Due mamme, entrambe medico, danno alla luce due bimbe con gli anticorpi “Anti-Covid-19”

Due bimbe nate con gli anticorpi, le madri vaccinate durante la gravidanza. Primo caso in Italia

La dottoressa Anna Parolo, immunologa  presso l’ULSS 6 di Padova e la dottoressa Valeria Bernardi, ginecologa della stessa ULSS 6 di Padova, hanno partorito due bellissime bambine con anticorpi anti Covid-19. Le due professioniste si sono vaccinate in corso di gestazione, esattamente  all’ottava settimana. Le due bimbe sono le prime in Italia alle quali è stato isolato  il titolo anticorpale sul sangue  appena nate. Va detto per correttezza che fino ad ora gli studi si sono sempre basati solo sugli anticorpi trasferiti al feto attraverso il cordone ombelicale.

Le due professioniste sanitarie non avevano mai contratto contagio dal virus, pertanto, in ordine alla loro professione in un presidio ospedaliero si sono vaccinate pur vivendo in epoca gestazionale, per l’esattezza in 8^ settimana. La prima dose ai primi di Gennaio e il richiamo dopo 3 settimane.

Non hanno riferito alcun effetto collaterale attribuibile al vaccino. Le due bimbe oggi vengono allattate al seno.

Gli studi in tal senso non forniscono molti numeri, ma  tutti concordano che il vaccinarsi in gravidanza non comporta effetti collaterali al feto, il che lascerebbe aperta la strada a  potersi vaccinare anche in gravidanza. Le due mamme hanno felicemente dichiarato: “Sono felice che la mia Valentina abbia gli anticorpi contro il coronavirus, il che deve essere un grande messaggio di speranza. La salute del neonato dipende in prevalenza dalla sua immunità innata e dagli anticopri materni trasmessi per via Trans-placentare durante la gestazione ! Ho ricevuto per mia scelta la vaccinazione contro il coronavirus per ovvi motivi professionali, ma anche  da considerazioni personali sull’utilità del vaccino per proteggere me e la mia bambina. Soprattutto nel periodo delicato verso il termine della gravidanza che è la fase in cui la funzionalità polmonare è sottoposta a dura prova per via dell’utero gravido che  spinge verso l’alto, e in qualche modo ostacola  e peggiorare la gravità delle vie respiratorie. L’infezione da Coronavirus nei neonati può essere grave e avere conseguenze importanti: ho tenuto conto dei rischi minimi del vaccino a vantaggio dei benefici. La mia esperienza è stata sicuramente positiva”.

“Sarà interessante in futuro capire se il passaggio di questi anticorpi a seguito della vaccinazione materna contro il Sars-Co-V-2 possa proteggere il neonato – aggiunge la dottoressa Kimta Ngaradoumbe Nanhornguè, della Clinica Città Giardino di Padova – come avviene in seguito alla vaccinazioni contro difterite, tetano e pertosse. In tal caso bisognerebbe definire se esiste una fase ideale della gravidanza per la vaccinazione”. Jorizzo e Ngaradoumbe concludono come risulti quindi “fondamentale offrire anche alle future mamme e alle mamme in allattamento il vaccino anti Covid, se appartengono a categorie a rischio”.

Due mamme, entrambe medico, danno alla luce due bimbe con gli anticorpi “Anti-Covid-19”ultima modifica: 2021-03-27T14:45:42+01:00da un_uomonormale0

8 pensieri riguardo “Due mamme, entrambe medico, danno alla luce due bimbe con gli anticorpi “Anti-Covid-19””

  1. Benvenute a Valentina e Anna!
    Benvenuto ogni progresso che la scienza fgrazie anche e soprattutto al coraggio delle due mamme, medici entrambe, che hanno scelto volontariamente la vaccinazione.
    Va detto anche che la notizia è di buon auspicio perchè qualche giorno fa una persona di mia conoscenza, mamma che allatta al seno, è stata consigliata e invitata dal medico a prorogare l’inoculazione.

    1. E’ un messaggio di notevole spessore. Tuttavia, va anche detto che allo studio c’è di conoscere a quale epoca gestazionale è possibile. In altre parole allo stato attuale, fermo restando che la vaccinazione alle donne gravide va valutata e presa in considerazione solo per quelle a rischio; quindi, medici, infermieri, e personale docente i particolare. Infine, deve essere una decisione che spetta assumere solo alla donna, dopo essere stata informata dal proprio medico.

  2. Credo sia una notizia bellissima e tranquillizzante. Presumo sarà anche motivo per un’indagine scientifica e medica, per approfondire la materia della epidemia che ci angusta oltre ogni limite.
    Buona sera Peppe.

    1. Certo, gli studi in merito sono molti. Va anche detto che i due casi italiani non sono stati i soli, ma il lieto “evento” è avvenuto pure in America e a Singapore, e sempre di mamme che non avevano mai contratto l’infezione da coronavirus. C’è tuttavia, l’altra faccia della medaglia in negativo, ovvero, che se vengono trasferiti gli anticorpi, lo stesso potrebbe avvenire con una eventuale trasmissione del virus qualora la mamma fosse stata contagiata. In ordine a questa ipotesi è il caso della mamma di Singapore che, a differenza di quelle italiane e americane, questi aveva contratto l’infezione il 2 Marzo mentre era in gestazione.

  3. Io ho avuto, pare senza alcuna complicazione, la prima dose di vaccino Pfizer e farò, dopo Pasqua il richiamo. I miei, tutti, lavorando in campo medico, sono stati vaccinati con le due dosi, sempre con Pfizer , senza problemi. Comunque, cotinuano ad osservare tutte le necessarie precauzioni, così come io stessa faccio e farò. Speriamo vada altrettanto bene per tutti.

    1. Buon giorno MariaTeresa. Scusami, ma la moderazione l’ho levata; non capisco vederti in attesa. Comunque, per la vaccinazione mi complimento con te. Si, è vero che anche da vaccinati occorre mantenere le precauzioni che sono ormai note, e questo a motivo, che il vaccino; qualunque vaccino per qualunque tipologia infettiva fornisce la protezione di fare la malattia; cioè, non fa fare la malattia ma non ci protegge da eventuali contagi, sia pure con bassa carica virale.Dobbiamo attendere con fiducia l’immunità di massa. Un fraterno abbraccio

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