La passione dell’arancio, dell’ambra, del giallo e della ruggine;
Una traccia della psiche il ritorno del crepuscolo;
Zoccoli fragorosi che strappano zolle da terra;
Il pompaggio della forza vitale in un suono mistico;
Che lampeggia attraverso tendini, muscoli ossei e carne;
Sebbene legato alla terra un arcobaleno con intrecci coloranti;
Mi trovo accanto alla tomba dei sogni del passato;
Con il futuro a carboncino e quondam io getto;
Non avvolto in ricchezze né vestito come un re;
Il semplice il niente è tutto ciò che porto;
Guardo da un pinnacolo come una torre montuosa;
Mentre in volo i condor la preda attende la sua ora;
So sup profondo dai tuoi calici per timore che le memorie abbandonate;
Non dice il Corvo accoglie vellutata l’alba;