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WOMEN
Con la croce al collo parli di traverso Produci suoni informi su ciò che non conosci Preti e uteri Pere e mele. Crocefissi insanguinati piovono cicli mestruali Cicatrici trasversali su ventri elastici. Blateri di fiche e parli parli parli Di quello che non sai. Conosci o non conosci? Stai lì o stai qua? Dove inizi e dove finisci? Ti trovo dappertutto Sul mio assorbente Asciutto. Sulle mie mani sporche di seme. Ti trovo dappertutto.sui libri .sul mare.sul cielo e sulla terra. Chi pregherà per me che sono senza re? Chi strapperà l’ultimo fiore a chi ha un io senza Dio? Occhi che scrutano parlano e giudicano Ciò che non cnoscono. Ma lo sai o non lo sai? Dio c’è o ci fa? Dondola la croce piove platino di visa Gongola l’anello gonfio d’oro. Parli e parli di ciò che non conosci. Pere e mele. Tutto è andato a male.
IO-NON-SONO.UN'-INCUBATRICE
E MAGNATE MENO. |
La vita è un non senso E chiunque si affanni a cercare un senso vuol dire che non ha capito un cazzo. Chiunque pensi che siamo qui per un motivo , tenta di ridurre l’esistenza e non di darle giustizia. Categorizzare, dare nomi , cercare spiegazioni. Necessità che nascono dalle nostre debolezze. Un po’ come l’orologio. Un oggetto che misura qualcosa che non può modificare , che non autodetermina, e che però distorce la mente del debole che pensa di fermare il tempo sapendo che oggi siamo nel ventuno/marzo/ duemiladieci La vita è governata dal caos Non da un dio immaginato per ordinare un caos che la mente umana non riesce a concepire. A volte ciò che è ,è, anche se non riesci a capirlo. il fatto che non riesci a capirlo non vuol dire che non è. Quindi il caos, è. È pilotata da intenzioni fragili che fanno le persone migliori ma una tempesta violenta può spazzare via aerei e intenzioni. La meravigliosa complessità , infinità , pericolosità ignota difficile da digerire ,della vita. il suo sfavillante, sfaccettato non-senso che si adagia nelle forme dei pensieri pensabili , in tutte le cose fattibili. La poesia del realismo. Perché , come un giorno mi ha detto una donna saggia…la realtà è molto più bella del sogno. Perché la bellezza non è la certezze, ne la sicurezza,ma la domanda, il dubbio l’interrogativo. e noi piccoli, deboli, stanchi , vogliamo dargli un nome, un volto, un’ora, pensando che quella forma sarà così, definita, definitiva , stabile e quindi amabile. Ma la differenza tra queste due cose sta esattamente come nella differenza che c’è tra cavalcare un cavallo selvaggio e fare la passeggiata sul cavallo del maneggio. è grossolanamente evidente. Perché vale la pena vivere…?semplice. Per capire tutto questo. E poi ci sono un serie di cose che ti fanno compagnia mentre cerchi di non capire la vita. E per me sono queste…… Poter guardare un gattino giocare Poter tenere la mano di qualcuno quando ne ha biosgno davvero I film di David Lynch e di Quentin Le colline di Fiesole La pelle che scotta d’estate Gli odori delle città del mondo I testi di Manuel il gelato del “re del gelato” ( fi) Le poesie di Emily Dickinson capire che anche se siamo tutti soli, c’è qualcuno che vede i colori esattamente come li vedi tu il rock capire come funziona la mente il sole portare per mano qualcuno alla conoscenza di se stesso riconoscere l’odore di casa le infinite possibilità la pizza scrivere conoscere se stessi far ridere i tuoi amici il malibù con la coca cola i primi baci mettersi un vestito nuovo jagged little pill e supposed former infatuation junkie girare in auto di notte ascoltando la musica ubriachi cogli amici andare a cavallo in mezzo a un campo….. |
Se la paura è l’origine di tutti i mali Madre perdonami per ogni peccato
Segreti viscidi come grembi flaccidi
Amici perfidi Scarsi amanti
Potresti perdonare o non ti fa abbastanza male?
Devi imparare a gestire la mente Addomesticare Come un animale
Oh com’eri bello Spettinato e danzante
Bambini per mano e teste al bordello
Sputavi parole allegre E la tua bocca era pesante
Rallentatori psichedelici Sui fuochi sacri Sui doni divini
Amori bisognosi o bisognosi amori Che differenze c’è? Per te per me Per chi vede quello che non c’è. *** dedicato all'attesa dell'incontro cogli afterhours. ***al sabato mattina grigio , che si fotta dio. |
Post n°648 pubblicato il 08 Marzo 2010 da stillmad
Improvvisamene cinguettando Appare il sole E tutto quel che pesante era sul mio cuore Silenziosamente scompare
Case, scuole chiese, tutto ha un altro colore. Riso , pane, pasta, tutto un altro sapore.
Accompagnato da un coro danzante di nuvole bianche. Spalanca il cielo e sorride. Fa l’altalena tra l’una e l’altra collina.
La maschera dissolve al nemico Che ora tende la mano
Quell’angolo buio di casa Dove mostri ne fan le paure Ora è il rifugio , ora mi piace.
Mani di strega i rami più secchi Ora son braccia che accolgono
Non pensare la notte. Non convincerti nella tempesta. Aspetta, aspetta il sole.
Ricordati , ricordati com’era il sole.
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Post n°647 pubblicato il 07 Marzo 2010 da stillmad
Tutto quello in cui credevo è stato soffiato via come un mucchio di polvere. Ed io che credevo fosse un castello di pietre!
Soffiato..Sparito.Svanito.
Non ci sono castelli né pietre, né polvere, solo isole.
Ogni uomo è un’isola. Ogni tanto c’è qualche turista che arriva a fare un po’ di rumore Ma dopo un po’ , richiamato ai doveri della vita, torna al suo smog, e si sente solo , ancora, il rumore del mare, interrotto a tratti dal silenzio.
Il bellissimo mormorio del buio Il mantello nero del silenzio. Scintillante armatura di cielo e stelle. Forte e solido pavimento di piume Invalicabili , gigantesche mura di zucchero filato.
Capricci solitari Solitudini condivise Battiti senza ritmo Fratture scomposte.
Guarda il palmo della tua mano Se lo chiudi e se lo apri è sempre vuoto.
Lunghi capelli ribelli Ogni riccio uno scherzo. Della natura. Della paura. Della volubile femmina umana.
( picture by web; Francesca Woodman)
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Post n°646 pubblicato il 04 Marzo 2010 da stillmad
Il vuoto. Quanto può pesare il vuoto?
Si affacciano tutte le facce di quelli familiari Me li invento dentro per darmi un conforto
Perché dice che si è soli con tutto ciò che si ama.
Quanto può pesare una partenza?
La poltrona e la finestra, la finestra e la poltrona,
il mondo lo so che brulica ma per me è inesistente.fermo.a momenti scompare.
Un filo di luce su uno dei miei ricci e sulle mi unghie corte , nere.
Quando sembra che ogni cosa che tocchi , sparisca,
mi attacco dentro di me. Sono il mio gatto appeso al mio cuore, al mio stomaco, al mio cervello. Miagolo e mi attacco ,sempre più fortemente solo a me.
Il giorno che ho capito che dio non esiste Il giorno che ho capito che siamo tutti universalmente soli Il giorno che ho capito che tutto è in mano al caso
E ora , un momento che è la somma di queste consapevolezze.
Ficcatele in culo le consapevolezze. Stavi meglio da ubriaca e da ignorante.
Eri schiava del credo , del libro, del professore, del padrone Ora sei schiava tua :non puoi più cercare di rubare la chiave a qualcuno.
Finestra e poltrona.
Nodo in gola, groviglio nelle budella, spranghe nel cervello.
Quanto pesa il vuoto?
Mi sento ladra e colpevole per tutto quel poco di sole. Finestra e nuvole. nuvole grigie, pesanti , che non piangono mai,
un po’ come me.
Gonfie di pioggia stagnante.
Dice che tornerà il sole. Dice che è la vita.
Difficile crederci per chi non crede in niente, fare un atto di fede. Difficile non addormentarcisi su questo letto di nuvole.
Il vuoto pesa, come tutto quello che non c’è.
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Post n°645 pubblicato il 10 Febbraio 2010 da stillmad
questa è la storia di una ragazza di cui il mio amico Ciccio dice |
questa è la triste storia di giorgie, sfigata come tante e troia come poche.insomma una di noi. giorgi ha due fratelli ,due tori. uno è alto moro aitante e sfacciato. l'altro è alto moro aitante e delicato. i due sono innamorati della sorella adottiva e si accapigliano dalla mattina alla sera con lotte super erotiche che farebbero bagnare anche rosy bindi. I duei fratelli sono due rudi australiani , muscolosi e avvezzi al lavoro di fatica. Niente a che vedere col maschio di oggi che ha paura anche della pioggia . Un giorno giorgi cade nel fiume , perché è scema come tutte le donne ,allora lo zio kevin , che diciamocelo , due botte gliele darebbe pure lui, la mette a letto davanti al caminetto . Al che uno dei due fratelli , mi pare quello sfacciato , in un gesto di finta disperazione, ma di reale arrapa mento , si spoglia nudo e si infila dentro il letto con la scusa che così giorgi si può scaldare meglio. Che culo questa giorgi. La mamma butman, un cognome un programma , è gelosa di lei perché da quando giorgi è stata adottata a lei non se la incula più nessuno ,. Pure il marito , anche lui gran toro, muscoloso, moro e aitante , diciamocelo , due botte e giorgi gliele vorrebbe dare , ma ormai l’ha adottata..vallo a sapere che sarebbe diventata così, pure lui non ha occhi che per la bionda e svampita figliola. In tutto questo proliferare di maschioni ,la piccola e scema giorgi che ti va a fare? No , dico , che ti va a fare??? Si innamora di LOUELL. Louell è magro , è pallido, ha un pisellino come una Ruca ( lombrico colorato , rugoso e peloso e moooolto corto che si aggira per le campagne umbre , nds) . Louell è biondino , probabilmente gli manca anche un occhio ed è aitante come il ministro Brunetta. Ma giorgi si innamora di lui. Ora le più sveglie diranno “ te credo louell sta m’ballato de sordi e n’vece i su fratelli so du morti de fame purciari!” Esatto. Louell è sfondo de quattrini , ma siccome giorgi è na poraccia , una pastorella , la famiglia de louell , giustamente direi , gli dice , “ a bello vabbè che n’pelo de fica tira più de n ‘carro de bovi , ma n’somma a tutto c’è un limite.!”e sicchè lo disereda. E così la nostra amica se ritrova louell che adesso oltre che pallido , emaciato e biondino è pure un poraccio.. I due scappano insieme. Giorgi lascia i due fratelli tori che per lei si butterebbero pure sul fuoco , lascia il padre figo che per lei sul fiume ci si è buttato per davvero ( e c’è pure rimasto), lascia la madre , che si era na gran spacca cazzi ma almeno faceva tutte le faccende di casa, lascia la sua mega fattoria, per seguire Louell povero , magro , emaciato , micro dotato e va a vivere con lui in una bidonville. A questo punto la dea bendata , il fato , maometto , gesù , il mago di Oz, barbara D’Urso e Berlusconi , tutti insieme si incazzano come bisce perché insomma va bene l’amore ma pure te giorgi te la vai a cercà peggio de la gatta che va al lardo e ,come si sa, le divinità non amano quelli che rischiano , a Louell gli mandano una bella malattia sessualmente trasmissibile : la Tisi ( che non è una malattia sessualmente trasmissibile , ma il prete a Giorgi le fa credere che è così!). Adesso neanche possono fornicare e giorgi divide le sue giornate tra spadellare louell che è diventato anche incontinente, pulire la casa e battere sui Viali. e le sta proprio bene direi così se impara dico io ! è la giusta giustissima punizione. E questa sua scelta molto , molto inoculata porta altre enormi sfighe e risvolti drammatici anche sulle vite di tutti gli altri membri della famiglia, in una sorta di punizione divina globale. Arthur , il delicato , cambia sponda. Vende se stesso a un conte che lo tiene chiuso in una torre consentendogli solo la compagnia di un uccello ( che simbolismo grossolano!). Abel , lo sfacciato , diventa un marinaio , che è come dire che ha cambiato sponda anche lui. È sempre ubriaco fracico e colleziona malattie sessualmente trasmissibili. Papà Butman come già abbiamo detto è annegato nel fiume, e mamma Butman è in cura dal prof.Faravelli –noto psichiatra fiorentino-che la riempie di Sali di litio. Lo zio kevin che era quello con un po’ più di sale in zucca in quella famiglia di pervertiti , vive da solo con le pecore, ed è facile immaginare le sue abitudini , non vogliamo indugiare in dettagli zoofilici … Fine della triste storia di Giorgi valle a capire le donne.......... |
Post n°643 pubblicato il 16 Gennaio 2010 da stillmad
Allora Dèi, deve essere questa, quella che chiamano “vita”… Allora Santi, vi divertite a burlarvi di noi e spostarci le cose di nascosto. E come ogni giorno quando metto la maglia sul letto , mi giro e non c’è più “chi l’ha spostata ?”mi chiedo.
Allora è questa che chiamano”vita”? Le persone che ami scivolano via come noccioline che ti cadono dalla tasca Scivolano in posti che tu non puoi vedere.
E mi domando , sono finiti i giochi? I giorni di festa? Le tragedie per niente?
Le telefonate di notte, arrivi e partenze improvvise. Devo stringere forte gli occhi e credere ,credere ,credere che sarà sempre meglio. ma ad un tratto , mi giro e come la maglia che sparisce sul letto, siete spariti tutti. Quella che chiamavo famiglia, tutta scivolata, sparsa, come perline di una collana sfilate e cadute per terra e rimbalzate chissà dove. Pezzi di cuore e abitudini infrante.
Allora deve proprio essere questa ,quella che chiamano vita. Deve essere questa. Darwinianamente adattarsi alle avversità. Chi si adatta vince, ma sul podio guarda caso sei da solo.
Dèi , santi, sole, cristi e madonne. Non c’è nessuno lassù, c’è solo il caso e il caos. E noi ci divertiamo con noi. Noi ci divertiamo a spostarci le cose.
Voglio credere che ci saranno sempre pomeriggi di sole per me. Voglio credere che anche se siete andati tutti via Avrò ancora voglia di stare male per qualcuno . Avrò ancora qualcuno per cui valga la pena sforzarmi di capire Avrò ancora serate e nottate e estati e autunni.
Eppure dicono che sia proprio questo. Accettare i cambiamenti. Le persone vanno via. Le persone cambiano Le persone crescono.
Ci si può realmente opporre a tutto questo? Se potessi lo farei.
Non me ne importa del fatto che, sì, è questa che chiamano vita.
Se potessi , lo farei.
Dedicato alla mia “famiglia”
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Post n°642 pubblicato il 10 Gennaio 2010 da stillmad
Ognuno di noi crede di essere speciale Ognuno di noi vorrebbe essere speciale Ognuno di noi sa di non essere speciale. Ma se tutti sono speciali è come dire che nessuno lo è. Bo parlare di speciale e non speciale non è la mi specialità , ma è l’inganno di questo secolo o per lo meno di questo trentennio che ho vissuto coi miei occhi. Non vi siete mai domandati perché Zara e Ikea vendano così tanto? A parte l’ovvio intendo , cioè roba bella a poco prezzo, andiamo oltre l’ovvio. Guardate com’è organizzata una vetrina/manichino di Zara …non vi dice niente? Bene prendete un qualsiasi giornale di gossip e sicuramente troverete qualche foto di Kate Moss o di Amy Winehouse. Osservate il loro stile e poi ridate un’occhiata alla stessa vetrina/manichino che prima non vi diceva niente. Stessi abitini colorati fluo vintage , stessi pantaloni a sigaretta con sciarpetta stile keffiah e gileino…ecc…ecc… Tutte le adolescenti vogliono essere ( come ) Kate Moss. O Amy Winehouse. E credono che vestendo come loro possano vivere la loro vita, la vita delle altre. Credono di poter riempire il grigio delle loro esistenze a colpi di tubini fluo o con un giro di cinta borchiata. Il triste risultato è una figura mitologica così composta, metà insaccato , metà moria Orfei a carnevale, metà Kelly Osbourne ( che già di per se è una figura mitologica di copia incolla mal riuscito di icone che l’hanno preceduta) Perché la gente si ostina a credere che la bellezza sia un fatto di vestiti, borse e 20 chili in meno. Nessuno cattura l’essenza dell’icona: il fascino. E insegnare ad un adolescente cos’è il fascino sarebbe come tentare di fare praticare la castità a veronica del grande fratello o insegnare l’italiano a di Pietro , un’impresa fallimentarmente ridicola. o ridicolamente fallimentare, scegliete voi. Ognuno di noi crede che coi soldi e una dieta microbiotica potrebbe essere come Angelina Jolie o come Brad Pitt. Perché ci piace credere che la dea bendata si sia scordata di consegnarci la nostra dose, in una sorta di giostra karmica che gira dal verso sbagliato e , guarda un po’ non passa mai dalla porta di casa nostra. Ci piace crogiolarci nell’illusoria convinzione che una volta dotati di ciò che c’è stato sottratto dal perfido fato, potremmo brillare come stelle hollywoodiane o anche solo come stelle . Che poi Amy e Kate le due eroine ( laddove eroina è la parola chiave….) sono inglesissime. Una è alta un metro e cinquanta , ha un culo sfatto come un budino andato a male e due tettine che se fosse stata in Italia con le latterie che ci sono a giro non avrebbe potuto fare neanche la cassiera al LIDLE; ha un bel viso , uno sguardo un po’ Christiana F. un po’ Brigitte Bardot e una tinta color labrador che starebbe male su qualsiasi altro essere umano , ma no, su di lei è tutta un’altra cosa perché lei è Kate Moss. L’unica pagata per sniffare. L’unica che non si vergogna a farsi vedere in giro con uno come Pete Doherty. Che poi io mi immagino sempre l’alito di uno come Pete Doherty, sarà il mio tratto ossessivo, ma le sue sdoganate abitudini, la sue pelle color muro ammuffito , i suoi denti giallo …e non so cosa è di quel giallo lì, bo mi fanno subito pensare ad un alito marcio. Un misto di fogna, sterco e vomito. Ma, dicevamo , Kate. Kate può,perché è. PUNTO. Lei non necessita di essere neanche descritta, raccontata, dipinta. È una che con un paio di jeans e una canottiera rende miliardario il più sfigato dei fotografi. È una che non ha bisogno di mettersi i tacchi anche se non arriva al bancone del bar. È una che non ha bisogno neanche di un uomo ricco e figo per essere ancora più figa. No. lei prende un rospo drogato e con l’alitosi e magicamente lo trasforma in moderno principe bohemian. Kate è. E ciò che fa , come lo fa, cosa dice , cosa pensa, nessuno lo sa. A nessuno interessa. Ma come si fa a spiegare per dettagli e logici ragionamenti come ciò sia possibile?! Sarebbe come pigliare due nocciole , mischiarle a un po’ di latte e cacao e pretendere di ricavarne la Nutella! Impossibile. Ecco ciò che cerco di dire è che il fascino è qualcosa di cui si è dotati. Punto. Non è qualcosa che si costruisce o per lo meno non con un gilet e una cinta di Zara. E Amy Winehouse? E l’IKEA? Lo stesso. Come mai la roba dell’Ikea è meravigliosamente bella soltanto finché è sistemata come l’hanno sistemata, in quel punto con quella luce vicino ad altri oggetti che ne esaltano la bellezza eccetera…?! Prendi un divano fico dell’IKEA e mettilo a casa tua , senza quelle tende, senza quella legna sistemata a piramide dentro i cubi di ferro battuto , senza le stelline a pioggia sopra la finestra, senza la lampada ballon… senza il tappeto di finta pelle d’orso posizionato a 45° rispetto alla finestra e ¾ rispetto al caminetto … insomma lo prendi e a casa tua FA CACARE! Si fa cacare. Perché tu non sai un cazzo di come e dove va esattamente posto un divano nel contesto di un salotto. Non sai un cazzo di ciò e per di più non puoi comprarti tutti i gingilli che loro, quelli dell’IKEA,m ci buttano intorno , per fare di quel divano il divano fico dell’IKEA! E anche se potessi , e anche se tu li sistemassi allo stesso modo , non sarebbe MAI la stessa cosa. altrimenti oh, faresti l’architetto all’IKEA, non la cassiera al lidel. Ragazzi il fascino è una cosa seria. Non so dire se il fascino renda speciali. se esistano persone speciali. Se le icone siano persone speciali. Se gli architetti IKEA siano più speciali della cassiera del lidel. Non so. So solo che c’è una pubblicità che dice “ si se stesso. nessuno sarà come te” Ecco. Credo sia proprio cosi. E credo anche di non sapere come si scriva lidel.
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Post n°641 pubblicato il 31 Ottobre 2009 da stillmad
L’unica cosa che amo dell’inverno.l’odore. L’estate non ha odore .per chi non va la mare, niente crema al cocco, niente salsedine.l’estate è una stagione senza odore. Ma l’inverno .tra i tetti delle case alla sera quando chiudo le serrande e dimentico la bellezza delle cose segrete, sento avvolgermi dal fumo fuligginoso dei comignoli. L’aria tersa mescolata all’aria fumosa. In fondo, come una scia di coda, come un contraltare, si sente l’odore del caldo della stufa. È una voce che ti dice”sei fuori al freddo , ma ovunque tu vada puoi trovare riparo “. Una fata dai capelli rossi come il fuoco che ti sussura avvolgente “ sei stanco.ma ovunque tu vada puoi trovare un letto”. La scia d’inverno si intreccia tra le foglie gialle e le impregna.anche l’asfalto viene sedotto dalla scia d’inverno. Le mani delle donne, la barba degli uomini. È in ogni cosa. Costante sussurro di pace nella tempesta |
Post n°637 pubblicato il 04 Ottobre 2009 da stillmad
Attraverso l’universo l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande si incontrano come il latte e il caffè. S’abbracciano mescolandosi in una cosa sola.
C’ho messo tante a capire che le cose sono solo cose. Le case sono solo case . La mia casa sono io.
Tutto ciò che amo posso trovarlo dentro i tuoi occhi e dentro le mie tasche Dentro una lettera, dentro un sorriso dentro l’emozione di un finto matrimonio e di un anello disegnato col pennarello.
Tu non sei quello che hai Non sei il tuo lavoro Non sei la macchina che guidi.
Per tanto tempo mi sono amareggiata dentro l’idea di avere trent’anni e non avere niente Non una casa Non una macchina Non un figlio Non un marito Non un vero lavoro
Trentanni .come fosse una parola sola. Trentanni.
Ma che cazzo me ne frega a me di avere Trentanni. Cosa cazzo sono trentanni.
Niente.sono qualcosa forse per qualcuno.per me non significano niente. Non ho mai voluto una macchina, perché odio guidare e bestemmiare per cercare un parcheggio.
Non ho mai voluto un figlio , perché sono libera ,magra,egoista e voglio esserlo fino alla fine dei miei giorni.
Non ho mai voluto un marito , ma soltanto un uomo.
Lavorare.e chi vuole lavorare? Nessuno. Non me ne frega un cazzo del come.voglio soldi.per sopravvivere e continuare ad essere libera e mandare a fare in culo chi mi pare e piace e non dire grazie prego scusa a NESSUNO.
La casa l’ho sempre voluto ,ma in realtà ne ho tre .e preferisco stare in affitto che quando un posto mi nausea, mi si stringe intorno prendo e mi sciacquo dai cojoni.
E tutto questo soltanto per dire che tutte le stronzate che ci vengono messe in testa troppo spesso ci fanno dimenticare chi siamo e cosa vogliamo . Ci fanno dimenticare la nostra essenza, perché la sicurezza ha un ventre tenero, ma è un demonio steso tra di noi. Niente di più vero. Distesa tra i miei pacchi, in un letto sudicio disfatto con una sigaretta a una tazzina di caffè ho capito tutte queste cose.
Buon viaggio Lacio drom |
Post n°636 pubblicato il 27 Settembre 2009 da stillmad
Ho paura della gente.
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Post n°635 pubblicato il 16 Settembre 2009 da stillmad
Finalmente il ritmo incessante rallenta. Finalmente ho qualche minuto da sola , per me, per raggruppare i miei pensieri e ordinarli , scaffale su scaffale, cassetto nel cassetto. Vorrei parlare del’importanza del tempo. Soprattutto di quello che ti viene rubato. A chi è stato già tolto molto , come è stato tolto a me..o forse , può essere, io non abbia mai avuto la capacità di spalancare una mano e afferrare con forza quel che mi spettava..chissà. Dubbi inutili che a volte non riescono a trovare posto nella libreria dei pensieri. Il tempo che scorre. Conto alla rovescia dal primo vagito. Tempo prezioso. tempo mio. perchè io sono solo mia, come dice Eddie. E credo che me la tatuerò questa frase, per ricordarmela quando la mia mente è invasa da presenze ingombranti. Settembre, ho letto che la mia amica Valentina, ha scritto che è Settembre l’inizio di tutto, ed ha proprio ragione! Che amici saggi ho. Insomma si parlava del tempo. Da Giugno lavoro in un negozio, niente di che , faccio la commessa part-time, giusto per ridimensionare la superbia di chi è dottore in psicologia. O giusto perché non ho fatto altro che ridimensionarmi da quando il tempo scorre. Si ecco.bè ieri ho scoperto che ad Agosto , mese in cui ho fatto i turni doppi , gli straordinari eccc…mi ha segnato 4 giorni di ferie e 8 ore di permessi… Ecco forse troppo pene annebbia la mente, ma intanto il mio tempo è stato un po’ come dire..messo a pecora anche lui. …tempo. Tempo di ricambiare casa. siamo all’8°= trasloco .forse al decimo vincerò un accendi gas funzionante e smetterò di vescicarmi le dita ogni mattina per fare il caffè. Tempo che mi vada a togliere lo smalto nero sbeccato perché oggi è il primo giorno di tirocinio egli psicologi , tanto perché si sappia, hanno questa abitudine di guadare le unghie, per misurare il grado si normalità e sanità di una persona. Tempo di lavarmi i denti .ieri sera ho sentito il terremoto e me la sono fatta addosso. Ho ingoiato un pasticcone , tanto perché “ per tutto il resto c’è xanax”e ora ho una lingua che mi pare d’aver leccato il pelo della gatta della Silvia. Non mi piace. Non mi piace niente di questo specifico momento. Non mi piace la casa. Non mi piace il lavoro. E non mi piace lavorare gratis ( tirocinio). Non mi piace non avere tempo per scrivere e non mi piace non avere tempo per togliermi lo smalto sbeccato. In tutto questo però ogni secondo del tempo viene stornato dalla cassa virtuale del Karma, perché Ci sono tutti quei secondi che trascorro con la mia persona speciale. Tutti quei secondi pesanti e leggeri dove ci chiudiamo nel nostro mondo fatto di misantropia e pigrizia. E ovviamente del nostro amore. Ma è tardi devo scappare .Non ne posso parlare adesso. Tempo. |
Post n°634 pubblicato il 05 Luglio 2009 da stillmad
Voglio acciuffare i miei sogni. Prenderli per il collo. Non voglio scivolare nella consuetudine dei rassegnati. Non voglio adattare il mio credo alle circostanze. Pagherò tutto quello che c’è da pagare Ma la vita non è sacrificare! La vita non è stare male La vita non è rinunciare. Abili mercanti di anime ti hanno fatto credere Che ti devi redimere Che devi rimediare Al tuo peccato originale. Ma io sono nata pulita E voglio godere. Io sono nata libera E non voglio stare dovunque in catene.
Voglio acciuffare i miei sogni Prenderli al guinzaglio e portarli dove mi pare. Voglio svegliarmi e decidere dove andare Fosse il primo o l’ultimo posto che ci si aspetta da me.
non voglio essere tirata giù dal tuo pessimismo dal tuo aver rinunciato pagato sofferto.
Voglio banchettare sui miei errori Camminare su una strada che non è mai stata costruita Percorrere un sentiero che è solo nella mia mente Sbirciare dietro tutti gli angoli della mia immaginazione Ignorare tutto ciò che tu hai già costruito Tutti i binari che già so dove mi porteranno.
Come prima e dopo cristo Oggi decido. Oggi decido di abbandonare ogni cosa già esistente Per creare tutto ciò che voglio amare.
Voglio acciuffare i miei sogni. Voglio vivere. Come dico IO
**a chi non smette di sognare ***a chi ha il coraggio di essere se stesso nonstante il prezzo da pagare ****a chi crede solo nella Libertà. ***Claudia*** |
Post n°633 pubblicato il 03 Luglio 2009 da stillmad
Potete anche dirmelo in cento Guardandomi come se fossi pazza E cercandomi di convincere che lo sono, ma non cambio la mia idea. Che le teste di cazzo siete Voi Piccole ipocrite vestite con l’abito domenicale. Piccole serpi che non avranno mai il mio seno. voi che con i vostri modi gentili vomitate addosso a me la vostra inadeguatezza voi che con il vostro buon senso mi incolpate per la vostra debolezza voi che vorreste essere con me ma non ne avete il coraggio mi amate di nascosto e mi odiate in pubblico. Piccole bambine viziate Vite grigie Con uomini grigi Con abiti grigi e abitudini grigie e anime grigie Che non siete neanche nere. Branco di scimmie antropomorfe Che presa una una diventate poco più che galline E io sono il gallo E quello è il mio pollaio Non perché io sono più forte Non perché io lo impongo Ma perché voi cercate una guida Un mentore Un pastore Come pecore e le pecore quando si perdono non ritrovano casa senza una guida E ora mi odiereste perché non sapete che venirmi ciecamente dietro? Resisto. Tengo duro. Spengo la luce. Così che cadiate tutte giù per il primo burrone. Non ho pietà di voi. Ma ho bisogno di voi e solo per questo non vi mangerò come si fa cogli animali quando si ha fame. Vi lascerò li E continuerò per la mia strada provando a non ascoltare i vostri berci striduli e fastidiosi che turbano la mia mente affollata. Ma quando arriverà il giorno di festa Non avrò pietà di voi E non avrò paura di sporcare il vostro abitino educato.
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Post n°632 pubblicato il 28 Giugno 2009 da stillmad
Ci sono alcune cose che si apprezzano solo quando si diventa grandi. Il gelato al pistacchio. Il Jazz. Alcune persone scomode. Il non fare niente. Gli afterhours.
Ho questo bisogno di sporcare, sverginare le cose. Il vasetto della nutella nuovo. La neve candida appena caduta. il letto appena rifatto.la tua anima candida. Sporcare per ripulire.pulire per sporcare. ****
Ti dovrei chiedere scusa. Ma non ne sono convinta. So di averti deluso , ma era ciò che volevo.e forse non ti ho mai amato ne odiato né voluto bene. Forse volevo solo aggiustarti senza un perché.
O forse sì. Per usarti. O per compiacermi del mio capolavoro. Forse tutto ciò che mi fa schifo di te è ciò che è anche dentro di me. FORSE.
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Non riesco a farmi amare. Riesco ad amare solo da lontano. Mi trovo profondamente a disagio ogni volta che qualcuno fa qualcosa per me. Anche solo una torta.
Quando qualcuno si avvicina troppo sento il desiderio irrefrenabile di distruggerlo e mandarlo via dalla mia vita. E la punizione di non averlo , mi fa godere tantissimo. ****
Sicccome succede questa cosa, conosco uno e gli dico del blog, e poi finisce sempre che questo stesso qualcuno rimane puntualmente male per qualcosa che ho scritto vorrei sottolineare una volta per tutte che IO NON SONO IL MIO BLOG qui c’è una parte di me : i miei pensieri. Ma una persona non è fatta solo di pensieri. E comunque non voglio mai più giustificarmi per ciò che penso. Quindi chi lo sa ormai lo sa, ma chi non lo sa non lo saprà.
Siccome nonostante tutto molti continuano segretamente a leggerlo …e poi però pretendono e reclamano Ho alcuni sassi da togliermi da sotto la lingua.
C’erano persone che nella mia vita mai avrei pensato di perdere per strada così banalmente. Così stupidamente. E che invece se ne sono andate. Non sento neanche la loro mancanza. Con tutti questi pensieri in testa , come faccio?
******************** Solo te ho amato veramente mia metà uguale del cuore. Scorpione , serpente, anima nera , anima pura. Non ti ho mai temuto. Ti ho sempre solo subìto. E per me è diabolicamente perfetto. ************* Hai bisogno di me? Delle mie parole? Perché credo di no? Perché tutto mi dice che tu senti quel che sento io, che sto meglio senza di te? Il fastidio della bellezza Il fascino della bruttezza
Caro….. Ora capisco che volevi dire quando mi dicevi che accanto a lei ti svegliavi sudato. Cosa significa la responsabilità di qualcuno. Ora capisco. E capisco che , quindi , non mi amavi, non mi volevi fondamentalmente. Non meno di quanto non ti volessi io. Ora capisco che ho ritrovato forza passando attraverso la follia che hai generato in me. Capisco che ancora una volta è stata presa una sola parte di me. La mia mente. E pazienza.
Questi sono i pensieri che affollano la mia mente. Ascolto Neil Young e sento un vento che mi porta via in Alabama, ma tu non ci sei.
L’ozio è il padre dei vizi. Io sono la madre dell’ozio. ******* La tua bellissima essenza che mescola dolcezza e violenza. La tua misantropia che mi abbraccia La nostra musica nei nostri mondi Da soli eppure insieme. Una cura per la mia e la tua anima. Una cura o una droga? Strano come si confondano così facilmente. Ma in fondo è questo che siamo Contraddizioni che si sposano perfettamente tra loro. I danni che sanno fare i genitori. Ai bambini dotati come me.
***** Tutti i miei pensieri sporchi sono in fila ed io non ne ho mai avuto paura. Per molto tempo ho invitato duramente la gente a fare lo stesso E la loro rabbia mi ha devastata come un’onda di tsunami. Ora non sento più questo bisogno. Li guardo e sorrido della loro finta normalità. **** ma non capisce che è proprio QUELLA la sua follia. ma vi capisco. anche io sono masochisticamente impicciona. però poi non rompo le palle a nessuno.
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Post n°631 pubblicato il 24 Giugno 2009 da stillmad
Soffocare dal peso sul cuore Soffocare e riprendere a respirare. Prendere più aria , tutta insieme, tutta d’un fiato.
Il petto schiacciato da un peso. Lungo la veste s’impiglia un macigno e mi rotola giù nell’abisso Fluttuo annaspando così lentamente quasi arrendendomi al vuoto.
Sogni premonitori. Burroni tra le rocce di casa tua. Correvo, correvo e scappavo dal posto in cui sognavo di andare. Il mio primordiale istinto sabotatore.
Paura e desiderio che si prendono a braccetto Stretti in un valzer suicidario Ruotano su se stessi fino a perdersi l’uno nell’altra. Fino a perdere i sensi espansi nel ventre grigio dell’apatia.
Dose giornaliera di dolore iniettato a forza nelle vene. Lacrime nere lentamente portano via il mio rancore Inutilmente un giorno più tardi. Ore e minuti come un sigillo Sulle frasi appese penzolanti dalla mia bocca storta.
La macchia sul tuo candore Il taglio sul nostro cordone Rosso vergogna sui miei errori Fiocco nero sui miei pensieri Non più abbracciati e protetti Da te Ma soli. ***C.C.*** *dedicato al posto vuoto lasciato dal Coinquilino Dei Miei Pensieri *dedicato al mio IO SaBotatore *dedicato a chi Sta.
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Post n°628 pubblicato il 19 Giugno 2009 da stillmad
C’è stato un momento In cui niente mi meravigliava e niente mi toccava. C’è stato un momento in cui mi toccava tutto e tutto mi meravigliava.
Non so dire tra i due momenti quale mi abbia fatto più male. Credo entrambi .in modo pesante e in modo diverso.
Ora sento che i pezzetti del puzzle stanno lentamente scivolando al loro posto. Ogni tanto qualcuno ne ruzzola giù per il tavolo E allora rimango lì a cercare di capire dove è caduto Con pazienza ,senza perdere la speranza di appendere il mio quadro , lo cerco, lo prendo e guardo bene dove posso infilarlo.
Ora conosco gli effetti a lungo termine e come dice Moana,vivo ogni giorno come fosse l’ultimo , ma penso come fossi immortale
E seleziono con cura e spietata dolcezza Ciò che mi piace , ciò che mi nutre, e separo da ciò che distrugge e ciò che mi butta in terra i pezzettini piccini e delicati.
E adesso che ho iniziato a capire come si vive Le cose che mi meravigliano sono sempre meno Ma sono quelle che mi fanno battere il cuore Che mi aprono la mente E che mi scuotono il corpo
Sono quelle che durano Sono quelle che si incastrano esattamente coi miei pezzetti Sono quelli che toccano i miei pezzetti ma non li buttano in terra Anzi li direzionano con una mano invisibile nei loro posti esatti. Claudia |
Post n°627 pubblicato il 11 Giugno 2009 da stillmad
La verità. Non è vero che paga sempre. Ma a volte tu la sai E sei consapevole che la verità è la tua verità. Ma puoi solo tacere e ridere dentro. E fingere di essere un po’ stupido per assomigliare un po’ più agli altri.
Ci sono alcune verità invece che meritano d’essere svelate, anzi scoperte anzi scoperchiate.
Per esempio La verità è che lo so che il mio ex legge sempre il mio blog quando nessuno lo vede E che nega anche a se stesso che ancora cerca la magia del mio mondo
La verità è che ieri quando l’ho superato in motorino mentre era con la sua nuova donna Mi ha guardato le cosce
La verità è che anche se la ama Quando la scopa pensa alle mie cosce e d’io solo sa a cos’altro
E visto che sta leggendo adesso sa che lo so. Cazzo com’è divertente!!
La verità è che io so tutto ma sto zitta. Ma anche che ogni tanto mi diverto a fare un po’ la stronza anziché la solita pecorella smarrita.
È una di quelle cose per cui ti viene voglia di Vivere. Cioè intendo come la vita sa assumere pieghe imprevedibili Come tu immaginavi queste pieghe nel terrore del tuo letto E come poi ti ritrovi dentro una di quelle pieghe Ma tutto sembra liscio E scopri di non avere per niente paura.
È come se non ci fossi mai stato Come se non fossi mai esistito Con ciò che hai fatto Tutto ciò che hai insegnato Si è nebulizzato in una nube di squallore
Tutte le belle parole sulla libertà , sulla dignità E sul “non mi avranno mai” Sono state inghiottite dalla tua gabbia dorata della Firenze bene Che tanto hai disprezzato e che ora “ti ha “ Oh, se ti ha!
Oh come pensavo che fossi grande e , oh, come sei piccolo. E oh , se sento il bisogno di ridere forte, a bocca larga davanti a te. E alla tua gabbia di party mondani e gente che conta,
non ne ho per fare la spesa lavoro 10 ore al giorno non ho casa non ho una macchina
ma col mio motorino giallo cavalco i sogni sulle colline di Fiesole e coi miei amici disgraziati volo sulle note, sulla magia, e sulla fantasia
posso mettere il mio migliore vestito da sera e passeggiare senza paura in mezzo a quelli come te ma a me no, non m’hanno avuta
e a me , no non m’avranno mai.
Questa è la mia verità Oggi.
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OCEANO DI GOMMA
VISIBILITà BLOG
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CLiCcA***
rilancio questa opzione ,
ringraziando tutti quanti
perchè grazie a chi si è iscritto ,
peripezie mentali
è arrivato
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**queste foto (e altre ,presenti nel blog)
Sono state prese da web
tramite la ricerca con google immagini.
generalmente,nel caso in cui la foto non sia stata realizzata da ME,
la accompagno alla scritta
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possono segnalarmelo e verranno rimosse.**
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