Blue Oyster Cult (il culto dell’ostrica blu)

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Blue Öyster Cult Blue Oyster Cult
Sebbene si formino nel 1967, dopo diversi nomi, la band prende il nome Blue Öyster Cult nel 1970 dal poema di Pearlman “il culto dell’ostrica blu” (una massa di alieni pronta a colonizzare la Terra). Con i primi due album ottengono una discreto successo ma solo nel 1974 con la collaborazione di Patty Smith esce il terzo “Secret Treaties” e si fanno apprezzare anche dalla critica;  con il singolo Astronomy arriva il primo Disco d’oro (500.000 dischi venduti) .

Nel 1976 celebrano  un altro Disco d’oro con il singolo Don’t Fear The Reaper tratto dall’album “Agents Of Fortune”. I Blue Oyster Cult associano ai loro brani  di Hard Rock- Heavy Metal- Rock Psicadelico delle performance dal vivo con spettacolari laser. 1977, altro disco di grande successo per i Blue Oyster Cult , si tratta di Spectres di cui fa parte il singolo nel video “Godzilla”. Nel 1978 cresce il successo della band,  il secondo album dal vivo “Some Enchanted Evening” è Disco di platino ( un milione di copie).

Nel 1982 la “fiamma” del successo incomincia ad affievolirsi,  nel 1987 della formazione originale restano solo il cantante e il chitarrista,  e decidono di sciogliere la Band. Si riformano undici anni dopo e pubblicano il loro undicesimo album “Imaginos”. Per circa un decennio ancora la band non ne pubblica altri  ma continuano  ad esibirsi dal vivo e nell’ Agosto del 2020 annunciano la pubblicazione del quattordicesimo album “The Symbol Remains”.

 

 

 

 

Blue Oyster Cult (il culto dell’ostrica blu)ultima modifica: 2021-11-11T15:08:07+01:00da kosmic1

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