Il sorriso è inaudito, non pianificato e un legame naturale tra le persone. Scrivo questo perché voglio che le persone capiscano che sotto tutti gli strati che creiamo per proteggere noi stessi, il nostro orgoglio, i nostri titoli, diplomi, status e la necessità di guardarci in un certo modo – al di sotto di tutto c’è il nostro essere autentico ed essenziale.

Non esito a chiamarlo: anima. Credo davvero che se quella parte di te e quella parte di me possono essere riconosciute, non saremo nemici. In tal caso, l’odio, l’invidia o la paura non possono svilupparsi tra di noi. Mi rammarico di concludere che tutti questi altri strati, che costruiamo in modo così completo durante la nostra vita, sono quelle cose che ci separano e ci isolano, in modo da non poter stabilire un contatto reale con gli altri.

Perché sorridere quando vediamo un bambino? Molto probabilmente perché vediamo un essere senza alcun sistema di difesa, un essere che ci sorride e sappiamo che è del tutto naturale e che qui non ci sono intenzioni nascoste.

E quell’anima sorride alla nostra anima come un segno di riconoscimento.