LE POSIZIONI INVERTITE NELLO YOGA

“…è improbabile che Kundalini possa risvegliarsi solamente con la pratica di queste asana, mentre è sicuro che le posizioni invertite aiutino a migliorare la qualità della meditazione e della concentrazione, raffinando la consapevolezza e rendendola capace di accedere a livelli inesplorati della mente.”

Satyananda Saraswati:

DEBORAH

 

Le posizioni invertite rivestono un ruolo fondamentale nella pratica dello yoga e sono tra gli asana più spettacolari dello yoga. Non sono posizioni naturali ed è vero che per alcune ci vogliono anni di pratica, ma dati i numerosi benefici che portano vale la pena studiarle e padroneggiarle.

Vediamo perché il mettersi a testa in giù sia così benefico per il nostro corpo nella sua interezza( corpo fisico, mentale e spirituale).

Alla sommità del nostro capo risiede il nostro 7° chakra (sahasrara) ed in esso risiede il Soma o Amrta, ossia il liquido dell’immortalità.

Questo potente elisir, partendo dalla sommità del capo, scende nella gola attraversando il 5° chakra (vishuddha), per poi continuare il suo percorso fino ad essere divorato dal fuoco di Manipura chakra, il centro energetico del plesso solare che si trova all’altezza dell’ombelico.

Le posizioni invertite hanno la capacità  di bloccare questo processo, opponendosi alla forza di gravità. In questa maniera si impedisce  al liquido di scendere e di essere consumato dal fuoco di Manipura.

Il beneficio con  questa pratica è il rallentamento del processo di invecchiamento.

Dal punto di vista energetico mettersi a testa in giù fa bene in quanto viene favorita l’ascesa di Kundalini, la nostra energia spirituale, che giace dormiente alla base della nostra colonna vertebrale nel muladara chakra, verso i chakra superiori.

Una volta raggiunto il chakra della testa  dove si trova anche il nettare dell’immortalità, si raggiunge lo stato di beatitudine o di illuminazione, chiamato Samadhi.

Quindi, lo scopo degli asanas invertiti, da un punto di vista energetico, è quello di stimolare i chakra inferiori, di aprire il canale energetico principale (sumshumna) e preparare il corpo per l’ascesa di Kundalini.

Nelle culture orientali si parla dell’esistenza di correnti positive e negative (Yin e Yang nella cultura cinese) e che un flusso di energia cosmica discende dal cielo verso la terra, come da un punto di vista strettamente scientifico il cielo ha una carica positiva mentre la terra ha una carica negativa. Questo fa si che nell’essere umano (nella sua postura eretta) questo flusso energetico lo attraversi dall’alto verso il basso. L’attraversamento di questo tipo di energia influenza tutte le attività nervose del nostro corpo , comprese tutte le attività celebrali di natura elettrica.

Nelle posizioni capovolte, questa energia scorre ed agisce in senso opposto, ripristinando equilibrio nell’essere umano.

A livello fisico che mentale, gli asanas invertiti, migliorano lo stato di salute generale, aiutando  a ridurre ansia e stress e aumentano la sicurezza in noi stessi, aumentare la concentrazione e la resistenza fisica ed il ritorno venoso e linfatico.

La circolazione venosa svolge un ruolo fondamentale nella purificazione del sangue, in quanto ha il compito di raccogliere il sangue carico di anidride carbonica e di scorie del metabolismo e di ricondurlo, passando attraverso fegato e reni, al cuore e in seguito ai polmoni, dove viene filtrato dall’anidride carbonica e rifornito di  ossigeno. In questo sistema circolatorio il ritorno è favorito dall’azione di pompaggio del cuore

Il sistema linfatico invece, svolge una importantissima funzione di drenaggio, e rappresenta, per così dire, un sistema di circolazione parallelo a quello venosa, in quanto si occupa di trasportare la linfa, un liquido composto da materiale di scarto, globuli bianchi, proteine, grassi ed altre sostanze che vengono veicolate agli organi di depurazione (fegato, reni, polmoni, linfonodi). La sua risalita avviene con la contrazione dei muscoli andando contro l’azione di gravità della terra.

Una eccessiva immobilità, dovuta magari ad una vita sedentaria, porta ad una mancaza di azione muscolare portando la linfa tende a ristagnare nei tessuti, specialmente nelle gambe.

Per questo motivo, mettersi a testa in giù contribuisce ad eliminare i ristagni di tossine nelle gambe, negli organi addominali, e ad attivare il sistema immunitario. Questo processo nutre le cellule di tutto l’organismo, cervello compreso.

Le inversioni, infatti, apportano un ricco afflusso di sangue ossigenato al cervello, lasciandoci una piacevole sensazione di freschezza mentale e stimolano le funzionalità della ghiandola pituitaria, ghiandola che è predisposta a  secernere ormoni e di svolgere importanti funzioni di controllo di numerosi organi, tra cui la tiroide e gonadi, facendola funzionare in modo più efficiente.

La  pratica delle posizioni capovolte, favorisce di conseguenzail funzionamento del sistema ormonale del corpo, con un effetto di  equilibrio e tranquillità mentale. Sono inoltre molto rilassanti: se tenute in maniera più passiva, come nel caso di sarvangasana o semplicemente di uttanasana,  rilassano profondamente e velocemente, calmano e rinfrescano.

Agiscono anche sul nostri Ego: molte di queste posizioni, dato l’impegno che richiedono per essere padroneggiate, bilanciano l’ego e stimolano la pazienza, il coraggio e la prudenza.

Inoltre  quando il corpo entra in un asana capovolta, il respiro diventa lento e profondo, agevolando lo scambio tra anidride carbonica ed ossigeno, favorendo così, la corretta respirazione.

 

Nell’esecuzione occorre usare la massima attenzione ed eseguirle con gli appoggi in maniera corretta, altrimenti si rischia di farsi molto male, soprattutto per le posizioni sulla testa dove, se non bene eseguite, si va a caricare erroneamente sulla rachide cervicale, danneggiandola. È bene eseguirle con l’ausilio di un maestro fino a quando non si padroneggia completamente la posizione in sicurezza.

Buone pratica – Namastè

Nella foto la posizione di Ardha Mukta Hasta Sirshasana eseguita dalla Maestra Deborah Sgueglia

 

 

LE POSIZIONI INVERTITE NELLO YOGAultima modifica: 2021-03-24T11:53:05+01:00da almacondomini