trap

Sfera Ebbasta, 24enne re della trap in Italia, smette di andare a scuola a 15 anni, riempie i muri di graffiti col suo nome, fa il porta-pizze e poi l’elettricista. Nel frattempo compone. Ha imparato dal padre, musicista hippie, morto quando lui aveva 13 anni. Una vita in periferia tra canne e noia, cercando di arrangiarsi con l’amatissima madre, e la convinzione di voler fare rap, l’unica cosa che lo risveglia dal torpore di una vita che gli sta stretta. Per i morti di Corinaldo si è tatuato sei stelle sulla testa, dove già aveva il simbolo del dollaro e dell’euro. E adesso che è milionario dice di avere ciò che desiderava: lavoro, soldi e successo. Alcuni adolescenti, che cercano nella musica il modo di segnare il distacco generazionale e il rinforzo per un’identità in formazione, in Sfera trovano i desideri nudi e crudi: potere e piacere. In assenza di orizzonti superiori alla vita materiale l’inno «trappista» (generalizzo, perché la trap ha voci molto diversificate) è meno scandaloso di quanto si creda: se in questo mondo nulla ha senso, non resta che sopravvivere al caos, godendo e dominando. Conosco ragazzi che, pur non vivendo secondo il credo «sferico», lo ascoltano per dire sfacciatamente la verità a un mondo adulto che si riempie la bocca di valori, ma poi non li pratica o fa il contrario;
ne conosco altri che invece ne fanno un manifesto per il loro stile di vita, perché vi trovano un orizzonte di felicità; ne conosco altri ancora a cui quella musica fa semplicemente schifo.
Allo stesso modo conosco adulti che ascoltano musica classica e cercano le stesse cose che Sfera inneggia.
Alessandro D’Avenia

trapultima modifica: 2019-01-11T00:07:51+01:00da Terzo_Blog.Gius

7 pensieri riguardo “trap”

  1. Buongiorno, mi sei mancato tantissimo anche tu.
    C’è da dire che questo ragazzo si è proprio fatto da solo con le proprie mani, una forza di volontà incredibile. Ti abbraccio tanto e buona giornata di serenità

  2. Cerco di capire i molti ragazzi e ragazzini che lo ascoltano.
    A me sinceramente non piace, non mi attira, ho come una specie di idiosincrasia verso il trap, genere musicale che invece ha molto successo, grande successo

  3. Anche a me non piacciono nè la sua musica nè i suoi testi, e credo sia un pessimo esempio per i bambini/adolescenti che lo ascoltano. Tra i nostri idoli trasgressivi, come Vasco Rossi, e questo tizio qui c’è un abisso. Buon weekend, caro Gius, ti mando un abbraccio 🙂

  4. Questo tipo di musica non è il mio genere, a parte questo la cosa grave è il fatto di interrompere gli studi, penso sia un grande sbaglio.. Un abbraccio a te carissimo Giuseppe e grazie per i pensieri scritti per Faber sul mio blog, grazie di cuore ciao, buon fine settimana, che sia ricco di sorrisi, ciao, Anto

  5. Quando per sbaglio mi è capitato di vederlo e di ascoltarlo, l’ho trovato altamente disecutavivo verso chi ha lo stomaco di starlo a sentire, oltre che fastidiosamente e infantilmente opprimente. Come direbbe il buon Fantozzi: -Una cagata pazzesca…:))) Rudy

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