Pensieri densi mi cagionano un sussulto
capaci di travolgermi l’anima.
Un movimento improvviso carico di emozioni
somiglia alle luci abbaglianti
in grado di rivoltare la mia pace.
Le notti senza luna mi fanno compagnia
e nell’assenza di parole e di appelli mal riusciti
prevalgono le silenziose illusioni
che franano immancabilmente.
Vorrei far tacere il mio cuore
che trasuda di strazianti note
e faccio appello al giudizio
che dimora nel raziocinio.
Lacrime versate nel silenzio
tra il segreto racchiuso nella notte
tra le dispersioni di abbracci falliti
vorrei narrare a Dio la mia inquietudine
tra le segrete buie di un dolore
che non si racconta.
Il gelo contemplato
in momenti ambigui e seducenti
simili a coltelli
che lambiscono i polsi senza mai toccarli
e la delusione si proietta
come frammenti impazziti muti
che si sottraggono alla salvezza.