Creato da LSDtrip il 24/10/2012

Electro Music

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Pink Floyd - Keep Talking

Post n°6 pubblicato il 29 Ottobre 2012 da LSDtrip
 

Storia

Nel 1994 i Pink Floyd ritornano sulle scene con un nuovo disco, a ben sette anni dal precedente A Momentary Lapse of Reason. Della formazione originaria sono rimasti in tre: David Gilmour, che dopo l'abbandono di Roger Waters è rimasto il leader indiscusso del gruppo, Nick Mason e Richard Wright, finalmente ritornato a pieno titolo. I tre si circondano di talentuosi collaboratori, tra cui i membri della band collaudata in occasione del precedente tour di fine anni ottanta, più qualche vecchia guardia come Dick Parry. Come il precedente disco, anche The Division Bell è stato registrato nello studio Astoria, di David Gilmour. Il tema principale del disco è l'incomunicabilità tra gli individui, problema con cui tutti e tre i componenti avevano avuto, in qualche modo, a che fare tra cause legali sulla questione dei diritti sull'utilizzo del nome del gruppo e divorzi. Proprio su quest'ultimo aspetto, Gilmour, all'epoca, era molto sensibile in quanto reduce dal recente divorzio, dopo quasi 20 anni di matrimonio, con la ex moglie Ginger e dalla fresca relazione iniziata con la giornalista Polly Samson. Fu proprio la nuova compagna del chitarrista a fornirgli lo spunto e lo stimolo per la stesura dei testi, spingendolo ad analizzare ed esternare le sue frustrazioni e i suoi sentimenti nei confronti degli ex compagni di gruppo. Sono, infatti, molti i riferimenti e, soprattutto, le frecciate rivolte a Waters (come in Lost for Words), alla sua progressiva chiusura verso il mondo e alla sua mania di protagonismo. Non mancano, inoltre, accenni al mai dimenticato amico Syd Barrett (come in Poles Apart). La leadership di Gilmour è ormai evidente e si manifesta nel co-autorato di quasi tutte le canzoni (alcuni testi delle quali furono scritti anche dalla compagna Polly Samson), ma, per la prima volta dopo molti anni, tutti e tre i componenti forniscono al disco la propria creatività musicale. È da segnalare, oltretutto, il ritorno all'interpretazione vocale di Wright (in Wearing the Inside Out), che mancava in voce in un album dei Pink Floyd dal 1973, come ulteriore testimonianza del rinnovato entusiasmo con cui i componenti hanno partecipato alla composizione. Alcuni brani come Marooned, Keep Talking e High Hopes hanno trovato posto in Echoes: The Best of Pink Floyd, l'ultima raccolta in studio del gruppo inglese. Nonostante alcuni critici abbiano storto il naso, l'album incontrò senza difficoltà un buon successo raggiungendo la prima posizione in classifica negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Cile, Norvegia, Australia, Svizzera, Austria, Francia, Olanda e Svezia ed ha ricevuto tre Dischi di platino negli Stati Uniti, e nel Regno Unito, 2 in Francia, 4 in Canada, uno in Germania, Brasile ed Austria ed il Disco d'oro in Polonia. Sfruttando l'onda del grande successo, i Pink Floyd danno luogo, l'anno successivo, alla ristampa digitale di tutti gli album della discografia ufficiale, facendo avvicinare le nuove generazioni al mito "floydiano". Da segnalare che High Hopes è entrata di diritto nel novero dei brani universalmente conosciuti dei Pink Floyd. The Division Bell ha avuto decisamente maggiore successo rispetto ai due precedenti album pubblicati in passato (The Final Cut e A Momentary Lapse of Reason) ed è riconosciuto come uno dei migliori album del gruppo inglese. Al momento attuale, The Division Bell rappresenta l'ultimo disco di inediti dei Pink Floyd.

 
 
 
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