Dedicato ad una Dama di Roma.

Perché pensare ai fantasmi ci aiuta a vivere meglio - Linkiesta.it

 

 

 

 

 

‘n essere senza luce. Attenzione a ‘e finestre aperte!

‘sto post è ‘n altro nella serie de racconti tipo, rapporto soprannaturale ed è certo che nun semo assolutamente sicuri che ‘sto racconto sia reale. De recente uno scettico me ha chiesto se sapevo quarcosa sulla paralisi der sonno e che ‘na volta aveva visto ‘n’entità, ed era ‘na supplica disperata, poiché nun solo l’aveva vista ma anche qualcun altro nella stessa posizione, confermando che l’entità era reale invece che solo ‘n’allucinazione.
c’ho risposto affermativamente, ne c’ho davvero sentito parlare, ma solo uno.
er 22 novembre 2009 c’ho ricevuto ‘n’interessante e-mail da ‘n uomo de nome john, 50 anni, che risiede a newington, ner connecticut. John aveva sentito parlare der libro dark intrusions: an investigation into the paranormal nature of sleep paralysis experiences ed era ansioso de condividere co’ me ‘n’affascinante esperienza sp tutta sua. Dar tono sobrio e intelligente de ‘a sua lettera potevo dire che potevo fidarmi de ciò che john aveva da dire.

da ‘a sua infanzia ai vent’anni, john ha occasionalmente assistito a spettrali episodi de sp che coinvolgono ‘n “essere senza luce” che si librava sul suo corpo. Spiega: “poiché er mio letto era sotto ‘na finestra, me è sempre sembrato ‘na figura fluttuante – da ‘a finestra”. ‘ste esperienze erano così terrificanti e inquietanti a cui john nun voleva pensare o parlare, basta menzionarle a chiunque altro – che nun l’ha fatto. “ancora oggi”, dice, “non me piace mettere li letti sopra le finestre… Nun me sognerei mai de dormire sotto ‘na finestra aperta”.
quanno joão era più grande e aveva smesso de passà attraverso ‘sto sp, raramente pensava all'” essere senza luce “, così determinato che nun sapeva definitivamente cosa fosse successo. Inoltre, insiste, nun era ‘n “fanatico der paranormale”.
anni dopo, quanno john aveva circa trentacinque anni, sua madre raccontò ‘n’esperienza più insolita. ‘sto è stato quanno john aveva due o tre anni e ‘a sua famiglia alloggiava nella fattoria de suo nonno nelle “colline boscose” de ‘a carolina der nord, dove andavamo ogni estate.
sua madre spiegò che, ‘na notte, dopo averlo messo a letto, andava ogni tanto in camera sua pe’ controllare se stava bene, allora vidi ‘n essere, “entrare da ‘a finestra, ‘na figura nera che aleggiava sopra…” er suo corpo. Sua madre osservò sconvolta e terrorizzata, mentre ‘a figura che realizzava era uno “spirito” de qualche tipo, “che fluttuava fuori verso ‘a finestra” e scomparve.
john aggiunge: “prima de quel giorno… nun ne ha mai parlato, nun me ne ha mai parlato – e nun le c’ho mai parlato dei miei ricordi de quella cosa… Quindi sembra che due persone diverse l’abbiano osservato senza alcuna collaborazione. Io sapere cosa pensare de tutto ‘sto, ma è ‘a verità”.

john ha concluso ‘a sua e-mail affermando che è “uno strano mondo in cui viviamo” – quarcosa su cui nun potrei essere più d’accordo. Me ha anche lasciato dei consigli salutari che probabilmente nun adotterò mai: “forse è meglio nun approfondire ‘ste cose”.

nota dell’autore: bene ragazzi durante er testo abbiamo visto che ” paralisi der sonno (sp)” è stato citato più volte ” ‘a paralisi der sonno nun è quarcosa come ” paralizzato durante er sonno” come suggerisce, ma er nome dato ar fatto der contatto co’ entità paranormali. ‘a paralisi der sonno è ‘o shock che ‘a persona subisce quanno incontra tali entità. È ‘na “traduzione sbagliata” che è diventata popolare.
obs: quanno parla così “una figura nera che aleggiava nell’aria” me so’ subito ricordato dei dissennatori de harry potter.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Dedicato ad una Dama di Roma.ultima modifica: 2022-10-02T17:00:27+02:00da UlissediROMA
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