Tu sei Quello

Sul fare...

Ogni metodo, ogni tecnica, ogni fare,

rappresenta un tentativo di gettare un ponte

tra il Tempo e l'Eternità.

Tuttavia questo ponte è in se stesso composto di tempo,

di concetti, di pregiudizi...

L'Eternità ti aspetta come Realtà effulgente

proprio dentro di te...

L'Eternità è Presente in ogni adesso che vivi,

ma tutti i concetti che alimenti,

come dei consiglieri capricciosi,

non ti permettono di vivere l'attimo presente.

Te lo sconsigliano perché essi stessi lo temono.

Quest'attimo è infatti la fine di ogni concetto.

Quest'attimo è la "porta" che conduce

al vero assorbimento nel Sé

che è aldilà di ogni ponte-tempo-concetto.

Sé che È in te da prima che l'Universo fosse...

Segnali...

Ogni Religione, ogni Filosofia, ogni forma di Saggezza,

è come un dito che punta verso qualcosa...

Non come il classico "dito che punta la Luna"

ma come un dito che punta

all'infinito non-spazio/non-tempo

che è dentro di Te...

La funzione di questo dito è quella di un continuo rimando,

un continuo rimbalzo a Ciò che È prima di ogni cosa...

La coscienza, come il figliol prodigo,

deve rientrare alla Casa del Padre,

cioè in quel non-spazio/non-tempo

la cui porta, fatta di Fuoco Eterno,

è nel Tuo Cuore...

Perfetto Distacco...

Come il Centro è equidistante dalla circonferenza

Il Sé interiore è equidistante

e perfettamente distaccato

dalla tua persona, 

Testimone non partecipe

di affanni, angosce e gioie, conquiste e perdite...

E' la terra-persona a conoscere le stagioni (gioie e dolori).

Il Sole-Sé è sempre identico a se stesso

ma è grazie a Lui che la vita della terra-persona può esprimersi

e orientarsi lungo determinate direzioni...

Tu sei Quello (di Sankara)

256. Ciò che non è toccato dalle sei onde (fame, sete, sofferenza, illusione, decrepitezza e morte), ciò su cui medita il cuore dello yogi, ma che non può essere contemplato dagli organi sensori, ciò che l’intelletto non può conoscere, ciò che è senza macchia è Brahman, e tu sei Quello, contempla ciò dentro di te.

257. Ciò che è il sostrato del mondo e dei suoi vari aspetti illusori, che si sostiene da se stesso, che è distinto dal grossolano e dal sottile, che non ha parti e nessun paragone è Brahman, e tu sei Quello, contempla ciò dentro di te.

258. Ciò che non ha nascita, crescita, evoluzione, declino, decrepitezza e morte; ciò che è indistruttibile, ciò che è causa di produzione, preservazione e dissoluzione dell’universo è Brahman, e tu sei Quello, contempla ciò dentro di te.

259. Ciò che non ha differenziazione, né perdita della sua intrinseca caratteristica; che è immobile come l’oceano senza onde; ciò che è eternamente libero ed omogeneo è Brahman, e tu sei Quello, contempla ciò dentro di te.

260. Ciò che, sebbene uno, è causa dei molti; ciò che esclude ogni altra causa, ma è esso stesso senza causa; ciò che non ha riferimento alla causa-effetto; ciò che è indipendente è Brahman, e tu sei Quello, contempla ciò dentro di te.

261. Ciò che è libero dalle modificazioni mentali (nirvikalpakam), che è infinito, inalterabile, di là dalle qualità di quiete o moto; ciò che è supremo ed eterno, felicità che non svanisce, ciò che è incontaminato è Brahman, e tu sei Quello, contempla ciò dentro di te.

262. Quella realtà una che per illusione appare modificata nel nome, forma e qualità, come l’oro con tutte le sue modificazioni, è Brahman, e tu sei Quello, contempla ciò dentro di te.

Dal Vivekacudamani - il gran gioiello della discriminazione, di Sankara

Comprensione... (di Buddha)

Se un altro beve, la tua sete si placa?

Se un altro mangia, la tua fame è appagata?

Se un altro dorme, ti riposi?

Chi, allora, deve sviluppare la tua comprensione?

Sulla Volontà

(di Margherita Porete)

Se conosceste perfettamente il vostro niente, non fareste niente, e questo niente vi darebbe Tutto.

Amore dice: quest’anima non ha affatto volontà Ragione risponde: Eh per il Dio dell’amore, che dite? Dite che quest’anima non ha piu’ volontà? Amore: Eh senza dubbio; poiché tutto quello che quest’anima vuole, consentendo, è quello che Dio vuole ch’essa voglia.

Ragione dice: E come può essere, sire Amore, che quest’anima possa volere quello che questo libro dice, avendo prima già detto che non ha nessuna volontà? Amore risponde: Non è affatto la sua volontà che lo vuole, è piuttosto la volontà di Dio che lo vuole in lei.... è Amore a compiere in lei la volontà di lei, e dunque Amore opera in lei senza di lei.

L'anima umana è un essere autonomo

(di Jan van Rijckenborgh)

Nessuno dipende dagli uomini per ciò che concerne i doni di Dio per la redenzione e la liberazione.

Se vi ritenete legati, allora è questa illusione che vi lega.

Se, cercando la Luce, vi credete fondamentalmente dipendenti da altri, è tale illusione a rendervi dipendenti;

se trovate sbarrato il vostro cammino verso la liberazione, allora è l’illusione del vostro io che vi incatena.

L’anima umana è e rimane un essere autonomo, in qualsiasi situazione si trovi a vivere.

Dialogo tra un maestro e un discepolo

(di Jacob Böhme)

1. Il discepolo disse al maestro: «Come posso giungere alla vita soprasensibile, così da vedere e udire Dio?».
   
   Il maestro disse: «Se potessi per un istante lanciarti là dove non abita creatura, allora udresti le parole di Dio».
   
   
2. Il discepolo disse: «Questo luogo e vicino o lontano?».
   
   Il maestro disse: «È in te, e se solo per un’ora farai tacere tutti le tue volontà e i tuoi sensi, allora potrai udire le ineffabili parole di Dio».
   
   
3. Il discepolo disse: «E come posso udire, se faccio tacere i sensi e la volontà?».
   
   Il maestro disse: «Se farai tacere i sensi e le volontà della tua individualità, allora l’udito, la vista e la parola eterni si riveleranno in te. È infatti il tuo proprio sentire, volere e vedere che ti impedisce di vedere Dio».
   
   
4. Il discepolo disse: «Ma come posso udire e vedere Dio, se Egli è sopra la natura e la creatura?».
   
   Il maestro disse: «Stando quieto e silenzioso, sei quello che era Dio prima che la natura e la creatura fossero, e da cui Egli la natura e la creatura tue foggiò: vedrai e udrai con quanto Dio vedeva e udiva prima che principiassero a essere la tua volontà, la tua vista e il tuo udito».
   
   
5. Il discepolo disse: «Cosa mi impedisce allora di giungere a ciò?».
   
   Il maestro disse: «Null’altro che il tuo volere, udire e sentire, e il fatto che lotti contro ciò da cui sei disceso. Con la tua volontà individualistica ti separi dalla volontà divina, e con la tua vista individualistica vedi solo nella tua volontà, che ottunde caparbiamente il tuo udito con cose terrene e particolari, ti trascina in un baratro, e con l’oggetto del tuo desiderio si poserà come un’ombra sopra di te per impedirti di giungere al supernaturale e al supersensibile».

(le sottolineature sono di NowHere7)

Da: Jacob Böhme, Dialogo tra un’anima illuminata
e una priva di luce, Edizioni Il Leone Verde, Torino, 1997

Alcune parole dal profondo dell'Essere

(di Karl von Eckartshausen)

 Norme per l’aspetto esteriore

1. Separati da tutto ciò che è molteplice e cerca ovunque l’unità nella natura.
   
   
2. Cerca dapprima di divenire Uno in te, poi di divenire Uno nella natura e infine cerca di divenire Uno con gli uomini e le creature che ti circondano affinché tu divenga Uno con Colui il quale è la sorgente di tutte le cose.
   
   
3. Dio è l’Essere più semplice, solo le cose semplici possono unirsi a lui.
   
   
4. Non cercare questo Dio al di fuori di te, ma in te.
   Cercalo nel più profondo di te stesso perché qui si trova il suo santuario.
   
   
5. Cerca la saggezza e non la scienza. Il sapere insuperbisce ma l’esser saggio rende umili e, attraverso l’umiltà, felici.
   
   
6. Non separare mai la natura da Dio ma contempla Dio nella natura, otterrai così la pura conoscenza.
   
   
7. La ragione è una luce interiore che rende riconoscibili tutte le cose, così come all’esterno la luce rende visibili tutte le cose.
   
   
8. Unisci la ragione all’esperienza e l’esperienza alla ragione, così il tuo intelletto non farà di te un mero sognatore e l’esperienza un materialista privo d’anima.
   
   
9. Non rigettare nulla ma verifica tutto e scegli ciò che è bene. Non pensare ma lasciati pensare. Ciò significa: accetta le cose come sono in natura e ordina le tue idee secondo le loro costruzioni, allora il tuo pensare sarà verace.
   Gran parte degli uomini ordina la natura secondo le proprie idee e pensa in modo erroneo – non dobbiamo modificare l’ordine eterno bensì lasciarci modificare per suo tramite.
   
   
10. Cerca di allontanare la tua ragione dai pregiudizi, il tuo cuore dagli errori, la tua attività dalle azioni contrarie all’ordine e diverrai saggio.
    
    
11. Il tuo intelletto necessita però di forza per riconoscere i pregiudizi; il tuo cuore, o la tua volontà, ha bisogno di potere per resistere agli errori e alle passioni; la tua attività ha bisogno dello spirito che ti conduca all’ordine e ti riveli l’ordinamento delle cose.
    
    
12. Forza, potere e spirito li ottieni solo per tramite dell’Uno; questo Uno è colui che conduce tutto all’unità, che giunse presso i suoi e che i suoi non accolsero ma a coloro che l’accolsero diede il potere di divenire figli della luce.
    

Da: Karl von Eckartshausen, Alcune parole dal profondo dell'Essere,
Edizioni Lectorium Rosicrucianum, Dovadola, 2005

Il "non essere" (di Catharose de Petri)

Chi entra nel soffio di vita perfetto e partecipa ad esso entra in un processo di crescita che consiste nell’abbandonare l’essere dialettico per il "non essere" divino.

Chi si trova in questo processo si libera sempre più dalle barriere, dalle limitazioni, dai fenomeni del mondo relativo della forma e finisce per non incontrare più alcuna opposizione. Prende insensibilmente il posto che gli è destinato e si trova al sicuro là dove il tempo non esiste; libero dalla materia, libero dalla sfera riflettrice e nascosto nell’infinito.

Da: Catharose de Petri, Trasfigurazione,
Edizioni Lectorium Rosicrucianum,
Milano, 1984

La natura della mente (di Ramana Maharshi)

Qual è la natura della mente?

Ciò che è chiamato "mente" è un meraviglioso potere che risiede nel Sé. Essa fa sorgere tutti i pensieri.

Indipendentemente dai pensieri non esiste una mente.
In assenza di pensieri non c'è un'entità indipendente chiamata mondo.

Nel sonno profondo non ci sono i pensieri e non c'è mondo.
Nello stato di veglia e in quello di sogno ci sono pensieri e c'è anche un mondo.

Proprio come il ragno produce il filo della ragnatela da se stesso e ancora lo ritira in se stesso, allo stesso modo la mente proietta il mondo da se stessa e ancora lo ritira in se stessa.

Una Fiamma del Fuoco Unico... (di Raphael)

Tu sei una fiamma del fuoco unico che tutto pervade.

Sei in conflitto e vivi la solitudine dell'io

perché ti consideri

una fiammella distinta dalla fonte.

Problema... (di Ramesh Balsekar)

Che il problema sia insolubile...

è di per sé la soluzione...

Come in alto così in basso... (di Pema Chodron)

Quando guardiamo nel nostro cuore

e cominciamo a scoprire

cosa è confuso e cosa brillante,

cosa amaro e cosa dolce,

non stiamo scoprendo soltanto noi stessi,

ma l’universo intero...

Desideri a confronto... (di Nisargadatta Maharaj)

Il desiderio di un uomo per una donna è pura innocenza paragonato alla brama di una eterna beatitudine personale.

La mente è una truffatrice.
Più sembra devota, peggiore è il tradimento...

Il maestro ultimo (di Dilgo Khyentse)

Il Maestro Ultimo,

l'Assoluto,

non è mai separato da noi

ma la gente immatura lo ignora e lo cerca all'esterno,

lontano da sé...

Maestro di saggezza,

tu che abbracci l'universo e gli esseri,

il Samsara e il Nirvana,

ci mostri come tutti i fenomeni diventano insegnamenti

e mi convinci che tutto è il Maestro Assoluto.

Trascendi il tempo (di Ermete Trismegisto)

Sviluppati per raggiungere una grandezza senza misura,

elevati al di sopra di tutti i corpi,

trascendi il tempo, diventa eternità.

Allora comprenderai Dio.

Compenetrati dell’idea che nulla è impossibile.

Considerati immortale e in grado di comprendere tutto: le arti, le scienze, la natura di tutto ciò che vive.

Sii più elevato di qualunque altezza e più profondo di ogni profondità...

Allora comprenderai Dio.

Il sorriso del Buddha (di Paul Brunton)

Spesso mi è stato chiesto quale sia, secondo me, il segreto del sorriso del Buddha.

Esso è – e non può essere altrimenti – che il Buddha sorrideva a se stesso, per avere cercato tanti anni ciò che già possedeva...

Purezza-Discernimento

La purezza non è astinenza.

Purezza è realizzare

che qualsiasi attività sensoriale

non può contaminare

il Sé eternamente non-nato.

Sappi questo: il Sé è il Signore a cui appartiene il carro; il carro è il corpo; l'anima (Buddhi) è il conducente; il pensiero rappresenta le redini con cui è guidato il carro; i sensi sono i cavalli il cui compito è di coordinarsi in base a ciò che appare dinanzi a loro.

[Katha Upanishad, cap. III]

Immagine: Andrea Appiani (1754 - 1817),
Il carro di Apollo (1799, Affresco)

Il roveto ardente

L'uomo vive in una sfera, una sfera d'energia: questa sfera è come un piccolo mondo, un microcosmo.

Il microcosmo è come un roveto: vi si possono scorgere fiori profumati... e spine...

Quando l'uomo cerca seriamente nel groviglio inestricabile delle spine e dei fiori, al fondo del roveto (che magicamente corrisponde al Cuore del suo cuore) trova una Scintilla di fuoco inestinguibile.

Allora, con il fuoco della sua attenzione-orientamento, deve attizzare il fuoco della Scintilla fino a farlo diventare un incendio...

Allora il roveto microcosmico sarà il roveto ardente in cui Mosè - simbolo sublime della Nuova Coscienza - udrà la Voce eterna...

Questa Voce afferma, sin da prima che il tempo fosse,

Io Sono ciò che Sono...

Comunicazione:

Tra i link di questo blog c'è "L'Oceano nella Goccia": una pagina web zeppa di citazioni.
Da oggi questa pagina è diventata un sito, con una vesta grafica più carina (anche l'occhio vuole la sua parte :-P) e dei link.
Potete notare che l'indirizzo è cambiato.
Fate copia/incolla nei vostri link (se già l'avevate inserito) e il gioco è fatto!