Tonitto 1939, i gelati liguri conquistano l’Europa dell’Est

Nel 2024 la realtà ligure è entrata col proprio brand in Bulgaria, Macedonia, Kosovo, Croazia, Rep. Ceca (oltre che Marocco e UAE), mentre in estate partiranno nuovi progetti in Bosnia, Serbia, Grecia e Romania

I primi mesi del 2024 hanno segnato un deciso cambio di passo all’estero per i gelati Tonitto 1939, mercato che ha fatto registrare un record di vendite nel primo trimestre 2024. L’azienda italiana, leader in Italia per il sorbetto e per il gelato senza zuccheri aggiunti, infatti, è riuscita ad avviare numerosi progetti di ampio respiro, conquistando gran parte dell’Europa dell’Est. Proprio il mercato estero pesa circa il 30% del proprio fatturato totale e nell’ultimo anno è cresciuto di un ulteriore 10%.

L’export guarda a Est

Con i gelati a marchio Tonitto, la realtà ligure è approdata in BulgariaMacedonia del NordKosovoCroazia e Repubblica Ceca, mentre il progetto più prossimo a partire è una partnership importante in Bosnia Erzegovina. Inoltre, in estate, lato Private Label (mercato in constante crescita che pesa circa il 70% dell’intero fatturato rispetto a quello del brand), partiranno nuovi progetti in SerbiaGreciaRomania e Repubblica Ceca e una seconda collaborazione sempre in Grecia. Due progetti che in totale valgono circa un milione come volumi annuali.

Obiettivi presenti e futuri

Non solo Est Europa però. Tonitto 1939, sempre con il proprio brand è entrata direttamente in Marocco e negli Emirati Arabi Uniti e ha inoltre l’obiettivo di insediarsi col brand Tonitto all’interno di mercati che hanno una stagionalità opposta a quella dell’emisfero boreale. Per questo sono stati avviati nuovi importanti dialoghi in Sud America e in particolare in Perù.

“Stiamo lavorando su diversi fronti per continuare a crescere anno dopo anno. I risultati che stiamo ottenendo in questi primi mesi e le risposte concrete che stiamo avendo dai nostri partner ci lasciano ben sperare per il futuro – spiega Alberto Piscioneri, General Manager Tonitto 1939 -. Essere riusciti a penetrare mercati così variegati è motivo di grande orgoglio. In questo caso registriamo come il segmento “healthy”, così come nuovi formati più smart stiano destando l’interesse di tutte le nuove geografie. Stiamo investendo molto in numerose iniziative, tra cui quella con Bauli e stiamo estendendo l’assortimento con nuovi progetti innovativi”.

L’azienda cresce anche in Italia

Estero, ma anche Italia che sta proseguendo nella sua crescita, sia a livello di portafoglio clienti, con nuove partnership in Area Centro-Sud, sia di nuovi progetti con i clienti esistenti.  Nel primo trimestre 2024 ha registrato un record di vendite e l’obiettivo a fine 2024 è quello di raggiungere quota 10 milioni di euro.

Tonitto 1939 al PLMA

Proprio per cercare di ampliare ulteriormente il proprio portafoglio clienti, Tonitto 1939 parteciperà il 28 e 29 maggio ad Amsterdam alla fiera internazionale “Il Mondo del Marchio del Distributore” della PLMA, organizzata dalla Private Label Manufacturers Association, che ospiterà oltre 2.900 espositori provenienti da 70 paesi all’interno di uno spazio espositivo di 43.000 mq.

Colpi di luce Starlight, come rinnovare il colore per la primavera-estate 2024

Caldi, decisi e soprattutto luminosi: questo è il “must have” per i capelli primavera-estate 2024. Accantonate le tonalità fredde delle scorse stagioni per farsi più audaci, per armonizzare e donare profondità ai tratti del viso.

Starlight, la novità primavera-estate 2024

Starlight, l’innovativa tecnica di colorazione di Degradé Joelle, è senza dubbio una delle tecniche più apprezzate delle ultime stagioni. Questa modalità di colorazione offre una soluzione rapida ed estremamente delicata per aggiungere tocchi di colore e donare nuova luce e brillantezza alla chioma, senza compromettere la salute dei capelli.

Con la tecnica Starlight si interviene colorando con toni intensi e decisi, quali biondo dorato, nocciola e cacao, solo una percentuale minima di capelli (5/10%) ottenendo però nuance calde e luminose sull’intera capigliatura” dichiara Claudio Mengoni, AD di Centro Degradé Joelle. “L’obiettivo di questa colorazione è ristabilire l’equilibrio e l’armonia tra luce e colore con un effetto naturale che è poi ciò che ogni donna desidera” conclude Mengoni.

La tecnica Starlight, come funziona

Grazie alla quantità minima di capelli trattati e di prodotto impiegato, il trattamento Starlight risulta particolarmente efficace per donare luminosità alla chioma spenta e anche per prolungare la durata del trattamento Degradé  riducendo così la frequenza e l’impatto della colorazione sui capelli.

La tecnica Starlight di Degradé Joelle, adatta a capelli biondi, rossi e castani, permette a ogni colore di essere esaltato e valorizzato. Infatti, applicata su capelli naturali e non solo, consente di aggiungere note di colore anche molto in contrasto con la base di partenza, per un effetto glamour e luminoso. L’effetto sulla chioma è morbido e armonico, particolarmente luminoso e indicato per chi ama avere un look alla moda, sofisticato e fresco al tempo stesso.

 

Il Centro Degradé Joelle

Il Centro Degradé Joelle è un gruppo di formazione e consulenza per parrucchieri professionisti che nasce da un’idea di Claudio Mengoni, che nei primi anni ‘80 introduce per la prima volta la tecnica del Degradé in Italia.

Il Gruppo oggi conta su:

  • oltre 400 saloni affiliati in Italia e all’estero intenzionati a offrire un servizio sempre migliore e diverso da tutti gli altri. Sulla base di desideri e obiettivi condivisi, l’azienda cresce al passo dei propri affiliati;
  • 20 poli formativi in tutta Italia, attraverso cui eroga corsi di formazione professionale su Degradé, Taglio Punte Aria, Starlight, Degradé Royal e Colorimetria, e aiuta attivamente i saloni ad implementare le strategie di marketing attraverso una consulenza dedicata;
  • una partnership di oltre 30 anni con Wella, che garantisce la qualità dei servizi CDJ.

“through the telescope”: esce l’album di debutto di Karin Ann

La cantautrice indie-folk-rock slovacca Karin Ann pubblica il suo album di debuttothrough the telescope”.

Per festeggiare l’uscita di questo long-playning, è stato creato un murale a Milano, in zona NoLo, realizzato dalla crew di street artist del laboratorio creativo “Fatto da YO” che hanno interpretato e reiventato il volto della giovane cantante per celebrare l’uscita dell’albumthrough the telescope”. Un tributo della città di Milano alla giovane artista queer attivista per i diritti LGBTQA+.

Insieme all’album, Karin Ann, ha lanciato il video musicale del singoloI don’t believe in God””, una canzone scritta durante un momento molto difficile per lei: una pausa necessaria e prolungata dalla musica a causa di alcuni problemi di salute. Il brano è una riflessione profonda sui dilemmi spirituali, influenzata dall’esperienza di Karin come donna queer in un ambiente conservatore e cristiano. Nonostante l’abbandono delle credenze religiose formali, l’artista si confronta con la ricerca di un conforto spirituale in mezzo alle avversità.

Nel video di “I don’t believe in God” è inoltre presente un cameo della celebre cantante britannica Imogen Heap, con cui Karin Ann ha collaborato per il remix del suo penultimo singolo, “False gold“. Se la canzone racconta di lotte personali, il video musicale approfondisce i temi della persecuzione religiosa e dell’ingiustizia sociale, ispirandosi ad eventi storici come i processi alle streghe.

Prima ancora di prendere in considerazione l’idea di realizzare questo album, ero a un punto di rottura in cui pensavo seriamente di abbandonare la musica a causa della mia condizione di salute in peggioramento. Benjamin, il mio collaboratore per l’album, è entrato inaspettatamente in scena e, successivamente, è arrivato Will. Entrambi hanno ispirato una nuova ondata di creatività e l’album è riuscito anche meglio di quanto immaginassi. Questo progetto è stato un lavoro d’amore, libero da pressioni esterne, che ci ha permesso di creare una narrazione che riflette la nostra comune simbiosi artistica. Sono così piena di orgoglio mentre mi preparo a condividere questo lavoro profondamente personale con il mondo, e spero che risuoni con gli ascoltatori a un livello profondo” commenta Karin Ann.

A soli 21 anni, Karin Ann fa il suo grande ingresso sulla scena musicale mondiale dimostrando una notevole padronanza di vari stili musicali e un approccio coraggioso nell’affrontare temi complessi come l’amore, l’identità di genere e la salute mentale. L’album “through the telescope” è prodotto in collaborazione con gli americani Benjamin Lazar Davis e Will Graefe degli Okkervil River e rivela tutta la versatilità di Karin Ann, capace di passare dal folk al rock fino alladisco gotica sfruttando una vasta gamma di ispirazioni musicali, tra cui Mazzy Star, Stevie Nicks e David Bowie. La musica è inoltre direttamente influenzata dalla sua passione, fin dalla giovane età, per le partiture strumentali e dalla sua educazione che include esperienze nella musica classica, nel pattinaggio artistico e nel balletto.

Karin Ann ha già condiviso due brani dell’album “through the telescope”: “false gold” ha accompagnato l’annuncio del suo album a marzo e le ha permesso di ottenere la copertina di NME Magazine. A febbraio, invece, ha pubblicato “she“, il brano principale dell’album, che ha ottenuto il riconoscimento della serie Global Spin di Grammy.com, il plauso di NME. La musica di Karin Ann affronta i temi dell’uguaglianza di genere, della salute mentale e dei diritti umani, esplorando le lotte interiori dei giovani, come l’amore giovanile, le relazioni tossiche e le insicurezze.

e The Line of Best Fit assicurandosi un posto nella playlist #nowwatching di Ones to Watch.

 

through the telescope tracklist:

 

  1. once a man
  2. pile of bones
  3. false gold
  4. the band keeps playing
  5. last few minutes
  6. for you
  7. neverland
  8. a song for the moon
  9. she
  10. olivia
  11. memories of you
  12. i don’t believe in God
  13. beautiful life
  14. my best work of art

Valmont Solar | Convert: Innovazione e sostenibilità al servizio dell’agrivoltaico

Dal parco agrovoltaico più grande d’Italia alla nuova tecnologia di tracciamento solare adatta alle installazioni nei campi. Rinnovabili ha intervistato Matteo Demofonti, Vice President Product Strategy & Commercialization di Valmont Solar | Convert per farsi raccontare presente e futuro del settore fv

Alla fiera di KEY 2024 di Rimini si è fatta notare per prodotti di alto livello in grado di accogliere le ultime tendenze dell’energia fotovoltaica. E proprio grazie ad uno di questi, il Convert tracker agrivoltaic advanced, si è aggiudicata il premio Premio Innovazione Solare. Parliamo di Valmont Solar | Convert, realtà in prima linea nella transizione energetica. Rinnovabili ha incontrato Matteo Demofonti, Vice President Product Strategy & Commercialization per farsi raccontare gli ultimi progetti avviati e le novità in arrivo, con un occhio di riguardo all’agrivoltaico.

Ing. Demofonti, il 2023 è stato un anno eccezionale per il settore del fotovoltaico, con significativi risultati sia in Italia che a livello europeo e globale. Considerando la rapida crescita del mercato, come è stato per Valmont Solar | Convert l’anno appena trascorso? L’anno 2023 ha segnato un vero e proprio traguardo per Valmont Solar | Convert, registrando un incremento sostanziale del fatturato, che testimonia il dinamismo del nostro lavoro e la capacità di rispondere all’aumentata domanda con una produzione efficace e innovativa. Abbiamo lavorato intensamente per consolidare le attività di revamping e repowering, vitali per l’ottimizzazione degli impianti esistenti e per rispondere alla crescente richiesta di soluzioni energetiche sostenibili e di maggiore efficienza. Il nostro impegno nel greenfield si è concretizzato nella realizzazione di impianti di dimensioni rilevanti, supportati da solidi piani di investimento, uno dei tanti, il parco agrivoltaico Piani della Marina che una volta completato sarà il più grande in Italia. Il nostro focus si è mantenuto forte anche al di fuori dei confini italiani, trovando terreno fertile in altri mercati europei come la Spagna e la Polonia. In questo contesto favorevole, abbiamo anche iniziato a raccogliere i primi frutti nel settore dell’agro-fotovoltaico, che unisce le nostre competenze nel fotovoltaico con le esigenze dell’agricoltura moderna, delineando nuove prospettive per la crescita sostenibile. In sintesi, l’anno è andato oltre le nostre aspettative, consolidando la nostra presenza sia sul mercato italiano, dove siamo fortemente radicati, sia su quello europeo, sempre più riconoscibile come un ambiente fertile per l’espansione e l’innovazione nel settore dell’energia rinnovabile. Diciamo che l’orientamento strategico adottato è quello giusto e che l’innovazione e la sostenibilità continueranno a guidare il nostro percorso futuro.

 Cosa contraddistingue il vostro approccio all’agri-FV?  In Valmont Solar, l’agrovoltaico non è una semplice tendenza, ma una conferma della nostra visione a lungo termine nell’integrazione tra l’energia solare e l’agricoltura. L’investimento in questa sinergia è radicato ben prima che diventasse un argomento di moda, è una scelta strategica che abbiamo perseguito negli anni, puntando su un filone che potesse unire l’efficienza energetica con il sostegno all’agricoltura, che è parte integrante del nostro DNA aziendale e del patrimonio industriale italiano. Il recente riconoscimento da parte del Ministro durante la fiera KEY a Rimini, con una visita al nostro stand, riflette il sostegno e la visione lungimirante del governo verso le nostre iniziative. Questo è per noi un segno di appoggio e incentiva la nostra determinazione a proseguire su questa strada. Il nostro approccio all’agrovoltaico, che abbiamo sviluppato, si basa su un equilibrio tra benefici economici ed ecologici. Non si tratta di opporre l’energia rinnovabile all’agricoltura; anzi, crediamo in una convivenza armoniosa che, tramite l’avanzamento tecnologico, può migliorare la produttività agricola senza sacrificare la sostenibilità. Il mercato necessita di soluzioni pratiche ed efficienti, non semplicemente di incentivi statali. E il nostro sistema agrovoltaico, semplice e conveniente, risponde a questa esigenza, eliminando la necessità di un sostegno esterno per l’installazione. È con questa filosofia che continueremo a sostenere e a guidare lo sviluppo di iniziative sostenibili che rispecchiano i bisogni attuali e futuri del settore.

 Rimanendo in tema di agrivoltaico, ci può raccontare qualcosa del progetto Symbiosist? Il progetto SYMBIOSIST, finanziato dal programma europeo Horizon e lanciato all’inizio del 2023, rappresenta un’iniziativa avanguardistica che mira a fondere in maniera simbiotica l’energia fotovoltaica di ultima generazione con le esigenze dell’agricoltura. Questo progetto è al centro di una strategia per incrementare la competitività dell’agrivoltaico in Europa e, contemporaneamente, per ridurre l’impatto ambientale e paesaggistico associato a questa forma di energia rinnovabile. L’impegno di Valmont Solar in progetti come SYMBIOSIST è un esempio della nostra dedizione all’innovazione tecnologica. Il nostro scopo è quello di stimolare un progresso tangibile e concreto nello sviluppo tecnologico che trasformerà queste ricerche in prodotti reali e migliorativi. Il valore di SYMBIOSIST sta nell’avvicinare il mondo accademico e quello industriale, consentendo una sinergia di esperienze che spesso sono distanti nella quotidianità lavorativa. Attraverso questo progetto, ci avvaliamo dell’opportunità di unire gli sforzi di ricerca con le esigenze di investitori e centri di ricerca, creando così nuovi prodotti che riflettano le necessità attuali e future del settore. SYMBIOSIST diventa quindi una piattaforma di conoscenza e sviluppo che porta i benefici dell’agrivoltaico non solo in ambito tecnico ma anche culturale, elevando il dialogo sulle energie rinnovabili e stimolando politiche che ne favoriscano la crescita e l’adozione.

 

Leggi l’intervista completa su Rinnovabili https://www.rinnovabili.it/energia/fotovoltaico/agrivoltaico-valmont-solar-punta-innovazione-sostenibilita/

Gelato sempre più healthy: la combo proteico-senza zuccheri aggiunti diventa lo “sgarro” contenuto e controllato dell’estate 2024

Il gelato si conferma uno degli alimenti più apprezzati dagli italiani. In particolare, negli ultimi anni il trend healthy sta riscuotendo un enorme successo perché permette di gustare, sempre con moderazione, un gelato buono ma ancora più sano e amico dell’organismo. Una sorta di piacevole “sgarro” per affrontare al meglio l’estate 2024.

Per questo Tonitto 1939, azienda leader in Italia per il sorbetto e per il gelato senza zuccheri aggiunti, ha interpellato la Dott.ssa Martina Toschi, Biologa e Nutrizionista e autrice insieme ad altri colleghi del libro “L’alimentazione corretta nelle diverse patologie”, per affrontare il tema e suggerire alcuni consigli in vista dell’estate 2024.

“Il gelato piace, perché specialmente durante la bella stagione dona quel senso di freschezza e dolcezza in grado di dare soddisfazione all’intero corpo – afferma la Dott.ssa Toschi -. Nella vita di oggigiorno purtroppo lo stress è ormai diventato una componente fissa, per questo calando la serotonina (ormone del buonumore, ndr), il gelato diventa un importante sfogo emotivo. E’ dunque fondamentale non esagerare, e consumarlo durante la giornata al pomeriggio, dopo pranzo come dessert, oppure anche dopo cena in quantità contenute.”

Tonitto 1939, da sempre attenta alle esigenze dei consumatori italiani e stranieri, ha dunque scelto di offrire per l’estate del 2024 un gelato che sappia conciliare ancor di più benessere e gusto. Si tratta del gelato “High Protein – senza zuccheri aggiunti” adatto a chi vuole regalarsi un momento di felicità abbinando gusto, piacere e benessere fisico.

“Le persone sono sempre più attente alla loro salute gastrointestinale e fisica – spiega la Dottoressa -. Le disbiosi e altri tipi di disturbi legati all’intestino ormai imperversano nella società. Con il trend healthy si va dunque incontro alle esigenze di tutte le persone, permettendo loro di scegliere e di poter consumare ugualmente questo tipo di alimento. Un gelato proteico e senza zuccheri aggiunti è sicuramente uno sgarro ancora più contenuto e controllato perché presenta un alto contenuto di proteine rispetto a quelli sul mercato. Inoltre gli zuccheri presenti sono molto bassi portando così a un maggior bilanciamento dei macronutrienti”.

Con 21,5 grammi di proteine presenti nell’intera confezione e un contenuto limitato di zuccheri, favorito anche dalla presenza di estratti di stevia, un dolcificante naturale, il gelato proteico e senza zuccheri aggiunti di Tonitto 1939 fornisce per 100 grammi meno di 140 calorie; si tratta quindi di un gelato magro, senza grassi saturi e OGM e ricco di fibre.

“I consumatori sono sempre più attenti a uno stile di vita sano ed equilibrato – afferma Massimiliano Dovo, Head of Continuos Improvement Tonitto 1939 -. Noi come Tonitto 1939 siamo sulla stessa lunghezza d’onda e consapevoli della crescente richiesta di prodotti più salutari, da diversi anni abbiamo scelto di garantire ai nostri consumatori prodotti che possano essere allo stesso tempo buoni, ma anche healthy. Il benessere fisico e psicofisico è sempre più ai vertici dei desiderata delle persone, perciò abbiamo scelto di realizzare un gelato proteico e senza zuccheri aggiunti che attraverso uno studio condotto dal nostro reparto di ricerca e sviluppo, sia in grado di abbinare cremosità, ottenuta grazie a un processo di mantecazione molto lento, un alto contenuto di proteine e una limitata quantità di zuccheri”.

Oltre al gelato proteico senza zuccheri aggiunti la gamma dell’azienda ligure propone il Sorbetto e lo Stecco Sorbetto, il gelato Linea, lo Stecco gelato Linea senza zuccheri aggiunti, il gelato Gaia il primo gelato 100% allergen free, la linea Yo-Yo. Infine l’azienda propone la sua famosa Coppa Famiglia da 500 grammi, anche nei formati da 200 grammi con la Mini Coppa Famiglia, e da 1 kg con la Gran Coppa Famiglia.

Mostre, spettacoli e scambi culturali tra nuove generazioni in occasione dell’ “Anno dello Scambio Culturale Italia e Corea 2024-2025”

In occasione dell’ “Anno dello Scambio Culturale Italia e Corea 2024-2025”(di seguito Anno dello Scambio Culturale) il Ministero della Cultura, Sport e Turismo della Repubblica di Corea(di seguito Ministero della Cultura) annuncia l’organizzazione di vari eventi quali spettacoli, mostre, contenuti media ed eventi turistici con la collaborazione della Korean Foundation for International Cultural Exchange(KOFICE), Istituto Culturale Coreano in Italia, Korea Creative Content Agency(KOCCA) e National Museum of Korea.

Il Ministro della Cultura, In Chon Yu, ha visitato Roma(Italia) il 3 maggio e ha firmato un memorandum d’intesa con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale della Repubblica Italiana sulla collaborazione negli ambiti culturali come arte, progetti creativi, mostre, ecc… per una buona riuscita dell’Anno dello Scambio Culturale.

Al via l’Anno dello Scambio Culturale con lo spettacolo “Il sogno del Principe” del National Gugak Center

Il National Gugak Center si esibirà con lo spettacolo “Il sogno del Principe” che metterà in mostra musica e danze tradizionali coreane quali “Taepyeongmu”, “Sarangchum”, “Sogochum”, “Pangut”, ecc… Questo spettacolo è stato organizzato in forma straordinaria unicamente per celebrare l’Anno dello Scambio Culturale.

Partendo da “Il sogno del Principe”, nelle maggiori città italiane come Roma e Milano verranno organizzati vari eventi come

  • mostra di artista coreano rilevante(maggio-settembre)
  • realizzazione di cortometraggi riguardanti la Corea(febbraio-ottobre)
  • eventi B2C riguardanti il mercato di K-contents(luglio)
  • fiera di turismo coreano(ottobre).

In particolare la mostra di sculture dell’artista Eun Sun Park, di cui l’inaugurazione è programmata per maggio, verrà esposta al pubblico per 4 mesi presso le principali località turistiche di Roma con la collaborazione del Parco Archeologico del Colosseo. Questa mostra sarà un’occasione per mostrare a tutti i turisti del mondo, che visitano l’Italia, l’amicizia tra la Corea e l’Italia insieme all’anima artistica delle opere coreane. Lo scultore Eun Sun Park è stato premiato nel 2018 con il premio di massimo rilievo nel mondo scultoreo italiano “Fratelli Rosselli”.

Ricerca e avvio di progetti di scambio tra nuove generazioni ed esperti di vari campi per il consolidamento di scambi culturali permanenti

Il Ministero della Cultura, selezionando aree di interesse comune tra giovani artisti coreani e italiani, come l’opera lirica, il design, ecc… sostiene attività per creare congiuntamente opere sotto la guida di artisti rappresentativi di entrambi i Paesi. Inoltre curatori di musei italiani verranno invitati in Corea per rafforzare gli scambi tra musei coreani e quelli italiani, e si terrà un forum in cui si discuterà sulla politica culturale con istituzioni artistiche ed esperti di vari campi per cercare direzioni congiunte per uno scambio culturale permanente tra i due Paesi.

Il Ministro In Chon Yu ha affermato: “La Corea e l’Italia hanno qualcosa in comune: sono potenze culturali orientate al futuro che sono cresciute grazie alla loro brillante storia e alle loro risorse culturali, e oggi guidano il mondo. Spero che questi due anni di scambio culturale porteranno ispirazioni culturali innovative e creative ai cittadini di entrambi i Paesi”.

Lo spettacolo di danza con gli Hanbok “Il sogno del Principe” inaugura l’Anno di scambio culturale tra Italia e Corea 2024-25

Il Ministero della Cultura, dello Sport e del Turismo della Repubblica di Corea, insieme all’Istituto Culturale Coreano in Italia (ufficio culturale dell’Ambasciata della Repubblica di Corea) e al KOFICE (Korean Foundation for International Cultural Exchange), è lieto di annunciare lo spettacolo di musica e danza tradizionale coreana “Il sogno del Principe”  della compagnia del National Gugak Center,  che si terrà il 4 maggio alle ore 19 al Teatro Argentina di Roma e inaugurerà l’anno di scambio culturale tra Italia e Corea 2024-25.

“Il sogno del Principe” è uno spettacolo che racconta la giornata di un principe che, dopo aver completato la cerimonia ufficiale per celebrare il raggiungimento della maggiore età e seguendo la volontà del re di conoscere la vita del popolo per poter diventare un vero sovrano, lascia il palazzo e si unisce alla gente, condividendone gioie e dolori. Lo spettacolo, della durata di 80 minuti, metterà in mostra la musica tradizionale e gli abiti, gli hanbok, delle famiglie reali della Corea.

A mettere in scena lo spettacolo sarà il National Gugak Center, istituzione artistica per eccellenza che tramanda nel tempo la cultura coreana. L’istituzione presenta attraverso i propri spettacoli la danza e la musica tradizionale della Corea del Sud, che da più di cinquemila anni accompagna il popolo coreano. Il National Gugak Center porta avanti anche diversi progetti educativi con attività online e offline, per promuovere la loro antica cultura anche all’esterno della Corea. Inoltre sono promossi progetti di ricerca accademica e di sistematizzazione della musica tradizionale coreana attraverso il Gugak Museum, l’Archivio del Gugak e la Biblioteca del Gugak.

Maggiori info e biglietti su https://www.vivaticket.com/…/il-sogno-del-principe/234335

Oliver Blum: il valore della sostenibilità alla base di Schneider Electric

La visione che guida da 20 anni la multinazionale – ben descritta in un’intervista esclusiva al suo Executiv Vice President Energy Management Business – è basata sulla digitalizzazione e sull’elettrificazione dei sistemi civili, industriali e delle infrastrutture

 

Mr Blum, Schneider Electric ha mantenuto per il tredicesimo anno consecutivo la sua posizione tra i leader della sostenibilità nel Dow Jones Sustainability Index e nella lista Corporate Knights delle 100 aziende più sostenibili al mondo. Qual è il segreto?

Il segreto della leadership è la cultura aziendale.

Abbiamo iniziato il percorso di sostenibilità 20 anni fa, quando si parlava di responsabilità sociale d’impresa. Il tema è stato fin da allora in alto nella nostra agenda, per la competitività, per soddisfare i clienti e gli azionisti e per avere cura del pianeta.  E’ stato fondamentale che la spinta e il mandato di generare un impatto positivo attraverso le nostre scelte, sia partita dal CEO di allora e sia stata poi mantenuta da chi gli è succeduto. Naturalmente dovevamo contemporaneamente generare risultati per il business e perseguire la missione di essere partner per l’efficienza e la sostenibilità dei nostri clienti.  Ma non si tratta solo di questo, ma di ciò che facciamo con i clienti e con i fornitori ogni giorno e in ogni parte del mondo, considerando che i sistemi sono molto diversi nei vari paesi.

Come attuate questi propositi?

Questo nostro impegno entra in gioco direttamente nel modo in cui scegliamo le persone che occupano le posizioni di vertice nell’azienda. Vogliamo persone che condividano questa visione, che facciano gli interessi del business, dei clienti, degli azionisti, dei dipendenti ma che condividano questa cultura dell’impatto positivo.

Per tradurre tutto questo nell’attività aziendale abbiamo creato un sistema in cui ogni 3-5 anni stabiliamo e rinnoviamo la strategia di sostenibilità, che sia pienamente connessa alla strategia di business, descrivendo ciò che vogliamo fare in modo differente. Oggi ci stiamo avvicinando al termine del ciclo attuale, che è fissato al 2025, e stiamo pensando a come potrà essere il prossimo.  Quello su cui stiamo riflettendo è su come vorremmo che il mondo fosse tra 5, 10, 15 anni e come possiamo agire positivamente perché esso si realizzi: non stiamo ragionando su come rispettare sempre meglio le richieste di reporting ESG – che è ciò di cui si parla oggi – in quanto quello che si fa oggi è già il riflesso del passato.  La strategia di lungo termine è misurata con un indice che valuta i risultati su un arco di tre anni, e questo lo facciamo da vent’anni: i risultati di questo indice hanno un impatto di incentivo anche sulla retribuzione di tutti i dipendenti.  Grazie alla cultura, a un sistema completo ed efficace che fa della sostenibilità la priorità, le cose hanno funzionato finora e ne siamo orgogliosi.

Quali sono le priorità a breve termine per la sua divisione Energy Management ? E quali sono le richieste del mercato quando si parla di gestione dell’energia?

Le priorità del breve e del lungo termine non sono così diverse. Se oggi consideriamo le emissioni mondiali di CO2, l’80% sono correlate all’energia.  L’energia è il nostro business: offrire prodotti, soluzioni per edifici, data center, infrastrutture e soluzioni per gestire e aiutare i clienti a gestire l’energia.  La priorità più immediata è andare anche oltre, arrivare a uno scenario in cui non si usano semplicemente questi prodotti ma si uniscono elettricità e digitale per fare in modo che i sistemi siano veramente intelligenti e permettano di diventare più sostenibili: è un obiettivo di breve termine perché è su questo che stiamo lavorando, ed è questo il principio che ispira la progettazione della nostra offerta. Stiamo creando un livello digitale che possa raggiungere e connettere tutte le apparecchiature alimentate da energia elettrica. Oggi non tutto è ancora connesso. L’innovazione è creare apparecchiature connesse o renderle connesse, e a quel punto poter aver i dati e usarli. L’obiettivo a lungo termine è di dare ai clienti tutto ciò e di aiutarli a servirsene. Chiaramente le esigenze di una grande azienda o di una più piccola, il punto di vista del CEO di una multinazionale o di un proprietario di casa, sono diversi e quindi le risposte debbono essere diverse e personalizzate, ma l’approccio generale è questo e siamo piuttosto esperti nel creare soluzioni per tutti.

 

L’intervista completa su Rinnovabili > https://www.rinnovabili.it/mercato/aziende/schneider-electric-business-sostenibilita-senza-compromessi/

Gite di primavera, Citterio e Lombardia Segreta insieme alla scoperta del patrimonio culturale, artistico e naturalistico della Lombardia

La Primavera rappresenta un’opportunità per trascorrere più tempo all’aria aperta, esplorando luoghi nuovi o ritornando in posti conosciuti, spesso in famiglia con i bambini o in compagnia di amici e familiari. Molte persone approfittano di uno dei periodi più affascinanti dell’anno per fare escursioni e gite fuori porta, godendosi la natura e il bel tempo primaverile, portando con sè anche un pranzo al sacco da gustare all’aria aperta.

Citterio, storica azienda di salumi, insieme a Lombardia Segreta, associazione culturale dedita alla promozione di luoghi segreti e itinerari, attiva nel preservare il patrimonio culturale e storico della Lombardia, propongono diversi consigli per una gita di primavera all’insegna della valorizzazione e riscoperta della regione.

L’Associazione Culturale Lombardia Segreta si pone infatti l’obiettivo di condividere la bellezza e la ricchezza della Lombardia in modo accessibile e coinvolgente, incoraggiando un maggiore apprezzamento e rispetto per il patrimonio storico e artistico e portando alla luce luoghi spesso poco conosciuti o dimenticati. L’organizzazione offre agli appassionati di cultura e storia l’opportunità di esplorare e comprendere meglio il ricco tessuto culturale della regione Lombardia attraverso visite guidate, eventi culturali, pubblicazioni e iniziative educative.

Non esiste però gita fuori porta senza uno spuntino da gustare a metà giornata, meglio ancora su un prato o una panchina immersa nel verde. Con l’obiettivo di rendere questo momento più pratico e piacevole, Citterio propone panini, tramezzini e mini croissant salati farciti con la Merenda, una linea di affettati monoporzione, con soffici fette, pronte all’uso, la Merenda Prosciutto Cotto Alta qualità, nel formato da 40g, con solo il 3% di grassi; la Merenda Salame di Milano, 100% italiano, la ricetta originale di Casa Citterio; la Merenda Prosciutto Crudo, dal gusto dolce, senza conservanti.

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Da Lombardia Segreta ecco i consigli su alcuni luoghi unici, ricchi di tradizioni anche millenarie, per approfondire, durante la primavera, la conoscenza di bellezze del territorio lombardo, come per esempio alcune realtà presenti nei territori della provincia di Bergamo, Brescia e Varese:

– Villa Gromo di Mapello (Bg): situata nella provincia di Bergamo, si tratta di una residenza storica circondata da un suggestivo parco. Questo luogo offre la possibilità di immergersi nella storia locale e di godere della bellezza architettonica e naturalistica della zona.

– I sotterranei e le torri del Castello di Brescia: il Castello offre la possibilità di esplorare i suoi sotterranei e le torri, che rappresentano una parte meno conosciuta ma affascinante della sua storia. Questa esperienza garantisce anche una visione unica della città e del suo passato storico.

– I bunker antiaerei di Varese: i bunker rappresentano un’affascinante testimonianza della storia militare della regione. Questi luoghi offrono un’opportunità unica per esplorare il passato e comprendere il ruolo che Varese ha avuto durante la Seconda Guerra Mondiale.

“Il territorio lombardo è un patrimonio culturale, artistico e naturalistico di straordinaria bellezza. Per questo motivo siamo felici di aver avviato questa collaborazione con Lombardia Segreta perché riteniamo importante vivere a pieno il territorio, attraverso la scoperta e la visita di luoghi ricchi di storia e di bellezza – spiegano da Citterio -. In Lombardia, come nelle altre regioni d’Italia, dove siamo presenti con i nostri 9 stabilimenti produttivi, il territorio diventa parte integrante del nostro lavoro. Il nostro scopo è quello di adottare infatti comportamenti sempre più sostenibili e rispettosi dell’ambiente che ci circonda, realizzando prodotti che rispettano quelle che sono le tradizioni italiane dei vari territori, rafforzando così il legame tra il territorio e le sue ricette tradizionali”.

Queste escursioni possono avere una componente molto emozionale, in quanto offrono l’occasione di riconnettersi con la natura, con il territorio e con le persone care – spiega Mauro Di Benedetto di Lombardia Segreta -. Inoltre, visitare luoghi storici o paesaggi mozzafiato può suscitare sentimenti di meraviglia, gratitudine e apprezzamento per il mondo che ci circonda. Le gite e le escursioni da realizzare in primavera non solo offrono divertimento e svago, ma anche un’esperienza significativa che può arricchire emotivamente chi vi partecipa scoprendo e riscoprendo il territorio e il patrimonio culturale che ci circonda”.

Ecco le 22 realtà culturali vincitrici dei premi 2024 della Fondazione Italia Patria della Bellezza

Oggi 10 aprile è un grande giorno per le 22 realtà culturali, fuori dai circuiti più noti, che hanno vinto i premi del bando 2024 della Fondazione Italia Patria della Bellezza, alla sua quarta edizione. 206 le realtà che quest’anno hanno inviato la candidatura, toccando i confini del Paese: dalle più alte vette d’Italia fino alla Sicilia.

In tutto, dalla prima edizione del 2021 a oggi, hanno risposto alla chiamata di Italia Patria della Bellezza ben 500 enti e di questi 60 sono quelli concretamente premiati.

Nel 2024, selezionati dai membri dell’Advisory Board della Fondazione, 3 candidati hanno vinto un contributo ciascuno di 20.000 euro e 19 il lavoro gratuito di imprese di comunicazione che li adotteranno per un anno o di aziende che garantiranno loro visibilità, per un valore complessivo di 650.000 euro. Un dato che crescerà grazie all’accordo che la Fondazione ha appena siglato con UNA, l’Associazione delle Aziende di Comunicazione Unite.

I temi spaziano dalla rigenerazione urbana alla valorizzazione della memoria immateriale, dai cammini ai musei passando per i borghi, gli archivi, i giardini, fino agli edifici storici e ai luoghi sacri.

Si tratta sempre di realtà culturali che valorizzano la bellezza italiana e che chiedono di essere aiutate per essere più visibili o più attrattive.

I premi in denaro sono andati all’Archivio Nazionale del Film di famiglia di Bologna con le sue 35,000 pellicole private, al museo a cielo aperto OrMe un percorso di murales nel quartiere storico dell’Ortica di Milano e sempre nel milanese a Va’ Sentiero che ha realizzato la guida al trekking più lungo al mondo sulla dorsale delle nostre montagne da nord a sud e isole.

Tra i vincitori dei progetti di comunicazione ci sono anche enti prestigiosi come il Museo del Marmo di Carrara e Area archeologica di Fossacava, nella classifica del New York Times come la destinazione italiana più interessante nel 2024, che insieme all’ente museale Istituto Centrale per la Grafica  di Roma – che include artisti come Leonardo – si sono aggiudicati un voucher del valore di 50.000 euro ognuno per un progetto di rebranding messo a disposizione dall’agenzia di branding RobilantAssociati.

Premiato anche il Castello di Padernello – che sarà seguito dall’agenzia Welcome, che si è appena unita alla rete di adottatori- , nel bellissimo borgo San Giacomo nella provincia bresciana, ma anche i Giardini di Naxos alla ricerca di un approccio comunicativo innovativo al passo con nuovi progetti di sviluppo che avrà il supporto della società The Branding Letters. E la seicentesca Cartiera di Vas della Repubblica di Venezia a Belluno, un progetto di recupero di un incredibile luogo di archeologia industriale che ospita tante attività culturali, sarà preso in carico dalle direttrici creative Ursula Borroni e Serena Poletto Ghella.

A Venezia invece il prestigioso centro internazionale di ricerca Fondazione Le Stanze della Fotografia sarà adottato dall’agenzia di pubbliche relazioni White Lady Pr, e Le Vie del Sacro di Bergamo, itinerari alla scoperta dell’arte sacra sarà abbinato all’innovativa agenzia di comunicazione Studiomeme.

Siamo molto grati della partecipazione che il nostro bando continua ad ottenere, a conferma del valore di questo progetto e dell’impatto che queste azioni hanno su quel tessuto creativo e progettuale che rende unico il nostro Paese – sottolinea Maurizio di Robilant, presidente della Fondazione Italia Patria della Bellezza. – Occorre favorire gli incontri, gli scambi e le sinergie tra quanti si adoperano per far crescere e diffondere questi aspetti”.

Il nostro sostegno ai progetti è una forma di restituzione. Cerchiamo di dare ogni giorno, con il nostro lavoro, un contributo concreto per la promozione e la valorizzazione dei progetti culturali del nostro territorio”, afferma Roger Botti General Manager di RobilantAssociati

Si aggiungono all’elenco a Milano, Cascina Monluè, adottata da Studio Tiss per la parte social e la Fondazione Milano Scuole Civiche seguita da Reflektor per il rebranding.

Jakala, leader europeo in ambito data transformation, adotta Zones Portuaires / Genova, un festival interdisciplinare dedicato alla riconnessione tra porto e città, offrendo la propria competenza nel digital marketing, media e branding.

Non sempre la cultura è accessibile a tutti, ed è per questo che EssilorLuxottica ha assegnato il suo premio speciale Eyes on Art all’ Associazione Culturale Fedora, con il suo progetto “Lucciole, far luce sulla cultura”, a Lilliputmusei, l’associazione che adatta la fruizione museale ai bambini ed al meraviglioso parco Horti Almo Collegio Borromeo a Pavia.  Questo premio garantirà loro visibilità per un mese sui maxischermi del Gruppo presenti in Italia e all’estero.

Il progetto dell’Associazione Culturale Fedora è stato scelto e adottato anche da Different, agenzia di comunicazione di Milano, new entry della rete della Fondazione, che si occuperà del branding e dei canali digitali.

Nel borgo medievale Rondine (Arezzo) invece l’Associazione Rondine Cittadella della Pace, che si occupa di ridurre i conflitti armati nel mondo avrà il supporto dello studio creativo Rampello & Partners che l’accompagnerà in una riflessione strategica sulla identità e sul modo di raccontarla.

Anche nel 2024 il mensile Bell’Italia sarà media partner della Fondazione. Quest’anno sarà il Castello di Padernello a beneficiare della menzione speciale e gli sarà data visibilità sulla rivista con un articolo e ulteriore voce sul canale Instagram del magazine.

Grazie alla partnership con UNA, nei prossimi mesi nuove agenzie si aggiungeranno alla rete di adottatori messa in piedi dalla Fondazione.

“Per la nostra associazione, sposare una missione di tale caratura è fondamentale, – ha dichiarato Davide Arduini, Presidente UNA. – Le nostre aziende associate lavorano ogni giorno per sostenere e promuovere i valori e le iniziative dei clienti che spesso raccontano la bellezza del nostro Paese. Per questo convogliare le nostre energie al servizio della divulgazione dei tesori nascosti del patrimonio artistico e culturale italiano è qualcosa che ci rende entusiasti e fieri di aderire a questo progetto”.

“Il bando che ogni anno promuoviamo, nasce per supportare progetti culturali di varia natura – afferma Alessia del Corona, direttrice della Fondazione Italia Patria della Bellezza – e per contribuire alla conoscenza delle risorse creative del nostro Paese. Anche in quest’occasione abbiamo potuto contare sulla rete di agenzie di comunicazione che hanno aderito e che sono un aiuto virtuoso per la valorizzazione del nostro territorio”.

Dopo la positiva collaborazione con RCS Academy e Bell’Italia, che ha visto gli studenti della 5^edizione del Master In Management dell’Arte e dei Beni Culturali impegnati nel progetto di valorizzazione del sito archeologico di Monte Bibele, è confermata questa fruttuosa partnership anche per la 6^ edizione del Master, edizione 2024/2025. La realizzazione della nuova sfida sarà coordinata dal Dott. Luca Martelli, progettista culturale, supervisionata da Emanuela Rosa-Clot, Direttore di Bell’Italia. Verrà dunque adottato dal master un nuovo progetto del bando 2024.

Encanto Public Relations prosegue, anch’essa per il terzo anno, nel supportare IN LOCO. Museo Diffuso dell’Abbandono, progetto culturale di valorizzazione del territorio di Forlì, e Il Palazzo più musicale di Venezia, progetto della Fondazione Ugo e Olga Levi, importante centro di ricerca e divulgazione della musica e della musicologia.

TBWA\Italia quest’anno ha confermato l’adozione del 2023, proseguendo l’esperienza con Fondazione Rosa dei Venti della provincia di Como, che si occupa di fragilità psichiche in adolescenti e giovani adulti.

L’ufficio stampa e PR Strategic Footprints continua ad affiancare per il terzo anno la Fondazione scegliendo a breve una nuova realtà.

Continua inoltre la collaborazione con Instagramers Italia ETS, associazione che riunisce oltre 80 communities e fa parte di un network presente in tutto il mondo.
Instagramers Italia, che può contare sull’importante apporto di realtà locali, contribuirà a divulgare la bellezza e il talento italiani attraverso il canale social.

Oltre ai premiati, la Fondazione ha riconosciuto meritevoli di ricevere patrocinio numerosi altri progetti, di diverso tipo e contenuto, distribuiti in tutta Italia.