vita)? farei in modo che chi mi circonda si comporti sempre correttamente nei miei confronti
30) Se fossi un fiore quale saresti? un nontiscordardime: un fiore semplice ma che cresce su tutti i terreni; con la speranza di lasciare sempre qualcosa di importante a chi mi conosce

 
 
 

LEUKERBAD: ALLE TERME SOTTO LA NEVE

Post n°46 pubblicato il 27 Febbraio 2006 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Dopo una settimana di duro lavoro bisogna staccare! E meno male che Fausto ha delle idee carine. Era da tanto che volevo andare alle terme e questo we abbiamo conciliato l'escursionismo con il relax. Siamo andati in Svizzera, a Leukerbad, con La Montagna Incantata (www.montagnaincantata.it: è un'associazione tra accompagnatori di media montagna, una possibilità per chi vuole accostarsi alla montagna in compagnia e con la guida di professionisti, in sicurezza e senza dover pensare a nulla; è un po' dispendioso, ma si sa, i servizi si pagano!)

Primo giorno: gemmipass
tempo di percorrenza 3h
dislivello: vari saliscendi per un totale di circa 300m
Difficoltà T; itinerario su sentieri innevati battuti
Accesso Un po' laborioso: treno da Milano Centrale per Briga; cambio e treno per Leuk; da qui bus per Leukerbad e infine funivia per il Gemmipass (2350m). La funivia supera un salto di roccia di circa 1000m che circonda leukerbad come un ferro di cavallo e dove è stata scavata una spettacolare mulattiera nella roccia, percorribile in estate.
Itinerario: usciti dalla stazione della funivia si inizia a seguire un'ampia pista con direzione nord-ovest in leggera discesa verso il Daubensee. Poi si piega verso ovest lungo la pista da fondo fino ad arrivare  dove d'estate si trova il Lammerboden. Qui si fa un'ampia curva verso sinistra e si inizia a tornare verso il Gemmipass. Volendo, con le cisapole o gli sci d'alpinismo, si può raggiungere in breve la Lammerenhutte (2502m), situata sopra una balconata di roccia da cui scende una bella cascata ghiacciata.
Tornati al punto di partenza, si può fare una discesa in slitta prima di ritirarsi  nel Berg hotel Wildstrubel (0041 274701201) per la doccia e la cena. E' una struttura particolare, su un dirupo. Camere da 2, 4, 6 posti e dormitorio. Bagni al piano ma con standard di pulizia altissimi. Buona la cena: zuppa di pomodoro, insalata mista, spezzatino con riso selvaggio e budino.

Secondo giorno: Leukerbad
tempo di percorrenza 4 ore
dislivello 300m
Difficoltà T; itinerario su sentieri innevati battuti
Itinerario: Dopo la colazione, siamo scesi con la funivia a Leukerbad. Dalla stazione, abbiamo imboccato una pista innevata battita che sale nel bel bosco di abeti verso Rinderweg e Melkerbodenstrasse addentrandosi in un'area protetta dove è possibile avvistare gli animali. Questo è stato un po' deludente: gli stambecchi nn erano altro che puntini in movimento sui prati gelati. Si scende per un tratto e poi si prende una deviazione a sinistra che in breve conduce all'asfalto. Lo si segue per un breve tratto e poi si svolta a sinistra lungo una ripida strada sterrata che si lascia ben presto per un sentiero sulla destra. Questo si inoltra a mezzacosta raggiungendo le spettacolari terme romane: un canyon incrostato di stalattiti di ghiaccio. Si inizia quindi a scendere e, tornati sulla rotabile, si svolta a sinistra raggiungendo in breve l'antico villaggio walser: case in legno, strade strette, una chiesa bianca contro l'incredibile panorama circostante. Infine una sosta alle terme: leukerbad ha 2 stabilimenti, uno in art decò e uno moderno. Noi abbiamo scelto quest'ultimo per il prezzo più contenuto (13fr) e per la maggior varietà di vasche. Si va da una specie di sauna interrata simile a una grotta dall'acqua bollente a una vasca a 35° all'aperto per nuotare, passando da lame per la cervicale, il toboga, l'idromassaggio, percorso per le gambe e una bellissima vasca all'aperto dove stare ad ammirare il panorama immersi nell'acqua calda. Ci si può anche rotolare nella neve e rituffarsi: un'esperienza da provare. Nel tardo pomeriggio comincia il viaggio di ritorno.

 
 
 

CORSICA: MARE E MONTI NORD

Post n°45 pubblicato il 23 Febbraio 2006 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

La Corsica è chiamata a ragione dai francesi l'Ile de la beautè. E' un'isola di contrasti: guglie dolomitiche e spiagge bianchissime. E di sapori forti: il profumo del maquis e lo stufato di sanglier. E' un luogo che ti entra nell'anima. Ci sono stata diverse volte e, sebbene io nn ami tornare nei posti che già conosco (il mondo è tanto grande....), per lei faccio un'eccezione: ne sto lontana un paio d'anni, poi la mia anima sente il suo richiamo e devo tornarci. L'ultima volta è stato l'estate scorsa e questo è il mio racconto.

Come arrivare: l'isola è ben servita dai traghetti Mobylines e Corsica ferries con più corse giornaliere dai porti di Genova, Savona e Livorno.

Quando andare: la Corsica nn è ancora molto sfruttata turisticamente, anche se ultimamente sta conoscendo un notevole boom. Ci si può andare tutto l'anno (a marzo/aprile si può fare scialpinismo, a novembre c'è il Calvi Jazz Festival, a Pasqua a Sartene la suggestiva processione del catenaccio), dipende un po' cosa si vuol fare. Per i trekker sono sconsigliabili luglio e agosto per le temperature elevate, l'ideale sarebbe maggio per le fioriture primaverili. Io sono andata a fine giugno, dal 17 al 27.

Come spostarsi: l'auto è sicuramente il mezzo più comodo, ma chi fa trekking può utilizzare i mezzi di trasporto locali: bus e trenino (quest'ultimo davvero spettacolare). Bisogna avere tempo (sono piuttosto lenti) e pazienza (nn sempre gli orari sono rispettati con precisione svizzera), 2 caratteristiche della filosofia del camminare. Possibile anche usufruire dei taxi (piuttosto cari...)

Bibliografia: Mi sono trovata molto bene con la guida della Cicerone "Walking in Corsica", anche se le sue cartine fanno piuttosto schifo. Bisogna quindi munirsi di altra cartografia, per esempio della IGN. Per camminate più brevi molto carino anche il volume sulla Corsica della Sunflowers. In loco si trovano le utilissime e ben fatte Topoguides.

Il trekking: La Corsica è percorsa da numerosi sentieri (il più famoso e impegnativo è forse il GR20). Noi abbiamo scelto "tra mare e monti nord": 124km da fare in 10 giorni (noi abbiamo tagliato 2 tappe e l'abbiamo fatto diventare di 8...). I sentieri sono segnati molto bene (segnavia arancioni) e si pernotta nei così detti gites d'etapes, simili ai nostri rifugi (30$/pax la mezza pensione). Occorre portarsi dietro il sacco lenzuolo: sono fornite le coperte di lana ma nn le lenzuola; la pulizia è in genere accettabile. Conviene prenotare se nn direttamente dall'Italia, quanto meno giorno per giorno. In diversi posti è possibile optare per un hotel, ma i gites sono più economici e permettono di fare amicizia con gli altri trekker.
portare ogni giorno una buona scorta di acqua.

Primo giorno: il viaggio
Treno al volo da Rogoredo, poi traghetto Mobylines. Qualche ora a Bastia (da visitare la città vecchia: carrugi simili a quelli di genova, il porto vecchio, la cittadella e il parco) e poi pullman per Calvi (da lune a sab dalla stazione h.16.30). Calvi era spazzata dal vento, ci siamo cercati un hotel (camere spaziose con bella vista sul mare, un po' caro) e siamo andati a mangiare da U Minellu: cucina tipica corsa (cinghiale con polenta, torte salate, minestre di legumi). Un giro tra i vicoli della città fortificata e a nanna: il giorno dopo si inizia a camminare!

Secondo giorno: da Bonifatu a Tuarelli
Lunghezza
16,5km
Tempo di percorrenza 5h30'
Difficoltà E
Dislivello 655m in salita
Accesso: Taxi da Calvi
Itinerario: Appena prima dell'ampio parcheggio di Bonifatu (535m), sulla destra, parte il sentiero che si inoltra in un bosco di altissimi pini marittimi. Dopo breve si notano le rovine del così detto "chalet Prince Pierre", nipote di Napoleone. Si continua a salire tra gli alberi con begli scorci sul golfo di Calvi fino a Bocca di l'Erbeghiolo (1200m; 2h). il tracciato prosegue verso ovest per raggiungere in breve con lieve discesa la Bocca di Bonassa (1153m). Qui il paesaggio cambia, si esce dal bosco e si inizia a scendere più decisamente attraverso rocce e maquis per poi rituffarsi tra la vegetazione e compiere un lungo traverso a mezza costa fino alla Bocca di Lucca (575m; 2h 30'). Di nuovo la discesa si fa più ripida terminando infine su una strada sfaltata che si segue a sinistra giungendo infine a Tuarelli (90m, 1h)
Qui si trova il gites (0495620175; 24 posti, aperto da aprile a ottobre) che sembra uscito da una favola: immerso nella vegetazione, con una bella terrazza affacciata sulle pozze del fiume Fango dove si può fare il bagno prima di cena, scrollandosi di dosso la polvere del cammino. Le camere, abbastanza strette e nn molto luminose, sono arredate con letti a castello. I bagni sono all'esterno e hanno i rubinetti a tempo, nn molto comodi per fare il bucato. La cena è abbondante.

Terzo giorno: da Tuarelli a Galeria
Lunghezza
: 11km
Tempo di percorrenza: 3h 30'
Difficoltà: T/E
Dislivello: 230m in salita
Accesso: scuolabus da/per Galeria
Itinerario Dopo una discreta colazione (abbiamo fatto fatica a comunicare perchè chi serviva era una polacca che parlava solo... polacco!), ci siamo messi in cammino seguendo il corso del fiume fango che ha scavato delle bellissime gole nella roccia rossa. Talvolta si allarga in pigre pozza che invitano a nuotare. Raggiunto Ponte vecchio (un ponte genovese con un bar nelle vicinanze; 1h 15'), si inizia a seguire l'asfalto verso destra raggiungendo dopo 20' Fangu (bus e snack bar). Ancora un tratto su rotabile, poi passato un ponte, il sentiero si stacca a sinistra inoltrandosi nella vegetazione e proseguendo più o meno parallelo alla strada. Si supera un colle a quota 180m da cui si ha un bel panorama sulla foce del fiume Fango e sulle montagna alle nostre spalle tra cui si riconosce il Paglia Orba dalla caratteristica forma. E infine si scende a Galeria (40m, 2h), paese grazioso raccolto intorno a una chiesa bianca, con una bella spiaggia di ciottoli. Negozi, ristoranti e hotel e l'ottimo gites l'Etape Marine (0495620046; 28 posti, aperto da aprile a novembre) un po' fuori dal paese (località Calca): ampie camere pulitissime (e per quanto possibile il proprietario tende a lasciare ai vari gruppi un'intera stanza) e una fantastica cena a base di salumi, un pasticcio di melanzane, pasta (cotta bene!) e dessert.

Quarto giorno: da galeria a Girolata
Questa è indubbiamente una delle tappe più belle.
Lunghezza 12km
Tempo di percorrenza 5h
dislivello 770m in salita
difficoltà E
Accesso Galeria è collegata a Porto e Calvi da un servizio di traghetti o di pullman
Itinerario Lasciato il gites, si continua per breve tratto lungo l'asfalto fino a un ponte dove si svolta a sinistra immergendosi nella vegetazione. Si sale attraverso un bosco intricato e suggestivo solcato da ruscelli dalle acque scure che solo raramente ci lascia godere il panorama sul golfo di Galeria. Dopo 2h30' si raggiunge Punta Literniccia (778m), ottimo punto panoramico e crocevia di sentieri. Ci fermiamo a prendere fiato sotto un ampio albero e ammiriamo Capo Senino a capu Rossu. Si segue il filo di cresta verso ovest e si inizia a scendere lungo delle facili roccette nei pressi di una stazione di rilevamento metereologica. Il percorso si fa poi più agevole finoa Bocca di Fuata (458m, 1h15') dove si trova un ampio cerchio di pietre. Si continua a scendere dolcemente nella vegetazione e, raggiunta un'antica torre genovese, si è in breve a Girolata. Il posto è incantevole: situata nei pressi della riserva integrale della Scandola, è raggiungibile solo a piedi o in battello. Sono poche case affacciate su una spiaggia di sabbia dove il mare ha dei colori incredibili. Piccolo negozio di alimentari e souvenirs e 2 gites. Noi abbiamo scelto il Cormoran Voyageur (0495201555; 20 posti, aperto da aprile a settembre; nn entrate se c'è scritto chiuso, anche se la porta è aperta!!! io pensavo di poter lasciare giù gli zaini e il proprietario si è arrabbiato molto!) Camere un po' piccole, ma splendida terrazza sul golfo e ottima cena a base di pesce fresco pescato dal gestore e vasta selezione di grappe.

Quinto giorno: da Girolata a Curzu
Tappa molto lunga e assolata ma molto panoramica; ne esiste una variante più breve che nn fa tutta la cresta, ma passa da Bocca a Croce e si ricollega con il principale a capu Curzu: Si risparmiano così circa 2h.
Lunghezza 13,5km
Tempo di percorrenza 6h abbondanti
dislivello 890m
difficoltà E
Accesso Girolata è collegata a Porto e galeria da un servizio di traghetti
itinerario Si attraversa la baia e si inizia a risalire il crinale nei pressi di un grazioso cimitero. Raggiunto un modesto colle si continua a sinstra lungo il tracciato di terra rossa a si raggiunge in breve l'asfalto della D81 (1h30'): Facendo attenzione al traffico, si segue la strada verso destra finchè nn si ritrova il sentiero a sinistra. La vegetazione si fa via via più rada e si sale su rocce rosate mentre il panorama alle nostre spalle si fa via via più ampio. Raggiunta Punta di u Munditoghjo, il sentiero si sposta a est e, dopo un breve tratto in un bosco, si prosegue seguendo lo spartiacque con un susseguirsi di saliscendi fino a Capo di Curzu (852m; 3h30) dove una lastra di plexiglass illustra il panorama. Si scende fino al colle sottostante e poi, ripidamente, fino a tornare sull'asfalto nei pressi dell'abitato, case di pietra immerse negli olivi.
Anche qui c'è un gites, ma siccome la tappa successiva era descritta come "uninteresting" abbiamo preso il pullman alle 17 e così ci siamo trasferiti a Serriera (negozi e hotel). Il gites di lì era definito "mediocre" (e su internet i giudizi erano anche peggiori...) e, anche se recava un cartello di nuova gestione, noi abbiamo optato per l'hotel l'Aiglon con arredi della bella epoque, sulla discesa che porta alla bella spiaggia in ciottoli, ai piedi di ripide scogliere rosse spettacolari. Cena raffinata a base di pesce.

Sesto giorno: da Serriera a Ota
Altra tappa molto bella, peccato che noi l'abbiamo fatta per buona parte sotto la pioggia...
Lunghezza 11km
tempo di percorrenza 5h30'
Dislivello 900m in salita
Difficoltà E
Accesso Serriera è collegata a Porto e Calvi da un servizio di pullman
Itinerario: Si risale verso la D81, si svolta a destra e poi ancora a destra raggiungendo in questo modo l'abitato di Serriera. Di fronte al piccolo negozio di alimentari, si scende verso il fiume, lo si attraversa e ci si incammina lungo una strada sterrata che si segue verso sinistra per circa 2km. Subito dopo una curva, si stacca a destra un sentiero che sale dapprima nel bosco e poi per prati per giungere infine a Bocca S. Petru (900m, 2h30') dove ci si può riposare sotto maestosi castagni. Si prosegue per un breve tratto in falso piano, tra pini abbarbicati a rocce rosa e scorci suggestivi della costa, e poi si inizia a scendere in una gola scavata da un piccolo ruscello che si guada diverse volte. Alla fine, subito dopo una modesta cascata, il sentiero si dirige a sinistra e, con alcuni saliscendi, raggiunge infine Ota. Il villaggio, con case in pietra, è costruito proprio sotto una montagna sulla cui vetta è posto un grande masso che si dice ancorato con catene celesti perchè nn cada rovinosamente sulle abitazioni. Qui si trovano negozi alimentari e 2 gites. Noi abbiamo scelto Chez marie (0495261137, 30 posti letto, aperto tutto l'anno): le camere nn hanno finestre, il bagno è un po' umido, ma ha una bellissima terrazza affacciata sulla valle. Ottima la cena a base di minestra e cinghiale.

Settimo giorno: da Ota a Marignana
Lunghezza 12km
Tempo di percorrenza 4h30'
Difficoltà E
Dislivello 650m in salita
Accesso Ota è servita da un buon servizio di pullman
Itinerario dopo il gites Chez Felix, si scende a destra tra olivi fino a raggiungere il letto del fiume che si oltrepassa su un ponte genovese (uno dei meglio conservati). Si segue il letto del fiume sulla destra idrografica e, dopo un campo da gioco, alla confluenza di 2 corsi d'acqua, si sale sulla strada asfaltata. La si attraversa e ci si inoltra lungo le gole di Spelunca. Il tracciato, munito di cartelli esplicativi sulla fauna e flora locale, si mantiene alto e quasi pianeggiante fino a Pont Zaglia (1h). Questo tratto è descritto come suggestivo, ma dopo aver visto le gole di Samaria a Creta devo dire che sono rimasta un po' delusa. Pont Zaglia poi è un ottimo posto dove fare il bagno, peccato che la pioggia del giorno precedente avesse trasformato le acque del fiume in fango... Da qui si comincia a salire lungo una bella mulattiera lastricata con tornanti immersi nella vegetazione fino a sbucare sulla D84 nei pressi del cimitero di Evisa. Si svolta a sx e in breve si raggiunge l'abitato (850m; 2h). Qui c'è la possibilità di fermarsi a mangiare in uno dei numerosi bar che offrono specialità locali (da provare la frittata al brocciu e menta), magari sorseggiando una birra (da scegliere tra la Petra tagliata con la farina di castagne e la Colomba, bianca dal profumo di maquis) su una terrazza. Ci sono negozi, alberghi, un gites e un servizio di pullman che la collega ad Ajaccio. Ad avere un giorno in più ci si può fermare un giorno e fare una digressione alle famose piscine naturali di Aitone. Noi invece ci siamo rimessi in cammino nelle prime ore del pomeriggio. Si segue la strada oltre il gites e, appena fuori dall'abitato, si imbocca sulla destra il sentiero che scende  tra i castagni fino a un modesto corso d'acqua. Si prosegue in falso piano nella vegetazione, poco sopra alla strada asfaltata e dopo circa 30' si raggiunge una specie di ponte tibetano. Lo si attraversa e, sempre tra i castagni, si raggiunge l'insediamento rurale U Tassu oggi abbandonato. Ancora un breve tratto in piano e si sbuca sulla strada nei pressi del gites di Marignana (0495262121). Questo, che funziona anche da piccolo negozio di alimentari, dispone di 40 posti letto, ma noi l'abbiamo trovato pieno perchè l'ultimo tratto del trekking è in comune con il percorso del "Mare-mare Nord". Fortunatamente il gestore ci ha fatto ospitare da un suo amico che aveva una specie di B&B proprio in cima al paese (715m). Fantastico: una camera tutta per noi e un vero bagno con la vasca! Per cena siamo tornati al gites: il pasto era abbondante ma mediocre, fatto con ingredienti in scatola.

Ottavo giorno: da Marignana a E case
Tappa lunghissima dalla seconda parte un po' monotona...
Lunghezza 17km
tempo di percorrenza 6h
dislivello 825m in salita
Difficoltà E
Accesso Marignana è collegata ad Ajaccio da un servizio di pullman
Itinerario: Scendendo dalla cima del paese, alla chiesa si svolta a sinistra. Si supera un campo da calcio nei pressi del quale pascolano i maiali allo stato semibrado e si raggiunge Bocca a u Mamucciu (824m; 30'). Si prende a destra e su terreno scoperto si raggiunge Culetta a u Prunu da cui si scende in un umido bosco di castagni. Si superano un paio di ruscelli e poi si ricomincia a salire tra rocce rosate e il profumato maquis fino a Bocca di Acquaviva (1102m; 2h30'), ottimo punto panoramico dove fermarsi a mangiare qualcosa tra le felci. Si inizia quindi a scendere sul versante opposto, si attraversa un insediamento preistorico (resti di capanne circolari) e poi ci si immerge nel bosco. Il sentiero procede a lungo con alcuni saliscendi e la vegetazione oscura il paesaggio fino ad un bivio (indicazioni per Revinda). Si prende a sinistra e finalmente si è in vista del gites E case (0495264819 o 0682499565; 22 posti letto, aperto da aprile a ottobre): raggiungibile solo a piedi, è una costruzione in pietra, solitaria in un prato in posizione dominante sul golfo. Camere discrete, con bella vista sul panorama circostante. Peccato che il bagno e la doccia siano unici e quindi, oltre ai tempi di attesa, nn siano sempre in condizioni ottimali a meno che nn si sia i primi a servirsene. Si mangia all'aperto, cena abbondante e di buona qualità: zuppa, pasta e arrosto. 

Nono giorno: da E case a Cargese
Bella tappa conclusiva di questa nostra avventura.
Lunghezza 13km
Tempo di percorrenza 4h30'
Dislivello 400m in salita
Difficoltà E
Itinerario: Lasciato il gites (605m) alle nostre spalle, ci si incammina in direzione sudest tra maquis e felci altissime fino alla cresat di Pianu Maggiore (650m). Si gira poi a sinistra, il sentiero si fa meno evidente, ma si segue una recinzione in discesa fino a una fattoria (Bergerie de Sta Lucia: 220m, 1h40'; possibilità di acquistare formaggi). Si scende lungo la strada sterrata per alcuni km per po svoltare a sinistra e iniziare a salire tra pascoli seccati dal sole. Prestare attenzione a questo punto perchè i segnavia nn sono chiarissimi e vanno seguiti con attenzione risalendo un costone assolato, magari in compagnia di una mandria di mucche. Si raggiunge quindi la strada sfaltata nei pressi di una cappella in rovina e di un menhir piantato al centro di un campo (380m; 2h). Si attraversa la strada e si prosegue verso sinistra, dapprima sullo spartiacque, poi scendendo ripidamente fino alla D181 che si percorre ancora a sinistra giungendo infine a Cargese.
Cargese è davvero un posto grazioso. Innanzi tutto nn è possibile nn concedersi un po' di riposo sulla lunga spiaggia di sabbia di Peru. E poi un giro tra i vicoli del paese, caratterizzato dall'avere 2 chiese (una cristiana e una ortodossa) poste proprio l'una di fronte all'altra. E infine una cena a base di pesce in uno dei ristorantini affacciati sul porto prima di una bella notte di sonno in uno dei numerosi hotel. Noi abbiamo scelto l'Hotel Punta e Mare (0495264433), camere simili a dei mini appartamenti con balconcino.

Decimo giorno: Trasferimento
Giusto tornando al discorso dei trasporti: abbiamo dovuto tenerci un giorno intero per tornare a Bastia, anche perchè di domenica nn circola niente se nn nei mesi di luglio e agosto. Cmq h.8.30 pullman per Ajaccio con arrivo alle 9.30. Mattinata in giro per la città. Ad Ajaccio nn è che ci sia granchè, giusto la casa di Napoleone e la via centrale con negozi di tutti i tipi, in particolare gioiellerie, souvenir e abbigliamento. Nelle prime ore del pomeriggio treno per Bastia. Il famoso Chemin de fer è un'esperienza da nn perdere, anche se è davvero molto lento (ci mette più di 4 ore). Il tratto più suggestivo è quello che da Ajaccio arriva a Corte: le rotaie scorrono vicino a gole da vertiggini, passano in piccole gallerie o lungo viadotti dalle curve mozzafiato; attraversano foreste e si fermano in piccole stazioni fuori dal mondo.
Infine cena in un ristorante della città vecchia e a nanna in hotel.

Undicesimo giorno: il rientro
Ci ho provato, giuro che ci ho provato a perdere il traghetto ma nn mi è riuscito. Intorno alle 13.30 eravamo a Livorno. E da lì treno per Milano. Davvero un gran dispiacere...

E quest'anno? Ancora a dire il vero nn so... Di sicuro pertirò con lo zaino i primi 10gg di giugno. NN mi dispiacerebbe Corfù, c'è un itinerario trakking di 220km... Ma ora che ho scritto tutto questo mi sa che mi sta tornando il mal di Corsica... Va be', vedremo. C'è ancora tempo.

 
 
 

PERCHE' QUEST'IDEA NN E' VENUTA A ME???

Post n°44 pubblicato il 22 Febbraio 2006 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Trovata su un giornalino che distribuiscono in piscina "40.460km per 1535 giorni di cammino a una velocità di 26,36km/dì attraversando 26 nazioni e passando da un'altitudine di -150m a 5180m. Questi i numeri dell'impresa di Marino Curnis che in 5 anni percorrerà a piedi l'antica via della seta [...] L'idea nasce dalla voglia di Marino di assecondare un sogno di bambino: trascorrere il tempo passeggiando su questo pianeta, assaporandone semplicemente le persone, gli odori, i sapori e gli eventi che lo rendono così attraente. [...]"
L'articolo continua citando sponsor, sottolineando il fatto che Marino porterà un messaggio di speranza e che si prenderà anche un giorno di riposo alla settimana.

Anch'io! Anch'io! C'è qualcuno che produca pantaloncini, scarponi, barrette energetiche (fanno schifo ma sono disposta a tutto!), lavandini, tende... insomma che produca qualcosa che abbia voglia di sponsorizzarmi??? Vado a piedi dove volete! Parto domani e nn mi fermo più. Faccio il giro dell'India, del Marocco, del Perù, del Ghana... di dove volete!!! NN ho paura dei musulmani, delle tigri, delle temperature della Siberia... Basta che mi lasciate camminare, ammirare il cielo, riscoprire il senso del tempo... E sono serissima. Se c'è qualcuno interessato faccia un fischio! Please... NN voglio nemmeno il giorno di riposo!

 
 
 

ROMA

Post n°43 pubblicato il 21 Febbraio 2006 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Tutti gli anni regalo a Fausto per il suo compleanno qualche giorno in una città. Niente viaggi stratosferici, solo un modo per arricchirci un po'. L'ultima volta, dal 19 al 22 novembre 2005, siamo stati a Roma. Mi è davvero piaciuta molto, anche se per visitare tutto il tempo a nostra disposizione era decisamente troppo poco. Mi è piaciuta la sua atmosfera di città antica, a strati. Unico neo: i musei sono molto cari, bisogna stanziare un budget nn indifferente... Questo è il mio itinerario, si potrebbe parlare di TREKKING CITTADINO come ho letto su qualche rivista di settore.

PRIMO GIORNO:Roma antica
Punto di partenza: stazione della metropolitana Colosseo
Si comincia con la visita della Domus Aurea (merc-lune 9-20; 6$ senza guida; prenotazione obbligatoria allo 0639967700). E' la famosa dimora per costruire la quale Nerone incendiò Roma. Oggi nn resta granchè degli sfarzi di un tempo: solo qualche frammento di affreschi che hanno ispirato nei secoli seguenti le così dette grottesche. Inoltre oggi si trova per buona parte sotto terra e quindi gli spazi immensi e bui danno più l'idea di una catacomba. Si ammira il Colosseo  (io nn sono entrata; il biglietto costa 10$ e comprende anche l'accesso al Palatino), si percorre v. dei Fori Imperiali e si visitano i fori romani (ingresso gratuito; aperto tutti i giorni dalle 9 al tramonto). Passati sotto l'arco di Settimio Severo, ci si trova tra colonne e resti di templi. Meritano un accenno il Lapis Niger (la presunta tomba di Romolo) e la basilica di Massenzio (uno degli edifici più imponenti dell'antichità), ma anche la colonna di Foca, i rostri, la casa delle vestali... Si esce passando sotto l'arco di Tito, si costeggia il Palatino e si svolta a sinistra verso il parco di villa Celimontana, oasi di verde. Prima di raggiungerlo meritano una visita le chiede di S. Giovanni Rotondo e S. Clemente sotto cui si trova una basilica del IV secolo, a sua volta sorta su abitazioni pagane e cristiane affrescate. Graziosa anche la chiesa dedicata ai SS Giovanni e paolo, dall'interno luminosissimo e l'originale campinale; anch'essa costruita su antiche abitazioni romane. Ci si dirige quindi verso le Terme di Caracalla (l'orario varia in funzione dei mesi; chiuso lunedì pomeriggio; per informazioni 06-39967700; il biglietto di 6$ dura 7gg e dà diritto a visitare anche la tomba di cecilia Metella e la villa dei Quintili). Sarà perchè è immerso in un parco, sarà per l'imponenza delle strutture, ma visitarle dà davvero un'emozione fortissima. Si costeggia quindi il circo massimo e, spostandosi a sinistra, si sale a visitare la bella chiesa di S. Sabina localizzata in un quartiere silenzioso. da nn perdere la vista che si gode dalla terrazza dell'annesso giardino degli Aranci. Si scende quindi verso Piazza Bocca della verità dove si farà la fila per farsi fotografare sotto il portico di S. Maria in Cosmedin (la piccola chiesa tra l'altro custodisce preziosi mosaici bizantineggianti) con la mano nella bocca del mascherone, una volta tombino della cloaca massima. Si sale al Campidoglio dove la sosta successiva è ai Musei capitolini (marte - dom h.9-20; 6,5$; www.museicapitolini.org). Io, essendo appassionata di pittura, ho visitato solo la pinacoteca che, tra opere di Rubens e Tintoretto, custodisce anche la "Buona Ventura" del Caravaggio. A questo punto, se rimangono le forze, si può percorrere v. cavour alla ricercha della chiesa di S. Pietro in Vincoli che, al termine di una suggestiva scalinata, custodisce il Mosè di Michelangelo. Lì vicino si trova la raccolta s. Prassede coi preziosi mosaici della cappella del Paradiso e le chiese patriarcali di Sta maria Maggiore e S. Giovanni in Laterano (quest'ultima la vera cattedrale di Roma) dai soffitti lignei decorati in oro e i pavimenti cosmateschi.
Direi che ci siamo meritati la cena. Siamo andati al "Pulcino ballerino" (v. degli Equi 66; 064941255; chiuso la domenica): locale rustico con antipasti davvero sfiziosi (ricottina di bufala o fagottino di salmone per esempio) e da nn perdere la carne cotta sulla pietra ollare: portano una pietra calda, un buon assortimento di carni, verdure e formaggi che vengono cotte direttamente al tavolo e accompagnate da salsine varie.
Infine a nanna. Abbiamo scelto la Locanda del fante (v. Piave 61, 0642014150, www.locandadelfante.it): nn distante dalla stazione termini, camere silenziose e raffinate, abbondante colazione in camera (mmmm svegliarsi col profumo delle brioche appena sfornate...); prezzo in promozione 80$/notte la doppia

SECONDO GIORNO: per piazze, chiese e fontane
Punto di partenza: fermata della metropolitana Piazza del Popolo.
Si inizia dalla famosa piazza con l'obelisco, le 2 chiese apparentemente gemelle e soprattutto Sta Maria del Popolo che custodisce al suo interno numerosi tesori artistici (in particolare la prima cappella a dx è affrescata dal Pinturicchio, sculture del Bernini e la cappella Cerasi che contiene 2 tele del Caravaggio). Si sale al Pincio (altra famosa veduta di Roma) e si cammina fino a SS Trinità dei Monti dove, dalla famosissima scalinata, si scende in Piazza di Spagna dove si trova la famosa fontana della Barcaccia, attribuita al Bernini. Siamo nel cuore di Roma, le vie sono eleganti e vi si affacciano vetrine prestigiose. Nei pressi si trova la barocca Fontana di Trevi. Si torna verso v. del Corso, magari attraversando la bella galleria liberty Alberto Sordi e si fa una sosta alla galleria Doria Pamphilj (www.doriapamphilj.it; apertura venerdì-mercoledì 10-17; ingresso 8$): antica residenza principesca, contiene una gran quantità di dipinti (tra i tanti "Riposo durante la fuga in Egitto" di Caravggio, opere di Brueghel il Vecchio, Raffaello, Guido Reni, Carracci, ecc) con la disposizione originale. Il che fa sì che nn sempre l'illuminazione sia ottimale, ma rende l'idea di come vivessero nello sfarzo i nobili del Rinascimento oltre alla continua ricerca di opere d'arte. Nonostante i prezzi nn proprio economici merita una sosta il bar annesso al museo che ha un'ottima scelta di dolci e tea aromatizzati da gustare con calma nell'ambiente elegnate. Si percorre v. del Plebiscito e v. Vittorio Emanuele fino a Piazza Argentina (resti romani e paradiso dei gatti), quindi si svolta verso sinistra inoltrandosi nel ghetto. Qui le strade si fanno toruose e strette e recano nomi di antichi mestieri. Nelle vicinanze si trova l'animato mercato di Campo dei Fiori e piazza mattei con la fontana delle Tartarughe. tornati verso Cso Vittorio Emanuele lo si atrraversa e ci si trova nei pressi di Piazza Navona, animata e popolata da numerosi artisti di strada. Costruita dove sorgeva uno stadio voluto da Domiziano, vi si trovano 3 famose fontane: l'imponente fontana dei Fiumi capolavoro del Bernini, e le più modeste fontana del Moro e del Nettuno. Nei pressi sono da visitare le chiese di Sta Maria della pace (affresco di Raffaello), la chiesa Nuova (opere giovanili di Rubens), St Agostino ("madonna dei pellegrini"di Caravaggio) e S. Luigi dei Francesi ("ciclo di s. Matteo" sempre del Caravaggio). Una sosta al Pantheon (ingresso gratuito; 9-19.30), capolavoro dell'architettura voluto dall'imperatore Adriano. Nell'antichità era probabilmente dedicato alle 7 divinità planetarie, ma degli antichi arredi nn è rimasto nulla e oggi è utilizzato come sepolcro dei re d'Italia e di alcuni grandi artisti. Il giro si conclude in Pza della Minerva dove si trova un fotogenico elefantino voluto del genio barocco del Bernini (si dice che volga il sedere al convento dei domenicani perchè questi nn avevano apprezzato le sue opere) e la chiesa di Sta Maria sopra Minerva, unico esempio di chiesa gotica a Roma.
Per cena torniamo nel ghetto: abbiamo scelto "la taverna del ghetto" (www.latavernadelghetto.com; v. Portico d'Ottavia 8; chiuso il venerdì). E' un ristorante Kosher (termine ebraico che significa idoneo) dove si mangia cucina ebraica: niente carne suina dunque, nè alimenti con formaggi o latticini, ma carciofi alla giudia, tortino di alici e indivia, minestre di verdure e piatti di pasta e pesce.

TERZO GIORNO:Trastevere, Gianicolo e S. Pietro
Punto di partenza: piazza Trilussa (vedete un po' voi come raggiungerla, noi abbiamo fatto un lunghissimo viaggio in bus e tram...)
Si percorre un tratto di v. Lungara e sulla destra si trova Villa farnesina (www.lincei.it; apertura 9-13 eslusi i festivi; nel pomeriggio dipende dai mesi; 06-68027267; biglietto 5$), un tempo residenza di campagna oggi inglobata dalla città. Notevoli la loggia di Amore e psiche affrescata da Raffaello e la sala delle prospettive opera del Peruzzi. Quindi ci si dirige lungo il Tevere verso Nord e ben presto ci appare la mole notevole di castel S. Angelo, mausoleo di Adriano, utilizzato dai papi come fortezza. Si percorre l'ampia v. della Conciliazione e ci si trova in piazza S. Pietro con il famoso colonnato del Bernini che rappresentano le braccia della chiesa che accoglie i fedeli. La chiesa è barocca, costruita con materiali preziosi, manifesto di sfarzo. All'interno si trova la Pietà di Michelangelo, l'altare in bronzo del Bernini, una statua di S. Pietro il cui piede sx è stato consumato dalle mani dei numerossisimi pellegrini. Nn può mancare la salita al cupolone (a pagamento lu-dom 8-17.30) per il meraviglioso panorama che si gode. Si sale fino a una terrazza a piedi o con l'ascensore e si prosegue a piedi nell'intercapedine; bisogna nn soffrire di claustrofobia, ma una volta giunti in cima si è ampiamente ripagati della fatica. Una volta discesi, ci si avvia verso il Gianicolo, bel parco da cui si gode un'altra bella vista sulla città. Scendendo poi verso trastevere, si trova il Fontanone, tratto terminale dell'acquedotto paolino, e un monumento ai caduti del 1849 voluto da MUssolini. Sulla destra si trova poi il convento di S. Pietro in Montorio nel cui chiostro fa bella mostra di sè un tempietto del Bramante. Usando poi ripide scalinate si arriva a Trastevere, il quartiere forse più caratteristico di Roma dove sopravvive orgogliosamente il dialetto. Si passa davnti a botteghe artigiane e negozi di alimentari che sono lì da sempre, si fotografano i panni stesi ad asciuagre, ci si ferma in un bar a guardare la folla che passeggia senza fretta nelle strade strette. Da nn perdere Sta Maria in Trastevere, rivestita all'interno di preziosissimi mosaici dorati con le navaste divise da colonne antiche provenienti dalle terme di Caracalla. Suggestiva anche S. Crisogono, una delle chiese più antiche di Roma. Un'oasi di quiete è invece Sta Cecilia in Trastevere, con il mosaico absidale e il ciborio gotico. Infine S. Francesco in ripa custodisce una scultura del Bernini. Una visita la merita anche l'isola Tiberina che fende il Tevere come una barca e da sempre è dedicata alla medicina; oggi vi sorge l'ospedale Fatebenefratelli e la chiesa di S. Bartolomeo in isola.
Trastevere è famoso anche per le trattorie, spesso dalle tovaglie a quadri e dai prezzi contenuti. Noi per cena siamo finiti "da i 2 ciccioni" (vicolo del cedra 3; 065894480). In realtà avevamo prenotato da un'altra parte ma passando lì davanti il profumo era così invitante che nn abbiamo saputo resistere. L'ambiente è un vecchio garage con tavoli in legno, am la cucina è quella tradizionale romana: frittata di cipolle, aringa affumicata, spaghetti all'amatriciana o cacio e pepe, abbacchio, trippa, coda alla vaccinara o pollo alla cacciatora, il tutto cucinato dai 2 proprietari.

QUARTO GIORNO: Musei vaticani (www.vatican.va; lu-sab 8.45-12.20; 12$)
Sono talmente vasti che si meritano una giornata di visita; da preventevivare un po' di coda (io sono andata appena aprono e me la sono cavata con circa 15minuti). Da nn perdere la pinacoteca: da soli gli angeli affrescati da Melozzo da Forlì valgono il biglietto d'ingresso. Ma ci sono anche opere di raffaello, Michelangelo, Leonardo... Poi le stanze affrescate da Raffaello (tra i tanti la celeberrima scuola di atene), gli appartamenti Borgia affrescati dal Pinturicchio, la galleria delle carte geografiche (noi abbiamo passato un sacco di tempo a cercare i posti che conoscevamo...) e naturalmente la cappella Sistina. Meno bella la parte che raccoglie le opere moderne; ci sono dipinti di chagall e kandinsky, ma alla fine eravamo davvero cotti...
Nel pomeriggio treno per Milano (sigh...): La prossima volta....INSTANBUL!

 
 
 

RI-TEST

Post n°42 pubblicato il 21 Febbraio 2006 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

NN sarà molto originale ma mi aiuta a far passare un po' il tempo e a farmi sbollire il nervoso distraendomi un po'.

L'ULTIMA VOLTA CHE HAI..

Sorriso? or ora
Riso? Un paio di giorni fa...
Pianto? per fortuna è da un bel po' che nn capita...
Ballato?
una sera di settimana scorsa in soggiorno con fausto sulle note dei Rolling Stone
Stato sarcastico? raramente 

Baciato qualcuno?
ieri
Parlato con un ex?
via mail a novembre
Guardato il tuo film preferito? tempo fa...


UN'ULTIMA COSA PER TUTTO...

Ultimo libro letto: Endimyon di Dan Simmons
Ultimo film visto: La marcia dei pinguini

Ultima canzone sentita:
 generale di De Gregori (rilassamento dopo l'acqua gym) 
Ultima cosa bevuta: cappuccino

Ultima doccia:
2 minuti fa dopo la piscina
Ultima cosa mangiata: una frolla

MA TU...

Fumi? no
Ti droghi? No

Fai sesso?
abbastanza spesso
Hai un ragazzo?

Dormi con animali di peluche? quando sono triste 

Vivi il momento?
ci provo
Hai un sogno ricorrente? di partire e dimenticarmi la valigia
Suoni uno strumento?
No
Credi che ci sia vita su altri pianeti? penso di si
Ricordi il tuo primo amore? certo
Leggi il giornale?
quasi mai...
Credi nei miracoli? me ne servirebbe uno...
Credi di essere tollerante?
 si molto
Consideri l'amore un errore? certo che no
Ti piace il sapore dell'alcool? solo vini da dessert per me
Hai una caramella preferita?
le alpenliebe
Credi nell'astrologia? poco
Credi nella magia? un po' 

Credi in Dio?
in un'entità benefica che si prende cura dell'universo; è la stessa cosa?
Vai in chiesa? solo a natale 

Porti cappelli?
mai, li detesto
Hai piercings? no
Hai tatuaggi? si
Odi te stesso? assolutamente no
Hai un'ossessione? di nn essere all'altezza delle situazioni spt in campo lavorativo
Hai una cotta segreta? no
Collezioni niente? no        
Ti piace la tua calligrafia? sì, peccato che per gli altri sia illegibile 

Hai un migliore amico/a?
yes
Speri nelle stelle cadenti? a volte
Hai brutte abitudini? nn sono capace di mentire

IO...

Io vedo il mondo in rosa
Io voglio essere felice
Io ho tutto
Io spero
di risolvere i casini sul lavoro
Io odio aver paura
Io ho paura che una vita nn basti
Mi sento triste quando nn mi sento amata
Mi sento felice quando sono in montagna
Io ascolto
  chi ha bisogno di parlare
Io annuso l'aria 

Io cerco
di comportarmi correttamente in ogni situazione 
Io rimpiango
nulla
Io sono energica, positiva, solare
Io sempre sono in movimento
Io non sono pigra
Io credo nei miei sogni
Io ballo da sola
Io canto in macchina
Io litigo
per difendere le mie idee
Io scrivo molto

Io vinco
 alla lotteria (magari!) 
Io confondo
 i clienti (nn sono fisionomista) 
Io ho bisogno
di andare in vacanza

 
 
 

VOGLIA DI LAVORARE SALTAMI ADDOSSO

Post n°41 pubblicato il 21 Febbraio 2006 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Giovedì il collega con cui gestisco l'ambulatorio ha deciso che da ieri nn veniva più. Al di là del fatto che secondo me doveva svegliarsi un po' prima (ma forse sono l'unica che si preoccupa della correttezza dei rapporti interpresonali, che si dispiace a vedere il lavoro degli altri buttato alle ortiche, che si chiede se il suo comportamento potrà arrecare disagio agli altri...), quello che mi ha lasciato più perplessa è stata la giustificazione: "E' che nn ho più tempo di fare niente..." A parte il fatto che comunque aveva il lunedì e il sabato libero, mi sembra normale che uno lavori dal mattino alla sera, soprattutto se ha 2 bambine piccole da mantenere. Soprattutto se uno ha la moglie col part time che quindi si occupa della spesa e della casa... Cosa dovrei dire io??? Davvero nn ho parole.

 
 
 

PANCOTTO

Post n°40 pubblicato il 20 Febbraio 2006 da sillylamb
 
Foto di sillylamb

Una ricetta povera della cucina milanese che per me è uno dei sapori della mia infanzia.

Ingredienti: 3 panini raffermi tipo michette, dado, 2 cucchiai d'olio, un cucchiaio di burro, un uovo, abbondante parmigiano grattugiato, una fesa d'aglio, pepe

Procedimento: Mettere a mollo il pane con l'acqua necessaria per la minestra  per 2 ore, poi spezzettarlo con una forchetta. Mettere il pentolino sul fuoco, aggiungere l'aglio, un cucchiaio d'olio, il burro e il dado. Quando prende il bollore far cuocere per 10 minuti. Quindi trasferire la minestra in una zuppiera dove è stato sbattuto l'uovo col parmigiano. Mescolare energicamente, condire con il restante olio e con pepe nero macinato al momento.

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: sillylamb
Data di creazione: 26/01/2006
 

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Le montagne sono le preghiere di Dio

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA (2008-2013)

Provincia di Lecco:
- Grignone per la cresta di Piancaformia (alpinismo invernale)
Giro delle Grigne
- Zucco Sileggio

Provincia di Sondrio:
Pizzo Olano (scialp)
Salmurano (scialp)
- lago del Truzzo
- Surettahorn (scialp)
Bernina (alpinismo)
- bivacco Colombo, Palon de la Mare, monte Vioz (alpinismo)
Disgrazia (alpinismo)
- Gran Zebrù (alpinismo)
- Forcellino (scialp)
- Passo Porcile (scialp)
- il bivacco Ca' Bianca (scialp)
- Da Isola a Frondaglio (ciaspole)
- il lago di Colina (MTB)
-  il Cevedale (alpinismo)

Provincia di Bergamo:
- Bronzone
- Sasna (scialp)
- Mte Misma
Traversata delle creste della Presolana (alpinismo)
- Araralta e baciamorti (ciaspole)
- Pizzo Arera

Provincia di Brescia:
- Adamello (scialp)
- Monte Carone
- Guglielmo (ciaspole)

Provincia di Varese:
- Mte Settetermini (MTB)

 

LE MIE MONTAGNE IN LOMBARDIA, 3

Provincia di Sondrio:
- Punta dgli spiriti (scialp)
Gole Cardinello e lago d'Emet
- Tambò (scialp)
- Cima pesciola (scialp)
- Meriggio (scialp)
- Alpe Bondeno (ciaspole)
- Tresero (scialp)
- Cassandra (scialp)
- Ferrè (alpinismo)
- Scalino (scialp)
- Dosdè (scialp) 

Provincia di Como:
- Bregagno (scialp)
- Cima Pianchette (ciaspole)
- Berlinghera 

Provincia di Bergamo:
- Pizzo delle Segade (ciaspole)
- anello dei Campelli
- Vodala by night (scialp)
- Pizzo del Becco 

Provincia di Lecco:
- San Primo (scialp)
- Legnone da Colico
- Resegone (ciaspole)
- Moregallo (per il canalone Belasa)
- Grignone in invernale 

Provincia di Brescia:
- Frerone (scialp)
- Monte Creino 

Provincia di Varese:
-
 Pizzoni Laveno & Mte Nudo
Piambello (MTB) 

 

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA(2008-2009-2010)

LE MIE MONTAGNE IN VALLE D'AOSTA (2011 E SEGG)

- Saron (scialp)
- Oilletta (scialp)
- Col Chavacourt (scialp)
Cima di Creya
- Gran Tournalin
- Roccia nera e Gemello del Breithorn (alpinismo)
- Dome de Gouter (alpinismo)
- Mont Avic
- 2 itinerari con le ciaspole in valdigne: alpeggi Tirecorne e lago d'Arpy
- Spalla W Becca Trecare (scialp)
- Tour Ronde (alpinismo)
- Breithorn Centrale (scialp)
Roisetta (scialp)
- Bieteron (scialp)
- Zumstein (scialp)
- Cleve de Moula
- Gran Cima (scialp)
- Tsaplana
(ciaspole)
- Gran Pays (scialp)
- Croce di fana (ciaspole)
- intorno all becca di Viou
-  da Bard a Machaby
- 2 itinerari in MTB: lago Miserin e Pointe de Chaligne
-  colle Champillon (scialp)
- S. Ambrogio 2011: a piedi sulle mulattiere di Quart, scialp al colle della Croce, ciaspolata notturna all'alpe Arp Vieille
- lago di Zuckie
(ante)cima d'Entrelor (scialp)
- lago Cignana (MTB)
- Bivacco Gervasutti
- Nei valloni di Leviona e Pesson 

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2006-07)

PIEMONTE:
Verbano-Cusio-Ossola:
- il rifugio Maria Luisa e il Grieshorn (ciaspole)
- Massa del Turlo
- l'anello di Pogallo
- Pizzo Diei e Monte Cistella
- Corona dei Troggi (ciaspole)
- Monte Massone
- Monte Cazzola (ciaspole)
Provincia di Biella:
- Monte Bo
Provincia di Torino:
-
Colma di Mombarone
Provincia di Alessandria:
- Monti Ebro e Chiappo (ciaspole)
- Monte Tobbio

LIGURIA:
Provincia di Savona:
- L'anello del Beigua
- L'anello del Monte Sordo
- L'anello di Finale
- Da Varigotti a Noli
Provincia di Genova:
punta Martin
il sentiero del Brugneto
- sui sentieri dell'ardesia: Monte Zatta e il Monte S. Giacomo
- Monti Reixa e Argentea

TOSCANA
- nelle foreste casentinesi: le cascate dell'acqua Cheta e il Monte Falterona

ESTERO
Francia:
- il mio Verdon: l'Imbut, il Breis e il Martel
- Cret de la Neige
- Le lac Blanc
Svizzera:
- Val di Campo: il rifugio Val Viola e la forcola di Cardan (ciaspole)
- Poncione d'Alnasca
- Traversata S. Carlo - Foroglio per la bocchetta della Crosa
- Il lago di Cama
- Monte Bar (ciaspole)
- La capanna Cremorasco e il Pizzo Corgella

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE (2008-09)

Piemonte
Provincia di Torino:
-
3 itinerari con le ciaspole dal rifugio Selleries: il lago Laus, il colle del Sabbione, il monte Orsiera
- il Rocciamelone
- il sentiero delle anime
- Punta Mariasco
Verbano-Cusio-Ossola:
- Alpe Veglia e dintorni
- Monte Togano

Emilia Romagna
Provincia di Piacenza:
- Monti Bue, Maggiorasca e Nero (ciaspole)
- Monte Alfeo
Provincia di Parma:
- traversata del parco dei 100 laghi
- Monte Orsaro

Liguria:
-
Manico del Lume (GE) e giro della Palmaria (SP)

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- l'Ortles (alpinismo)

Toscana:
Provincia di Massa-Carrara:
- 2 ferrate nelle Apuane: il Monte Forato e il Pizzo Uccello

Estero:
Svizzera:
- capanna Gesero e Monte Marmontana
- Chuebodenhorn
- val Vergeletto, quota 2108
- Magehorn (scialpinismo)
- Piz Grevasalvas (scialpinismo)
- Capanna Poncione di Braga (ciaspole)
- Piz cadreigh (scialpinismo)
- Monte Fumadiga
- Pizzo Claro
- l'Adula (alpinismo)
Francia:
-
Fort de la Croix de Bretagne
- Mont Buet

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 3 (2009-2010-2011)

Estero:
Svizzera:
- Poncione di Valpiana (scialp)
- Cima dell'Uomo
- Nella valle dei Cani
Piz lagrev (scialp)
- Breithorn (scialp)
Piz Scalotta (scialp)
- Piz Uccello (scialp)
- Foisc (scialp)
- Piz Rondadura (scialp)
Marocco:
-
scialp sull'Atlante: Toubkal, Ras, Timesguida, colle quota 3850m nei pressi dell'Akioud
USA (California):
- Alta Peak
- Sierra Nevada Summit Lake
- Yosemite North Rim
- Sta Cruz Island

Trentino Alto Adige:
- Rifugio Trivena e Passo delle marmotte (ciaspole)
- Alpe di Villandro (ciaspole)
- valle del Ciamin
(ciaspole)
- ciaspole e torggelen: Cornetto e da Soprabolzano a Collalbo

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Dormillouse (scialp)
- Testa di Money (alpinismo)
- Rifugio Mautino e Monte Corbiun (ciaspole)
- scialp e ciaspole in Valle Stretta: Colle di valle Stretta, col des Muandes, lago Verde, vallone di Rochemolles
Verbano-Cusio-Ossola
- Arbola
(scialp)
- Cima Valrossa (scialp)
- Mte Capio
Provincia di Vercelli:
- Monte Bo valsesiano (scialp)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 4

Piemonte:
Provincia di Cuneo:
- Monviso (alpinismo)
- sentiero Frassati in Val Maira
- cima delle Rossette (scialp)
- Cima genova per la cresta Sigismondi (alpinismo)
Provincia di Torino:
- rifugio Jervis e Punta barant (ciaspole)
- Cima del bosco (scialp)
- Cima delle Liste (scialp)
Punta delle vallette (scialp)
Provincia di Novara:
- Mte Fenera (MTB)
VCO:
-
Corno orientale nefelgiù (scialp)
- Monte Faiè
- cima Jazzi (alpinismo)
Provincia di Biella:
- cresta dei carisey (alpinismo)

Emilia Romagna:
Provincia di Reggio Emilia:
- Monte Cusna

Trentino Alto Adige:
- rifugio Lancia e Col santo (ciaspole)
- Tra i masi della val Sarentino

Estero:
Svizzera:
-
Mte Gambarogno
- lago di Canee
- Palù (scialp)
- Bishorn (scialp)
- Punta di Stou (scialp)
- Piz Surgonda (scialp)
- Capanna campo tencia e lago Morghirolo (ciaspole)
Austria:
- Feldalphorn (ciaspole)
Francia:
- Dom de la Neige des Ecrins (alpinismmo)

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 5

Piemonte:
Provincia di Torino:
- Punta d'Almiane (scialp)
- Cavalcurt
- Forte di Foens (MTB)
- Roc Peirous (scialp)
- colle della battaglia (scialp)
- prato in fiera (scialp)
- Monte Lion (scialp)
Provincia di Cuneo:
-
Colle Ciaslaràs (scialp)
- Piovosa (scialp)
Provincia di Vercelli:
-
colle della piana (scialp)
- colle Piccolo Altare (scialp)
VCO:
- Corbernas (scialp)
giro dei 5 passi

Trentino Alto Adige:
Provincia di Bolzano:
- anello Brugger Schupfer (ciaspole)
- Laite Va Spiz (scialp)

Estero:
Norvegia:
- scialp alle Lofoten: Fagerfjellet e Stormheimfjellet
Svizzera:
- Septimerpass (MTB)
- Nadelhorn (alpinismo)
- Stotzigen fisten (scialp)
- Tallihorn (scialp)
- Chilchalphorn (scialp)
- Pigna d'Arolla (scialp)
- Strahlorn e Allainhorn (scialp)
- Generoso
Francia:
-
refuge de Gouter
Argentina:
- Cerro des los Cristales

 

LE MIE MONTAGNE ALTROVE, 6

Estero:
Svizzera:
- Chili Bielenhorn (scialp)
- Lucendro (scialp)
- Alphubel (scialp)
Piz d'Emmat Dadaint (scialp)
- Straffelgrat (scialp)
- Einshorn (scialp)
- Weissmies (alpinismo)
- Allainhorn, cresta Est (alpinismo)
- Piz Arpiglia (scialp)
- Piz Mezdì (scialp)
- Boshorn (scialp) 

Piemonte:
Provincia di Torino:
- colle delle Lance (scialp)
- Blegier (scialp)
- Giornalet (scialp)
VCO:
- Basodino (scialp) 
- traversata Veglia-Devero
- Mater & Margineta
alpeggi sopra Cannobio
Provincia di Cuneo:
- Chersogno (scialp)
- Oronaye (alpinismo)
- Colle della Lausa & anello Collalunga (scialp)
Colle Sagneres (scialp) 

Trentino Alto Adige:
- Presanella (alpinismo)
 

Veneto:
Provincia di Belluno:
- Pavione
Mont'Alt de Framont
Provincia di Verona:
- giro delle 5 cime
Monte Sparavero

 

PICCOLE SODDISFAZIONI

Anche se quello a cui tengo di più è la parte "alpinistica", qualcuno ha notato e apprezzato le mie ricette. Questo blog pertanto è segnalato su Petitchef.com

Ricette di cucina

 
 

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