UNA MODESTA PROPOSTA

Una comprensibile apprensione sta accendendo di nervosismo la campagna elettorale a poco meno di tre settimane dal voto. Si sa che l’ansia e l’assillo portano al tormento anche gli uomini più saldi, esenti normalmente dall’affanno, ma incapaci di contrastare eventi imprevedibili che possono arrecare loro un educativo, ma doloroso e inevitabile patimento. Tutto in chiave di sofferenza, purtroppo, è certo che uomini e donne salde, si capirà poi di quale sfortunata parte politica, in stato di viva angoscia, dovrebbero cercare una saggia profilassi per un evento tanto parzialmente inatteso quanto per loro doloroso.

Nel giorno di San Valentino, incombente il termine che una legge fissa per il divieto di rendere pubblici sui media i sondaggi elettorali di ogni tipo, il M5S viene accreditato- malgrado una virulenta polemica innestata dalla mancata restituzione da parte di eletti Stellati della quota della propria indennità a favore della piccola imprenditoria- di una percentuale di possibili votanti intorno al 28/29 %, non scalfita perciò dagli attacchi alla sua credibilità oltre che alla sua originalità, nel composito sistema dei tradizionali Partiti e partitini testimonianza o specchietti per fessacchiotti. Di per sé questa constatazione che si trae da un complesso di Istituti d’indagine demoscopica metodologicamente avanzata, liberi da pesi e condizionamenti, almeno così dicono loro, non dovrebbe indurre la Destra Economica associata con la Lega e i Fratelli, valutata con altri Cespugli, circa intorno al 37% e perciò, come Coalizione, gratificata con un consistente numero di Parlamentari, dopo il 4 marzo prossimo.

Sennonché, anche non trascurando un possibile apporto parziale da una invocata attuale corrente di indecisi, che, come un branco di merluzzi impazziti dalla paura tenta di sottrarsi alla caccia spietata della balena affamata, potrebbero entrare in gioco e non votare, se non in minima parte per la Destra nel suo complesso, si tende ad escludere che la Squadra di Berlusconi possa aver dopo il 5 marzo la maggioranza necessaria per formare e sostenere sistematicamente un Governo.

Una maggioranza parlamentare potrebbe invece coagularsi intorno al M5S se il Pd, prendendo atto di una scontata, ma dura sconfitta  elettorale, avviasse rapidamente, anche nell’interesse del suo residuo elettorato, prevalentemente operaio e impiegatizio, una dignitosa riesamina delle ragioni più evidenti di una sua marginalizzazione, con tutte le conseguenze inevitabili sull’organico parlamentare frastornato e rissoso non tanto per la perdita dei valori  ideali,  quanto per la drastica riduzione delle poltrone. Sarebbe anche l’occasione, ma  ci si rende conto della problematicità dell’operazione, per un riavvicinamento con <Liberi e Uguali> ( In Valle Scrivia sabato 17 febbraio prossimo) intorno, per esempio, ad un programma di Governo che potrebbe essere definito tranquillamente di Salute Pubblica che, anche se, così definito,  richiama, alla mente certe fasi e certi personaggi della Rivoluzione Francese del 1789, potrebbe rispondere alla esigenza che l’Italia ha di  un Esecutivo affronti prioritariamente e urgentemente i problemi del lavoro,  della giustizia, della scuola.

CB

UNA MODESTA PROPOSTAultima modifica: 2018-02-14T16:57:39+01:00da balbicarmelo