La morte del savoiardo.

La morte del savoiardo.
di Francesco Casula
Di fronte alla morte, a tutte le morti è doveroso il “parce sepulto”. E persino la pietas cristiana, per i credenti. Ma, per cortesia senza dimenticare le gravissime malefatte del morto in questione. E’ stato accusato di avere ucciso un giovane studente tedesco Dirk Hamer. E’ pur vero che è stato assolto. Ma è anche vero che lo stesso Vittorio Emanuele in una intercettazione si vanterà di “aver imbrogliato” la Giustizia francese. Si tratta comunque di un plurinquisito e plurindagato: per commercio internazionale di armi. E’ stato iscritto alla P2: l’organizzazione politico-mafiosa e golpista. Intervistato da una TV ha rifiutato di chiedere scusa per le infami Leggi razziali emanate dal nonno Sciaboletta: a tal punto che persino il figlio Filiberto glielo rimprovererà. Nei confronti dei sardi si è sempre espresso con insulti infamanti e razzistici:””Sono capre”, “puzzano e basta”. Ha avuto l’impudenza, con l’intera famiglia di iniziare una battaglia legale per riavere indietro i gioielli custoditi in un caveau di Banca d’Italia. Come se quei preziosi fossero frutto del loro lavoro e non del sudore e del sangue dei sudditi, dei Sardi in particolare, sfruttati e angariati per ben 226 anni (1720-1846) Dimenticandosi che quando vennero in Sardegna, la prima volta, tartassavano i Sardi di tasse spropositare e al di fuori e contro qualsiasi legge e consuetudine. Succederà così che con il re Carlo Emanuele nel 1799 (sbarcato a Cagliari, il 3 marzo come esule in quanto cacciato da Napoleone che aveva occupato il Piemonte), il Donativo sarà addirittura triplicato, senza convocare il Parlamento, passando da 200.000 lire sarde a 600.000 lire sarde, così suddiviso: 227.000, per la Corte, 35.000 per il re, 18.000 spillatico per la regina, 10.000 per la principessa Felicita, 95.000 per il duca d’Aosta, 60.000 per il duca di Monferrato, 40.000 per il duca del Genovese, altrettante il conte di Moriana e 75.000 per il duca del Chiablese” . Buon sangue non mente: il discendente dei tiranni sabaudi, famelici e sanguinari, si muove esattamente come loro, nell’arco di tutta la sua vita: fra titulias e disacatos, infamie e crimini.
 
 
 
 
 
 
 
La morte del savoiardo.ultima modifica: 2024-02-04T13:29:41+01:00da fcasula45